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Cronaca

Diana Spencer, sono passati 21 anni dalla scomparsa ma resta Lady Diana

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Era il 31 agosto del 1997 quando tutti i telegiornali del mondo davano la notizia del gravissimo incidente che portò alla morte Diana Spencer e Dodi Al-Fayed. Le riprese che mandavano in onda erano incentrate sul tunnel dell’Alma a Parigi, sotto il quale l’auto lussuosa si schiantò. Seppi la notizia mentre ero a Pantelleria. Tornavo da qualche escursione marinara mattutina e, nel preparare il pranzo, accendemmo la TV che titolava ovunque con l’annuncio nefasto. DIana Incidente Eppure, sembra ieri ma sono già passati 21 anni, ma l’ex moglie del Principe Carlo continua ad essere uno dei membri più amati della Famiglia Reale. Il mondo intero, tra stupore, polemiche e dubbi (molti dei quali rimasti) ha pianto tanto la “Principessa dei cuori della gente” e non ha mai dimenticato quella donna anticonformista, almeno rispetto alle rigide regole di Corte, ma con un cuore grande e il sogno di aiutare i meno fortunati. Quest’anno nessuna celebrazione pubblica se non una privata commemorazione famigliare per ricordare la scomparsa di mamma Diana. Le “grandi celebrazioni” sono state fatte lo scorso anno per il 20° anniversario della sua morte. Dopo la morte di Lady Di, ad Althorp l’isola dove è sepolta, sono state piantate 36 querce ad indicare la sua età al momento della scomparsa.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Economia

Comuni virtuosi, Messina e Dagnino: «Premialità di 1,6 milioni di euro per i più attivi»

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: Presidenza della Regione
La Regione Siciliana premia i Comuni virtuosi con trasferimenti per circa 1 milione e 600 mila euro. L’assessore delle Autonomie locali Andrea Messina e l’assessore dell’Economia Alessandro Dagnino hanno firmato il decreto che riconosce premialità agli enti locali che si sono maggiormente spesi nell’attivazione e nel potenziamento di interventi e servizi di accoglienza turistica.

«Un riconoscimento in denaro rappresenta un segno tangibile dell’attenzione che il governo regionale presta alle buone pratiche adottate dai Comuni – dice l’assessore Andrea Messina –. L’obiettivo che ci siamo posti, attraverso il trasferimento di risorse relative al bilancio 2024 di parte corrente, è quello di premiare le amministrazioni virtuose e stimolare anche altri comuni ad attivare iniziative capaci di salvaguardare l’ambiente costiero, migliorare la qualità del territorio e dei servizi e promuovere il turismo costiero e la qualità della vita nei nostri centri storici, sempre più riconosciuti a livello internazionale come modello di stile di vita».

In particolare ai comuni che hanno ricevuto il riconoscimento internazionale di Bandiera Blu da parte della Fondazione per l’educazione ambientale (Fea) andranno complessivi 200 mila euro, 100 mila euro sono destinati ai comuni contrassegnati dalla Bandiera Verde, a seguito di una valutazione dei pediatri italiani, e 50 mila euro a quelli a cui è stata assegnata la Bandiera Lilla da parte dell’omonima cooperativa che dal 2012 individua i comuni che prestano particolare attenzione alle persone con disabilità.

Agli enti che hanno ottenuto il riconoscimento di “plastic free” da parte dell’omonima onlus nazionale sono andati complessivi 100 mila euro. Mentre 800 mila euro sono stati destinati a quelli che hanno ricevuto negli anni il riconoscimento di “Borgo più bello d’Italia” per l’attivazione o il potenziamento di interventi e servizi di accoglienza e promozione turistica e culturale. Ottanta mila euro ciascuno, infine, sono stati riconosciuti ai comuni di Ganci, Montalbano Elicona, Sambuca di Sicilia e Petralia Soprana che hanno ricevuto negli anni il riconoscimento di “Borgo dei Borghi”. 

L’elenco dettagliato è consultabile al seguente link https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/decreti-e-direttive/n-370serv-4-18092024

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Cronaca

Salvini ordina alla Mare Jonio di non soccorrere più. Casarini “Torneremo presto in mare”

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SALVINI ORDINA ALLA MARE JONIO DI NON SOCCORRERE

Casarini: “Si mettano il cuore in pace, torneremo presto in mare”

Ieri, a bordo della MARE JONIO, unica nave del soccorso civile battente bandiera italiana, si sono svolte tre visite programmate per rinnovare le certificazioni della nave di MEDITERRANEA Saving Humans. A queste si è aggiunta una quarta ispezione qualificata come “occasionale.” Cioè un’ispezione straordinaria, non dovuta né giustificata, che è stata effettuata dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto su ordine del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che fa capo al ministro Matteo Salvini. Dopo 10 ore e mezza di ispezione, ci è stato intimato “lo sbarco immediato di tutti gli equipaggiamenti correlati all’attività di salvataggio rizzati in coperta, pena la decadenza del certificato d’Idoneità”, ossia ci ordinano di sbarcare gommoni rescue, infermeria, container, bagni chimici e docce destinati all’assistenza alle persone soccorse in mare. Intanto la nave non è autorizzata a salpare e, se non provvederemo allo sbarco dell’equipaggiamento di soccorso, ci sarà definitivamente ritirato il certificato necessario a navigare.

MEDITERRANEA ha fatto il punto della situazione in una conferenza stampa tenuta a bordo della MARE JONIO: “Per la prima volta nella storia – commenta Luca Casarini, capomissione collegato dal ponte di comando – a una nave viene ordinato di privarsi dei mezzi di soccorso, invece di incrementarne la dotazione. Se non obbediamo, ci toglieranno la possibilità di navigare. Si tratta di un provvedimento illegittimo poiché, come stabilito dal diritto marittimo internazionale e nazionale, il soccorso in mare è un obbligo, non solo per le navi di salvataggio, ma per qualsiasi imbarcazione che abbia notizia di vite in pericolo in mare.”

