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E' di Mazara del Vallo una delle semifinaliste di Miss Italia: Desirèe Di Gregorio

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E’ di Mazara del Vallo una  delle semifinaliste di Miss Italia 2018. Giovanissima, bellissima e con il piglio risoluto di una siciliana vera, Desirèe Di Gregorio porterà la sua eleganza sulla passerella del concorso di bellezza nazionale più importante. Sui social la modella diciannovenne, già Miss Eleganza Sicilia Est  così ha dichiarato appena appresa la notizia:

“Non è folle chi insegue un sogno ma è folle chi lo abbandona! Io ci ho creduto in questo sogno e questo è stato possibile grazie anche ai miei genitori e alla mia famiglia che mi hanno sostenuta ed accompagnata per il tour nelle varie tappe siciliane, dove ho potuto mettermi in gioco e conoscere delle ragazze fantastiche. Ringrazio tutto lo staff di Miss Italia Sicilia per aver creduto in me e avermi supportata in questo viaggio. Adesso non vedo l’ora di arrivare a Jesolo per rappresentare, insieme alle altre finaliste, la mia amata Sicilia attraverso la fascia di “Miss Eleganza Sicilia Est”!  Ma noi de Il Giornale di Pantelleria abbiamo voluto anche intervistare la nostra splendida e simpatica siciliana, nata nella nota località del trapanese il 26 agosto 1999. Con i suoi 173 centimetri di altezza così ci racconta:

  “Ho lasciato Mazara del Vallo all’età di 5 anni trasferendomi a vivere, per motivi di lavoro dei miei genitori, in provincia di Pordenone. Ho da poco conseguito il diploma  al Liceo delle Scienze Umane e da ottobre frequenterò la facoltà di Matematica all’Università di Padova: ho una particolare attitudine per  le materie scientifiche.” Che genere di ragazza è Desirèe? “Sono molto sportiva, energica e sempre positiva! Ho praticato il nuoto per quindici anni e da un po’, ormai, mi alleno in palestra per mantenere il mio fisico tonico e in salute. Inoltre mi definiscono una ragazza solare, testarda e intraprendente: la mia determinazione, del resto, mi ha portata a non abbandonare il sogno di Miss Italia! Infatti, lo scorso anno mi sia dovuta fermare a metà del percorso a causa di un nuovo regolamento che non mi permetteva di accedere al concorso a causa dell’età, quest’anno ho deciso di rimettermi in gioco e di terminare questa esperienza entusiasmante.Visto che vive a Pordenone, avrebbe potuto concorrere con quella bandiera, come mai la Sicilia? “Perché nel cuore siciliana, infatti trascorro sempre tutta l’estate e le feste natalizie a Mazara Del Vallo, e sono onorata di rappresentare la mia Sicilia a Jesolo!” Dopo Miss Italia, ha già programmi o altri sogni? “Mi piacerebbe continuare a lavorare nel mondo dello spettacolo, in particolare vorrei preparami per diventare un’attrice, senza però tralasciare mai gli studi universitari.” Ma lei è già una fotomodella? “Si, e le confido che  quando poso mi sento me stessa e mi sembra di fare questo lavoro da sempre, sebbene abbia cominciato soltanto da qualche anno.Come si sente per domenica 16 settembre, quando ci sarà la finale di Miss Italia? “Adesso sono pronta e determinata, sperando di poter giungere alla finale! Miss Italia è per me anche una grande famiglia perché nel contesto vi sono persone meravigliose che  porterò sempre nel mio cuore, comunque vada!” Allora un doppio augurio per Desirèe per il suo compleanno per la settimana prossima e per il concorso! Marina Cozzo

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Gianfranco Ferré dentro l’obiettivo Forte di Bard. La mostra in Valle d’Aosta: 6 dicembre – 9 marzo 2025

Matteo Ferrandes

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Gianfranco Ferré dentro l’obiettivo

Forte di Bard. Valle d’Aosta

6 dicembre 2024 – 9 marzo 2025

 

A cura del Centro di Ricerca Gianfranco Ferré, Politecnico di Milano e CZ Fotografia

 

Il Forte di Bard continua la sua programmazione di grandi mostre dedicate alla fotografia e alla moda nello spazio espositivo delle Cantine.

