Personaggi
Ai posteri l’esempio politico del Dott. Gozzo Salvatore dai colli di Solarino all’azzurro mare di Portopalo di Capopassero

A 50 anni dall’autonomia comunale di Portopalo di Capopassero (Sr) degnamente si ricorda il Dott. Salvatore Gozzo, leader politico e guida della comunità portopalese verso la tanto sudata e desiderata autonomia.
Una delle figure storiche della vita politica, sociale e civile siciliana del dopoguerra per il sofferto allontanamento dalla sua Solarino , terra natia, e l’impegno di sviluppo per la sua cara Portopalo che l’ha abbracciato fino all’ ultimo giorno della sua vita.
Il CAV. Dott. Salvatore Gozzo, nato a Solarino in una famiglia di medici e nipote del CAV . Dott. Michele Gozzo , liberale e sindaco a servizio della comunità solarinese dal 1882 al 1905, godeva di acuta intelligenza, accompagnata da un saldo buonsenso sociale, quando la politica era missione per il popolo.
Negli anni dell’immediato dopoguerra , già inviato nella frazione di Pachino per svolgere l’attività di medico , entro’ in diretto rapporto con la comunità portopalese , con la sua gente , conoscendo i bisogni reali ed i desideri.
Il suo più immediato maestro ed esempio politico fu Don Luigi Sturzo che, senza indugio e dubbi, insieme ai fratelli Padre Serafino M. Paolo Gozzo, il Generale E.I. Dott. Prof. Giuseppe Gozzo e la Dott. ssa Carmela Gozzo , lo tenne come riferimento territoriale per la DC, quella vera.
Il suo impegno politico fu una vera missione per l’autonomia portopalese che vide realizzarsi il 1 marzo 1975 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Regionale n.10 dell’8-03-1975.
Il dott. Salvatore Gozzo puo’ considerarsi il padre fondatore di Portopalo di Capopassero del cui Comune non fu mai Sindaco pur avendo presentato una lista civica alle prime elezioni avvenute nel dicembre 1975.
Mai fazioso, seppe sempre rapportarsi ai suoi avversari politici, considerati tali solo per ideologie ma non nella quotidianità.
Si fece promotore della costruzione del Cinema Gozzo di Portopalo di Capopassero e della realizzazione struturale del paese .
Quando abbandonò la politica, terminò la sua missione e chiuse gli occhi nella sua cara Portopalo che lo ricorda da sempre come padre.
Riposa nella sua terra natia, a Solarino , dove molti non lo ricordano ma, in questo momento storico solarinese, potrebbe essere di grande esempio sia come cittadino dal profondo senso civico sia come politico impegnato per il bene comunitario che non ha guardato confini anzi ha sconfinato dai limitati ambienti politici paesani.
La sua determinazione, la sua forza sono serviti per il vero bisogno di un popolo che si sentiva di crescere ed è diventato, nelle visioni del dott. Salvatore Gozzo, uno dei Comuni più belli della Sicilia in cui la bellezza si specchia in quel mare blu fuso tra l’azzurro del cielo e lo smeraldino mare trasparente come un cristallo divino.
Laura Liistro
Personaggi
Pietro Gabriele dopo 7 anni pubblica un nuovo singolo dal titolo Pantelleria – L’intervista

Il singolo “Pantelleria” su tutte le piattaforme digitali da metà maggio
Un ritorno atteso, sentito, sincero. E forse, proprio per questo, ancora più prezioso
Dopo 7 anni Pietro Gabriele torna a far musica e dedica il primo singolo del suo ritorno alla sua isola.
Ma cosa è successo in questi 7 anni? “Il destino si è messo di mezzo” — così ci risponde Pietro, con uno sguardo lucido ma segnato.
Dopo l’ultimo singolo pubblicato nel 2018, sembrava tutto pronto per il grande salto. Un nuovo album, un nuovo sound, tante promesse. Poi la pandemia, poi le delusioni, e infine…
L’Intervista
Pietro, Cosa è successo in questo lungo silenzio? “Fino a inizio 2019 tutto andava bene. Stavamo lavorando da oltre un anno a un nuovo album, avevamo cambiato tutto: sound, scrittura, approccio. C’era un buon interesse per la mia musica e avevamo un appuntamento con una major importante a fine marzo 2020. Ma il 9 marzo è scoppiato tutto: lockdown, concerti annullati, e il nostro progetto… sfumato. Rimandato a data da destinarsi, che poi è diventato un “mai più”.
