Sociale
Democrazia partecipata, i comuni del trapanese nel rispetto della parità di genere
C’È CHI APRE AI NON RESIDENTI E CHI CHIEDE IL RISPETTO DELLA PARITÀ DI GENERE
TANTI “BUONI ESEMPI” DA ALCAMO A GIBELLINA, DA VENTIMIGLIA A VILLABATE
Viaggio alla scoperta delle buone pratiche di democrazia partecipata in Sicilia. I
ricercatori di Spendiamoli Insieme, il progetto di monitoraggio civico della no profit
Parliament Watch Italia, hanno spulciato “a saltare” un bel po’ di regolamenti e hanno
scoperto che diversi Comuni gettano “il cuore oltre l’ostacolo”, illuminando le regole
normative con una visione propria.
Nella Sicilia occidentale per esempio lo fa Gibellina (3918 abitanti, Libero
Consorzio di Trapani) che ammette a presentare proposte quegli «attori sociali che pur
non risiedendo nel Comune, si distinguano per il loro contributo al panorama socio-
culturale gibellinese».
E ancora: Campofelice di Roccella (7553 abitanti, Area Metropolitana di Palermo)
indica tra i potenziali proponenti gli «operatori economici locali anche non residenti» e
Castrofilippo (2734 abitanti, Libero Consorzio di Agrigento) apre al coinvolgimento
ufficiale degli istituti scolastici (ma ha adottato il regolamento giusto quest’anno e tocca
aspettare per vedere come va a finire).
Sempre nel solco dell’apertura, leggendo qui e là i regolamenti in vigore, ecco che
si scopre che Cattolica Eraclea (3473 abitanti) e Vita (1888 abitanti), rispettivamente
nell’Agrigentino e nel Trapanese, aprono agli «stranieri e apolidi residenti e iscritti
all’anagrafe da 3 anni» mentre Bivona (3401 abitanti, ex provincia di Agrigento) ammette
alla partecipazione anche i non residenti, purché domiciliati nel Comune.
C’è di più. Ventimiglia di Sicilia (1845 abitanti) e Villabate (19501 abitanti),
entrambi nel Palermitano, indicano “il rispetto della parità di genere nella misura del 50%»
tra i criteri di ammissibilità delle proposte.
Last but not least ad Alcamo (45025 abitanti) nel Trapanese si prevede che il
budget della democrazia partecipata comprenda, oltre ai fondi dovuti per legge, anche il
10% dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali, peraltro vincolando queste risorse a
interventi che riguardino Attività sociali.
Pregando di citare www.spendiamolinsieme.it per maggiori dettagli si può fare riferimento alle
seguenti pubblicazioni online:
Comuni che “gettano il cuore oltre l’ostacolo”
Sociale
Pantelleria, approvato Piano di Zona 2021: 190mila euro in interventi per famiglia, socio-sanitari e anziani
Con nota prot. 55029 del 21/11/2024, l’Assessorato Regionale alla Famiglia e delle Politiche Sociali ha definitivamente approvato il Piano di Zona 2021.
Questo risultato arriva dopo un percorso non privo di difficoltà:
Il Piano, presentato il 01/06/2023 per il parere di congruità, era stato restituito il 19/10/2023 per una revisione tecnica necessaria.
Grazie a un intenso lavoro di istruttoria e confronto, il Piano è stato ripresentato il 06/05/2024, con tutte le modifiche richieste.
Gli interventi previsti
Gli interventi previsti dal Piano, per un investimento complessivo di € 189.688,43, permetteranno di realizzare importanti servizi per la comunità:
- Centro Famiglia – € 98.796,06
- Servizi in favore di anziani – € 31.614,74
- Rafforzamento dei servizi socio-sanitari – € 39.518,42
- Rafforzamento della struttura distrettuale – € 19.759,21
Sociale
Pantelleria – Giornata violenza sulle donne, il Rotary Club dedica targa a Rosanna Belvisi e Anna E. Fontana
Il Rotary Club di Pantelleria, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, scoprirà una targa in Piazzetta Unesco, in memoria di Rosanna Belvisi e Anna Elisa Fontana.
