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Sociale

Catania, le eccedenze in agricoltura come risorsa sociale. Venerdì convegno di Banco alimentare e CDO Sicilia

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LE ECCEDENZE IN AGRICOLTURA COME RISORSA SOCIALE. VENERDI IL CONVEGNO ORGANIZZATO DA BANCO ALIMENTARE E CDO SICILIA

CATANIA 27 NOVEMBRE 2024 – Le imprese agricole italiane hanno donato 218.937 tonnellate di eccedenze in un anno. Questo è il dato confermato dall’indagine, promossa da Fondazione Banco Alimentare, realizzata da Food Sustainability Lab della School of Management del Politecnico di Milano e la Fondazione per la Sussidiarietà, e sarà al centro dell’incontro “Eccedenze in agricoltura: una sfida imprenditoriale che guarda al sociale”. L’evento, organizzato da Banco Alimentare della Sicilia e Compagnia delle Opere Sicilia, si svolgerà venerdì 29 novembre 2024, dalle 16 alle 18, presso la Sala Pirandello di SiciliaFiere a Misterbianco, all’interno di Frutech, l’expo dedicato al mondo dell’ortofrutta.

I lavori inizieranno alle 16 con i saluti istituzionali di Nino Di Cavolo, presidente SiciliaFiera, e di Salvatore Motta, presidente CdO Sicilia. Pietro Maugeri, presidente Banco Alimentare della Sicilia e componente del direttivo di CdO Sicilia, avrà il compito di introdurre, coordinare e chiudere l’incontro che si propone di costruire un dialogo che possa facilitare la gestione delle eccedenze alimentari, trasformandole in risorse di valore e contrastando lo spreco alimentare in un’ottica orientata all’economia circolare.
Interverranno:
• Niso Randellini, ricercatore del Food Sustainabily Observatory del Politecnico di Milano, presenterà la ricerca sulle eccedenze alimentari in agricoltura realizzata dal Politecnico di Milano e dalla Fondazione per la Sussidiarietà
• Dario Cartabellotta, dirigente generale Dipartimento Agricoltura Regione Siciliana, affronterà il tema del ruolo strategico delle istituzioni per generare nuove opportunità
• Sandro Gambuzza, vice presidente nazionale Confagricoltura, illustrerà il ruolo delle aziende agricole tra donazioni e produttività nei confronti delle eccedenze.
• Emanuele Zappia, presidente Mercati Agro Alimentari Sicilia e vice presidente Italmercati si occuperà di Mercati Agroalimentari come luoghi di sperimentazione e progettazione sociale.

Sociale

Mediterranea torna in mare con Safira: spiegate le vele da Lampedusa verso nuovo missione

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La barca a vela salpata oggi da Lampedusa in missione 

Dopo una settimana di preparazione e addestramento dell’equipaggio, la barca a vela SAFIRA è salpata alle 12:30 di oggi dal porto di Lampedusa per la 20esima missione di MEDITERRANEA Saving Humans. 

Nei prossimi giorni infatti la nostra nave Mare Jonio – dopo esser stata sottoposta per la terza volta a un illegittimo fermo amministrativo sulla base del Decreto legge Piantedosi in seguito al  soccorso di 83 persone nell’ottobre scorso – deve entrare in cantiere per la visita “a secco in bacino” (dry-dock) prevista ogni tre anni dal Registro Navale Italiano (RINA), e non potrà perciò essere operativa per un certo periodo.  

“Ma la situazione drammatica lungo le rotte migratorie del Mediterraneo centrale, fino agli ultimi tragici naufragi avvenuti al largo delle coste di Tunisia e Libia, i violenti respingimenti verso questi Paesi e il rischio che riprendessero le operazioni di intercettazione e deportazione in Albania da parte del governo italiano, – dichiara Laura Marmorale, presidente di MEDITERRANEA Saving Humans – ci impongono di tornare in mare con una missione di osservazione e monitoraggio, e di ricerca, assistenza e soccorso se necessario, insieme agli altri assetti della Flotta Civile.” 

Lo facciamo grazie alla collaborazione con l’associazione Safira di Trapani, che ha messo a disposizione di Mediterranea la barca a vela SAFIRA, battente bandiera italiana, e i suoi comandanti: “da oggi pattuglierà navigando per una settimana nelle acque internazionali a sud dell’isola di Lampedusa. – spiega Danny Castiglione, capomissione a bordo – Nelle ultime settimane abbiamo preparato la barca, attrezzandola dal punto di vista tecnico con tutti i dispositivi necessari, e abbiamo imbarcato un equipaggio di attiviste e attivisti di Mediterranea che comprende un Team completo di soccorritori, medici e paramedici. Siamo pronti a intervenire.”  

