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Cultura

Bisaquino (PA), “È arrivata la felicità”, Frank Capra raccontato agli studenti sul tema del Diritto alla Felicità

Marilu Giacalone

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Scuola e cinema diventano un binomio vincente nel progetto finanziato all’Istituto Superiore “Don C. Di Vincenti” di Bisacquino diretto dal Prof. G. Zambito che, in cordata con altri sette istituti del territorio dei distretti 38 e 40, si è aggiudicato un finanziamento nell’ambito del bando nazionale “Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola” promosso dal MiC (Ministero alla Cultura) e dal MiM (Ministero dell’Istruzione e del Merito).

Il progetto “È arrivata la felicità”, ispirato alla figura del famoso regista Frank Capra, nato a Bisacquino (Italia) e vincitore nel 1937 dell’Oscar come migliore regia proprio con l‘omonimo film, intende, diventare spunto di alfabetizzazione al cinema per i circa 176 studenti coinvolti, avviando una riflessione più ampia sul diritto alla felicità.

La stesura del progetto è stata curata dall’associazione Intus Corleone ETS, con la preziosa collaborazione di esperti nell’ambito della cinematografia di rilevanza nazionale e si avvale di partner prestigiosi quali la Rete Iter, Loups Garoux  Produzioni, l’associazione Top Stage/Kaos, l’associazione “Cinema e Diritti” di Salerno, l’Accademia delle Belle Arti “Michelangelo” di Agrigento, con il coordinamento scientifico del Fotografo e Filmaker Michele Astuto.

Una prima fase di formazione rivolta a insegnanti e studenti ha preparato la strada all’attività di stesura delle sceneggiature con la partecipazione del Videomaker Mario Leombruno e della scrittrice Daniela Gambino e si è conclusa con il lavoro di ripresa di sei cortometraggi girati tra il 7 e il 14 giugno, che hanno visto scendere in campo, in veste di attori, macchinisti e operatori gli stessi studenti.

Fondamentale il lavoro intenso e instancabile di una troupe di professionisti quali Daniele Gangemi (primo operatore), Alfio D’Agata (direttore della fotografia), Mac Tire (Fonico di presa diretta e compositore), Elena Costa (operatrice di ripresa) coordinati sapientemente da Marta Bifano, attrice e produttrice di lunga esperienza nel mondo della cinematografia.

L’iniziativa è stata l’occasione per scoprire dei veri talenti come la giovane studentessa Sofia Gannuscio che ha rivestito il ruolo di protagonista nella storia ambientata a Bisacquino e lo studente Anthony Gulotta di Corleone, che ha seguito la troupe con passione rivestendo il ruolo di stagista e assistente alla fotografia.

I comuni di Bisacquino, Camporeale, Chiusa Sclafani, Corleone, Lercara Friddi e Prizzi, sono stati trasformati in set e animati dalla vivace presenza degli studenti che si sono messi in gioco in prima persona cimentandosi in attività per loro sicuramente nuove e stimolanti. Il loro entusiasmo ha coinvolto, spesso, durante le riprese, genitori, amici e insegnanti (generosa la disponibilità dimostrata ad esempio dalla prof. Mariella Di Giorgio che ha lasciato che la propria casa fosse trasformata in un set) e ha visto la collaborazione di amministratori e sindaci che non hanno esitato ad aprire le porte di luoghi simboli dei propri territori di appartenenza.

Il progetto infatti intende promuovere attraverso il cinema, i territori dell’entroterra, raccontandone la bellezza e il fascino attraverso gli occhi dei suoi cittadini più giovani.

La realizzazione dei corti non segna la conclusione del progetto che è prevista invece per Dicembre e porterà gli studenti a partecipare in qualità di giurati nella sezione junior del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli e vedrà il lancio a livello nazionale del Festival “Tutto è possibile” dedicato ai cortometraggi realizzati dagli studenti impegnati in progetti simili sul territorio italiano.

Cronaca

Pantelleria – Filippo Panseca, il cordoglio del Sindaco

Redazione

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Il Comune di Pantelleria piange la scomparsa di Filippo Panseca, artista visionario e cittadino amato

Con grande tristezza, l’Amministrazione Comunale di Pantelleria si unisce al dolore per la scomparsa di Filippo Panseca, uno degli artisti più innovativi e significativi del panorama culturale internazionale.

Filippo è deceduto nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2024, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità pantesca, che lo ha sempre accolto con affetto e stima.

Filippo Panseca ha scelto Pantelleria come sua casa, un luogo dove ha voluto invecchiare e dove ha continuato a realizzare opere che univano arte, tecnologia e riflessione sociale.
La sua visione artistica e il suo impegno culturale hanno segnato una generazione e hanno trasformato l’isola in un luogo di ispirazione per molti artisti e visitatori provenienti da tutto il mondo.
La sua arte, capace di fondere l’innovazione tecnologica con la tradizione, ha portato Pantelleria a essere conosciuta anche per il suo contributo alla cultura contemporanea.

