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Cronaca

Addio all’alcooltest. La sentenza della Cassazione

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Possiamo dire addio al tanto temuto alcooltest

Addio all’alcooltest non è una burla, ma la conseguenza di una sentenza della più alta curia giudiziaria, la Corte di Cassazione.
Da ora in poi, valgono le testimonianze degli agenti: l’odore di alcool o l’incapacità di rispondere alle domande saranno sufficienti per verificare lo stato di ebrezza di chi è alla guida.

Tutto deriva dalla sentenza della Cassazione n. 20763/2024

A stabilirlo la Corte di Cassazione che, nella sentenza n. 20763/2024, spiega che basteranno elementi sintomatici e obiettivi per provare se il tasso alcolemico supera la soglia consentita di un 1.5.

Il provvedimento è a segito di ricorso di un automobilista, multato di ammenda da 1.500 euro, revoca patente e reclusione per 6 mesi (pena sospesa), per aver causato un incidente stradale mentre era alla guida ubriaco. 
Agli agenti che lo volevano sottoporre all’alcooltest, l’uomo si rifiutava e su ricorso dichiarava di essere stato denunciato per l’ebrezza sulla base di mere testimonianze da parte degli agenti.

Dal che la Cassazione ha deciso che questa ultima sia da valersi come capacità probatoria.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Ambiente

Riserva Isola delle Femmine, con LIPU e Informagiovani arrivano volontari Corpo europeo di solidarietà

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Si svolgerà domani (sabato 6 luglio) mattina la conferenza stampa di presentazione delle attività di volontariato internazionale realizzate anche quest’anno, come avviene ormai da oltre 15 anni, nella Riserva Naturale Orientata di Isola delle Femmine, lungo la costa palermitana, grazie alla collaborazione fra la Lipu, Ente gestore, e Associazione Informagiovani.
Con il supporto del Corpo europeo di solidarietà, si svolgeranno a luglio e ad agosto diversi “campi di volontariato” che impegnano ragazzi e ragazze provenienti da tutta Europa nelle attività di pulizia e manutenzione e miglioramento del verde nella piccola riserva del palermitano.

L’appuntamento con la stampa è alle ore 10.30 presso il pontile Politi in via dei Villini a Isola delle Femmine.

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Ambiente

Pantelleria – Rekhale, calendario distribuzione acqua – Luglio 2024

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Il calendario di distribuzione dell’acqua in contrada Rekhale per luglio 2024

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Economia

Eruzione Etna chiusa la pista a Catania, ecco come salvare il viaggio aereo

Redazione

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Etna in eruzione in corso 

L’eruzione in corso dell’Etna ha portato alla chiusura della pista dell’aeroporto di Catania nella giornata di oggi, venerdì 5 luglio. Alla chiusura dello scalo di Catania seguiranno pesanti disservizi che subiranno i passeggeri. La pista dell’aeroporto di Catania Fontanarossa è chiusa e già da ieri, giovedì 4 luglio, sono stati riscontrati dei disagi. Le compagnie aeree stanno avvisando i passeggeri, comunicando loro, la cancellazione o la diversa destinazione in altro scalo, come quello palermitano o trapanese.

Nonostante il vettore aereo non sia responsabile del disservizio, e per questo motivo non spetta la compensazione pecuniaria ai passeggeri, secondo il Regolamento 261 del 2004, è previsto il rimborso delle spese extra sostenute dal viaggiatore per raggiungere la meta prefissata, qualora la stessa compagnia non abbia provveduto ad assistere il passeggero.

Il passeggero, quindi, alla ricezione della comunicazione del disagio, è libero di non accettare la riprotezione, qualora la stessa sia nei giorni successivi alla di viaggio desiderato. In questo caso, quindi, il passeggero può acquistare un nuovo biglietto aereo anche con altra compagnia in altro scalo e quindi prendere un mezzo pubblico o un taxi per raggiugere Catania. Risulta fondamentale in questo processo conservare la prenotazione originale del volo aereo per Catania, ma anche tutte le ricevute, fatture e scontrini di quanto speso per l’acquisto di ogni mezzo per raggiungere la meta inizia prefissata. Tutto ciò è necessario per richiedere il rimborso delle spese extra. Il vettore aereo può, di comune accordo con il passeggero, decidere di operare il volo, dirottandolo in un altro aeroporto. È comunque onere della compagnia aerea fornire assistenza per raggiungere lo scalo di Catania. Anche in questo caso, qualora ciò non avvenga, il viaggiatore può sostenere costi per mezzi pubblici e/o taxi per raggiungere l’aeroporto di Catania, chiedendo successivamente il rimborso al vettore aereo.

“I passeggeri che subiranno i disservizi aerei per via dell’eruzione dell’Etna – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – possono seguire quanto disciplinato dal Regolamento Europeo 261/2004 e chiedere successivamente, qualora non riprotetti dal vettore aereo, il rimborso di tutti costi sostenuti per raggiungere Catania. Attenzione, le spese sostenute devono essere ragionevoli. I viaggiatori possono fare richiesta anche direttamente alla compagnia aerea”.

Disagi aerei che si aggiungono agli scioperi sugli aeroporti di Bologna, Venezia, Linate, Malpensa e Fiumicino. Una giornata destinata a diventare nera coinvolgendo tantissimi italiani, che avevano programmando il viaggio in questo weekend.

 

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