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Cultura

Budino di cachi e cacao, il dessert autunnale con solo due ingredienti

Barbara Conti

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Buidino ci cachi e cacao il dessert autunnale con soli due ingredienti

La Sicilia a tavola: viaggio tra saperi e sapori con Barbara Conti

Budino di cachi e cacao la ricetta che sta spopolando su web e social, un dolce di stagione che si prepara con solo due ingredienti senza aggiunta di zuccheri

Il Budino di cachi e cacao, il dessert autunnale con solo due ingredienti è una ricetta di stagione adatta per i vegani e anche per chi è a dieta perchè a differenza del gelo di cachi è senza aggiunta di zuccheri.
Il budino di cachi o (loti) e cacao, è la ricetta del dessert al cucchiaio che mi ha molto incuriosito e che ho voluto replicare aggiungendo solo qualche piccolo accorgimento. Servono solo due ingredienti, dei bei cahi  o loti maturi, meglio ancora se bio e del buon cacao amaro. In più se vi piace potete aggiungere un pizzico di cannella, come ho fatto io

Una ricetta  che si prepara senza neanche l’utilizzo delle fruste e si prepara pochi minuti, è il tipo di dessert al cucchiaio che salva la serata quando si desidera qualcosa di dolce ma senza stress o si a dieta, perchè non necessita aggiunta di zuccheri.
Leggero, cremoso e invitante: questo budino a base di frutta è indicato anche per chi è intollerante al lattosio, non contiene glutine ed è perfetto da preparare anche per i bambini come sano spuntino pomeridiano. Insomma un dolce che mette daccordo tutti

Potrete scegliere di servire il vostro budino direttamente nei bicchierini oppure versarlo negli stampini, magari per un occasione speciale e servirlo con una spolverata di granella di pistacchi o scaglie di mandorla sopra.

Scopriamo insieme come preparare in casa il delizioso e leggero budino di cachi e cacao, il dessert autunnale con solo due ingredienti, un cremoso dessert vegano e senza glutine 

Ingredienti per 4 budini:
– 4 cachi ben maturi 
– 4 cucchiai di cacao amaro
– 1 cucchiaino di cannella 
– granella di pistacchi a piacere q.b. (per decorare)

Come preparare il budino di cachi e cacao 
. Lavate molto bene i cachi, privateli del picciolo e della buccia ed inseriteli nel bicchiere del mixer ad immersione, frullate fino ad ottenere una crema

. Aggiungete il cacao magri prima setacciandolo e frullate tutto fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea

. Riempite i bicchierini o gli stampini e riponeteli in frigorifero per almeno trenta minuti.
Se avete scelto di servire il vostro budino di cachi e cacao negli stampini e dovrete quindi rovesciarlo, lasciatelo riposare in frigo per almeno 6-8 ore, sarà più semplice capovolgerlo. Ma prima ricordatevi di bagnare gli stampni con l’acqua. 

.  Sformate i vostri budini di cachi e cacao, delicatamente nei piattini da dessert e serviteli decorati con la granella di pistacchi a piacere oppure con una spolverata di mandorle a scaglie

Buon appetito,
Barbara

Mi chiamo Barbara e sono Siciliana. Vivo a Scicli, un delizioso comune del Val di Noto e amo mangiare bene. Ho iniziato a cucinare all’età di undici anni… “Agente Immobiliare di professione, in cucina per passione, Food blogger per vocazione”. Anzi ormai Food blogger, food writer e fotographer di professione… Ho scoperto, negli anni che grazie al mio lavoro di Agente Immobiliare, i migliori affari si fanno passando dalla “tavola”. Nella mia vita ho molti interessi: l’arte, la fotografia, il teatro, i viaggi e il cibo. Da buona Siciliana sono anche una “buona forchetta”. Mi piace mangiare bene e sono a sempre a caccia di nuove ricette da scoprire e sperimentare. Il mio scopo è quello di preservare le tradizioni della mia Terra, la Sicilia e trascrivere le ricette, quelle più antiche e orali che dalle nonne sono passate ai nostri genitori solo assistendo alle preparazioni fino ad arrivare ai nostri giorni. Ma mi piace anche scoprire antiche tradizioni e ricette dei piccoli comuni e delle singole famiglie legate alle feste religiose in Sicilia