E da lì tutto si è fermato? “Praticamente sì. Per quasi due anni era impossibile suonare live, le major non firmavano più se non eri un big. Il nostro lavoro, le nostre notti insonni, tutto sembrava buttato nel cesso. Un senso di sospensione, di solitudine. E quando poi si è potuto ripartire, la musica era già cambiata, così come il mercato. Abbiamo ricominciato da capo.
Ma tu, conoscendoti, non ti sei arreso… “Mai dicevo! La musica era la mia vita, mi rendeva felice. Così ho ripreso a scrivere, a lavorare, a crederci. Abbiamo finito un altro disco. Una major si mostra interessata, fissano un incontro… ero emozionatissimo. Ma poi arriva la doccia fredda: “Canzoni belle ma Pietro è troppo vecchio, facciamole cantare a qualcun altro.”
Il furto della chitarra
Una batosta enorme, come hai preso la cosa? “Sì, e non mi riferisco all’età, ma al fatto che volevano far cantare le mie canzoni ai partecipanti ai talent. Gente che il giorno dopo magari sparisce.
“Io ho detto no. Preferisco tenerle nel cassetto. Dopo un inverno complicato decido di tornare a casa. Nel tornare sull’isola, durante il viaggio, il colpo di grazia! Dalla Nave, al porto di Palermo, mi rubano la mia chitarra, la mia preferita. Un pezzo del mio cuore! Avrebbero potuto rubarmi la macchina, tutti i soldi che avevo ma rubare la chitarra ad un musicista è come rubargli l’ anima. E mi arrabbio, mi arrabbio con il mondo, poco dopo con me stesso e alla fine con la Musica.
E lì hai detto basta? “Sì, ho vissuto un piccolo crollo. Ho smesso di suonare, di scrivere. La musica era diventata un tabù. Mi faceva male. Così dopo un piccolo periodo di depressione in cui fare musica mi faceva stare male mi butto su altro e prevalentemente su valorizzare la mia isola. Così ho usato la mia creatività per creare Pantelleria Experience e ritrovo entusiasmo.”
E la musica? “Doloroso parlarne. Ancora oggi, se in una serata qualcuno mi chiede “dai canta una canzone”, cambio discorso. È come parlare di una persona cara che hai perso. Per la gente che non sa o che non vive la musica come una parte di se stessi, è difficile da capire cosa si prova. E doloroso! Poi però, alcune persone non hanno mai smesso di chiedermi “Ma non canti più?”. E questo mi ha fatto riflettere. Se anche solo a pochi ho regalato emozioni, allora ne vale ancora la pena.
Ed eccoci qui, con Pantelleria, il tuo nuovo singolo. È la fine di quel dolore? “Non so se è la fine. Ma è sicuramente un nuovo inizio. Ho deciso che non ascolterò più nessuno se non me stesso. Niente tendenze, niente promesse. Se faccio musica, deve farmi stare bene. E Pantelleria è il primo passo.
Parlaci di questo singolo. Per chi è scritto? “Ci sono posti che non ti lasciano mai. Anche quando sei lontano. Anche quando cresci.
Pantelleria è uno di quei posti. Lo è per me. Lo è per chi la porta nel cuore da sempre.
“Il singolo è per chi, come me, ama l’isola profondamente. È per chi la scopre per la prima volta e sente di averla dentro da sempre. Per chi ogni estate deve tornare, ne sente la mancanza, perché qui ci sono i ricordi, i profumi, le persone care. È dedicata a chi a Pantelleria si è sentito vivo, bambino, innamorato. Per chi in città cerca il sole dietro i palazzi, per chi, pur lontano, ne sente il richiamo.“
Il singolo “Pantelleria” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali da metà maggio. Un ritorno atteso, sentito, sincero. E forse, proprio per questo, ancora più prezioso.
