Cronaca
π¨ππππππππ π»ππππππ, π πππππ ππ ππππππ π π πππππ π π·ππππππ π ’π¨ππΜ. π°π πΊπ°π¨πΊ πππππππππ π’ππππππ ππππ πππππππ ππππππ, ππππππ ππππππ ππ 1976Β
Il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano ha certificato i dati del nubifragio abbattutosi sulla nostra cittΓ e zone limitrofe, che risultano i piΓΉ alti di sempre dall’installazione delle stazioni fino ad oggi. Il consulente gratuito in materia di Protezione Civile ing. Loria, giΓ dirigente della Protezione Civile Regionale, ha relazionato evidenziando che i quantitativi di pioggia sono eguagliabili, purtroppo, alla disastrosa alluvione del 1976 quando morirono anche molte persone. La CittΓ di Trapani ha giΓ chiesto alla Regione Siciliana di dichiarare lo stato di emergenza per calamitΓ naturale.
βHo colto l’occasione degli auguri al neo deputato trapanese Safina, al riconfermato On. Turano ed al Senatore Russo, di forze politiche diverse, per invitarli all’istituendo tavolo di crisi conseguente alla grave alluvione per domani alle 11:30 a Palazzo d’AlΓ¬ – dichiara il Sindaco Tranchida -. Ho sollecitato il capo della Protezione Civile Regionale dott. Cocina in seguito alla certificazione che abbiamo registrato da parte del Servizio Meteorologico regionale, che attesta come da Erice sia venuta giΓΉ una quantitΓ d’acqua che non era mai stata rilevata prima d’ora. Ho chiesto loro di attivarsi per avere immediatamente il riconoscimento della condizione di criticitΓ e di calamitΓ naturale, che Γ¨ l’unico modo per giungere al risarcimento dei danni sia per i cittadini che per i commercianti e le imprese nonchΓ© per gli Enti, compreso il comune, che hanno avuto impianti distrutti da quello che Γ¨ accaduto. CiΓ² che Γ¨ successo – conclude il primo cittadino – Γ¨ qualcosa di inenarrabile, c’Γ¨ una cittΓ distrutta pertanto oltre agli auguri per il consenso politico che hanno avuto da questa cittΓ , mi auguro che per Trapani ed altri comuni cosΓ¬ messi male in conseguenza di questi eventi straordinari, vi sia il ristoro da parte dello Stato e della Regioneβ
Economia
Pantelleria, Assessore Tremarco su Piano di Marketing Territoriale: progetto politico per un turismo sostenibile
Pantelleria, emblema di una bellezza autentica, Γ¨ pronta a compiere un passo decisivo verso il futuro. Con il Piano di Marketing Territoriale, stiamo gettando le basi per un turismo sostenibile, che valorizzi il nostro territorio senza comprometterne lβintegritΓ , e che trasformi la nostra isola in una destinazione dβeccellenza a livello nazionale e internazionale.
Un ecosistema digitale per un turismo sostenibile
Non si tratta semplicemente di un portale turistico. Il cuore del nostro progetto Γ¨ la creazione di un
ecosistema digitale integrato, pensato per promuovere Pantelleria in modo intelligente e
rispettoso. Questo ecosistema non solo racconterΓ la nostra isola al mondo, ma offrirΓ strumenti
concreti per migliorare lβesperienza dei visitatori e supportare gli operatori turistici e commerciali
locali.
Percorsi personalizzati basati sugli interessi dei viaggiatori e una comunicazione orientata alla
sostenibilitΓ saranno il nostro punto di forza. Attraverso questi strumenti, vogliamo attirare un
turismo consapevole, attento e rispettoso dellβambiente, in linea con le peculiaritΓ del nostro
territorio che ospita lβunico parco nazionale della Sicilia.
Un piano costruito insieme alla comunitΓ
Questo progetto non nasce a porte chiuse, ma da un percorso di ascolto e condivisione. Per tre
giorni, i consulenti esperti di Happy Minds hanno incontrato operatori turistici e commerciali
dellβisola, raccogliendo suggerimenti, opinioni e visioni per il futuro. Interviste e focus group hanno
permesso di creare una base solida, dove le esigenze di chi vive e lavora a Pantelleria si
intrecciano con la strategia di promozione.
Il vero valore di questo piano non risiede solo nelle soluzioni tecnologiche, ma nella sua capacitΓ di
mettere al centro le persone: chi visita Pantelleria e chi la rende ogni giorno speciale con il proprio
lavoro.