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Cultura

Aperto ai giovani concorso per racconti brevi, soggetti per corti, video poesie, fumetti e vignette del Premio letterario Energheia 2025

caterina murana

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il

Premio letterario Energheia per racconti brevi 

Per la sezione giovani del Premio, in palio un corso di scrittura tenuto dalla prestigiosa “Scuola del Libro” di Roma e un premio di comunicazione e buoni libri per i giovani finalisti, under 21 per la sezione I brevissimi e la sezione  giovani del Premio messi in campo da Con Magazine e Fondazione con il Sud.

Al via la 31a edizione del “Premio letterario Energheia” che ha come scopo la ricerca di autori, sceneggiatori e fumettisti esordienti nel panorama culturale contemporaneo.

 

Dal 1989 il desiderio di avvicinare al mondo della scrittura e della riflessione le giovani generazioni e, al contempo, coinvolgere in maniera capillare un vasto ed eterogeneo comitato di lettori è lo spirito dell’associazione materana “Energheia” che svolge un’intensa attività di produzione culturale, organizzando incontri con autori e promuovendo l’omonimo premio letterario in Italia e in Europa.

Il Premio si sviluppa in diverse sezioni, dove ogni partecipante può aderire ad una o a più sezioni del concorso, inviando le opere entro la mezzanotte del 6 giugno 2025 all’indirizzo di posta elettronica: energheia@energheia.org.

Anche in questa edizione vi è la collaborazione con la “Scuola del Libro” – sita a Roma e diretta dal direttore Marco Cassini -, che organizza a livello nazionale corsi di scrittura, editoria, giornalismo e traduzione. Tra i finalisti della sezione giovani del Premio saranno selezionati gli autori/autrici meritevoli di frequentare, come premio, un corso di scrittura tenuto dalla Scuola. Sarà questa un’occasione per un maggiore coinvolgimento di giovani talenti, che potranno portare avanti e sviluppare l’idea di imparare facendo, attraverso la passione e l’impegno per la letteratura.

La nuova edizione vede, come di consueto, il coinvolgimento della “Fondazione con il Sud” ente non profit che sostiene lo sviluppo sociale, culturale ed economico del Sud Italia e “Con Magazine” (www.conmagazine.it), il primo video magazine partecipativo promosso da Fondazione Con il Sud e Con i Bambini per favorire il protagonismo delle nuove generazioni, incentivare la lettura tra i giovanissimi e altre iniziative culturali che verranno realizzate nel prossimo anno. Grazie a questa collaborazione, saranno assegnati dei buoni libri ai giovani finalisti del Premio, per la sezione under 21 anni e ai primi dieci classificati, della stessa età, per la sezione I Brevissimi di Energheia, oltre alla pubblicazione e alla video recensione del racconto più significativo su conmagazine.it

Nel dettaglio il Premio si articola in diversi ambiti culturali: narrativo e figurativo:

Nel primo rientrano:

il PREMIO LETTERARIO ENERGHEIA per racconti brevi, a tema libero e rivolto a scrittrici e scrittori differenziati in due sezioni: dai 15 ai 21 anni; oltre i 22 anni.

La sezione I BREVISSIMI DI ENERGHEIA – Domenico BIA per racconti della lunghezza non superiore a 2 pagine, aventi per tema la “Estate”, aperto ad autori ed autrici di qualunque età.

Infine la sezione rivolta ai soggetti per un cortometraggio: PREMIO ENERGHEIA CINEMA, anche qui a tema libero ed aperto a partecipanti di qualunque età, il cui premio consiste nella trasposizione del soggetto in un un cortometraggio.

La scadenza, lo ricordiamo è prevista il 6 giugno 2025

Per la sezione narrativa è prevista la pubblicazione delle opere finaliste in una antologia che verrà distribuita gratuitamente ai partecipanti, al comitato lettori e agli Istituti e Biblioteche della Penisola, oltre alla loro pubblicazione sul sito del sodalizio lucano.

