Cronaca
Dalle buste della spesa ai vaccini: come le mafie si sono sostituite allo Stato durante la pandemia, dal Messico a Palermo
Prima videoconferenza del 17esimo progetto educativo antimafia del centro Pio La Torre su ”La mutazione delle mafie nel XXI° secolo. Il crimine organizzato dopo la pandemia’.
Palermo, 20 Ottobre 2022 – “La distribuzione della spesa e dei vaccini dal Messico a Palermo, ha permesso la vicinanza con la popolazione e l’auto legittimazione delle mafie. Lo stesso è accaduto in altri Paesi dell’America Latina. Una pandemia, una crisi, un terremoto, sono occasioni estremamente vantaggiose per la crescita e il rafforzamento delle organizzazioni criminali, perché si costruisce una rete di opportunità che perdura nel tempo. Con la pandemia da Covid 19 i processi preesistenti di infiltrazioni delle mafie nell’economia legale si sono accelerati. Grazie poi al flusso di fondi pubblici, si è registrato un aumento di appropriazioni indebite, frodi, corruzione, per cui tutti temiamo enormemente che il Pnrr sia fonte di abusi e opportunità per le mafie”. Lo ha detto il professore Ernesto Savona, direttore di Transcrime – Università Cattolica del sacro Cuore, intervenendo alla prima videoconferenza del 17esimo progetto educativo antimafia del centro studi Pio La Torre, intitolata ‘La mutazione delle mafie nel XXI° secolo. Il crimine organizzato dopo la pandemia’. Al dibattito sono intervenuti anche il professore dell’Università di Pisa, Alberto Vannucci e Vito Lo Monaco, presidente emerito del centro, moderati dalla presidente Loredana Introini.
“Secondo i dati registrati da Transcrime dall’agosto 2019 a luglio 2021 – ha aggiunto Savona – si è registrato nelle organizzazioni criminali un calo del 40% di omicidi, accentuando una tendenza alla riduzione della violenza. In generale tutti i reati sono in diminuzione, tranne quelli informatici. Se impariamo dalle lezioni del passato, l’attenzione ai 210 miliardi che sono in arrivo in Italia – il 40% dei quali da spendere al Sud – deve essere massima. Le imprese che chiudono, poi, sono altrettante opportunità per le organizzazioni criminali. Inoltre, abbiamo notato che il modello delle gang giovanili, più flessibile rispetto alle strutture verticistiche, sarà presto il modello di riferimento delle organizzazioni criminali che tendono ad arruolare sempre più spesso minorenni”.
“Tutte le mutazioni che osserviamo delle organizzazioni mafiose rilevano una loro capacità adattiva, ma in un’ottica di continuità”, ha detto il professore dell’Università di Pisa Alberto Vannucci, che ha analizzato le ‘varianti’ criminali delle organizzazioni mafiose nel mutato contesto degli ultimi anni. “La forza intimidatrice qualifica le organizzazioni mafiose – ha proseguito Vannucci – Falcone diceva che le mafie utilizzano razionalmente la violenza perché essa è un costo. Oggi questi costi sono più alti, per cui si compensa con una maggior attenzione alla reputazione che fa sì che la caratura criminale del soggetto che lancia il messaggio sia sufficiente. Più che il controllo del territorio, insomma, le mafie tendono a dominare alcuni settori produttivi”.
“Il periodo molto complicato che stiamo vivendo esige un impegno collettivo sul fronte della cittadinanza – ha detto Loredana Introini, presidente del Centro – per questo abbiamo ritenuto opportuno far partire il progetto educativo dall’attualità, ragionando sull’evoluzione delle mafie. La videoconferenza di oggi ha visto la partecipazione di oltre 4000 studenti e oltre 146 collegamenti tra scuole e case circondariali. A loro e agli altri istituti che aderiranno, diamo appuntamento per la prossima videoconferenza in programma il 25 Novembre e dedicata alla ‘Crisi economica: ricadute su Pnrr, Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e Legalità’, con Adriano Giannola, presidente Svimez, Adam Asmundo, docente Unipa, e il vicepresidente del Centro, Franco Garufi”.
“L’iter travagliato che dalle stragi di mafia ha portato all’approvazione della Legge Rognoni – La Torre ha fatto scaturire l’impegno della società civile e di tutti noi per garantire a voi giovani un futuro libero dalle mafie”, ha dichiarato Vito Lo Monaco, presidente emerito del centro Pio La Torre, ripercorrendo le tappe storiche che hanno portato al riconoscimento e alla condanna della mafia.
“Dobbiamo essere capaci di sviluppare dei modelli predittivi – ha poi concluso Savona – se siamo capaci di investire negli indicatori di rischio e darli a chi si occupa nei comuni, nelle regioni e a livello statale di monitorare i flussi di spesa, permetteremo di individuare e riconoscere i rischi criminali prima che il rischio si verifichi e questo, purtroppo, nel dibattito sul Pnrr si è fatto poco o non si è fatto”.
News
Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza
Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza. “Valorizzare ruolo operatori e garantire loro sicurezza”
Pietro Abbandoni, autista soccorritore di Palermo, è il nuovo Coordinatore Nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute. “Sono onorato di assumere questo incarico che affronterò con senso di responsabilità e determinazione” dice Abbandoni. “Il mio impegno sarà principalmente rivolto a temi cruciali per il futuro del nostro sistema di emergenza. Tra questi, il riconoscimento della figura professionale di autista soccorritore a livello nazionale rappresenta una priorità irrinunciabile. Si tratta – prosegue il nuovo coordinatore nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute – di un ruolo essenziale per la sicurezza e l’efficienza del servizio, che deve finalmente ottenere un inquadramento uniforme e adeguato al valore, alla sicurezza e all’aiuto che porta ogni giorno alla collettività. Sarà un percorso da condividere con tutti i coordinatori regionali. Ritengo altrettanto importante uniformare l’intero servizio di emergenza 118 sotto una gestione unica attraverso le varie ASP di riferimento. Solo attraverso una visione coordinata e unitaria potremo garantire a tutti i cittadini italiani la stessa qualità e tempestività nelle risposte alle emergenze. Lavoreremo con spirito di collaborazione e apertura nei confronti delle istituzioni, ma su questi temi il nostro posizionamento sarà fermo e determinato. Crediamo che un cambiamento strutturale sia necessario, e ci impegneremo affinché sia realizzato nel miglior interesse dei lavoratori e del sistema sanitario nazionale”. Ad Abbandoni arriva il saluto e l’incoraggiamento della segreteria nazionale. “L’esperienza maturata lavorando da molto tempo nell’emergenza-urgenza e quella legata alla sua esperienza in ambito politico nelle amministrazioni locali dice Gianluca Giuliano – sarà un’arma in più per dare forza alle nostre battaglie per dare dignità e qualificare gli operatori dell’emergenza urgenza. Non possono più esistere figure ibride e per questo riteniamo non sia più rimandabile la valorizzazione della figura dell’autista soccorritore a livello nazionale rilanciando l’idea di uniformare l’emergenza urgenza in tutta Italia attraverso la creazione di una cabina di regia centrale” conclude il segretario nazionale della UGL Salute.
Politica
LeAli per Pantelleria: attendiamo risposte dall’amministrazione su come intende impegnare oltre 3 milioni di euro
Giorno 25 novembre importante consiglio comunale con punto all’ordine del giorno : approvazione assestamento bilancio 24-26
Stamani si sono tenuti i lavori di commissione propedeutici per la trattazione del punto in consiglio. Si apprende che su un avanzo di amministrazione di circa 3 milioni e 600 mila euro, l’amministrazione comunale intende impegnare tali somme in svariati progetti, investimenti e servizi, per esempio: 385 mila euro per promozione turistica, 350 mila per il sevizio idrico.
“Poco o nulla ci è stato riferito nello specifico- dichiara il gruppo consiliare Leali per Pantelleria. Ci aspettiamo che in sede di consiglio venga a relazionare in aula la giunta, sindaco o assessori, per dirci cosa intendono fare nello specifico con oltre 3 milioni di euro. Quale strategia si intenda adottare per il rilancio dell’economia dell’isola. Quale misure per garantire un aiuto alle fasce più deboli, quali misure per garantire il welfare sociale. Nessuna delle voci di impegno di risorse economiche per esempio riguarda l’asilo nido. Su questo ci saremmo aspettati maggiore determinazione da parte dell’amministrazione – spiegano dal gruppo LeAli per Pantelleria.
Dal canto nostro, in attesa di conoscere le specifiche da parte dell’amministrazione comunale, abbiamo presentato ben 5 emendamenti: per la mensa scolastica, per borse di studio per gli studenti universitari, un incentivo allo sport, andando incontro alle giovani generazioni e alle famiglie, per la messa in sicurezza e acquisto di nuove attrezzature per i parchi giochi, per la scuola di Scauri.
Ci attendiamo- conclude la nota del movimento consiliare Leali per Pantelleria- risposte e una strategia complessiva, non semplici interventi spot, che rischiano in assenza di visione, di vanificare anche le risorse a disposizione. Stiamo a vedere”
Economia
Sicilia, blackout e maltempo: la soluzione sono le smart grid
Le smart grid, o reti elettriche intelligenti, rappresentano una trasformazione profonda delle reti elettriche tradizionali
Pochi giorni fa, una violenta ondata di maltempo ha travolto la Sicilia, portando con sé alluvioni, venti fortissimi e gravi disagi. Migliaia di famiglie sono rimaste senza corrente, mentre infrastrutture chiave hanno subito danni significativi. Questo non è un caso isolato: eventi climatici estremi come questi stanno diventando sempre più frequenti e intensi, aggravati dal cambiamento climatico.
Di fronte a queste sfide, la domanda è urgente: come possiamo rendere il nostro sistema energetico più sicuro e resiliente? Una risposta innovativa arriva dalle smart grid, reti intelligenti capaci di monitorare, gestire e adattarsi rapidamente alle condizioni critiche, garantendo maggiore efficienza e continuità del servizio.
Cosa sono le smart grid e perché sono importanti?
Le smart grid, o reti elettriche intelligenti, rappresentano una trasformazione profonda delle reti elettriche tradizionali, nate per rispondere alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione.
A differenza delle reti convenzionali, progettate per distribuire energia in una direzione (dalle centrali agli utenti finali), le smart grid operano come sistemi bidirezionali. Questo significa che non solo distribuiscono energia, ma sono anche in grado di riceverla, ad esempio da fonti rinnovabili installate dai consumatori stessi, come i pannelli solari domestici.
Le smart grid si basano su un’integrazione avanzata di tecnologie digitali e strumenti innovativi che consentono di:
Monitorare in tempo reale la domanda e l’offerta di energia: grazie a sensori e dispositivi connessi, queste reti rilevano immediatamente variazioni nei consumi, adattando l’erogazione dell’energia per soddisfare le esigenze specifiche di ogni area. Questo permette di ridurre sprechi e sovraccarichi;
Integrare fonti rinnovabili come il solare e l’eolico: le smart grid sono progettate per gestire la natura intermittente delle fonti rinnovabili, come il sole o il vento, bilanciando la loro produzione con le necessità di consumo. Questo favorisce una transizione energetica più sostenibile;
Ripristinare rapidamente l’alimentazione in caso di guasti: in caso di blackout o danni causati da eventi climatici estremi, i sistemi intelligenti individuano in pochi istanti la causa del problema e possono reindirizzare il flusso di energia per garantire continuità.
Come le smart grid affrontano il maltempo
Blackout prolungati causati da linee elettriche danneggiate;
Sovraccarichi di rete dovuti a improvvisi picchi di domanda;
Interruzioni nella distribuzione in aree isolate o difficili da raggiungere.
Le smart grid offrono soluzioni innovative per mitigare questi rischi:
Rilevamento automatico dei guasti: i sensori identificano immediatamente le interruzioni, riducendo i tempi di risposta;
Distribuzione dell’energia decentralizzata: grazie a fonti rinnovabili locali, le comunità possono continuare ad avere accesso all’energia anche durante guasti estesi;
Resilienza integrata: sistemi come batterie e microgrid assicurano che l’elettricità sia disponibile nei momenti critici.
Le smart grid, quindi, non sono solo un’innovazione tecnologica, ma una necessità per creare un sistema energetico che sia al tempo stesso efficiente, sostenibile e pronto a resistere alle sfide del futuro.
Esempio pratico: il caso della Sicilia
Come accennato, pochi giorni fa, una serie di alluvioni ha lasciato senza energia migliaia di abitazioni siciliane. Se fosse stata presente una smart grid, i danni sarebbero stati gestiti in modo molto più efficace.
Ecco una tabella che confronta le principali differenze tra una rete elettrica tradizionale e una smart grid, evidenziando come quest’ultima potrebbe garantire maggiore sicurezza, rapidità d’intervento e resilienza durante eventi climatici estremi:
Il futuro delle smart grid in Italia
Per rendere le smart grid una realtà diffusa, è necessario investire in tecnologie avanzate e infrastrutture. Il Governo italiano, con il supporto del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ha già stanziato fondi per modernizzare la rete elettrica e aumentare l’integrazione delle rinnovabili: sono stati stanziati circa 3,6 miliardi di euro per progetti legati alla transizione energetica, molti dei quali riguardano la realizzazione e il potenziamento delle smart grid.
Vantaggi per la Sicilia
Le smart grid potrebbero trasformare la gestione dell’energia nella regione, offrendo:
Riduzione dei blackout: meno interruzioni durante il maltempo;
Maggiore sostenibilità: uso più efficiente delle fonti rinnovabili locali: infatti, una maggiore integrazione delle rinnovabili riduce la dipendenza dai combustibili fossili e abbassa le emissioni di CO2;
Risparmi economici: meno danni alle infrastrutture e costi di riparazione ridotti, grazie a una gestione più efficiente della rete e all’ottimizzazione dei consumi.
In questo grafico abbiamo riassunto l’impatto delle smart grid sulla durata dei blackout annuali. I dati simulati mostrano come una rete tradizionale possa essere soggetta a lunghe interruzioni durante eventi climatici estremi, mentre l’adozione di una smart grid riduce significativamente il tempo di inattività, migliorando la resilienza energetica e garantendo un servizio più affidabile per i cittadini.
Conclusione
Il maltempo in Sicilia rappresenta una sfida significativa, ma le smart grid offrono un’opportunità unica per migliorare la resilienza energetica e garantire una fornitura affidabile anche in condizioni estreme. Investire in queste tecnologie non è solo una necessità per affrontare i cambiamenti climatici, ma anche un passo fondamentale per costruire un futuro più sostenibile ed efficiente per l’intera isola.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/sicilia-maltempo-smart-grid/
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