Un valore politico e non solo economico
Le perplessitΓ della minoranza, emerse durante lβultimo consiglio comunale, si sono concentrate
soprattutto sul costo dellβoperazione. Γ un tema che merita attenzione, e sono il primo a voler
giustificare ogni singolo euro investito. Ma non possiamo limitarci a guardare il piano solo come
una spesa: Γ¨ un investimento strategico che produrrΓ benefici economici concreti per lβintera
comunitΓ .
Non dobbiamo dimenticare che il valore di questo progetto non Γ¨ solo economico, ma anche
profondamente politico. Γ la realizzazione di uno dei punti centrali del nostro programma
amministrativo: costruire un futuro turistico per Pantelleria basato su una visione chiara e
condivisa.
Questo piano rappresenta un risultato tangibile del nostro lavoro, una promessa
mantenuta verso i cittadini.
UnβidentitΓ che si proietta verso il futuro
Lβecosistema digitale non Γ¨ un semplice strumento tecnologico: Γ¨ il mezzo con cui Pantelleria puΓ²
raccontarsi al mondo, rispettando la sua identitΓ e promuovendo i suoi valori. Ogni elemento del
nostro patrimonio sarΓ parte integrante di questa narrazione: dalla vite ad alberello, patrimonio
dellβumanitΓ , ai dammusi, dalle calette suggestive alle terme naturali, passando dalle nostre
tradizioni fino allβenogastronomia.
Con questa strategia non vogliamo omologarci, ma distinguerci. Pantelleria non sarΓ mai unβisola
come le altre: sarΓ un luogo unico, dove sostenibilitΓ e autenticitΓ devono necessariamente
convivere.
Una visione condivisa per un futuro migliore
Lavorare insieme, mettere al centro la comunitΓ e pensare a lungo termine: questi sono i pilastri
del Piano di Marketing Territoriale. Sappiamo che il cammino Γ¨ impegnativo, ma abbiamo il
coraggio di affrontarlo, con la consapevolezza che stiamo costruendo qualcosa di grande per
Pantelleria.
La nostra isola merita di essere conosciuta, vissuta e amata da chi sa apprezzare la sua unicitΓ . E
insieme, come comunitΓ , renderemo possibile questa trasformazione.
Federico Tremarco
Assessore al Turismo – Comune di Pantelleria
Economia
Consumi nascosti nelle bollette: il 40% deriva da una voce poco considerata
Una porzione significativa dei costi energetici deriva dai consumi nascosti, spesso legati ai dispositivi lasciati in standby, che possono arrivare a incidere fino al 40% del totale annuale. Adottare alcune semplici misure, come spegnere completamente gli apparecchi e utilizzare strumenti piΓΉ efficienti, consente di ridurre sensibilmente le spese sulle bollette.
Il peso dello standby sui consumi domestici
I dispositivi lasciati in standby sono una delle principali fonti di spreco energetico nelle abitazioni. Sebbene non vengano utilizzati attivamente, continuano a consumare energia, contribuendo fino al 40% del consumo totale in molte famiglie. Televisori, decoder e stampanti sono tra i responsabili principali, poichΓ© mantengono alimentati i circuiti interni per essere pronti allβuso.
Nelle case piΓΉ grandi o con nuclei familiari numerosi, l’elevato numero di apparecchi e il loro utilizzo piΓΉ frequente fanno lievitare i consumi. Anche in abitazioni con pochi elettrodomestici, i consumi dovuti allo standby possono rappresentare un costo considerevole, soprattutto se non vengono controllati in maniera adeguata. Questo fenomeno riguarda non solo i dispositivi elettronici, ma anche caricabatterie, elettrodomestici minori e persino decorazioni luminose, i cui consumi sommati hanno un impatto notevole.
Come ottimizzare la gestione dei dispositivi
Una gestione piΓΉ attenta e consapevole dei dispositivi domestici rappresenta il primo passo verso la riduzione dei consumi energetici derivanti dagli elettrodomestici. Spegnere completamente gli apparecchi Γ¨ fondamentale, poichΓ© lasciare i dispositivi in standby genera un consumo costante che, accumulandosi nel tempo, incide significativamente sulle bollette.
Ecco alcune strategie pratiche:
spegnere i dispositivi completamente per evitare sprechi;
usare multiprese con interruttore o prese smart, che consentono di disattivare piΓΉ dispositivi contemporaneamente;
scollegare gli apparecchi stagionali, come i condizionatori durante i mesi invernali;
prestare attenzione alle fasce orarie energetiche, concentrando i consumi negli orari in cui si spende meno.
Queste abitudini non solo riducono i costi in bolletta, ma possono anche allungare la vita utile degli elettrodomestici, proteggendoli da eventuali danni causati da alimentazione costante.