Una novità di questa edizione è il concorso VIDEO POETICI di ENERGHEIA 2025. Concorso di video poesie inedite

Un modo nuovo di interpretare la poesia tra i giovani riservato agli studenti 15/21 anni per sottolineare l’importanza della poesia nel percorso di formazione dei giovani, come opportunità di crescita personale e culturale.

Nell’ambito figurativo abbiamo due sezioni:

NUVOLE DI ENERGHEIA, storie a fumetti, in stile occidentale o manga, a tema libero, della lunghezza massima di 10 tavole in bianco e nero o a colori, suddiviso in due fasce d’età: dai 15 ai 21 anni; oltre i 22 anni;

STRISCE DI ENERGHEIA, vignette umoristiche, aperto a disegnatori di qualsiasi provenienza che abbiano compiuto i 16 anni di età ed avente per tema “Primo giorno di scuola”.

Anche qui la scadenza per l’invio è fissata al 6 giugno 2025.

In questa sezione figurativa sono previste la realizzazione di due distinte antologie in formato elettronico, contenenti i fumetti e le vignette finaliste e vincitrici, con l’allestimento di una mostra nel mese di settembre 2025 per le Vignette selezionate dai giurati.

Altra azione, collegata al Premio, con la finalità di promuovere la lettura, è quella che vede l’istituzione del Comitato lettori composto da persone di diversa età ed estrazione sociale che, singolarmente o in  gruppi di lettura – presso associazioni, biblioteche, circoli ricreativi -, hanno il compito di selezionare i testi pervenuti per selezionare i finalisti. Un comitato, composto ad oggi da oltre ottocento persone, cui è possibile aderire inviando la scheda di adesione compilata.

La cerimonia di premiazione si svolgerà nel mese di settembre a Matera, nel Giardino del Museo Nazionale “D.Ridola”, alla presenza della Giuria, composta da esponenti di rilievo del mondo culturale, editoriale e giornalistico italiano che, poche ore prima dell’inizio della cerimonia di premiazione, indicherà tra i finalisti di ciascuna sezione, i vincitori di questa nuova edizione del Premio.

 Infine, si comunica che è possibile scaricare gratuitamente le antologie de I racconti di Energheia, Nuvole di Energheia, Strisce di Energheia e i cortometraggi tratti dai soggetti vincitori delle diverse edizioni del Premio sui diversi dispositivi elettronici.

 

Per maggiori informazioni:

#PremioEnergheia2024 https://www.energheia.org/

Facebook: Premio Energheia | Twitter: @PremioEnergheia | Instagram: @premioenergheia | LinkedIn: Premio Letterario Energheia

 

Segreteria organizzativa – energheia@energheia.org – Via Lucana,79 – 75100 Matera; cell. 347.1286099

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Spettacolo

E’ di Niscemi il piccolo grande cantante di The Voice Kids: Francesco Maugeri per noi un fuoriclasse

Direttore

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Si è esibito alla puntata di ieri, 15 novembre 2024, a The Voice Kids e ha subito conquistato la giuria con una interpretazione straordinaria di Voila.

Francesco Maugeri con una voce giovane ha cantato con grande intensità la ballata francese, arricchendola con il suo violino, fino a far diventare la sua performance immensa.

La standing ovation del pubblico ha come preannunciato le mosse di Gigi D’Alessio, uno dei quattro arbitri del contest di Rai1, condotto da Antonella Clerici.

Dopo l’artista napoletano, uno alla volta tutti si sono lasciati conquistare dalla musicalità di quella performance: Arisa, Loredana Bertè e Clementino.
Questi hanno cercato di accaparrarsi un cavallo vincente per la propria scuderia, ma alla fine Francesco ha scelto lo stile di D’Alessio.

Il cantante ha invitato il talentuoso niscemese ad un duetto nella sua canzone Mon amour, in cui Francesco ha improvvisato con il violino un finale entusiasmante.
Al che D’Alessio ha promesso che al prossimo concerto in Sicilia lo inviterà a salire sul palco per una esibizione in coppia.