Cronaca
Palermo, i gesuiti celebrano messa in suffragio a Papa Francesco

I GESUITI DI PALERMO CELEBRANO UNA SANTA MESSA IN SUFFRAGIO DI PAPA FRANCESCO
Mercoledì 23 aprile 2025, alle ore 19:00, nella Chiesa del Gesù – Casa Professa, tutte le comunità dei Gesuiti di Palermo, insieme alle opere e ai laici che collaborano nella missione, si ritroveranno per celebrare una Santa Messa in suffragio di Papa Francesco.
Papa Francesco, gesuita, primo Pontefice appartenente alla Compagnia di Gesù, ha lasciato un’impronta profonda nella Chiesa e nel cuore di moltissimi credenti e non credenti in tutto il mondo. Uomo di dialogo, vicinanza e misericordia, ha saputo incarnare con radicalità e semplicità il Vangelo, restando fedele alla spiritualità ignaziana che lo ha formato.
In questa occasione di preghiera e memoria, i Gesuiti di Palermo vogliono anche ricordare con gratitudine la visita che Papa Francesco fece a Palermo il 15 settembre 2018, in occasione del 25° anniversario del martirio del Beato don Pino Puglisi. Un momento di grazia per la città, durante il quale il Papa lanciò un forte appello alla giustizia, alla legalità e alla speranza.
Siete tutti invitati a unirvi alla celebrazione, per rendere grazie a Dio per il dono del servizio e della testimonianza di Papa Francesco.
Le Comunità dei Gesuiti di Palermo
Personaggi
Papa Francesco, Monsignor Giurdanella “Un Papa fra la gente”

MORTE DI FRANCESCO, MONSIGNOR GIURDANELLA: «UN PAPA FRA LA GENTE»
«È stato un Papa tra la gente, vicino in modo speciale ai poveri, agli ultimi, ai dimenticati, rendendo visibile la misericordia del Padre in mille gesti quotidiani affinché nessuno si sentisse escluso. Ha annunciato la Pasqua, ha celebrato la Pasqua, e ora ha fatto Pasqua. La Pasqua del Crocifisso Risorto è diventata la sua Pasqua, e noi lo affidiamo con fiducia all’abbraccio del Padre». Sono le parole del Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo monsignor Angelo Giurdanella, appresa la notizia della morte di Papa Francesco avvenuta stamattina alle ore 7,35. «In questi anni, Papa Francesco ci ha insegnato – con la forza del suo magistero e della sua vita – come si ama, come si serve e come si soffre per la Chiesa. Con parole e gesti semplici e profondi ha parlato al cuore degli uomini e delle donne di oggi, rendendo vicino a tutti la freschezza del Vangelo. Fino all’ultimo, fino a ieri, ci ha indicato la strada da cercare e percorrere: la pace. Pace come dono da chiedere con insistenza a Dio, e come impegno da vivere ogni giorno con scelte concrete, anche scomode», sono ancora le parole del Vescovo.
LE INIZIATIVE IN DIOCESI
– In Diocesi si sono organizzati alcuni semplici ma significativi segni.
- Nella giornata di lunedì 21 aprile, alle ore 12, in tutte le chiese della Diocesi sono state fatte suonare le campane a festa, in segno di riconoscenza e di comunione. Nella preghiera dei fedeli delle celebrazioni eucaristiche di oggi lunedì 21 aprile, il Vescovo chiede che si inserisca una preghiera per il Santo Padre Francesco. Al termine della celebrazione eucaristica spazio a un momento di preghiera silenziosa, per permettere ai fedeli di sostare, pregare e affidare al Signore la sua anima e la vita della Chiesa.
- Mercoledì 23 aprile, ore 21, in Cattedrale, la Chiesa diocesana si ritroverà per celebrare l’eucarestia.
-
Ambiente4 anni ago
AMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi3 anni ago
Stasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni ago
Pantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria3 anni ago
Pantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi3 anni ago
Pantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca3 anni ago
Ultima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto3 anni ago
Pantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni ago
Pantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo