cronaca
Consiglio d’Europa contrario all’obbligo vaccinale, ma gli Stati membri devono informare i cittadini
Il 26 gennaio 2021 l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ha pubblicato un emendamento dal titolo “Vaccini Covid-19: considerazioni etiche, legali e pratiche”.
Ma che cos’è l’APCE (https://pace.coe.int/en/)? Quali sono ruolo e obiettivi?
Il Consiglio d’Europa (CdE), fondato il 5 maggio 1949 con il Trattato di Londra, è un’organizzazione internazionale che riunisce 324 componenti dei parlamenti dei 47 Stati membri. L’Assemblea parlamentare, insieme al Comitato dei ministri, al Congresso dei poteri locali e regionali e alla Corte europea dei diritti dell’uomo, è una delle quattro istituzioni che costituiscono il Consiglio d’Europa. Essa elegge il segretario generale, il commissario e i giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo. Fornisce, inoltre, un forum democratico di dibattito e le sue commissioni lavorano quotidianamente per esaminare questioni di attualità che coinvolgono i cittadini dell’unione per assicurare loro identità culturale e pari diritti.
Comunque le iniziative del Consiglio d’Europa non sono vincolanti e per poterlo diventare devono essere ratificate dagli Stati membri.
Nonostante gli ultimi sondaggi riferiscano di una diminuzione dello scetticismo nei confronti dei vaccini, la discussione sulla tematica è ancora molto scottante. Alcuni Governi ragionano sull’eventualità di rendere i vaccini obbligatori, in modo da raggiungere entro fine anno l’immunità di gregge. Mettono, inoltre, sul tavolo delle discussioni quello che viene definito il “passaporto vaccinale” per gli immuni, un certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione, una sorta di green card che permetterebbe la libera circolazione tra province, regione e Stati europei.
I dubbi sull’esito delle vaccinazioni sono ancora troppi visto che non è nemmeno chiaro se chi è vaccinato infetti senza sviluppare la malattia oppure no. Il Ministero della Salute considera quindi il “passaporto” ancora poco applicabile e obbliga sia chi è vaccinato sia chi non lo è alle stesse restrizioni e agli stessi comportamenti prudenti (mascherine, distanziamento, quarantena dopo il contatto con un positivo). Le Regioni tuttavia auspicano che la questione venga rapidamente chiarita e attendono delucidazioni per poter tornare a un vita “normale”.
L’Assemblea parlamentare europea, in mezzo a questa fitta nebbia di incertezze, ha riflettuto profondamente sulla tematica mettendo nero su bianco importanti valutazioni che coinvolgono la sfera etica e legale della questione vaccinale, ponendo anche il focus sul corretto uso dei certificati (punto 7.5.1).
Rimarcando lo sforzo attuato dagli scienziati per giungere in tempi brevi a vaccini sicuri ed efficaci (punto 7), vengono sottolineate l’importanza di una equa distribuzione degli stessi (punto 6), del corretto monitoraggio degli effetti a lungo termine, dell’adozione di misure che contrastino la disinformazione (punti 7.3.3 e 7.3.4), del superamento dei diritti di proprietà intellettuale (per garantire una produzione e distribuzione dei vaccini a tutti i cittadini) ma anche dell’importanza dell’informazione ai cittadini sul fatto che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno può essere sottoposto a pressioni per farsi vaccinare se non lo desidera (7.3.1). È altresì considerato fondamentale che siano diffuse notizie trasparenti sulla sicurezza dei vaccini e sui loro possibili effetti collaterali, e che sia garantito l’indennizzo per gli eventuali danni da essi derivanti (punto 7.1.5).
Di seguito, alcuni dei punti principali sui cui si è soffermata la riflessione a un anno dalla scoppio della pandemia che ha causato non solo sofferenze fisiche e psicologiche ai cittadini, ma anche la devastazione dell’economia globale, mettendo a nudo preesistenti errori e disuguaglianze (anche nell’accesso all’assistenza sanitaria) e causando disoccupazione, declino economico e povertà. Per un approfondimento si rimanda alla lettura completa del documento che si allega.
