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Cultura

Alberto Angela a Scicli ne “La Sicilia del Commissario Montalbano”

Redazione

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La puntata di “Ulisse” girata a Scicli e nei luoghi del Commissario Montalbano in onda lunedì 17 febbraio alle 21:30 su Rai Uno. Un lavoro curato dalla Scicli Film Commission su delega della giunta Marino

Ha scelto la settimana successiva al Festival di Sanremo Rai Uno per mandare in onda la puntata di “Ulisse” di Alberto Angela su Scicli e i luoghi del Commissario Montalbano.
Ovvero la settimana con gli ascolti più alti dell’anno in termini di audience e di share.
Stamani Rai Uno ha comunicato al sindaco Mario Marino e alla Scicli Film Commission che la puntata dedicata ai cento anni della nascita di Andrea Camilleri andrà in onda lunedì 17 febbraio alle ore 21.30.
Ecco il comunicato di Rai Uno di stamani:

“Alberto Angela, in occasione del centenario dalla nascita di Andrea Camilleri, dedica una puntata alla Sicilia del Commissario Montalbano. In compagnia di Alberto Angela faremo un viaggio in un angolo della Sicilia che, grazie alla figura creata dal grande scrittore e impersonata da Luca Zingaretti, è diventata la meta desiderata di tanti turisti.

Andremo alla scoperta dei luoghi in cui sono state ambientate le avventure del commissario: Scicli, Ragusa, Modica, la Scala dei Turchi, la Fornace Penna di Sampieri. E poi Marzamemi, Donnafugata, la Valle dei Templi di Agrigento, Tindari. Ma non sarà soltanto un viaggio alla scoperta di paesaggi incantati della Sicilia. Ogni località, infatti, costituirà la tappa di un progressivo avvicinamento a Montalbano.
Nel suo cammino Alberto Angela sarà accompagnato dai protagonisti della serie diretta per anni da Alberto Sironi. Incontrerà via via il bizzarro personaggio di Catarella (l’attore Angelo Russo), il fedele ispettore Fazio (Peppino Mazzotta), il “fimminaro” Mimì Augello (Cesare Bocci) fino a imbattersi nel protagonista Luca Zingaretti. Da tutti cercherà di farsi raccontare i tanti piccoli e grandi episodi che hanno costellato i quindici anni in cui si sono dipanati i 37 episodi in cui il commissario e i suoi collaboratori sono stati coinvolti. A tutti rivolgerà l’augurio da parte del pubblico di vederli tornare in azione.

Insomma, una festa in onore di Montalbano nella quale non potrà mancare un omaggio al suo creatore: Andrea Camilleri. Arianna Mortelliti, nipote dello scrittore, ricorderà il modo in cui il nonno scriveva mentre l’editore Antonio Sellerio parlerà del suo successo in tutto il mondo.
Dire Sicilia, dire Montalbano è anche parlare della cucina e della pasticceria siciliana. Sarà questo il compito della scrittrice Simonetta Agnello Hornby in un trionfo di cassate, cannoli e biancomangiare.

“Ulisse: il piacere della scoperta” è una produzione realizzata dalla Rai Cultura, diretta da Gabriele Cipollitti, con la fotografia di Antonio Palmadessa, scritta da Alberto Angela con Fabio Buttarelli, Vito Lamberti, Aldo Piro, Emilio Quinto. Capo progetto Anna Maria Tiberi, produttore esecutivo Caterina Del Papa”.

Cultura

Buongiorno e Buon Febbraio 2025! IMMAGINI, proverbi e curiosità

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Oggi inizia febbraio: tante curiosità sul 2° mese dell’anno, i proverbi più famosi e le immagini per il buongiorno di Filomena Fotia da meteoweb.eu

Buongiorno e Buon febbraio 2025!
 Archiviato gennaio, diamo il benvenuto al 2° mese dell’anno, un periodo che ci avvicina sempre di più alla primavera e che porta con sé nuove opportunità, speranze e obiettivi da raggiungere. Febbraio è il mese più corto dell’anno, ma non per questo meno importante: è il momento perfetto per ricaricare le energie, riflettere sui traguardi già ottenuti e pianificare il futuro con entusiasmo.

