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Salute

Cefalù, combattere il dolore cronico: la speranza dalla tecnologia. Se ne è parlato al Mediterranean Pain Forum

Marilu Giacalone

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Tra le novità illustrate in occasione nella prima edizione del congresso sulla terapia del dolore, la neuromodulazione, la radiofrequenza e la neurostimolazione midollare
Il principale obiettivo del Mediterranean Pain Forum, che si è svolto, nella sua prima edizione, lo scorso weekend, al Centro Congressi Costa Verde di Cefalù, in provincia di Palermo, è di diffondere la cultura della terapia del dolore, tra i medici specialisti, i medici di medicina generale ma anche tra coloro che ne soffrono. Il dolore cronico è una patologia nella patologia, e risulta tale quando viene meno il rapporto tra causa ed effetto. Se il dolore acuto, è prettamente fisiologico, nel dolore cronico, invece, che dura da più di tre/sei mesi, è il meccanismo di segnalazione a risultare malato.

Le tecniche più recenti della Medicina del dolore

“Il paziente che ha un dolore cronico deve essere visitato e trattato da un medico di Medicina del dolore – afferma Giuliano Lo Bianco, responsabile scientifico del congresso Mediterranean Pain Forum, insieme a Simon Thomson-. La terapia del dolore, oggi, ha fatto enormi passi avanti. Tra questi, c’è la neuromodulazione, tecnica che permette, attraverso l’uso di corrente elettrica e di trattamenti mini invasivi sui nervi periferici e non, di trattare le patologie di dolore neuropatico; la radiofrequenza e poi, la più recente, la neurostimolazione midollare, fatta con elettrodi che possono essere impiantati dal medico di medicina del dolore, all’interno dello spazio epidurale. La neurostimolazione midollare – prosegue Giuliano Lo Bianco, che è il responsabile della Terapia del dolore, alla Fondazione Giglio di Cefalù – permette, quindi, attraverso il collegamento ad un pacemaker, di creare un cortocircuito dalla zona interessata in giù, ed alleviare il dolore neuropatico e il dolore cronico».

Chi può beneficiare dei più recenti trattamenti della Terapia del dolore

Di questi trattamenti possono beneficiare tutti i pazienti che hanno un dolore cronico neuropatico, lombosciatalgie, stenosi del canale, o quelle che vengono tecnicamente definite “Failed back surgery syndrome”, cioè fallimenti della chirurgia del rachide, che sviluppano un dolore cronico post intervento. «In questi casi – spiega Giuliano Lo Bianco, che è anche responsabile dell’unità operativa di Analgesia e Chirurgia percutanea della Fondazione Giglio di Cefalù – lo stimolatore midollare è la principale soluzione; ed è indicato anche nei casi di stenosi del canale, di patologie vascolari e dolore neuropatico non trattabile in altri modi».

“Il Mediterranean Pain Forum – ha concluso Giuliano Lo Bianco – è un’occasione per i medici specialisti italiani di avere quelle personalità internazionali che hanno scritto i libri su cui essi hanno studiato. E quindi, di poter discutere con loro e scambiare idee, facendo networking tra colleghi». Quest’anno, tra le personalità mediche presenti al Mediterreanean Pain Forum per diffondere la cultura della terapia del dolore, sono state Miles Day, Raphael Blanco, Giorgio Matis, Sadiq Bhayani e Simon Thompson.

Salute

Andrea Bocelli, “Riconoscente agli infermieri: sono indispensabili”

Redazione

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Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità

Andrea Bocelli, “Riconoscente agli infermieri: sono indispensabili”

 

“Desidero esprimere la mia ammirata riconoscenza nei confronti della grande famiglia degli infermieri: quella di assistere gli infermi è un’avventura professionale ed esistenziale complessa, delicata, appassionate e sovente non adeguatamente riconosciuta. Un lavoro socialmente indispensabile. Mi piace, in proposito, citare Florence Nightingale, la quale sottolinea quanto l’assistenza infermieristica sia un’arte, poiché richiede “devozione totale e una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o con un gelido marmo, ma con il corpo umano, il tempio dello spirito di Dio”.

 In un messaggio, letto da Andrea Farinet, Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, durante il convegno internazionale di studio Many worlds, one health, il celebre tenore Andrea Bocelli ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro degli infermieri. All’evento – inserito nell’ambito delle celebrazioni del Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità e organizzato dalla Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute e promosso dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI – hanno preso parte autorevoli relatori internazionali, referenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e, per la prima volta, anche dell’Organizzazione mondiale della sanità animale.
 

Bocelli si è detto molto interessato al tema del convegno “pur se la ragione – ha osservato – lo collega fatalmente all’amara, celebre riflessione che indica lo squilibrio tra i ricchi e i poveri quale la più antica e ferale malattia del mondo. Ancor più quando la carenza di risorse economiche va a pregiudicare, a coloro che soffrono, il diritto alla cura. Eppure “l’assistenza agli infermi deve avere la precedenza e la superiorità su tutto” come già San Benedetto, millecinquecento anni fa, aveva scritto”.