- Punto 2. Nonostante le precauzioni non farmacologiche messe in atto (es. distanziamento fisico, uso di maschere, disinfezione delle mani) il tasso di infezione sta aumentando in gran parte del mondo e molti Stati membri dell’unione europea stanno già vivendo una seconda ondata peggiore della prima. Le popolazioni stanno mostrando sempre più “stanchezza pandemica” e si sentono demotivate nel seguire i comportamenti raccomandati per proteggere loro stessi e gli altri dal virus.
La rapida diffusione in tutto il mondo di vaccini sicuri ed efficaci contro il Covid-19 è essenziale per contenere la pandemia, proteggere i sistemi sanitari, salvare vite e contribuire a ripristinare le economie globali.
- Punto 3. Tuttavia i vaccini non sono una panacea immediata e non saranno certamente sufficienti a ridurre i tassi di infezione questo inverno, in particolare se si tiene conto che, per ora, la domanda supera di gran lunga l’offerta. Il ritorno a una “vita normale” non potrà avvenire prima della metà/fine del 2021 (nei migliori dei casi).
- Punto 4. Affinché i vaccini siano efficaci è fondamentale la loro diffusione: se infatti essi non vengono ampiamente distribuiti nelle zone più colpite di un paese, diventano inefficaci per arginare la marea della pandemia. Ma perché questo avvenga è altrettanto cruciale combattere l’esitazione nei loro confronti e costruire una solida fiducia in modo che essi vengano accettati dalla maggior parte della popolazione.
- Punto 6. Gli Stati membri devono subito preparare le loro strategie di immunizzazione per ripartire le dosi in modo etico ed equo.
- Punto 7. Gli scienziati hanno fatto un lavoro notevole in tempo record. Ora spetta ai Governi agire. L’Assemblea sostiene la visione del Segretario Generale delle Nazioni Unite secondo cui un vaccino Covid-19 deve essere un bene pubblico globale. L’immunizzazione deve essere accessibile a tutti, ovunque.
Per quanto riguarda lo sviluppo di vaccini Covid-19, l’Assemblea esorta gli Stati membri e l’Unione europea a:
- Punto 7.1.3. Garantire il rispetto delle pertinenti norme minime di sicurezza, efficacia e qualità dei vaccini.
- Punto 7.1.4. Attuare sistemi efficaci di monitoraggio dei vaccini e della loro sicurezza dopo la loro introduzione nella popolazione, anche al fine di monitorarne gli effetti a lungo termine.
- Punto 7.1.5. Mettere in atto programmi indipendenti per garantire l’indennizzo dei danni indebiti e dei danni derivanti dalla vaccinazione;
Per quanto riguarda l’assegnazione dei vaccini Covid-19:
- Punto 7.2.1. Garantire il rispetto del principio dell’equo accesso all’assistenza sanitaria di cui all’articolo 3 della Convenzione di Oviedo nei piani nazionali di assegnazione dei vaccini.
- Punto 7.2.2. Sviluppare strategie per l’equa distribuzione dei vaccini Covid-19 negli Stati membri, tenendo conto del fatto che l’offerta sarà inizialmente bassa.
- Punto 7.2.4. Promuovere l’equità nell’accesso ai vaccini Covid-19 tra i Paesi.
Per quanto riguarda la garanzia di un elevato assorbimento del vaccino:
- Punto 7.3.1. Garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che a nessuno possono essere fatte pressioni politiche, sociali o di altro genere per farsi vaccinare, se non lo desidera.
- Punto 7.3.2. Garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, a causa di possibili rischi per la salute o per il non voler essere vaccinato.
- Punto 7.3.3. Adottare misure tempestive ed efficaci per contrastare la disinformazione e l’esitazione riguardo ai vaccini Covid-19.