Buongiorno e Buon 1° febbraio, le immagini
. Di seguito tante curiosità, a partire dal significato del nome del secondo mese dell’anno.

Perché questo mese si chiama così?
Il nome viene dall’antica Roma, quando il mese di febbraio era l’ultimo dell’anno. Durante questo mese si tenevano i Lupercali, la festa della purificazione, ed è proprio dal latino “februare” (che significa “purificare” o “un rimedio agli errori” in onore del dio etrusco Februus e della Dea romana Febris) che viene il nome del mese più corto dell’anno. Il calendario romano originale era più breve di quello gregoriano: fu Numa Pompilio ad aggiungere Gennaio e Febbraio, rendendo l’anno uguale a quello solare. Fino al 46 a.C. nell’antica Roma l’anno iniziava il 1° marzo, due mesi dopo rispetto ad oggi: Settembre era il settimo mese dell’anno, Ottobre l’ottavo, Novembre il nono, Dicembre il decimo. Inizialmente il mese di luglio era chiamato Quintilis (quinto mese) ed agosto Sextilis (sesto mese). La riforma del calendario, promulgata da Giulio Cesare ed introdotta nel 46 a.C. introdusse il nome “luglio” in suo onore, e agosto invece deriva il suo nome da Ottaviano Augusto. A partire dalla riforma giuliana del calendario, febbraio è diventato secondo mese dell’anno, con 28 giorni e 29 giorni negli anni bisestili.
Il calendario in uso oggi nei paesi occidentali è il calendario gregoriano, introdotto nel 1582.

Detti e tradizioni
Tra i proverbi sul mese di febbraio possiamo ricordare “Febbraio febbraietto corto e maledetto“. La tradizione popolare è molto legata alla Candelora, una festa pagana antichissima che a Roma si celebrava tra il 15 e il 18 del mese. Il culmine della festa era la februatio (da cui deriva il nome febbraio), cioè la “purificazione” della città dagli influssi dei demoni: il cristianesimo ha convertito le celebrazioni nella festa della Purificazione della Madonna, spostando la data al 2 febbraio. Uno dei proverbi più famosi in tutta Italia recita: “Candelora, se nevica o se plora dell’inverno siamo fora, ma se c’è sole o solicello siamo solo a mezzo inverno“.

Altri proverbi recitano: “A San Valentino la primavera sta vicino (14 febbraio)”, “la pioggia di febbraio riempie il granaio“, “a San Biagio gela la goccia sotto il naso“.

Buongiorno e Buon febbraio! I proverbi dai Giorni della Merla alla Candelora
Dopo i Giorni della Merla il pensiero corre subito alla Candelora, un giorno simbolico, in quanto si trova a metà strada tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera: è consuetudine in tale periodo pronosticare il meteo delle settimane successive. La festa della Presentazione di Gesù al Tempio cade il 2 febbraio, a 40 giorni di distanza dal Natale e, oltre che come Presentazione del Signore, è nota anche come la Purificazione di Maria, oltre che, nella tradizione popolare, come la “Candelora“, ricorrenza che prevede la benedizione di ceri e candele nelle chiese. Celebrata già dall’imperatore Giustiniano, fu adottata a Roma fin dal Settimo secolo, con una processione penitenziale istituita da papa Sergio I (687-701).

Intorno alla data del 2 febbraio, come anche per molte altre, la nostra tradizione storica e popolare ci ha tramandato una serie di detti e proverbi tra cui il più noto è “Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora“, un antico proverbio popolare riferito al rituale della Candelora, introdotto dal patriarca di Roma Gelasio intorno all’anno 474 d.C., in sostituzione della cerimonia pagana dei Lupercali, dalla quale ha assunto qualche ispirazione procedurale. Il proverbio è legato anche al clima e allo scorrere delle stagioni.