 

Dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025 l’esposizione Gianfranco Ferré dentro l’obiettivo, realizzata dal Forte di Bard e a cura del Centro Ricerca Gianfranco Ferré del Politecnico di Milano e CZ Fotografia, presenta un percorso inedito dedicato al grande architetto e stilista a ottant’anni dalla nascita.

 

Il percorso espositivo è pensato per raccontare al pubblico il lavoro di Gianfranco Ferré a partire da immagini fotografiche, stampe in B/N, a colori, fotocolor, diapositive, provini e arricchito da abiti, schizzi e disegni.

 

Protagonista della narrazione è la sezione fotografica dell’Archivio Storico Gianfranco Ferré: oltre 90 opere, mai esposte prima, di otto maestri della fotografia di moda che con Ferré hanno lavorato a iconiche campagne pubblicitarie: Gian Paolo Barbieri, Guy Bourdin, Michel Comte, Patrick Demarchelier, Peter Lindbergh, Steven Meisel, Bettina Rheims e Herb Ritts.

 

Le sei stanze che accompagnano la galleria fotografica sono ispirate alla metafora della camera oscura e raccontano il processo di produzione dell’immagine attraverso provini, fotocolor, diapositive, scatti annotati dai fotografi. Al tempo stesso disvelano il processo creativo dello stilista introducendo sei principi operativi da lui spesso evocati – comporre, ridurre, enfatizzare, ricalibrare, decostruire, emozionare – che riconducono il linguaggio fotografico al lavoro di Ferré, accostando alle immagini altri elementi centrali della progettazione come i disegni, le cartelle materiali e gli stessi abiti.

Il percorso crea quindi continui rimandi che consentono di leggere il lavoro dello stilista nei tratti caratterizzanti dei diversi fotografi: dal rigore compositivo di Barbieri, agli scatti rapidi ed essenziali di Comte; dai racconti in chiaroscuro di Lindbergh, all’intensità dei ritratti di Rheims; dalle inquadrature eccentriche di Bourdin, alla ricercata naturalezza di Demarchelier; dal classicismo grafico di Ritts, sino alla complessità di Meisel, capace di far filtrare attraverso la realtà patinata della moda uno sguardo acuto sulla contemporaneità.

na mostra che attraverso un percorso multidisciplinare e non cronologico e esplorazioni di realtà virtuale e aumentata sviluppate all’interno del Centro di Ricerca vuole restituire una visione completa del lavoro di Gianfranco Ferré, che a proposito della relazione tra moda e fotografia scrisse:

 

“Lo stilista non deve soltanto sapere con chiarezza ciò che vuole, ma anche scegliere l’interlocutore adatto, quello che darà corpo, colore, luce e magia alla sua idea. Deve comunicare col fotografo, stabilire una complicità, dargli autonomia, ma con la certezza di potersi riconoscere nell’immagine realizzata. È una questione di feeling, di intesa. Certo, l’esperienza e la professionalità hanno una parte importante; ma senza la capacità di creare insieme, di condividere le emozioni, di fare lavorare insieme l’occhio e l’anima, la fotografia sarà vuota, fredda, inutile e falsa.” – Gianfranco Ferré, Lettres à un jeune couturier, Balland: Paris,1995.

 

La mostra verrà inaugurata giovedì 5 dicembre 2024, alle ore 18.00.