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Salute

Sanità, Giuliano (UGL): “100.000 infermieri in meno nei prossimi 5 anni, un esercito fantasma che si proietta cupo sul futuro dell’Italia”

caterina murana

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Cercasi infermieri disperatamente
 
“Cercasi infermieri disperatamente. È questa la missione, ai limiti dell’impossibile, che attende la sanità italiana costretta a scontrarsi con una cronica carenza di personale, una delle cause scatenanti del malcontento dei cittadini oramai privati del loro lecito diritto all’assistenza e alle cure” dichiara il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano.

“Le proiezioni attuali -prosegue – dicono che nel giro di 5 anni potrebbero mancare tra i 60mila ed i 100mila infermieri. Un autentico esercito fantasma che si proietta cupo sul futuro dell’Italia. Il depauperamento delle fila della nobile professione pensata da Florence Nightingale è determinato dall’innalzarsi di richieste di pensionamento anticipato e, soprattutto, dalle dimissioni volontarie che trovano  le proprie radici dal mancato adeguamento al rialzo degli emolumenti ponendo l’Italia tra i fanalini di coda rispetto alle altre nazioni europee, tanto da far recentemente dichiarare all’ Assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso: sono la colonna portante della sanità pubblica del nostro Paese e ricevono stipendi da fame.
Fattori rilevanti sono poi la quotidiana serie di aggressioni e i casi di burn out per l’esposizione prolungata a condizioni lavorative estenuanti, stressanti ed esaurienti. Così le altre nazioni offrendo stipendi assolutamente più alti, possibilità di crescita professionale, formazione all’avanguardia, welfare mirato e luoghi di lavoro confortevoli e sicuri diventano mete privilegiate per i nostri professionisti pronti ad abbandonare l’Italia per emigrare all’estero. L’emorragia è costante come confermato dalla cancellazione dall’albo professionale, negli ultimi 4 anni, di 42.713 infermieri, 10.320 nel solo 2024.
Le misure tampone messe in atto fino ad oggi non hanno prodotto risultati confortanti.
La professione infermieristica non è più attrattiva per i giovani ed il ricambio generazionale per rimpolpare le fila è, in questo scenario, impensabile. La mancata firma del rinnovo del ccnl non ha fatto che peggiorare ulteriormente la già grave situazione. Per questo rilanciamo con forza la proposta di un patto nazionale, scevro da pregiudizi ideologici, dove tutte le parti coinvolte dovranno contribuire fattivamente per trovare le soluzioni adeguate prima del crollo irreversibile del SSN” conclude il sindacalista.

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Salute

 Benessere animale. Caronia e Mancuso (NM): “Servono collaborazioni istituzionali e Servizio Veterinario di Base nazionale”

Redazione

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“Il benessere animale si costruisce attraverso la collaborazione tra
tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati a tutti i livelli”. Con
questa premessa, la deputata regionale Marianna Caronia e il
consigliere comunale Giuseppe Mancuso (Noi Moderati) lanciano un
appello alle amministrazioni locali siciliane, a partire dal Comune di
Palermo, ad avviare percorsi di collaborazione inter-istituzionale,
prendendo spunto dalle conclusioni del convegno “Salute Unica: Verso
un nuovo welfare per gli animali di famiglia”, svoltosi nei giorni
scorsi a Palermo.

Durante l’incontro è stato anche presentato il Disegno di Legge
nazionale per l’istituzione del Servizio Veterinario di Base,
attualmente in fase di elaborazione da parte degli onorevoli Saverio
Romano e Michela Vittoria Brambilla, che punta a garantire una rete di
assistenza veterinaria pubblica essenziale per gli animali
d’affezione.

“Questa iniziativa – spiegano Caronia e Mancuso – ha dimostrato che
istituzioni, enti di ricerca e associazioni possono lavorare insieme
per risultati concreti, coniugando benessere animale, salute di
comunità e ottimizzazione delle risorse. Ora serve tradurre quel
modello in azioni operative, coinvolgendo in primo luogo i Comuni, che
sono il primo presidio territoriale. L’istituzione del Servizio
Veterinario di Base, su cui stanno lavorando i colleghi parlamentari,
rappresenterà un ulteriore passo avanti per una tutela strutturata e
diffusa.”

“Auspichiamo che, a partire dal Comune di Palermo – che con la nuova
amministrazione ha mostrato particolare attenzione al tema – si
possano avviare collaborazioni istituzionali per rafforzare
l’operatività, condividere dati e buone pratiche, e favorire
l’aggiornamento continuo del personale, anche in sinergia con le
associazioni animaliste.”

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