Segui i nostri social

Sociale

Castelvetrano, tavolo da ping pong per i detenuti: dono con i fondi dell’8×1000

caterina murana

Pubblicato

-

UN TAVOLO DI PING-PONG PER I DETENUTI, IL DONO COI FONDI 8XMILLE
Un tavolo da ping-pong sarà donato alla casa circondariale di Castelvetrano e messo a disposizione dei detenuti. La consegna avverrà mercoledì 11 dicembre, alle ore 10,30, in occasione della celebrazione del Precetto di Natale e del pranzo del Vescovo monsignor Angelo Giurdanella e degli operatori volontari con i detenuti. Il gesto nasce dal desiderio di rispondere all’esigenza dei detenuti di trascorrere qualche momento di svago attraverso il gioco. Gesto che trae ispirazione anche da un passo della Lettera pastorale del Vescovo (Cercatori di speranza): «L’Eucaristia diventa completa con tutti i gesti che permettono la piena partecipazione di chi ha difficoltà e il prolungamento nella vita di ogni giorno attraverso la condivisione». Il dono è stato acquistato grazie ai fondi 8xmille della Diocesi, con la partecipazione della dirigente dell’Istituto alberghiero “Virgilio Titone” Rosanna Conciauro, dei docenti della sezione carceraria, dei volontari della Fraternità di Betlemme di Efrata e delle Suore di Maria Bambina.

Pubblicità
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sociale

Lampedusa, barca a vela Trotamar III salva l’unica superstite di un naufragio

Redazione

Pubblicato

il

Ieri sera, al largo di Lampedusa, l’equipaggio della barca a vela TROTAMAR III ha tratto in salvo una superstite di un’imbarcazione affondata tre giorni fa a Sfax, in Tunisia. 

Era probabilmente l’unica delle 45 persone a bordo ad essere sopravvissuta alla tempesta nel Mediterraneo centrale, durata diversi giorni. La tempesta degli ultimi giorni ha anche impedito a numerose imbarcazioni delle ONG di salpare, per cui non è stato possibile prestare soccorso a questa imbarcazione di metallo. La ragazzina di 11 anni, originaria della Sierra Leone, ha galleggiato in acqua per tre giorni con due salvagenti improvvisati fatti con tubi di pneumatici riempiti d’aria e un semplice giubbotto di salvataggio. Ha dichiarato di essere stata in contatto con altre due persone in acqua due giorni fa. Ma il contatto era stato interrotto. La bambina non aveva con sé né acqua potabile né cibo ed era ipotermica, ma reattiva e orientata. Solo per caso, alle 3.20 del mattino, l’equipaggio ha sentito i richiami nell’oscurità e ha avviato immediatamente una manovra di salvataggio. 

A bordo della TROTAMAR III, l’equipaggio si è preso cura della ragazza e l’ha consegnata al servizio di soccorso di Lampedusa alle 6 del mattino. Lo skipper Matthias Wiedenlübbert: “È stata una coincidenza incredibile che abbiamo sentito la voce della bambina nonostante il motore fosse acceso. E, naturalmente, stavamo ancora cercando altre persone. Ma dopo una tempesta durata giorni, con oltre 23 nodi e onde alte 2,5 metri, non c’era speranza.

La TROTAMAR III è una barca a vela battente bandiera tedesca che dall’agosto 2023 supporta i soccorsi civili in mare nel Mediterraneo. In questi giorni sta viaggiando a sud di Lampedusa per aiutare le persone in difficoltà in mare. A mezzanotte di quella sera, l’equipaggio aveva già individuato un’imbarcazione in legno senza motore, che trasportava 53 persone, distribuito giubbotti di salvataggio e informato le autorità italiane. In altre missioni, fino a 64 persone sono state soccorse direttamente sulla TROTAMAR. 

Katja Tempel, di CompassCollective, commenta: “Anche in caso di tempo burrascoso, le persone sono costrette a prendere vie di fuga rischiose attraverso il Mediterraneo. Abbiamo bisogno di passaggi sicuri per i rifugiati e di un’Europa aperta che accolga le persone e dia loro facile accesso al sistema di asilo. Annegare nel Mediterraneo non è un’opzione.”.

Dall’inizio delle sue operazioni, nell’agosto del 2023, l’imbarcazione lunga 13 metri ha assistito con diversi equipaggi di attiviste e attivisti, un totale di 1653 persone in difficoltà in mare e ha organizzato il loro salvataggio, allertando il centro di coordinamento dei soccorsi di Roma (IT MRCC), mentre 231 persone sono state direttamente soccorse dalla TROTAMAR III:

Compass Collective con la barca a vela TROTAMAR III proviene dal Wendland, una regione della Bassa Sassonia che da 40 anni è caratterizzata dal conflitto sulla produzione di energia nucleare. Le proteste della società civile sono state in grado di impedire la costruzione di un deposito di scorie nucleari a Gorleben e ora stanno fornendo la spinta per essere solidali contro i respingimenti e le morti nel Mediterraneo.

Lampedusa/ Wendland, 11.12.2024

Leggi la notizia

Sociale

Erice, ristrutturato il luogo di culto dei Testimoni di Geova

Redazione

Pubblicato

il

L’assessora Carmela Daidone: “Siete una comunità che pensa alla vita, una realtà che va

oltre il buon vicinato”

Si sono ufficialmente conclusi i lavori di ristrutturazione della Sala del Regno dei Testimoni di Geova di
Erice, un luogo di culto rinnovato per rispondere meglio alle esigenze della comunità locale. Sabato 7
dicembre, l’evento Open House ha dato la possibilità a molti di visitare gli ambienti rinnovati e di
comprendere il significato e la funzione della Sala del Regno per la comunità.
L’edificio ha mantenuto una struttura semplice e funzionale ed è stato ristrutturato in parte da ditte
locali. Specialmente nella parte conclusiva del progetto sono intervenute anche delle squadre di
volontari religiosi locali e provenienti da altre parti d’Italia che hanno messo a disposizione la propria
professionalità e competenza.

