Economia
1.5 milioni i arrivo per i comuni soggetti a flussi migratori. Tra essi Pantelleria e Lampedusa

Nota
Grazie a un emendamento presentato dal MoVimento 5 Stelle approvato nel corso della prima lettura in Senato della Legge di Bilancio 2022, è stato previsto uno stanziamento complessivo di 1,5 milioni di euro destinato ai comuni di Trapani, Pantelleria, Lampedusa e Linosa, Siculiana, Porto Empedocle, Pozzallo, Caltanissetta, Messina e Augusta, con l’obiettivo di fronteggiare le esigenze connesse al contenimento della diffusione del Covid-19 e per garantire la regolare gestione dei flussi migratori. “Da sempre il MoVimento 5 Stelle ha posto la massima attenzione alle esigenze dei comuni cosiddetti “di frontiera”, già in costante emergenza a causa dei continui flussi migratori. Per tutti questi enti territoriali siciliani, il Covid è stato un’emergenza nell’emergenza rendendo indispensabile l’assegnazione di risorse ulteriori. Con l’introduzione di questa norma in Legge di Bilancio, che fa seguito agli stanziamenti già previsti nel corso del 2021, compiamo un altro importante passo nella giusta direzione ascoltando e mostrando la massima vicinanza da parte dello Stato centrale nei confronti delle comunità siciliane di frontiera”. È quanto affermato dal senatore del MoVimento 5 Stelle, Vincenzo Maurizio Santangelo, in una nota. Le risorse saranno ripartite tra i suddetti comuni con decreto da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Manovra e quindi entro fine gennaio 2022.
Economia
Le eccellenze di Pantelleria lasciano il segno al Vinitaly 2025: vini, sapori e amicizia uniti dall’isola vulcanica

Anche quest’anno Pantelleria segna con i profumi e il sapore del passito una partecipazione indimenticabile a Verona in occasione della 57° edizione del Vinitaly
Il Parco Nazionale, il Consorzio dei Vini Doc Pantelleria e l’amministrazione comunale portano a casa il risultato delle attività di promozione che ha coinvolto tantissimi appassionati e curiosi con un programma di iniziative che è stato arricchito dalla preziosa e amichevole presenza di Mister Fabio Capello che, nella giornata di lunedì ha accolto l’invito del commissario straordinario Italo Cucci, presenziando nello stand di Pantelleria dove, insieme, hanno incontrato la stampa. Una storica amicizia la loro che va oltre l’impegno sportivo e che si rafforza proprio sull’isola dove entrambi hanno scelto di vivere.
Il ricco programma di appuntamenti, come ogni anno, ha incluso l’incontro fra i due territori riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, le colline di Conegliano Valdobbiadone e la pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria. Il premiato sommelier Ais Cristian Maitan, insieme ai produttori e alla rappresentanza dell’isola, hanno condotto una coinvolgente masterclass dal tema “Dal profumo floreale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco all’intensità dei sentori nei Bianchi di Pantelleria: due gioielli italiani dalle terre eroiche più emblematiche”. Altro importante momento di degustazione è stato quello che si è tenuto nell’area istituzionale della Sicilia e dedicato ai “Vini senza tempo: i passiti storici di Pantelleria” con il benvenuto da parte della commissaria straordinaria dell’Irvo Giusy Mistretta.
Il presidente del Consorzio Doc Pantelleria, Benedetto Renda, ha colto l’occasione per sottolineare l’importante presenza e l’impegno delle giovani donne produttrici di vino a Pantelleria, che danno continuità generazionale tutelando il valore umano dell’agricoltura pantesca. Il paesaggio storico di Pantelleria è stato protagonista, anche, della presentazione del volume “Viticoltura storica ed eroica: I Paesaggi Rurali Storici d’Italia”. Nel padiglione 2 della Sicilia, posizionati nello stand A1, hanno trionfato le straordinarie produzioni enologiche di Pantelleria a marchio Doc, fra cui, le etichette di Agricola Ferreri Caterina Angela, Bonomo Emanuela, Pellegrino, Cantina Basile, Donnafugata, Salvatore Murana vini, Vinisola, Cantina Giuseppe Maddalena, Prosit.