Dodici anni e una compostezza da gentiluomo, la profondità tutta siciliana, un sorriso amabile e una bravura da tenere sott’occhio perchè ha tutte le carte per diventare un grande nome nel firmamento dello spettacolo.

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Cultura

Proverbi marinareschi a Pantelleria / 7 – “La tartuca dici a lu granciu chi ave li peri torti”

Orazio Ferrara

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Fari la ghiotta a pisci fujutu
Fare la zuppa a pesce scappato.

Si dice ironicamente di qualcuno che si affatica e si affanna intorno a qualcosa o questione, senza avere a disposizione l’elemento principale risolutore, sfuggitogli ormai di mano in precedenza. Ovvero come preparare la zuppa di pesci senza l’ingrediente principale, appunto il pesce. E’ quindi il fallimento annunciato di un’impresa raffazzonata e scervellata, senza avere in mano gli elementi principi per portarla a compimento positivamente.

Jccari lu nivuru comu la siccia
Gettare il nero come la seppia.
Si dice quando una persona improvvisamente, messa alle strette dalle circostanze della vita, svela agli altri la propria vera indole, tutt’altra che buona. “Lu nivuru” non sono altro che le parole o le azioni cattive con cui il personaggio in questione rivela finalmente la sua anima malvagia, nascosta sotto un’apparente scorza di benignità.

Jornu curtu pisci longu, jornu longu pisci curtu
Giorno corto pesce lungo, giorno lungo pesce corto.
Era il detto preferito del pescatore che la sapeva lunga sull’argomento. Nei giorni corti d’inverno il pesce più gustoso da pescare è quello lungo, viceversa nelle lunghe giornate d’estate quello corto.

La tartuca dici a lu granciu chi ave li peri torti
La tartaruga marina dice al granchio che ha le gambe storte.
E’ la solita faccia tosta delle persone sfrontate, piene di difetti, che malgrado ciò trovano da ridire sui difetti altrui, assai spesso simili ai propri, a volte addirittura peggio.

Leva di puppa e metti a prua
Togliere da poppa e spostare a prua.
Si dice delle persone disordinate, che dicono o fanno cose inutili e inconcludenti. In mare l’azione di queste persone può rivelarsi oltremodo pericolosa perché lo spostare, senza giudizio e quindi scriteriatamente, il carico di un veliero o di una nave può mettere in pericolo la stabilità stessa del battello.
Questo della poppa e della prua mi richiama subito alla mente un proverbio più famoso in auge nel Napoletano: “Pare ‘a nave ‘e Franceschiello, a poppa cumbattevano e a prora nun ‘o sapevano” (Sembra la nave di Franceschiello, a poppa combattevano e a prua non lo sapevano”. Ad una prima superficiale lettura il significato del detto napoletano sembrerebbe lo stesso, stigmatizzare la disorganizzazione e la confusione più estreme su una nave, che non può che

portare, alla fine, alla perdizione della nave stessa.
Ma, secondo chi scrive, c’è anche un’altra chiave di lettura, più profonda e amara.
Vediamo. Diciamo subito che Franceschiello non è altro che il giovanissimo e sfortunato Francesco II ultimo re di Napoli della Casa dei Borbone, tradito dai suoi generali e soprattutto dai suoi ammiragli. Si disse e si scrisse che quegli stessi avevano tradito per idealismo ovvero per fare l’unità d’Italia, la verità è, come sempre, molta più prosaica e meschina, la stragrande maggioranza di essi aveva tradito perché comprata dall’oro piemontese.
I soliti trenta denari di Giuda, una costante nella storia dell’umanità. Vedi Calatafimi allorché i cacciatori del Real Esercito delle Due Sicilie, lanciati all’ultimo assalto alla baionetta e ormai sul punto di travolgere le linee garibaldine, vennero fermati dal suono delle trombe della ritirata ordinata dal generale Landi.
Si seppe poi che quest’ultimo era stato comprato con 14.000 ducati d’oro dal nemico. Così a Napoli gli alti comandi e le infide camarille di corte (la prua) facevano finta di non sapere dei tradimenti e delle defezioni in Sicilia da parte di generali borbonici felloni (la poppa).
(7 – continua)

Orazio Ferrara

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