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Catania, UGL Telecomunicazioni conferma segretario provinciale Angelo Arcarisi

Il congresso provinciale della Ugl Telecomunicazioni riconferma il suo segretario Angelo Arcarisi. Espresse preoccupazioni per il futuro del settore, dove negli anni sono stati persi a Catania migliaia di posti di lavoro Il congresso della federazione provinciale Telecomunicazioni della Ugl di Catania ha riconfermato Angelo Arcarisi nel ruolo di segretario. Un meritato bis per l’uscente che, al termine dell’assemblea di ieri celebrata nella sala conferenze dell’Unione territoriale etnea e presieduta dal segretario regionale della federazione Claudio Marchesini, ha totalizzato l’unanimità dei consensi tra i presenti. Quella dell’assise congressuale, aperta dall’intervento del segretario territoriale Giovanni Musumeci, è stata l’occasione per i sindacalisti del comparto delle Telecomunicazioni di fare il punto della situazione sulle vertenze in corso e sulle diverse questioni e prospettive che interessano particolarmente la categoria nell’area metropolitana di Catania. A cominciare dalla delicata vertenza Almaviva, che sul territorio di Catania continua ad impattare su circa 180 unità lavorative, da poco riconfermate per tutto il 2023 nel contesto del servizio “1500” del Ministero della Salute. Una situazione precaria, quindi, poiché non si conoscono ancora i termini di un’eventuale proroga al momento in cui scadrà l’attuale provvedimento. A catalizzare il dibattito sono state anche le mai risolte criticità che la categoria lamenta a livello nazionale, come le continue delocalizzazioni da parte delle aziende (non solo all’estero, ma anche all’interno dello stesso territorio italiano) che, inevitabilmente, si riflettono sul mantenimento della stabilità occupazionale nelle città. Preoccupazione è stata espressa oltretutto per il costante ricorso, da parte delle aziende committenti, alle gare d’appalto al massimo ribasso che minano la corretta applicazione del contratto di categoria, nonché per l’ipotesi di abolizione della clausola sociale (elemento che ancora oggi consente il passaggio del personale nei cambi di appalto). “Nella sola realtà di Catania nel comparto Telecomunicazioni operano migliaia di addetti ed almeno il 60% di questi è impiegato nei servizi offerti dai call center – ha detto Arcarisi nella sua relazione. In città e soprattutto in provincia ci sono importanti imprese che hanno una proiezione nazionale, ma abbiamo davvero paura che così come è accaduto con Almaviva (che a Misterbianco impiegava oltre 1.000 lavoratori ed ora da lavoro soltanto ai dipendenti del “1500”) possano verificarsi altri drammi occupazionali o trasferimenti di unità lavorative in barba alle regole contrattuali ed ai diritti acquisiti. Quelle che lo sono state in passato e quelle che tutt’oggi sono eccellenze industriali nel nostro territorio, a causa di leggi non sempre a favore di chi lavora, possono trasformarsi in situazioni volubili tali da compromettere il mantenimento dei posti di lavoro. E lo abbiamo già visto, motivo per cui – ha concluso Arcarisi – in sintonia con il nostro segretario nazionale Stefano Conti continuiamo a chiedere ai Ministeri competenti di riaprire il tavolo tecnico permanente per il settore, che in tutta Italia rappresenta una fetta importante dell’economia ed impiega anche numerose lavoratrici.” Un concetto, quest’ultimo, ribadito anche dal segretario Marchesini che, nel ricordare come gli addetti dei call center durante la pandemia sono stati indispensabili per gli utenti, ha espresso anche timore per il futuro con l’implementazione dell’intelligenza artificiale e dei nuovi sistemi di customer care, che andrebbero a provocare tagli drastici che si andranno ad aggiungere ai migliaia di operatori già fuoriusciti dal settore. A conclusione della giornata di lavori congressuali è stato anche eletto il nuovo direttivo provinciale formato da Concetta Casella, Marzia Maria
Consoli, Sebastiano Antonio Di Prima, Maria Francesca Formica, Angela Grasso, Gaetana Lo Dico, Antonio Luca, Giuseppe Mancari, Domenica Cristina Musmeci, Filomena Milena Picariello, Desiree Platania, Francesco Rinaldi, Barbara Santimaria, Alessandro Spina, Marco Taranto ed infine Giuseppe Vegna.
News
Siccità, ristori per 35 milioni. Barbagallo: «La Regione è al fianco degli agricoltori»

Presidenza della Regione
Contro i danni causati dalla siccità via libera a ristori da 35 milioni di euro. La Regione Siciliana dà attuazione, per l’anno 2025, agli interventi previsti nel Programma di sviluppo rurale 2014-2022 per aiutare le aziende che hanno subito danni a causa degli eventi di severa siccità verificatisi nel 2024. La dotazione finanziaria del bando (misura 23 “Assistenza supplementare agli Stati membri colpiti da calamità naturali” (articolo 6, lettera a, del Regolamento Ue 2020/2220) è pari a 35 milioni di euro, interamente a carico del Feasr. La somma è così ripartita: 18 milioni per il comparto agrumicolo, 11 milioni per quello dell’olivo e 6 milioni per i comparti del mandorlo e del pistacchio.
«La Regione è al fianco degli agricoltori come dimostra questa misura. Il sostegno previsto mira a garantire il recupero di competitività e redditività delle imprese – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo – concentrando le risorse disponibili sui soggetti maggiormente colpiti dalle calamità naturali sulla base di criteri oggettivi. Un’altra misura che arriva dopo gli aiuti forniti al comparto cerealicolo e a quello dell’apicoltura, il bonus fieno per lo zootecnico, gli aiuti alla viticoltura e lo sgravio delle cartelle esattoriali per le aziende colpite da siccità».
I beneficiari sono gli imprenditori, singoli o associati, che esercitano attività agricola, ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile. L’importo massimo del ristoro per singolo beneficiario è fissato a 25 mila euro. Il contributo in forma forfetaria sarò erogato entro il 31 dicembre 2025, in base alle domande di sostegno/pagamento ammesse entro il 30 giugno 2025 ed in funzione della dotazione finanziaria assegnata ad ogni comparto colturale. La presentazione della domanda deve avvenire per via telematica, utilizzando la funzionalità on-line messa a disposizione da Agea attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). Il bando con le info e i dettagli è consultabile a questo link.
Cultura
La Scaccia Ragusana su “L’ingrediente perfetto, A tu per tu con la Sicilia” con Maria Grazia Cucinotta

Nell’ambito della promozione del territorio e delle sue specialità in collaborazione con il Gal Terra Barocca
Oggi, sabato 5 aprile, su La7 è andata in onda la seconda puntata del programma “L’ingrediente perfetto – A tu per tu con la Sicilia,” condotto da Maria Grazia Cucinotta. Nella puntata si è parlato della Scaccia Ragusana, un prodotto tipico della tradizione gastronomica iblea
Nel viaggio alla scoperta delle eccellenze siciliane, si raccontano storie di volti noti, cultura, enogastronomia e natura attraverso cinque focus in cinque diverse città dell’isola. Il programma raggiunge circa 500.000 utenti a puntata e si conferma un punto di riferimento per la valorizzazione del territorio siciliano.
Nel programma, dopo la scorsa settimana con Modica e i suoi Lolli con le Fave, ancora Ragusa, protagonista questa volta con la sua scaccia Ragusana. La Scaccia è una fantastica focaccia ripiena che si prepara, con alcune varianti, in tutta la Sicilia orientale, da Ragusa a Modica a Catania. La sua ricetta viene tramandata di generazione in generazione è può variare seppur di poco da famiglia in famiglia. Sia nella preparazione dell’impasto e sia nel condimento che è solitamente stagionale. Quella più comune e conosciuta è sicuramente la scaccia con il pomodoro e il formaggio, Il Cosacavaddu DOP
La “scaccia rausana co pummaroru e cosacavaddu” ha da poco ricevuto la prima De.Co. del Comune di Ragusa
Farina di grano duro, sale, olio extravergine d’oliva e acqua: la scaccia “ragusana” è il prodotto da forno simbolo della tradizione iblea, un rustico di origini antiche legato a una cucina povera, condito con salsa di pomodoro e caciocavallo DOP
“Nel nostro Comune – racconta l’assessore allo Sviluppo Economico Giorgio Massari – la troupe di La7 è venuta a girare la puntata su Ragusa e la Scaccia Ragusana il 20 marzo 2025 scorso.
Le registrazioni hanno avuto inizio dai Giardini Iblei con l’intervista al professore Gaetano Cosentini, antichista, ricercatore, storico, esperto di tradizioni usi e costumi locali, che ha fatto da gancio per il nostro Comune.
Ci si è spostati poi a Piazza Duomo, davanti al Duomo di San Giorgio e, a seguire, ci si è trasferiti al Castello di Donnafugata per vedere realizzare il nostro prodotto De.C.O. per eccellenza: la “Scaccia rausana co pummaroru e cosacavadu”, presso una trattoria tipica”
L’intervista con il servizio relativo a Ragusa è andato in onda oggi, sabato 5 aprile alle ore 11.30 su La7 nel corso della seconda puntata della trasmissione “L’ingrediente perfetto a tu per tu con la Sicilia”.
Scopri la ricetta tradizionale Scaccia Ragusana: ricetta tradizionale siciliana
Ambiente
Pantelleria, con le Guide del Parco i ragazzi dell’Associazione Albero Azzurro

Ieri, per il primo giorno di primavera, si è svolta una bellissima iniziativa nel cuore del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
Le guide ufficiali del Parco hanno accompagnato i ragazzi diversamente abili e gli operatori dell’Associazione Albero Azzurro in un’esperienza di Educazione Ambientale a Montagna Grande.
Avvolti dalla nebbia fitta del bosco, i partecipanti hanno scoperto odori, colori e suoni della natura, vivendo il grande ciclo dell’acqua che ogni giorno attraversa e trasforma il nostro Pianeta.
Le attività sono state finanziate da Viaggi Solidali, un tour operator di turismo responsabile che supporta piccoli progetti di sviluppo locale. Con la giusta compagnia e il giusto supporto, non ci sono luoghi ‘impossibili’ da esplorare. Il Parco è un patrimonio di tutti, e può essere vissuto e condiviso da tutti, senza barriere.
Da un post del Parco di Pantelleria
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