Elettrodomestici efficienti: una scelta strategica
Un altro modo per risparmiare consiste nel preferire elettrodomestici ad alta efficienza energetica, come quelli con certificazione A++ o A+++. Questi dispositivi, oltre a consumare meno energia durante lβutilizzo attivo, riducono anche il consumo in standby. Γ altrettanto importante mantenere in buono stato gli impianti domestici, ad esempio effettuando manutenzione regolare alla caldaia e al sistema di riscaldamento, per evitare sprechi legati a guasti o perdite di efficienza.
Le tecnologie smart possono fare la differenza: molti elettrodomestici moderni sono dotati di sistemi che monitorano i consumi in tempo reale, fornendo dati utili per ottimizzare l’uso dell’energia. Anche se lβinvestimento iniziale puΓ² sembrare elevato, il risparmio a lungo termine ripaga abbondantemente la spesa.
Ulteriori consigli per eliminare i consumi nascosti
Per contrastare efficacemente i consumi nascosti, si possono adottare diverse soluzioni pratiche. Ad esempio, prese programmabili possono spegnere automaticamente i dispositivi nelle ore notturne o quando non sono utilizzati. Inoltre, lβuso di monitor energetici domestici aiuta a identificare gli apparecchi piΓΉ dispendiosi, fornendo dati in tempo reale per interventi mirati.
Un approccio graduale prevede anche la sostituzione degli elettrodomestici piΓΉ vecchi con modelli piΓΉ efficienti, un investimento che si ripaga nel tempo attraverso bollette piΓΉ contenute. La combinazione di consapevolezza sui consumi e tecnologie avanzate non solo riduce i costi, ma contribuisce anche a diminuire lβimpatto ambientale delle famiglie, oltre allβattivazione di offerte 100% green derivanti da fonti rinnovabili.
Con l’adozione di politiche e incentivi governativi per lβefficienza energetica, questa transizione puΓ² essere accelerata, portando vantaggi sia economici che ambientali.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/consumi-nascosti-bollette/
Ambiente
Stromboli, alluvioni e incendi: riunione sullo βstato di saluteβ dellβisola
La riunione Γ¨ servita per un primo approfondimento sullo stato delle conoscenze relativamente allo stato dei versanti
di Beatrice Raso da Meteoweb.eu
Si Γ¨ tenuta una riunione tecnica di coordinamento, in videoconferenza, tra Protezione Civile nazionale e regionale, Comune di Lipari, Enti regionali competenti sul territorio, scienziati, esperti e vulcanologi per valutare, tutti insieme, la condizione dellβisola diΒ StromboliΒ dopo gli ultimi eventi meteorologici. Un confronto importante, soprattutto dal punto di vista scientifico, per analizzare i dati in possesso e pianificare, nellβimmediato, analisi determinanti sulle variazioni strutturali e morfologiche dellβisola e del suo vulcano.
Β
Β
Lβanalisi delΒ dissesto idrogeologicoΒ di Stromboli, come hanno evidenziato tutti gli interventi tecnici e scientifici, richiede una valutazione complessa che riguarda non solo gli eventi metereologici, ma anche lβattivitΓ del suo vulcano. I suoi detriti, infatti, dai depositi dei materiali vulcanici, vengono portati a valle, dopo ogni pioggia. In questo quadro, giΓ di per sΓ© complesso e oggetto di analisi e studio da parte della comunitΓ scientifica da decenni, negli ultimi anni si sono aggiuntiΒ due incendiΒ (nel 2019 per effetto di una esplosione piroclastica e nel 2022 durante le riprese di una nota fiction televisiva), e numerosi eventi vulcanici straordinari che, negli ultimi 5 anni, hanno aumentato di molto la quantitΓ di materiale eruttivo depositato a monte.
La riunione Γ¨ servita per un primo approfondimento sullo stato delle conoscenze relativamente allo stato dei versanti che saranno soggetti, a brevissimo, a nuovi studi ed ispezioni.
βServono strategie ad hocβ
Nel suo intervento,Β Nicola Casagli,Β professore di geologia applicata dellβUniversitΓ di Firenze, Presidente del Centro di competenze dedicato ai servizi di Protezione Civile, che da 30 anni svolge attivitΓ di supporto alla Protezione Civile nella gestione di tutte le calamitΓ , ha evidenziato che βper Stromboli vanno pensate strategie ad hoc, perchΓ© Γ¨ un vulcano attivo che produce materiale detritico continuamente e che bisogna trovare il modo di immobilizzare. Proprio per questo, le strategie impiegate a Ischia e Giampilieri qui non sono sufficienti, e vanno adattate a una condizione che ha un grado di complessitΓ maggioreβ.
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