Cronaca
E’ morta Eleonora Giorgi, lottando fino alla fine con il sorriso

E’ morta a settantuno anni, questa mattina, Eleonora Giorgi, per una malattia che non le ha dato tregua, ma che lei ha combattuto come una leonessa fino alla fine.
E fino alla fine non ha mai perso il suo immancabile sorriso che la distingueva nel cinema, insieme a quegli occhi immensi come il cielo.
Mesi, giorni, ore, di attesa del nefasto giorno, raccontato sui social per condividere il dolore ma anche per esorcizzare certi mali che non ne vogliono sapere.
Una vita dedicata all’arte e alla cultura, come attrice, autrice e regista. Sempre leggera e semplice ma con quella nota di intensità che non sarà dimenticata.
Tantissimi i messaggi di commiato e affetto che si stanno sovrapponendo per l’attrice romana. E lei, legata ai figli Gabriele Rizzoli, nato dal matrimonio con l’editore Angelo Rizzoli, e Paolo CIavarro avuto con l’ex marito Massimo Ciavarro, che vive ormai a Lampedusa da tempo, li ha avuti al suo fianco fino all’utlimo respiro.
Viveva questi ultimi momenti di vita con questo spirito: “Ogni giorno è un regalo”.
In copertina immagine dal web

Salute
Sanità. Di Paola (M5S) chiede le dimissioni del manager ASP di Trapani Ferdinando Croce

Il coordinatore Cinquestelle Sicilia: “Caso Trapani potrebbe non essere isolato, accesso agli atti a tutte le ASP siciliane per quantificare spese in comunicazione. Sprechi in linea con Schifani che istituisce cerimoniale da Casa Bianca”.
Palermo 6 marzo 2025 – “Sto predisponendo richieste di accesso agli atti a tutte le ASP siciliane per conoscere quanto spendono in comunicazione. Quello di Trapani potrebbe non essere un caso isolato. Intanto il direttore dell’ASP di Trapani Ferdinando Croce deve dimettersi”.
Lo comunica il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e deputato ARS Nuccio Di Paola.
“Mentre i nostri concittadini – spiega Di Paola – sono perennemente costretti a viaggi della speranza non solo per curarsi ma anche per avere l’esito di un esame, i manager delle ASP, che ricordiamolo, sono nominati dalla politica, sperperano soldi pubblici per realizzare spot che potrebbero essere anche ritenuti ingannevoli, anziché dare risposte ai pazienti. Una realtà agghiacciante che vede contrapporsi, da un lato pazienti accasciati per giorni su sedie e barelle nelle sale d’aspetto dei nostri ospedali e dall’altro, manager in giacca e cravatta che bramano visibilità, sperperando soldi pubblici in campagne pubblicitarie. Ambizioni, quelle dei manager che, in Sicilia talvolta, possono culminare anche in cariche da assessore regionale. Questo modus operandi non imbarazza il presidente della Regione Renato Schifani che, come apprendiamo dalla stampa, si sarebbe dotato di un cerimoniale da ‘Casa Bianca’ e spenderebbe centinaia di migliaia di euro in cadeau e comunicazione. Evidentemente per i politici di destra, è più importante far apparire ai siciliani che tutto va bene, quando invece è un disastro in ogni ambito della nostra Isola. Nel frattempo noi continueremo a lavorare affinché i siciliani aprano gli occhi” – conclude il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola.
Salute
Sicilia: Sanità. Giambona “Con referti istologici inevasi nuova bufera su sistema Schifani”

(6 marzo 2025) – “Il numero di 3.300 referti istologici inevasi dall’Asp di Trapani è l’ennesima prova del fallimento del sistema sanitario regionale, frutto delle scelte politiche di Renato Schifani. Un sistema che, purtroppo, si è costruito attorno a logiche di potere, senza mettere al centro la salute dei cittadini siciliani. Come Partito Democratico, abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare per ottenere chiarimenti su una questione che sta mettendo seriamente a rischio la salute di migliaia di siciliani”. Con queste parole, il vice-presidente del gruppo parlamentare del PD, Mario Giambona, si è espresso sul caso dei 3300 referti istologici inevasi dall’Asp di Trapani.
“È fondamentale individuare e responsabilizzare chi ha causato questo disastro, ossia i manager nominati dalla politica della maggioranza di centro-destra siciliana, che troppo spesso hanno dimostrato di non essere all’altezza del loro ruolo. A questo si aggiungono le gravi osservazioni della Corte dei Conti, che evidenziano le falle di un sistema sanitario regionale ormai allo sbando. Il Partito Democratico non si tirerà indietro: continueremo a batterci per un servizio sanitario efficiente e accessibile per tutti i siciliani. Questo quadro drammatico è emerso anche dalle visite che noi del Pd stiamo compiendo nelle strutture sanitarie siciliane, documentando con attenzione la situazione che, purtroppo, conferma la gravità della crisi”.
Salute
Asp di Trapani, piano straordinario per più di oltre 3.300 referti in ritardo da smaltire entro 14 marzo

Coinvolte altre strutture sanitarie della Sicilia per collaborare alla redazione dei referti
Convocata, ieri 5 marzo, riunione d’urgenza, in Assessorato alla Salute. Un vertice condotto da Daniela Faraoni, per risolvere quella che è una problematica senza precedenti: oltre 3 e 300 referti ancora inevasi.
Lo scopo del vertice è trovare il modo per abbattere i tempi di attesa nella refertazione dei campioni di anatomia patologica, presso l’Asp di Trapani. E’ proprio a seguito dell’incontro avvenuto, come riferisce “In Sanitas”, tra il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, a Palazzo d’Orleans.
Alla riunione, alla quale oltre all’assessore erano presenti anche i dirigenti di alcune Aziende sanitarie e ospedaliere siciliane, chiamate a collaborare.
I numeri riferiti dei campioni ancora non refertati: 1.405 campioni del 2024 e 1.908 del 2025 ancora in attesa di refertazione.
Il piano si rivolge a diverse strutture sanitarie siciliane. L’obiettivo è smaltire l’arretrato entro il prossimo 14 marzo 2025.
Come riporta sempre “In Sanitas” “Già nelle scorse settimane, parte dei campioni era stata affidata a strutture convenzionate, ma ora si passa alla fase decisiva: Asp di Palermo, Catania e Caltanissetta, Villa Sofia-Cervello, Civico, Fondazione Giglio si occuperanno di refertare circa 300 campioni ciascuna entro la scadenza fissata. Il Policlinico di Palermo, già
impegnato nel recupero dei referti 2024, si concentrerà invece su questi.
Nel corso della riunione è emerso che i tempi medi di refertazione, delle strutture sanitarie coinvolte, variano da 7 a 14 giorni con tempi leggermente più lunghi (max altri 10 giorni) per quei campioni che in base al triage sono classificati come non prioritari”
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