Economia
Vinitaly: i record del vino italiano, dall’export alla biodiversità

Il settore vinicolo italiano rappresenta uno dei pilastri dell’economia agroalimentare nazionale di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
6 Apr 2025 | 10:16
A Casa Coldiretti al Vinitaly tutti i record del vino italiano
Dal primato mondiale per volumi esportati a quello produttivo, dai record dell’export a quelli della biodiversità, il vino italiano si conferma un patrimonio del Paese senza eguali, che offre ai consumatori di tutto il mondo tradizione, cultura, storia, oltre a un modello di consumo che si inserisce appieno nella Dieta Mediterranea. Per questo motivo va difeso per evitare di perdere anche una sola piccola parte di questa immensa ricchezza che da nord a sud, passando per le Isole, attraversa il nostro magnifico Paese.
I valori del Vigneto Italia sono protagonisti a “Casa Coldiretti“, davanti all’ingresso Cangrande, che apre il Vinitaly con una giornata di analisi, incontri e degustazioni con la partecipazione di aziende leader del settore. A caratterizzare lo stand, un grande bicchiere con la scritta “Keep calm e bevi vino italiano” che introduce a una mostra fotografica dove, grazie all’intelligenza artificiale, viene mostrato cosa accadrebbe ai territori se venissero abbandonati i 681mila ettari coltivati che ormai da secoli rappresentano una componente fondamentale del paesaggio italiano.
Il settore vinicolo italiano – ricorda Coldiretti – rappresenta uno dei pilastri dell’economia agroalimentare nazionale, con un fatturato complessivo che ha raggiunto i 14,5 miliardi di euro. A gestire questo patrimonio ci sono 241.000 imprese viticole, distribuite su una superficie di 681.000 ettari, con Veneto, Sicilia e Puglia in testa per estensione. Il 78% della superficie – corrispondente a circa 532 mila ettari – è destinato alle Ig (65% Dop e 14% Igp). Il vino è anche la prima voce dell’export agroalimentare italiano, con un valore che nel 2024 ha raggiunto 8,1 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2023. Le esportazioni – continua Coldiretti – hanno toccato quasi 22 milioni di ettolitri (+3%). Gli Stati Uniti, con 1,94 miliardi di euro (+10%), si confermano il principale mercato, seguiti da Germania, Regno Unito e Canada. A trainare le vendite sono soprattutto gli spumanti, che rappresentano il 29% del valore totale esportato. L’Italia è prima al mondo per volumi esportati e seconda per valore, dietro solo alla Francia.
Nel 2024, secondo le stime del Centro Studi Divulga, la produzione italiana di vino ha raggiunto i 44 milioni di ettolitri, segnando un +15% rispetto all’anno precedente, ma restando comunque al di sotto della media degli ultimi anni. Malgrado le difficoltà legate ai cambiamenti climatici, l’Italia ha riconquistato la leadership mondiale, superando la Francia. A livello globale, invece, il quadro è più critico: secondo l’OIV, la produzione mondiale è scesa ai livelli più bassi dal 1961, con un calo del 13% rispetto alla media del decennio.
Il consumo pro capite di vino in Italia si attesta – rileva Coldiretti – intorno ai 37 litri annui. Il settore, spiega Coldiretti, ha un impatto rilevante anche sul piano occupazionale, con 1,3 milioni di persone coinvolte direttamente e indirettamente nella filiera: dai campi alle cantine, fino alla distribuzione commerciale.
La biodiversità
L’Italia vanta una biodiversità vitivinicola senza pari, con 635 varietà di uve iscritte al registro nazionale, il doppio rispetto alla Francia. Il 70% delle bottiglie italiane rientra nelle categorie Docg, Doc e Igt, con 529 vini a indicazione geografica riconosciuti, mentre il restante 30% è rappresentato dai vini da tavola.
Un patrimonio che va sostenuto anche attraverso la digitalizzazione delle nostre vigne sostenendo le tante imprese che hanno già avviato processi di digitalizzazione. Le nuove tecnologie permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, come l’acqua, grazie a centraline meteo collegate a satelliti, e di migliorare l’efficienza delle operazioni grazie all’uso di attrezzature di precision farming. Un altro passo importante verso una viticoltura più sostenibile è poi rappresentato dalle Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita), che consentono di selezionare varietà vegetali più resilienti ai cambiamenti climatici e con un minore impatto ambientale.