- Punto 7.3.4. Diffondere informazioni trasparenti sulla sicurezza e sui possibili effetti collaterali dei vaccini, lavorare con le piattaforme dei social media e regolamentarle per prevenire la diffusione della disinformazione.
- Punto 7.3.5. Comunicare in modo trasparente il contenuto dei contratti con i produttori di vaccini e metterli a disposizione del pubblico a fini di controllo parlamentare e pubblico.
Per quanto riguarda il monitoraggio degli effetti a lungo termine dei vaccini COVID-19 e della loro sicurezza:
- Aggiunto al punto 7.5.1. Utilizzare i certificati di vaccinazione (vaccination certificates) solo ai fini designati del monitoraggio dell’efficacia del vaccino, dei potenziali effetti collaterali e degli eventi avversi.
- Punto 7.5.2. Eliminare eventuali lacune nella comunicazione tra le autorità sanitarie pubbliche locali, regionali e internazionali che trattano dati AEFI e superare le carenze delle reti di dati sanitari esistenti.
- Punto 7.5.4. Sostenere il campo emergente della ricerca delle reazioni avverse che studia le variazioni inter-individuali nelle risposte ai vaccini sulla base delle differenze nell’immunità, nei microbiomi e nell’immunogenetica.
Infine, (punto 8) con riferimento alla risoluzione 2337 (2020) sulle democrazie di fronte alla pandemia di Covid-19, l’Assemblea ribadisce che i Parlamenti, in quanto istituzioni fondamentali della democrazia, devono continuare a svolgere il loro triplice ruolo di rappresentanza, legislazione e supervisione in circostanze pandemiche.
L’Assemblea invita pertanto i parlamenti a esercitare tali poteri anche per quanto riguarda lo sviluppo, l’assegnazione e la distribuzione dei vaccini Covid-19.
Giuliana Raffaelli
doc. 15212_ collection of written amendments (final version)
News
Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza
Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza. “Valorizzare ruolo operatori e garantire loro sicurezza”
Pietro Abbandoni, autista soccorritore di Palermo, è il nuovo Coordinatore Nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute. “Sono onorato di assumere questo incarico che affronterò con senso di responsabilità e determinazione” dice Abbandoni. “Il mio impegno sarà principalmente rivolto a temi cruciali per il futuro del nostro sistema di emergenza. Tra questi, il riconoscimento della figura professionale di autista soccorritore a livello nazionale rappresenta una priorità irrinunciabile. Si tratta – prosegue il nuovo coordinatore nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute – di un ruolo essenziale per la sicurezza e l’efficienza del servizio, che deve finalmente ottenere un inquadramento uniforme e adeguato al valore, alla sicurezza e all’aiuto che porta ogni giorno alla collettività. Sarà un percorso da condividere con tutti i coordinatori regionali. Ritengo altrettanto importante uniformare l’intero servizio di emergenza 118 sotto una gestione unica attraverso le varie ASP di riferimento. Solo attraverso una visione coordinata e unitaria potremo garantire a tutti i cittadini italiani la stessa qualità e tempestività nelle risposte alle emergenze. Lavoreremo con spirito di collaborazione e apertura nei confronti delle istituzioni, ma su questi temi il nostro posizionamento sarà fermo e determinato. Crediamo che un cambiamento strutturale sia necessario, e ci impegneremo affinché sia realizzato nel miglior interesse dei lavoratori e del sistema sanitario nazionale”. Ad Abbandoni arriva il saluto e l’incoraggiamento della segreteria nazionale. “L’esperienza maturata lavorando da molto tempo nell’emergenza-urgenza e quella legata alla sua esperienza in ambito politico nelle amministrazioni locali dice Gianluca Giuliano – sarà un’arma in più per dare forza alle nostre battaglie per dare dignità e qualificare gli operatori dell’emergenza urgenza. Non possono più esistere figure ibride e per questo riteniamo non sia più rimandabile la valorizzazione della figura dell’autista soccorritore a livello nazionale rilanciando l’idea di uniformare l’emergenza urgenza in tutta Italia attraverso la creazione di una cabina di regia centrale” conclude il segretario nazionale della UGL Salute.