Il cordoglio del Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona

Filippo Panseca non era solo un artista, ma un pantesco di adozione. La sua arte e il suo spirito indomito hanno arricchito il nostro territorio e ci hanno insegnato quanto sia importante il legame tra arte, natura e innovazione.
Filippo ha fatto di Pantelleria un punto di riferimento per la cultura, un angolo del mondo dove la bellezza non si fermava mai. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, ma la sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere, che resteranno per sempre nella memoria collettiva di tutti noi. A nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della comunità di Pantelleria, esprimiamo il nostro più sentito cordoglio e siamo vicini alla sua famiglia in questo momento di grande dolore.

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Pantelleria, è morto Filippo Panseca. L’istrionico artista vivrà per sempre nella memoria dell’isola

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Pantelleria perde un artista, un amico e un conoscitore devoto e raffinato

E’ morto all’età di 84 anni, Filippo Panseca, l’istrionico artista palermitano, naturalizzato per tutta la sua carriera a Milano.

Tuttavia, aveva conosciuto Pantelleria, negli anni ’70, dove ha vissuto gli ultimi anni, fino alla fine,  avvenuta questa notte.
Inutile l’intervento presso l’Ospedale Nagar: un infarto letale si è preso gioco di lui e l’ha strappato all’affetto dei suoi cari, i figli, la nipotina figlia di Giorgia, la moglie.

Panseca nel Sese

Era così legato alla nostra isola che non solo si è trasferito come molti fanno per ritrovare se stessi o vivere con una scadenza della vita diversa, ma anche per continuare a dare libero sfogo alla sua creatività, alla sua vena artistica.

Aveva creato un villaggetto, presso i sesi, e poi un museo, dove raccoglieva il suo sapere e la sua generosa vitalità.

Ci aveva colpito in molte occasioni, per la sua indole, ma sapere che era stato il creatore del garofano come simbolo del Partito Socialista di Bettino Craxi, oltre che della piramide multimediale per i comizi del premier, avevano dato spiegazioni a molte domande sull’essenza di Panseca, lo spessore dell’artista e l’animo di quell’uomo, dai capelli lunghi e i kaftani indossati con quello  stile e quella amabilità che lo hanno reso da sempre unico.

Il cordoglio sui social si sta arricchendo di ora in ora, parlando della genialità e della simpatia, della preparazione e della capacità sociale di Filippo Panseca.

Tra tutti cogliamo quello di Bobo Craxi: “Filippo Panseca lascia un segno nell’arte contemporanea. il suo eclettismo ha saputo unire il gesto d’artista all’impegno civile.
Piango l’amico caro, il compagno, l’uomo che ha vissuto il suo tempo ed ha disegnato e immaginato l’Italia da Pantelleria a Milano, passando per Rimini e Palermo.”

Le condoglianze più sentite dalla nostra redazione, che negli anni si è arricchita di contenuti grazie al M° Filippo Panseca.

Bonito Oliva e FIlippo Panseca

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Cultura

Il Cous Cous Fest ad Algeri per la Settimana della cucina italiana nel mondo

Redazione

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Due chef di San Vito Lo Capo, in rappresentanza dell’Italia, vincono la gara di cous cous con il team locale

Il Cous Cous Fest è sbarcato ad Algeri per la nona edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo organizzata dall’Ice in collaborazione con l’Ambasciata italiana in Algeria e l’Istituto italiano di cultura di Algeri. Antonio Vultaggio e Calogero Bascio, chef di San Vito Lo Capo, sono i testimonial scelti per rappresentare l’Italia nell’ambito dell’iniziativa, un appuntamento annuale organizzato dal Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale con il supporto dell’Agenzia ICE per il commercio estero, volta a valorizzare la tradizione culinaria italiana nel mondo e le eccellenze del settore agroalimentare ed enogastronomico italiano, sostenendo le esportazioni del settore.

“Si tratta di un’importante occasione – ha detto il sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala – per fare conoscere la cultura, i sapori e la tradizione gastronomica siciliana che rendono San Vito Lo Capo e il Cous Cous Fest due eccellenze italiane e per celebrare le comuni radici mediterranee che legano l’Italia all’Algeria”.

La settimana si è aperta con una cena inaugurale, che si è svolta nella residenza dell’Ambasciatore italiano in Algeria, Alberto Cutillo. I due chef sanvitesi hanno partecipato anche ad una competizione di cous cous che ha messo a confronto la tradizione italiana con quella algerina, aggiudicandosi la vittoria sul team di chef locali. Diversi gli appuntamenti in programma che racconteranno, anche a tavola, il rapporto tra dieta mediterranea e cucina delle radici, creando un ponte tra culture diverse ma con tanti punti in comune.

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