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Meteo

Caldo da record in Sicilia, 33°C nelle idi di marzo 2025

Redazione

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Marzo rovente: Torregrotta (ME) sfiora i +33°C e segna un possibile record storico per l’Italia
Questo centro abitato, che si estende tra le prime pendici settentrionali dei Monti Peloritani e la fascia costiera del golfo di Milazzo, si trova in una posizione che ha favorito condizioni meteorologiche particolarmente calde per il periodo di Angelo Ruggieri da Meteoweb.eu

 

La località di Torregrotta, situata in provincia di Messina, ha registrato ieri una temperatura eccezionale di +32,6°C, un valore che potrebbe rappresentare un nuovo record per il mese di marzo in Italia secondo i dati rilevati da una stazione meteorologica a norma WMO. Questo centro abitato, che si estende tra le prime pendici settentrionali dei Monti Peloritani e la fascia costiera del golfo di Milazzo, si trova in una posizione che ha favorito condizioni meteorologiche particolarmente calde per il periodo.

Le temperature registrate nel mese di marzo in Italia sono solitamente molto più basse, con valori medi compresi tra 9°C e 15°C. A Roma, ad esempio, la media mensile si aggira intorno ai 10,9°C, rendendo ancora più evidente l’eccezionalità del dato registrato oggi in Sicilia. Sebbene non sia possibile stabilire con assoluta certezza se questa sia stata la temperatura più alta mai registrata in marzo nel Paese, il valore di Torregrotta si distingue nettamente rispetto ai dati storici, suggerendo una possibile nuova soglia record per questo mese.

Temperature massime 15 marzo – Fonte SIAS
Negli ultimi anni, si è osservata una chiara tendenza all’aumento delle temperature nel periodo primaverile, con un’accelerazione del riscaldamento che sta interessando l’intero territorio nazionale. Nel marzo 2024, si era già assistito a un mese eccezionalmente caldo a livello globale, segnando il decimo mese consecutivo con temperature record. L’Italia, in particolare, sta vivendo un aumento delle temperature medie più rapido rispetto alla media mondiale, con un progressivo incremento delle temperature massime registrate a marzo, soprattutto nella sua ultima settimana.

Analizzando i dati recenti, emerge che il 31 marzo 2021 alcune località italiane avevano già raggiunto valori straordinari, con Firenze che aveva toccato i 29,4°C e diverse altre zone del Paese che avevano superato i 25-30°C. Tuttavia, temperature prossime ai 33°C in questo periodo dell’anno restano un fenomeno estremamente raro, sottolineando l’anomalia dell’evento registrato in Sicilia.

L’aumento delle temperature di marzo si inserisce in un contesto di cambiamento climatico sempre più evidente, con un riscaldamento accelerato che sta modificando i modelli meteorologici tradizionali. Se fino a pochi decenni fa temperature così elevate erano impensabili in marzo, oggi appaiono sempre più frequenti e potrebbero diventare una realtà comune nei prossimi anni. Questa evoluzione impone una riflessione sulle conseguenze del cambiamento climatico, sia in termini di impatti ambientali che di adattamento alle nuove condizioni climatiche che stanno ridisegnando il quadro meteorologico italiano.

Meteo

Meteo, torna il maltempo. E’ allerta arancione in Sicilia

Direttore

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Dalle prime ore di domani 7 marzo, e per le succ. 24-36 ore, si prevedono: precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, specie sui settori meridionali e ionici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento. Venti da forti a burrasca dai quadranti orientali.
Mareggiate lungo le coste esposte

Queste le previsioni della Protezione Civile

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Attualità

Allerta Meteo, ancora maltempo sull’Italia: allarme arancione in Sicilia e Pantelleria

Redazione

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Piogge diffuse e temporali nelle prossime ore su una regione: i dettagli dell’allerta meteo della Protezione Civile di Beatrice Raso da Meteoweb.eu

Ancora condizioni di maltempo sull’Italia: il transito di una perturbazione verso lo Stretto di Sicilia innescherà nelle prossime ore piogge diffuse e temporali sull’Isola. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.

L’avviso prevede, dalle prime ore di domani domenica 9 febbraio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia, più abbondanti sui settori orientali dell’Isola. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, domenica 9 febbraio, allerta arancione su gran parte della Sicilia; l’allerta è invece gialla sui restanti settori siciliani, su gran parte della Toscana e su parte di Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e Calabria.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

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Attualità

Maltempo Sicilia, Lipari chiede lo stato d’emergenza nazionale

Redazione

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Maltempo Sicilia: dopo i vari sopralluoghi, si stimano danni per circa 12 milioni di euro alle strutture pubbliche di Lipari di Beatrice Raso da Meteoweb.eu
 

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, a seguito della mareggiata che ha causato gravi danni a un’ampia parte del territorio, in particolare alle strutture portuali, alle vie di comunicazione, alle attività commerciali e ai cittadini, ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale. “Di fondamentale importanza, adesso – afferma – è l’impegno delle istituzioni anche regionali. Lo Stato di emergenza nazionale, se approvato, consentirà di affrontare gli annosi problemi strutturali delle isole”. Gullo, dopo i vari sopralluoghi, ha stimato danni per circa 12 milioni di euro alle strutture pubbliche. A questi, bisognerà aggiungere quelli subiti da privati e dalle attività commerciali.

Intanto oggi è proseguita l’attività per ripristinare nelle varie zone interessate un minimo di normalità. Stromboli, dove entrambi gli approdi degli aliscafi sono fuori uso, è stata raggiunta da una corsa straordinaria in nave.

In copertina una immagine generica

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