Politica
LeAli per Pantelleria: attendiamo risposte dall’amministrazione su come intende impegnare oltre 3 milioni di euro
Giorno 25 novembre importante consiglio comunale con punto all’ordine del giorno : approvazione assestamento bilancio 24-26
Stamani si sono tenuti i lavori di commissione propedeutici per la trattazione del punto in consiglio. Si apprende che su un avanzo di amministrazione di circa 3 milioni e 600 mila euro, l’amministrazione comunale intende impegnare tali somme in svariati progetti, investimenti e servizi, per esempio: 385 mila euro per promozione turistica, 350 mila per il sevizio idrico.
“Poco o nulla ci è stato riferito nello specifico- dichiara il gruppo consiliare Leali per Pantelleria. Ci aspettiamo che in sede di consiglio venga a relazionare in aula la giunta, sindaco o assessori, per dirci cosa intendono fare nello specifico con oltre 3 milioni di euro. Quale strategia si intenda adottare per il rilancio dell’economia dell’isola. Quale misure per garantire un aiuto alle fasce più deboli, quali misure per garantire il welfare sociale. Nessuna delle voci di impegno di risorse economiche per esempio riguarda l’asilo nido. Su questo ci saremmo aspettati maggiore determinazione da parte dell’amministrazione – spiegano dal gruppo LeAli per Pantelleria.
Dal canto nostro, in attesa di conoscere le specifiche da parte dell’amministrazione comunale, abbiamo presentato ben 5 emendamenti: per la mensa scolastica, per borse di studio per gli studenti universitari, un incentivo allo sport, andando incontro alle giovani generazioni e alle famiglie, per la messa in sicurezza e acquisto di nuove attrezzature per i parchi giochi, per la scuola di Scauri.
Ci attendiamo- conclude la nota del movimento consiliare Leali per Pantelleria- risposte e una strategia complessiva, non semplici interventi spot, che rischiano in assenza di visione, di vanificare anche le risorse a disposizione. Stiamo a vedere”
Economia
Sicilia, blackout e maltempo: la soluzione sono le smart grid
Le smart grid, o reti elettriche intelligenti, rappresentano una trasformazione profonda delle reti elettriche tradizionali
Pochi giorni fa, una violenta ondata di maltempo ha travolto la Sicilia, portando con sé alluvioni, venti fortissimi e gravi disagi. Migliaia di famiglie sono rimaste senza corrente, mentre infrastrutture chiave hanno subito danni significativi. Questo non è un caso isolato: eventi climatici estremi come questi stanno diventando sempre più frequenti e intensi, aggravati dal cambiamento climatico.
Di fronte a queste sfide, la domanda è urgente: come possiamo rendere il nostro sistema energetico più sicuro e resiliente? Una risposta innovativa arriva dalle smart grid, reti intelligenti capaci di monitorare, gestire e adattarsi rapidamente alle condizioni critiche, garantendo maggiore efficienza e continuità del servizio.
Cosa sono le smart grid e perché sono importanti?
Le smart grid, o reti elettriche intelligenti, rappresentano una trasformazione profonda delle reti elettriche tradizionali, nate per rispondere alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione.
A differenza delle reti convenzionali, progettate per distribuire energia in una direzione (dalle centrali agli utenti finali), le smart grid operano come sistemi bidirezionali. Questo significa che non solo distribuiscono energia, ma sono anche in grado di riceverla, ad esempio da fonti rinnovabili installate dai consumatori stessi, come i pannelli solari domestici.
