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Cronaca

E’ Salvatore Sinagra di Favignana il ragazzo ridotto in coma in una rissa in Spagna

Direttore

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Calci, pugni e sprangate dopo una partita a calcio balilla, in un bar di Las Palmas, vittima un giovane egadino

E’ Salvatore Sinagra il giovane di Favignana ridotto in coma dopo pestaggio sembrerebbe per futili motivi.
Il 30enne ora è ricoverato in condizioni critiche presso un nosocomio di Las Palmas,.

La colluttazione fatale  si sarebbe scatenata  in un bar in cui si trovava insieme ad alcuni amici e stava giocando a calcio balilla. 
Dopo uno scambio di battute acide, Sinagra sarebbe uscito dal locale per fumare una sigaretta e lì sarebbe stato aggredito con calci e pugni, forse qualcuno ha utilizzato anche una spranga. Dopo di che gli aggressori sarebbero scappati.
Il Sindaco delle Isole Egadi così si è espresso in un post:

L’Amministrazione Comunale e l’intera comunità di Favignana e delle Egadi si stringono attorno a Salvatore Sinagra, giovane favignanese vittima di una grave aggressione in Spagna.
“Quanto accaduto è un fatto gravissimo”, dichiara il sindaco Francesco Forgione. “Siamo vicini a Salvatore e alla sua famiglia in questo momento difficile. Chiediamo che tutte le Istituzioni preposte si attivino per fare piena luce sull’accaduto e individuare i responsabili”.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Economia

Straccia-bollo, né sanzioni né interessi sulle cartelle pagate nei punti Aci entro il 30 aprile

Matteo Ferrandes

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Presidenza della Regione
Attiva anche per il 2025 la misura della Regione Siciliana “Straccia-bollo” che consente ai siciliani morosi di pagare la tassa automobilistica scaduta senza interessi e sanzioni. Per evitare la prescrizione dopo i tre anni, infatti, non verrà effettuata dall’Agenzia delle entrate e riscossione (Ader) la sospensione di tutte le attività e delle procedure relative ai bolli non versati.

Per ottenere lo sgravio è necessario effettuare il pagamento esclusivamente nei punti Aci, o negli sportelli convenzionati, entro il 30 aprile del 2025. Solo così, infatti, sarà possibile saldare la cartella con l’importo ridotto. Settimanalmente Aci farà, quindi, pervenire al dipartimento regionale delle Finanze e del credito i flussi dei pagamenti e quest’ultimo, poi, provvederà a comunicare ad Ader la cancellazione delle somme non dovute grazie allo “Straccia-bollo”.

La misura, così come previsto dalla legge di Stabilità 2025-2027, riguarda la tassa automobilistica regionale scaduta e non pagata tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023.

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Economia

Campagna “Dona un farmaco”, a Pantelleria presso farmacie Greco e Ganci

Direttore

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La Dott.ssa Panzarella della Farmacia Greco: “E’ giusto aderire. Molto spesso la gente rimanda a cura per mancanza di disponibilità economica”

Dal 4 al 10 febbraio presso le Farmacie Ganci e Greco, di Pantelleria Centro,  partecipano alla grande raccolta di medicine.
L’iniziativa è svolta sotto l’alto patronato del Presidente della repubblica e permette di donare un farmaco da Banco che verrà consegnato a chi ha realmente necessità.

La Dott.ssa Mimmi Panzarella della Farmacia Greco, così ci spiega: “E’ giusto aderire. Le nostre farmacie lo hanno sempre fatto. Con questa campagna si può donare qualche farmaco a chi non può permetterselo. 
Purtroppo queste realtà esistono, ci sono e molto spesso la gente rimanda la cura per mancanza di disponibilità economica”

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Politica

Bruno Vespa sbotta e difende a spada tratta il Governo sul caso Almasri

Redazione

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Cinque minuti, Bruno Vespa fuori di sè, difende Giorgia Meloni e fa un affondo contro la
magistratura: “Lo sanno tutti”. Bruno Vespa, nella sua striscia quotidiana su Rai 1, attacca le
accuse contro Giorgia Meloni e il governo, difendendo la premier contro la tempesta mediatica. Il
caso Almasri ha sollevato polemiche di portata internazionale, con la notizia che ha travalicato i
confini italiani e ha fatto il giro dei principali media globali, incluso il Financial Times.
La notizia che la premier Giorgia Meloni e alcuni suoi ministri siano stati iscritti nel registro degli indagati ha suscitato una reazione immediata e veemente da parte della stessa Meloni, che ha espresso il proprio disappunto per l’attenzione mediatica che ha suscitato la vicenda. “Mi fa andare ai matti”, ha commentato la presidente del Consiglio, richiamando l’attenzione sulla tempistica sospetta e sulle modalità di gestione della vicenda da parte degli inquirenti.

La vicenda ha dato il via a nuove accuse nei confronti della magistratura, con Meloni che ha
affermato: “Se vogliono governare, si candidino”. Secondo la sua interpretazione, il caso potrebbe
nascondere dietro di sé un tentativo di discredito nei confronti del governo e, in particolare, della
sua figura. L’accusa di strumentalizzazione politica non è passata inosservata, e l’esecutivo ha
messo sotto accusa i presunti legami tra magistratura e politica, suggerendo che la tempistica
dell’inchiesta possa essere un attacco mirato all’attuale governo.

Bruno Vespa contro le accuse politiche
La striscia quotidiana di Bruno Vespa, Cinque Minuti, ha visto un intervento decisamente acceso
da parte del noto giornalista e conduttore. Nel corso della puntata del 30 gennaio, Vespa non ha
risparmiato critiche nei confronti di chi sta cercando di alimentare la polemica contro il governo.
La discussione si è accesa quando l’esponente del Verde Angelo Bonelli ha attaccato il governo di
Meloni, accusandolo di una serie di scelte politiche controverse. A contrasto, il viceministro della
Giustizia Francesco Paolo Sisto ha cercato di difendere l’operato dell’esecutivo.
Tuttavia, dopo le dure parole di Bonelli, è stato proprio Vespa a chiudere la trasmissione con
un’affermazione forte e decisa: “Tutti sanno, di tutti i partiti, che in ogni Stato si fanno delle cose
sporchissime, anche trattando con i torturatori per la sicurezza nazionale. Questo avviene in tutti
gli stati del mondo”. Con queste parole, Vespa ha voluto sottolineare come certe dinamiche,
purtroppo, siano comuni a molti governi, senza fare distinzioni politiche. La sua critica ha toccato
l’intero panorama politico, mettendo in luce le difficoltà e le ombre che ogni governo può trovarsi
a fronteggiare, anche in contesti complessi.
Il momento finale, in cui ha concluso dicendo “Adesso Stefano De Martino ed Affari Tuoi”, ha
avuto un effetto di chiusura spettacolare, facendo scivolare il dibattito verso una sorta di distacco
dall’infuocato confronto politico. Raramente si è visto un Vespa così deciso e scatenato, a difesa
della Meloni e del suo esecutivo.
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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