Nella ruota dell’anno, la Candelora è una sorta di porta tra l’inverno, oramai al suo declino, e l’imminente primavera. È il periodo adatto ai riti propiziatori per attirare fecondità e fertilità, riti che saranno determinanti per l’annata agricola che sta per cominciare. Questo passaggio contrassegna simbolicamente il transito dal “periodo oscuro” del calendario indoeuropeo contrassegnato dal freddo, dal buio e dalla morte dell’inverno verso il rinnovamento del cosmo che magnificamente si esprime con la primavera.

Le origini della Candelora vanno ricercate nelle antiche celebrazioni italiche, legate soprattutto alle divinità romane: nella Roma antica il mese di febbraio era un momento contrassegnato dal caos, dal rimescolamento tra vecchio e nuovo e non a caso è ancora oggi legato al Carnevale, la festa celebrativa della confusione e del ribaltamento delle regole.

I proverbi della Candelora
Tanti sono i proverbi legati alla Candelora: un detto salentino recita: “Te la Candelora la vernata è ssuta fora, ma ci la sai cuntare nc’e’ nu bbonu quarantale” (Della Candelora l’inverno è già passato, ma se fai bene i calcoli, ci sono ancora ben 40 giorni altri). I triestini dicono: “Candelora piova e Bora, del’inverno semo fora, Candelora sol el vento del’inverno semo dentro”. “A la Cannilora, ogni gaddina veni a ova” (ogni gallina, anche quella più giovane, inizia a fare le uova”; “Pi la Cannilora figghia a vecchia e figghia a nova” (gallina vecchia e giovane fanno le uova). In Sicilia si dice: “Ppà Cannalora a mmirnata ie fora ma se fora un iè, n’atri quaranta jorna cci n’è” (Se il tempo nel giorno della Candelora è buono, allora sì che l’inverno sta per finire. In caso di pioggia e vento, il brutto tempo continuerà per altri 40 giorni con un marzo, a livello meteorologico, freddo e piovoso).

In Lombardia si dice: “Alla Madonna della Candelora dall’inverno siamo fuori, ma se nevica o tira vento 40 giorni siamo ancora dentro”; in Toscana il detto recita: “Se piove o se gnagnola dell’inverno semo fora”. “Candelora in foglia, Pasqua in neve”; “Candelora scura dell’inverno non si ha paura” ; “Se nevica per la Candelora, sette volte la neve scola”; “Da Candalora cu on avi carni s’impigna a figghijola”; “Pa Cannilora u brascirr fora”.

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Personaggi

Nino D’Angelo torna dal vivo con “I miei meravigliosi anni ’80 Estate 2025”. Tour estivo parte il 13 giugno da Palermo

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NINO D’ANGELO torna dal vivo con “I MIEI MERAVIGLIOSI ANNI ’80 Estate 2025”, il tour estivo in partenza il 13 giugno da Palermo.

STADIO DIEGO ARMANDO MARADONA di Napoli,

i sold out nei palasport italiani e il tour internazionale

 

NINO D’ANGELO

PROSEGUE L’INCREDIBILE TOUR

 

“I MIEI MERAVIGLIOSI ANNI ’80 Estate 2025”

IN PARTENZA IL 13 GIUGNO DA PALERMO

 

Biglietti in prevendita dalle ore 14.00 di domani

https://bit.ly/ninoestate2025 

 
Dopo il grande successo del suo concerto – evento allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli, il 29 giugno, di fronte a più di 40 mila spettatori, i sold out nei palasport italiani e il tour internazionale dall’Europa all’America, NINO D’ANGELO torna dal vivo con “I MIEI MERAVIGLIOSI ANNI ’80 Estate 2025”, il tour estivo che lo vedrà in tutta Italia, in partenza il 13 giugno dal Teatro Verdura di Palermo.