Le smart grid si basano su un’integrazione avanzata di tecnologie digitali e strumenti innovativi che consentono di:
Monitorare in tempo reale la domanda e l’offerta di energia: grazie a sensori e dispositivi connessi, queste reti rilevano immediatamente variazioni nei consumi, adattando l’erogazione dell’energia per soddisfare le esigenze specifiche di ogni area. Questo permette di ridurre sprechi e sovraccarichi;
Integrare fonti rinnovabili come il solare e l’eolico: le smart grid sono progettate per gestire la natura intermittente delle fonti rinnovabili, come il sole o il vento, bilanciando la loro produzione con le necessità di consumo. Questo favorisce una transizione energetica più sostenibile;
Ripristinare rapidamente l’alimentazione in caso di guasti: in caso di blackout o danni causati da eventi climatici estremi, i sistemi intelligenti individuano in pochi istanti la causa del problema e possono reindirizzare il flusso di energia per garantire continuità.
Come le smart grid affrontano il maltempo
Blackout prolungati causati da linee elettriche danneggiate;
Sovraccarichi di rete dovuti a improvvisi picchi di domanda;
Interruzioni nella distribuzione in aree isolate o difficili da raggiungere.
Le smart grid offrono soluzioni innovative per mitigare questi rischi:
Rilevamento automatico dei guasti: i sensori identificano immediatamente le interruzioni, riducendo i tempi di risposta;
Distribuzione dell’energia decentralizzata: grazie a fonti rinnovabili locali, le comunità possono continuare ad avere accesso all’energia anche durante guasti estesi;
Resilienza integrata: sistemi come batterie e microgrid assicurano che l’elettricità sia disponibile nei momenti critici.
Le smart grid, quindi, non sono solo un’innovazione tecnologica, ma una necessità per creare un sistema energetico che sia al tempo stesso efficiente, sostenibile e pronto a resistere alle sfide del futuro.
Esempio pratico: il caso della Sicilia
Come accennato, pochi giorni fa, una serie di alluvioni ha lasciato senza energia migliaia di abitazioni siciliane. Se fosse stata presente una smart grid, i danni sarebbero stati gestiti in modo molto più efficace.
Ecco una tabella che confronta le principali differenze tra una rete elettrica tradizionale e una smart grid, evidenziando come quest’ultima potrebbe garantire maggiore sicurezza, rapidità d’intervento e resilienza durante eventi climatici estremi:
Il futuro delle smart grid in Italia
Per rendere le smart grid una realtà diffusa, è necessario investire in tecnologie avanzate e infrastrutture. Il Governo italiano, con il supporto del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ha già stanziato fondi per modernizzare la rete elettrica e aumentare l’integrazione delle rinnovabili: sono stati stanziati circa 3,6 miliardi di euro per progetti legati alla transizione energetica, molti dei quali riguardano la realizzazione e il potenziamento delle smart grid.
Vantaggi per la Sicilia
Le smart grid potrebbero trasformare la gestione dell’energia nella regione, offrendo:
Riduzione dei blackout: meno interruzioni durante il maltempo;
Maggiore sostenibilità: uso più efficiente delle fonti rinnovabili locali: infatti, una maggiore integrazione delle rinnovabili riduce la dipendenza dai combustibili fossili e abbassa le emissioni di CO2;
Risparmi economici: meno danni alle infrastrutture e costi di riparazione ridotti, grazie a una gestione più efficiente della rete e all’ottimizzazione dei consumi.
In questo grafico abbiamo riassunto l’impatto delle smart grid sulla durata dei blackout annuali. I dati simulati mostrano come una rete tradizionale possa essere soggetta a lunghe interruzioni durante eventi climatici estremi, mentre l’adozione di una smart grid riduce significativamente il tempo di inattività, migliorando la resilienza energetica e garantendo un servizio più affidabile per i cittadini.
Conclusione
Il maltempo in Sicilia rappresenta una sfida significativa, ma le smart grid offrono un’opportunità unica per migliorare la resilienza energetica e garantire una fornitura affidabile anche in condizioni estreme. Investire in queste tecnologie non è solo una necessità per affrontare i cambiamenti climatici, ma anche un passo fondamentale per costruire un futuro più sostenibile ed efficiente per l’intera isola.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/sicilia-maltempo-smart-grid/
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