“Di fronte a chi vuole rendere ‘normale e accettabile’ nel nostro mare una realtà quotidiana fatta di violazioni sistematiche del diritto marittimo e dei diritti fondamentali delle persone, attraverso omissioni di soccorso, catture e deportazioni, producendo solo sofferenza e morte, – conclude Laura Marmorale – rispondiamo che, ancora una volta, non ci volteremo dall’altra parte e continueremo a essere là dove bisogna stare e agire.” 

I canali social di Mediterranea aggiorneranno in tempo reale sugli sviluppi della Missione 20. 

Lampedusa, 26 novembre 2024

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Pantelleria, Vescovo tra ammalati, anziani e ragazzi dell’isola. Messe oggi e domani

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AMMALATI, ANZIANI, RAGAZZI: COSÌ LA TRE GIORNI DEL VESCOVO A PANTELLERIA
Da ieri (lunedì) il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella è in visita sull’isola di Pantelleria dove sta incontrando gli ammalati, gli anziani, i ragazzi del catechismo e i loro genitori. Il Vescovo, accompagnato dall’amministratore parrocchiale don Vincenzo Greco e dalla comunità di preti sull’isola, sta incontrando anche i bambini nelle scuole dell’isola.

Oggi pomeriggio (martedì), alle ore 18, celebrerà la santa messa e a seguire incontrerà le famiglie dei ragazzi e bambini del catechismo; ore 21, in chiesa madre, Consiglio pastorale.

Mercoledì 27 novembre: di mattina terrà l’incontro con i ragazzi della scuola primaria del centro, di Scauri e di Kamma; ore 17, parrocchia di Kamma, santa messa e a seguire incontro con le famiglie dei ragazzi e bambini del catechismo.

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Economia

Palermo – Violenza sulle donne, erogato secondo Microcredito di libertà

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Fidimed ha erogato secondo Microcredito di libertà a donna vittima di violenza
Sui social video delle donne di Fidimed che incoraggia le vittime a ricorrere
a questo strumento per aprire un’attività e affrancarsi economicamente

Palermo, 25 novembre 2024 – Esattamente ad un anno dal primo, Fidimed ha erogato un secondo “Microcredito di libertà” a una donna vittima di violenza. La neoimprenditrice ha ricevuto 50mila euro per avviare una propria attività economica in Centro Italia nel settore dell’industria cosmetica.
Inoltre, da oggi, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è disponibile sui canali social di Fidimed un video realizzato da Marina Taglialavore, consigliere d’amministrazione, e da molte professioniste che lavorano in Fidimed, con il quale si incoraggiano le vittime di violenza a ricorrere a questo strumento agevolato che apre le porte all’indipendenza economica dal proprio aguzzino.
Il fondo del “Microcredito di libertà” è stato istituito dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è gestito dall’Ente nazionale per il Microcredito, con partner l’Abi, Federcasse e la Caritas. Prevede l’erogazione, a donne assistite da centri antiviolenza o ospiti di case-rifugio, di un prestito agevolato sulla base  di un progetto industriale redatto con l’assistenza di un tutor, per un importo fino a 50mila euro garantito all’80% da Mediocredito centrale e al 20% da Fidimed, restituibile in sette anni.
“Siamo stati i primi in Italia a sottoscrivere il protocollo con l’Ente nazionale del Microcredito – dichiara Marina Taglialavore, consigliere d’amministrazione di Fidimed – . Abbiamo anche erogato il primo finanziamento un anno fa e siamo molto felici, soprattutto come donne di Fidimed, a essere riuscite a erogare il secondo microcredito proprio oggi, per dare un segnale forte ad una platea di donne, purtroppo sempre  più ampia, che a causa delle violenze subite si isolano dalla vita sociale e spesso hanno paura di rientrarvi perché ancora dipendono economicamente da altri, da parenti, talvolta perfino dal loro aguzzino dal quale non riescono a sganciarsi del tutto. Per questo – conclude Taglialavore – con il video che abbiamo realizzato le incoraggiamo ad avvicinarsi con fiducia a Fidimed, che è presente con la propria rete su tutto il territorio nazionale: perché attraverso il Microcredito di libertà possono avere l’assistenza necessaria a conquistare finalmente l’emancipazione economica e a rientrare a pieno titolo nella società cominciando una nuova vita, dignitosa e, ci auguriamo, piena di realizzazioni e successi”.

N.b.: nella foto, in allegato, Marina Taglialavore

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