 

Questo il calendario del tour “I MIEI MERAVIGLIOSI ANNI ’80 Estate 2025”, prodotto e organizzato da Trident Music:

 

13 giugno – Palermo – Teatro di Verdura

14 giugno – Catania – Villa Bellini

17 luglio – Firenze – Villa Demidoff (“MusArt”)

20 luglio – Campobasso – Area Eventi Nuovo Romagnoli

23 luglio – Roma – Cavea, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

11 agosto – San Pancrazio Salentino (Brindisi) – Forum Eventi

19 agosto – Apricena (Foggia) – SUONINCAVA, Cava dell’Erba

22 agosto – Pescara – Porto Turistico

 

Dalle ore 14.00 di domani, venerdì 31 gennaio, i biglietti del tour saranno disponibili in prevendita su https://bit.ly/ninoestate2025 ,Ticketone.it, su Ticketmaster.it e nei punti di vendita abituali. Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.tridentmusic.it/.

 

Il “ragazzo della curva B” celebrerà, oltre 40 anni di straordinaria carriera con una grande festa anni ’80, attraverso i brani entrati nel cuore di più generazioni come “A’ Discoteca”, inno nelle discoteche italiane negli anni ’80, “Jamaica” con il suo ritmo coinvolgente, ” Popcorn e Patatine” pezzo che ha accompagnato l’omonimo film e racconta la bellezza di un amore spensierato, “Maledetto Treno” un brano toccante dal testo commovente e tante altre hit, senza dimenticare “Napoli”, recentemente diventato ufficialmente l’inno della squadra azzurra.

 

La carriera di Nino D’Angelo è stata segnata da una vasta produzione artistica e dalla sua versatilità come cantante, attore e musicista. Sei partecipazioni al Festival di Sanremo, un David di Donatello, un Ciak d’Oro, un Nastro d’Argento e un Globo d’oro per le musiche del film musical “Tano da morire” di Roberta Torre, co-conduttore del DopoFestival nel 1998, direttore artistico del Teatro Trianon Viviani di Napoli e un concerto al Teatro Real San Carlo per omaggiare Sergio Bruni. Sono solo alcuni dei momenti salienti di una carriera iniziata nel 1976 e che da allora ha visto Nino D’Angelo diventare uno degli artisti più amati dal pubblico e dalla critica. Tra i momenti più emozionanti della sua vita, il murales tributo dell’artista Jorit a San Pietro a Patierno, commissionato dagli stessi abitanti del quartiere napoletano dove è nato, come omaggio per essere sempre stato vicino al popolo con le sue opere.

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Cultura

Il Commissario Cucci ricevuto dal Premier albanese Edi Rama: “ambasciatore del Parco e della vite ad alberello di Pantelleria”

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TIRANA. Italo Cucci, commissario straordinario del Parco Nazionale di Pantelleria, è stato ricevuto con grande cordialità dal premier albanese Edi Rama in occasione di una visita a Tirana. Nel corso dell’incontro, Cucci ha avuto l’opportunità di parlare del Parco Nazionale di Pantelleria, donando al presidente la pubblicazione sulla Vite ad Alberello di Pantelleria, realizzata dall’Ente in occasione del decennale dal riconoscimento della Pratica UNESCO e condividendo l’importanza di promuovere e tutelare il patrimonio naturale dell’isola.

“Essere ambasciatori di Pantelleria nel mondo è un onore e un impegno – ha dichiarato Cucci – l’isola è un patrimonio straordinario di natura, storia e cultura che merita di essere raccontato e valorizzato anche a livello internazionale”.

L’incontro si è inserito nel contesto di una visita ufficiale che ha incluso anche la firma di un accordo di collaborazione tra l’agenzia di stampa Italpress, di cui Cucci è direttore editoriale, e l’agenzia di stampa albanese ATA

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