News
Codici: dalla relazione dei Nas dati allarmanti sulle liste di attesa
Un’azienda sanitaria su quattro non rispetta le norme per la riduzione delle liste d’attesa. È quanto è emerso nella riunione del tavolo istituito al Ministero della Salute per accompagnare le Regioni nell’attuazione del decreto legge 73 del 2024, su cui interviene l’associazione Codici per evidenziare la portata di questo dato.
“Sono numeri che confermano la crisi della sanità italiana – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e che dimostrano come il diritto alla salute per molti cittadini sia un concetto astratto. Il Ministro Schillaci sottolinea i miglioramenti rispetto ai controlli eseguiti nella primavera del 2023, ma a nostro avviso questo non può e non deve bastare. Le criticità riscontrate dai Nas in un quarto delle aziende ispezionate dimostrano quanto sia grave la situazione. Una sanità efficiente anche sul piano delle tempistiche, purtroppo, al momento è ancora molto lontana”.
Entrando nel dettaglio dei dati forniti dal Ministero della Salute per quanto riguarda le ispezioni eseguite dai Nas, le verifiche sono state svolte da ottobre a dicembre 2024. Su circa 3mila ispezioni, sono emerse irregolarità nel 27% dei casi relative alla gestione delle agende di prenotazione, agli accessi alle agende di personale non autorizzato, alla chiusura delle agende, all’utilizzo delle classi di priorità e autorizzazioni all’intramoenia.
L’associazione Codici è impegnata in un’attività di tutela dei cittadini anche in campo sanitario. È possibile segnalare casi di malasanità telefonando al numero 065571996, inviando un messaggio WhatsApp al numero 3757793480 oppure scrivendo un’e-mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.
Cronaca
Palermo – Antimafia, Cracolici: “Sostegno a giornalista Palazzolo, martedì il punto su scarcerazioni dei boss”
Palermo, 24 Gennaio – “Esprimo il mio sostegno al lavoro di Salvo Palazzolo, giornalista del quotidiano La Repubblica. Martedì la commissione Antimafia all’Ars lo ascolterà per manifestare la sua solidarietà rispetto alle minacce subite e per fare il punto sulle scarcerazioni dei boss mafiosi”. Lo ha detto il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici.
News
Maltempo, il governo Schifani delibera lo stato di crisi regionale per 116 Comuni
Presidenza della Regione
Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza per dodici mesi per 116 Comuni siciliani colpiti dall’ondata di maltempo nei giorni 16 e 17 gennaio scorsi. Lo ha deliberato la giunta regionale nella seduta di oggi, su proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, in base alla relazione firmata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina.
La declaratoria consentirà di attivare le iniziative necessarie a garantire i primi interventi per la messa in sicurezza del territorio nelle aree delle sei province interessate. Secondo una prima stima, che non tiene conto del settore agricolo, i danni ammonterebbero a circa 70 milioni di euro. I comprensori maggiormente colpiti sono quelli del Messinese e del Siracusano. Il dipartimento di Protezione civile si riserva anche di proporre la richiesta di stato di emergenza nazionale, dopo avere acquisito dai Comuni tutte le relazioni sulle conseguenze del maltempo. Il dirigente generale della Protezione civile regionale, inoltre, è stato designato commissario delegato con l’incarico di provvedere al censimento dei danni, alla redazione del piano degli interventi per la riparazione dei danni e per il ripristino e la messa in sicurezza dei luoghi, nonché per la realizzazione delle azioni di somma urgenza per ripristinare e rendere sicure le strutture stradali litoranee di Santa Teresa Riva e dei muri d’argine del fiume Alcantara a protezione del depuratore consortile di Giardini, nel Messinese.
Proprio ieri, il presidente Schifani aveva compiuto un sopralluogo sul lungomare di Santa Teresa Riva per prendere atto personalmente delle lesioni arrecate dalle mareggiate alla sede stradale litoranea della cittadina. Il governatore aveva assicurato il massimo impegno per avviare, nei tempi più brevi possibili, gli interventi necessari a ripristinare la strada e le altre strutture danneggiate e dare serenità agli abitanti.
Questi i 116 comuni
Oltre alla Città metropolitana di Messina e al Consorzio Rete fognante Taormina, questi i 116 i Comuni interessati dal provvedimento:
- Città Metropolitana di Catania: Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Adrano, Bronte, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Maniace, Misterbianco, Ragalna, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Agata li Battiati, Valverde, Vizzini, Piedimonte Etneo, Mineo, Nicolosi.
- Provincia di Enna: Agira, Cerami.
- Città Metropolitana di Messina: Alcara li Fusi, Capizzi, Castroreale, Falcone, Fondachelli Fantina, Furnari, Gioiosa Marea, Letojanni, Librizzi, Lipari, Malfa, Mazzarrà S. Andrea, Milazzo, Monforte San Giorgio, Naso, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Patti, Raccuja, Roccavaldina, Rodì Milici, S. Lucia del Mela, San Pier Niceto, San Salvatore di Fitalia, Sant’Agata di Militello, S. Angelo di Brolo, San Piero Patti, Santa Marina Salina, Scaletta Zanclea, Torrenova, Tripi, Tusa, Ucria, Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti, Letojanni, Limina, Malvagna, Mandanici, Messina, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccella Valdemone, S. Alessio Siculo, Santa Teresa Riva, S. Domenica Vittoria, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina, Condrò, Mongiuffi Melia, Moio Alcantara, Piraino.
- Città Metropolitana di Palermo: Ciminna, Ustica.
- Provincia di Ragusa: Acate, Ispica, Giarratana, Modica, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Ragusa.
- Provincia di Siracusa: Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Sortino, Melilli, Francofonte.
News
Pantelleria, molto partecipato percorso formativo “Il Mare del Parco”: oggi la prima lezione
L’iniziativa a titolo gratuito è realizzata dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria e da Marevivo
Oggi, presso il Centro Culturale Vito Giamporcaro, ha preso ufficialmente il via il percorso formativo per educatori ambientali “Il Mare del Parco”, promosso dal Parco Nazionale Isola di Pantelleria e dall’associazione Marevivo.
L’iniziativa ha l’obiettivo di formare esperti nella tutela e valorizzazione dell’ambiente marino e terrestre dell’isola, adottando un approccio integrato per la salvaguardia del patrimonio naturale.
La prima giornata del corso ha visto la partecipazione dei 24 corsisti iscritti ed è stata incentrata su una sessione di team building, condotta dai referenti di Marevivo Sicilia, Maria Gattuso, Stefano Siracusa e Marco Gagliano, con l’intervento del biologo del Parco Nazionale di Pantelleria Andrea Biddittu.
Il programma formativo prevede un totale di 75 ore di lezioni teoriche e pratiche, alle quali seguirà un tirocinio. Durante il corso, nel quale saranno coinvolti esperti e docenti universitari, saranno affrontati temi legati alla biologia, alla geologia e all’archeologia marina, alla salvaguardia delle aree protette, alle sfide climatiche, alla pesca sostenibile e alla citizen science, con l’introduzione di metodologie educative innovative.
“Questo percorso rappresenta una grande opportunità per sviluppare maggiore consapevolezza ambientale – affermano il commissario straordinario Italo Cucci e il biologo Andrea Biddittu – e per formare educatori in grado di proteggere e valorizzare il prezioso patrimonio naturale dell’isola. Siamo felici dell’interesse suscitato e di una partecipazione che è andata oltre le aspettative”.
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