L’evento rientra in quello più grande, organizzato dal Comune di Pantelleria e che prevede un corteo da Piazza Cavour fino a Piazzetta Unesco, dove verrà istallata la panchina rossa precedentemente esposta sotto il Castello Medievale.
Le due donne di Pantelleria, barbaramente uccise dai propri compagni, sono rimaste nella memoria dell’isola come emblema del femminicidio.
Il Rotary, per non dimenticare e coltivando sempre con slancio il sociale, nella persona del suo presidente Mimmi Panzarella, inciderà i loro nomi nel cuore cittadino dell’isola.
Sociale
Mazara del V., appello del Cardinale Zuppi “Guardare al Mediterraneo e ai migranti con l’occhio dell’incontro”
«GUARDARE AL MEDITERRANEO E AI MIGRANTI CON L’OCCHIO DELL’INCONTRO»
DA MAZARA DEL VALLO L’APPELLO DEL PRESIDENTE CEI CARD. MATTEO ZUPPI
«Dobbiamo guardare al Mediterraneo e ai migranti con l’occhio della storia, a volte faticosa e cruenta, e quello dell’incontro, sennò questo diventa scontro. Bisogna difendere sempre la vita, perché nessuno la perda e poi dobbiamo considerare il mare Mediterraneo come il mare nostrum e non un mare di nessuno dove la vita non conta più niente». È quanto ha ribadito il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ieri a Mazara del Vallo per l’assemblea diocesana convocata dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. Quella di Mazara del Vallo è stata una dei primi incontri territoriali diocesani per il cardinale Arcivescovo di Bologna dopo l’assemblea sul Sinodo che si è svolta a Roma lo scorso week-end. Il cardinale Zuppi è intervenuto in Cattedrale parlando ai fedeli: «Cosa vuole dire essere cristiani? Mettersi la medaglia? Essere cristiani significa essere una comunità battesimale, nessuno è spettatore, nessuno è estraneo. Siamo uguali? No, ma dobbiamo costruire tutti insieme la comunità». Poi ha parlato della bellezza della prossimità: «La conseguenza è che trovo il mio prossimo – ha detto – abbiamo tutto reso dovere senza spiegare l’amore. Se vedo qualcuno che ha bisogno l’aiuto e la chiave è la compassione». Poi un passaggio del cardinale sulle relazioni: «Sono aumentate moltissimo le malattie delle relazioni che sono nel profondo – ha detto – ossia ci sono tante persone, compresi i giovani, che stanno chiusi a casa e che noi dovremmo guarda con l’amore. Abbiamo tante sofferenze, tante stranezze, tante tristezze ma è anche tanto frutto delle difficoltà delle relazioni. Ho paura che un eccesso di medicalizzazione senza la prossimità non aiuta. Io posso mandare tutti gli esperti, ma se sono solo rimango tale». Il Sinodo, ha spiegato il cardinale Zuppi, «è un’opportunità meravigliosa di decidere le cose insieme, capirle. Prendiamola sul serio, partecipiamo ma dobbiamo sentirla con l’amore e così aiutare questo corpo umano che è la Chiesa nella sua bellezza, in una generazione che ne è lontana e che tante volte cerca delle risposte ma non le trova».
VESCOVO: «FACCIAMOCI TRAVOLGERE DAL FERVORE» – «Il fervore è il sale della testimonianza cristiana, è il lievito della sua perenne vivacità. A tutti chiedo uno slancio per superare scoraggiamento e pessimismo, dobbiamo intraprendere nuove vie dell’entusiasmo spirituale». Lo ha detto a conclusione dell’incontro in Cattedrale il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. E il Vescovo ha aggiunto: «Girando le comunità parrocchiali vedo germogli nuovi – ha detto – grazie alla Consulta giovanile che ci sta mettendo in dialogo, adulti e giovani».
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