“Dietro questo provvedimento – afferma Laura Marmorale, presidente di MEDITERRANEA Saving Humans – c’è un disegno di criminalizzazione delle persone in movimento e della solidarietà. Per questo, quando accadrà il prossimo naufragio, non staremo in silenzio di fronte alle sceneggiate di ministri e capi di governo che si strapperanno i capelli, pronunciando ipocritamente l’ennesimo ‘mai più’. Non ci fermeranno, continueremo a combattere perché sia davvero ‘mai più’.”

“Ci fa pensare – continua Casarini – che questa ispezione occasionale avvenga nel bel mezzo del processo a Salvini per il caso Open Arms. Essendo ‘occasionalmente’ una delle parti civili in giudizio, abbiamo già provveduto a segnalare questa strana coincidenza ai nostri legali, in modo che anche il Tribunale di Palermo ne sia informato.”

“Siamo partiti in missione per la prima volta – racconta Alessandro Metz, armatore sociale della MARE JONIO – il 3 ottobre 2018, quando il Governo si vantava e applicava la politica dei ‘porti chiusi’ e si scagliava contro i ‘taxi del mare’. In sei anni hanno cercato di fermarci con inchieste penali, provvedimenti amministrativi e tanti altri modi, ma noi continueremo a soccorrere, a essere là dove bisogna stare finché le persone non potranno raggiungere l’Europa attraverso canali sicuri e legali.”

Il capomissione Casarini chiude, rivolgendosi direttamente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Salvini si metta il cuore in pace, dalla notte dei tempi c’è sempre stato qualcuno che soccorre le persone in pericolo in mare e sempre ci sarà. Perché questa è la legge del mare, la legge dell’umanità. Per questo noi torneremo presto in mare.”

La conferenza stampa completa è disponibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=T7rACqRGEk8  

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Salute

RITARDI NELLE PRESTAZIONI SANITARIE? FNP CISL ATTIVA SPORTELLI DI ASSISTENZA A TUTELA DEI CITTADINI

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Il servizio già disponibile nelle province di Agrigento,

Caltanissetta ed Enna

“Ritardi nelle prestazioni sanitarie? Raccontaci il tuo disagio, ti aiutiamo a far valere i tuoi diritti”. La
Federazione Nazionale Pensionati (FNP) della Cisl lancia un progetto di assistenza a livello nazionale,
regionale e locale, attraverso uno sportello dedicato. Gli utenti potranno rivolgersi a questo servizio per
segnalare eventuali disagi legati all'erogazione delle prestazioni sanitarie da parte del servizio pubblico e,
dove sussistano i presupposti, far valere i propri diritti. Lo sportello si avvale del supporto legale e
specializzato di Adiconsum.
Il servizio è attivo nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna presso le seguenti sedi: ad
Agrigento in Via Leonardo Sciascia 132 (Tel. 0922 594886), a Caltanissetta in Via Canonico Pulci 9/B (Tel.
0934 21916), a Enna in Via San Sebastiano 21 (Tel. 0935 510927). È possibile contattare gli sportelli anche
via email all'indirizzo listediattesafnpcislagclen@gmail.com.
“Abbiamo voluto fortemente attivare questo sportello anche nelle nostre sedi territoriali – afferma la
segretaria generale della Cisl Agrigento Caltanissetta ed Enna Carmela Petralia – per offrire assistenza ai
cittadini che si trovano ad affrontare lunghe liste d'attesa per visite, analisi o ricoveri. È inaccettabile che per
ottenere una visita medica – prosegue – spesso si debbano aspettare mesi, se non anni. Molte persone sono
costrette a rivolgersi alla sanità privata, ma non tutti possono permetterselo, e questo porta, purtroppo, molti a
rinunciare alle cure. Attraverso questo servizio vogliamo invece dare ai cittadini un supporto concreto, offrendo
assistenza per far valere i loro diritti ed eventualmente velocizzare l’accesso alle prestazioni sanitarie,
tutelando chi, per difficoltà economiche, non può ricorrere al privato”.
“La salute è un diritto fondamentale dell'individuo e della collettività, come sancito dalla nostra
Costituzione – dichiara il segretario generale dei pensionati Cisl Agrigento Caltanissetta ed Enna Rosolino
Ricotta -. Il ridimensionamento del Servizio Sanitario Nazionale pubblico, che costringe le persone a pagarsi
cure e prestazioni sanitarie, non fa altro che aumentare le disuguaglianze, penalizzando in particolare chi è
malato, soprattutto quando la malattia si aggrava. Al di là delle ideologie, è necessario ricostruire un nuovo
patto sociale che promuova un welfare capace di rimettere al centro la persona”.
La FNP Cisl ricorda che esistono tempi massimi entro cui le prestazioni sanitarie devono essere
erogate e spiega cosa fare in caso di superamento di tali limiti: è necessario accettare la data proposta per
essere inseriti in lista d'attesa, così da far emergere il problema. Successivamente, in applicazione del D.Lgs.
124/1998, si può richiedere all'Asp di effettuare la prestazione in regime di intramoenia, pagando solo il ticket,

se dovuto. Per fare ciò occorre inviare un'istanza via email o raccomandata al Direttore Sanitario dell'Asp o
dell'Azienda Ospedaliera competente. Le sedi FNP Cisl di Agrigento, Caltanissetta ed Enna offrono anche il
servizio di supporto per la compilazione di tali istanze.

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