 

www.fortedibard.it

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Tremarco (Lega Pantelleria): “Solidarietà al Ministro Salvini, processato per aver difeso l’Italia”

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La Lega Pantelleria esprime piena solidarietà al Ministro Matteo Salvini, sottoposto a un processo per aver semplicemente fatto ciò che ogni buon rappresentante del popolo dovrebbe fare: difendere i confini della nostra nazione e rispettare il mandato ricevuto dagli elettori.
Come sottolineato da Federico Tremarco, rappresentante della Lega e assessore comunale a Pantelleria, “Salvini ha operato in piena coerenza con i valori che hanno portato la Lega a ottenere un forte sostegno popolare nelle urne: sicurezza, sovranità nazionale e il rispetto delle regole. Le sue azioni, durante la gestione del caso Open Arms, non sono altro che un atto di responsabilità verso gli italiani, che chiedevano con forza il controllo dei flussi migratori e il rispetto delle leggi.”
Matteo Salvini ha preso decisioni difficili, ma necessarie, nel contesto di un’Europa che troppo spesso ha lasciato sola l’Italia nell’affrontare l’emergenza migratoria. Le politiche sull’immigrazione del Ministro non solo rispettavano il mandato ricevuto dagli elettori, ma erano il risultato di una strategia condivisa all’interno del governo per contrastare l’immigrazione clandestina e proteggere il nostro Paese.
Eppure, oggi assistiamo a un processo e una richiesta di condanna che potrebbero apparire, più che come una questione giudiziaria, come una manovra orchestrata da chi, politicamente, ha fallito nel difendere gli interessi dell’Italia. Sinistra e Movimento 5 Stelle, incapaci di contrastare Salvini nelle urne, sembrano aver trovato nelle aule dei tribunali un nuovo campo di battaglia. Non si può fare a meno di notare come molti di coloro che attaccano il Ministro abbiano, in passato, favorito politiche migratorie lassiste e inefficaci, che hanno messo in pericolo la sicurezza del nostro Paese.
Tremarco aggiunge: “Non dobbiamo dimenticare che Salvini ha agito nell’interesse degli italiani, seguendo il principio di responsabilità che gli elettori della Lega hanno apprezzato e premiato. Tentare di criminalizzare un Ministro che ha cercato di far rispettare le leggi e difendere la sovranità del nostro Paese appare come un tentativo politico di screditare un’intera visione che molti italiani condividono”.
La Lega Pantelleria, dunque, si schiera fermamente al fianco del Ministro Salvini, convinta che la giustizia non si piegherà a logiche politiche e che ogni rappresentante del popolo debba poter operare senza il timore di essere perseguitato per aver fatto ciò che il suo ruolo gli imponeva.
Salvini non è solo, conclude Tremarco. “Con lui ci sono milioni di italiani che hanno scelto di affidargli la difesa del nostro Paese. Non ci fermeranno”.

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Totò Schillaci, Regione intitolerà al bomber una sala dell’assessorato allo Sport

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Presidenza della Regione
La Regione Siciliana intitolerà la sala riunioni dell’assessorato del Turismo, dello sport e dello spettacolo in via Notarbartolo, a Palermo, alla memoria di Totò Schillaci, prematuramente scomparso. L’iniziativa, intrapresa dall’assessore Elvira Amata e condivisa dal presidente della Regione Renato Schifani, permetterà di rendere omaggio al campione di calcio palermitano con una cerimonia che sarà organizzata nei prossimi giorni.

«È doveroso – afferma il presidente Schifani – perpetuare la memoria di un nostro conterraneo che, grazie ai suoi goal, ha fatto sognare gli italiani. La sua vita e la sua carriera hanno dimostrato a tutti che il talento, la tenacia e la voglia di riscatto consentono di realizzare obiettivi apparentemente impossibili. Ricordare Totò Schillaci significa offrire un modello di umiltà e perseveranza alle nuove generazioni».

«Ho avvertito l’esigenza di intitolare la sala riunioni dell’assessorato alla memoria del campione Totò Schillaci – aggiunge l’assessore Amata – perché sono certa che questa iniziativa potrà contribuire a rendere sempre più viva la memoria in un contesto, come quello rappresentato dalla nostra istituzione, che ha la titolarità delle competenze in materia sportiva».

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