Come precisato, Pantelleria è presenta anche a questa ultima edizione di Vinataly con ben otto cantine.
Per saperne di più suggeriamo di leggere: Pantelleria al Vinitaly 2025 con i suoi passiti e gli agricoltori eroici. Fabio Capello testimonial d’eccezione per raccontare l’isola
Cultura
Pantelleria al Vinitaly 2025 con i suoi passiti e gli agricoltori eroici. Fabio Capello testimonial d’eccezione per raccontare l’isola

Pantelleria torna a Verona dal6 al 9 aprile con otto cantine
Pantelleria torna a Verona in occasione della 57° edizione del Vinitaly grazie all’ attività congiunta del Parco Nazionale, del Consorzio dei Vini Doc Pantelleria e dell’amministrazione comunale. Quest’anno si valorizzeranno i simboli dell’isola: vini e passiti di Pantelleria e i valorosi agricoltori eroici, che continuano a distinguersi per la tenacia, la devozione e la resilienza.
Benedetto Renda del Consorzio Vini Doc dell’Isola di Pantelleria
“La partecipazione al Vinitaly rappresenta un’occasione unica per raccontare al mondo l’identità di Pantelleria attraverso i suoi vini e il lavoro instancabile dei nostri viticoltori” – dichiara Benedetto Renda, Presidente del Consorzio dei Vini Doc dell’isola di Pantelleria – “Come Consorzio dei Vini Doc Pantelleria, siamo fortemente impegnati nella valorizzazione delle eccellenze enologiche dell’isola, preservando e promuovendo una viticoltura eroica che è patrimonio di cultura e tradizione. In sinergia con il Parco Nazionale e il Comune di Pantelleria, continuiamo a investire nella tutela del nostro territorio e nella promozione di un modello agricolo sostenibile, affinché il vino di Pantelleria possa essere sempre più ambasciatore di una terra unica e straordinaria”.
Nel padiglione 2 della Sicilia, posizionati nello stand A1, si troveranno le straordinarie produzioni enologiche di Pantelleria a marchio Doc, che saranno presentate ai visitatori da alcuni produttori presenti per far degustare e raccontare Pantelleria. Qui sarà possibile trovare le etichette di Agricola Ferreri Caterina Angela, Bonomo Emanuela, Pellegrino, Cantina Basile, Donnafugata, Salvatore Murana vini, Vinisola, Cantina Giuseppe Maddalena, Prosit.
Italo Cucci del Parco Nazionale Isola di Pantelleria
Il Commissario Straordinario del Parco, Italo Cucci, sarà presente con il suo staff per sostenere l’attività di promozione congiunta ma anche per portare solidarietà al mondo vinicolo al vaglio del nuovo peso dai dazi statunitensi. “La qualità del vino italiano è altissima ed è sicura garanzia di inalterato successo fra gli americani – afferma Cucci – Il Parco brinderà al vino campione con un altrettanto grande campione, Fabio Capello fedele cittadino di Pantelleria che sarà amichevolmente presente nello stand di Pantelleria nella giornata di lunedì come testimonial speciale”.
Gli appuntamenti
Gli appuntamenti cominceranno domenica 6 aprile, con il tradizionale incontro fra i due patrimoni Unesco, le colline della Valdobbiadene e la pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria. Alle ore 16 presso il pad. 8 del Veneto, nello stand del Consorzio Valdobbiadene, si terrà la masterclass “Dal profumo floreale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco all’intensità dei sentori nei Bianchi di Pantelleria: due gioielli italiani dalle terre eroiche più emblematiche” che sarà guidata da Cristian Maitan, miglior sommelier AIS d’Italia 2023.
La seconda iniziativa si terrà lunedì 7 aprile alle ore 15.15 nella meeting hall della regione siciliana nel pad. 2 Sicilia con la degustazione “Vini senza tempo: i passiti storici di Pantelleria” in abbinamento alcune tipicità pantesche per contribuire a celebrare la Sicilia proclamata Regione della gastronomia 2025.
L’amministrazione comunale di Pantelleria, che da tempo porta avanti un’importante rete di relazioni per la promozione agroalimentare locale, presenzierà con una delegazione, per dare seguito alle azioni di supporto al settore agricolo, programmate con importanti progetti già presentati a Bruxelles,
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