Daniele Magnani, responsabile dei lavori, ha detto: “Per i testimoni di Geova la sicurezza è della
massima importanza. Per questo adottiamo elevati standard in materia di prevenzione e protezione
mentre ci prendiamo cura dei nostri luoghi di culto. Questo, oltre a prevenire gli infortuni, crea un
ambiente sereno dove tutti si sentono gratificati. È stato bello vedere durante i lavori di ristrutturazione
di questo edificio uomini e donne collaborare con gioia motivati da valori basati sulla Bibbia. In
cantiere hanno partecipato più di 300 volontari provenienti anche dalla Toscana, Emilia-Romagna,
Puglia e Lombardia. Circa il 40% di questi erano donne. Ringraziamo le autorità locali e gli enti
territoriali per la collaborazione e la disponibilità mostrata nei nostri confronti. Ciò ha permesso di
portare felicemente a termine questo progetto”.
Il nuovo luogo di culto ospiterà i 700 testimoni di Geova della zona. Sarà aperto a tutti e permetterà lo
svolgimento delle attività religiose in un ambiente moderno e accogliente. Ciò contribuirà a un
miglioramento dell’urbanizzazione locale di carattere religioso e culturale.
Alle riunioni che si tengono nelle Sale del Regno dei Testimoni di Geova si esamina ciò che dice la
Bibbia e come mettere in pratica i suoi saggi consigli nella vita di tutti i giorni. “Siamo felici di offrire
alle comunità un bel luogo come questo”, spiega Piero Maltese, portavoce dei Testimoni di Geova. “Le
persone che assistono alle riunioni che vi si tengono ricevono consigli che li aiutano a diventare
genitori e figli migliori; trovano anche sostegno nell’affrontare situazioni difficili, il tutto in un’atmosfera
accogliente e informale. Continuiamo a offrire luoghi di aggregazione che soddisfino elevati standard
di sicurezza. Nelle scorse settimane abbiamo inaugurato i nuovi locali a Misilmeri e Castelbuono.
Questa settimana stiamo inaugurando la Sala del regno di Erice. Gli abitanti di Erice, Trapani e
comuni limitrofi sono benvenuti alle nostre riunioni settimanali, che sono aperte a tutti
indipendentemente dal credo religioso, posizione sociale o stile di vita”.
Il Sindaco di Trapani, il Dott. Giacomo Tranchida, ha elogiato la funzionalità della struttura.
Commentando il lavoro svolto dai Testimoni di Geova a favore delle vittime di dipendenze e dei
detenuti, il Sindaco ha detto: “Auspico vivamente che anche i Testimoni locali possano contribuire,
insieme ad altre associazioni del territorio, a contrastare il disagio sociale, in particolare la crescente
diffusione della tossicodipendenza tra i giovani della comunità trapanese”.
L’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Erice, la Dott.ssa Carmela Daidone, ha espresso
gratitudine per l’invito istituzionale. Rivolgendosi ai presenti, ha detto: “Oggi ho visto una realtà che va
oltre il buon vicinato, una comunità che pensa alla vita. Grazie per l’attenzione che mostrate a
tematiche importanti come il bullismo e a problemi di tossicodipendenza. Mostrare attenzione a queste
grandi tematiche è importante”.
La ristrutturazione della Sala del Regno di Erice è parte di un programma mondiale di costruzione di
luoghi di culto autofinanziato dai fedeli stessi. Questo programma permette di costruire simili edifici
anche in paesi poveri dove i fedeli non hanno le risorse economiche sufficienti. Per ulteriori
informazioni visitate il sito ufficiale dei Testimoni di Geova, jw.org.

Leggi la notizia

Sociale

Migranti minori, nel territorio diocesano corso di formazione tutore

Redazione

Pubblicato

il

MIGRANTI MINORI, NEL TERRITORIO DIOCESANO CORSO DI FORMAZIONE TUTORE
Tra le misure previste a tutela dei diritti fondamentali del minore straniero non accompagnato c’è quella della figura del tutore volontario: privato cittadino, rappresentante legale e portavoce degli interessi del minore, ponte con le istituzioni e persona di riferimento, con cui rapportarsi e a cui chiedere supporto o consiglio nel quotidiano. Il tutore rappresenta il minore da un punto di vista legale, ne tutela i diritti, ne promuove il benessere psicofisico, vigila sulla sua educazione e inclusione, sulle sue condizioni di accoglienza, sulla sua sicurezza e protezione. Tale figura è espressione di genitorialità sociale e cittadinanza attiva, attenta alla relazione umana ed educativa con il minore, capace di farsi carico delle difficoltà, ma anche di farsi interprete dei bisogni. Per diventare tutore volontario è necessario partecipare a un corso di formazione. Nel territorio di Marsala e Mazara del Vallo, il corso è promosso in collaborazione con l’Ufficio diocesano per le migrazioni e la mobilità umana della diocesi di Mazara del Vallo, le associazioni “Amici del Terzo Mondo” e “Casa della Comunità Speranza”. Informazioni: Enzo Zerilli, 3392738112 o suor Alessandra Martin, 3482694270.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza