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Comunità

Erbe aromatiche padroneggiano Pantelleria

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Le erbe aromatiche a Pantelleria la fanno da padrone. Se ne trovano spontanee in ogni dove: orti ben curati, rocce, o matarette abbandonate. Esse sono sempre pronte per essere colte e inondare con i loro umori i migliori piatti dell’isola. Daniele Ciani per la rubrica Zibibbo&Cannella ci racconta tutto con la sua eleganza sul vero insaporitore naturale.

Sono dette erbe aromatiche tutte quelle erbe che contengono essenze profumate e sprigionano aromi caratteristici per ognuna di esse. Attualmente provengono, quasi tutte, da coltivazioni ma alcune possono ancora trovarsi allo stato selvatico.

Hanno avuto un’importanza fondamentale nella cucina del passato per insaporire i cibi, soprattutto quando il sale costava molto e veniva sostituito da una grande quantità di erbe aromatiche, per di più spontanee, quindi con un maggiore potere aromatico. Si, quelle selvatiche hanno un aroma più intenso e più”grasso”, mi viene in mente, per fare un esempio, la rughetta selvatica che con pochissime delle sue foglioline strette a forma di lancia riesce ad insaporire qualsiasi vivanda mentre quella coltivata ha bisogno di essere usata in grande quantità per raggiungere lo stesso effetto.

Ce ne sono moltissime ma, alla fine, sono poche quelle che, in Italia, usiamo più spesso a livello nazionale, Rosmarino, Salvia, Prezzemolo, Basilico, Origano, Alloro, mentre altre sono usate più a livello regionale. Finocchietto selvatico in Sicilia, Mentuccia e Menta nel Lazio, Mirto in Sardegna, Timo, di varie qualità, inToscana, Maggiorana ,di diverse specie, nelle Marche e in Liguria , che è la regione che vanta il maggior uso di erbe, e cosi via. Ci fu un periodo della storia che furono addirittura quasi dimenticate quando presero il sopravvento le spezie,che essendo molto care, davano “nobiltà” ai piatti ed essendo secche potevano mantenersi a lungo. Ma con l’avvento della “nouvelle cuisine”è ritornato l’uso delle erbe aromatiche in ogni ricetta e nonostante il fallimento di questo tipo di cucina, le erbe sono rimaste a far parte dei nostri piatti.

C’è chi ancora confonde l’erba aromatica con le spezie. L’erba è un aromatizzante fresco, anche se si può adoperare essiccato, proprio dell’ambiente mediterraneo, mentre la spezia è sempre,o quasi, un seme secco proveniente dall’Oriente o dall’Africa. L’erba aromatica fresca va spezzettata al momento dell’uso per poter dare il miglior risultato aromatizzante ad esclusione del rosmarino e alloro che devono essere preparati prima dell’uso perchè cosi perdono un po’ della sensazione amara. Inoltre bisogna tener presente che durante la cottura alcune modificano le loro aromaticità come il rosmarino nelle carni arrosto che tende a sprigionare una forte sensazione erbacea coprente gli altri delicati aromi, e alcuni tipi di basilico che durante la cottura con il pomodoro producono un forte odore di menta.

Ecco perchè le erbe vanno usate con esperienza rifacendosi alle tradizioni che sono sempre fondate sull’esperienza di generazioni e su associazioni di sapori provati e collaudati scoprendo , per esempio, che la salvia si sposa magnificamente con il maiale arrostito e con il vitello nei saltimbocca, il rosmarino negli arrosti insieme all’aglio, il finocchietto selvatico con il pesce azzurro esaltandone il sapore,che il basilico non tradirà mai il pomodoro, che la maggiorana non va molto d’accordo con le carni e i pesci cucinati in maniera semplice ma è superlativa con i loro ripieni e con le uova.

E’ l’esperienza che ci porta a scoprire anche nuove combinazioni di accostamenti come la menta con il polpo in insalata,che la mentuccia non va bene solo con i carciofi ma anche con i porcini arrostiti o ovoli crudi, che poco alloro rende superbo il pesce grasso in umido e altri innumerevoli abbinamenti. Nelle cucine degli altri paesi, sia europei che extra, le qualità delle erbe aromatiche usate sono veramente tante e , debbo dire, con buoni risultati ma forse i nostri prodotti alimentari hanno già naturalmente le loro aromaticità e a noi bastano quelle poche erbe per raggiungere il” sublime”.

Daniele Ciani

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria – Giornata violenza sulle donne, il Rotary Club dedica targa a Rosanna Belvisi e Anna E. Fontana

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Il Rotary Club di Pantelleria, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, scoprirà una targa in Piazzetta Unesco, in memoria di Rosanna Belvisi e Anna Elisa Fontana.

L’evento rientra in quello più grande, organizzato dal Comune di Pantelleria e che prevede un corteo da Piazza Cavour fino a Piazzetta Unesco, dove verrà istallata la panchina rossa precedentemente esposta sotto il Castello Medievale.

Le due donne di Pantelleria, barbaramente uccise dai propri compagni, sono rimaste nella memoria dell’isola come emblema del femminicidio.

Il Rotary, per non dimenticare e coltivando sempre con slancio il sociale, nella persona del suo presidente Mimmi Panzarella, inciderà i loro nomi nel cuore cittadino dell’isola.

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Mazara del V., appello del Cardinale Zuppi “Guardare al Mediterraneo e ai migranti con l’occhio dell’incontro”

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«GUARDARE AL MEDITERRANEO E AI MIGRANTI CON L’OCCHIO DELL’INCONTRO»
DA MAZARA DEL VALLO L’APPELLO DEL PRESIDENTE CEI CARD. MATTEO ZUPPI

«Dobbiamo guardare al Mediterraneo e ai migranti con l’occhio della storia, a volte faticosa e cruenta, e quello dell’incontro, sennò questo diventa scontro. Bisogna difendere sempre la vita, perché nessuno la perda e poi dobbiamo considerare il mare Mediterraneo come il mare nostrum e non un mare di nessuno dove la vita non conta più niente». È quanto ha ribadito il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ieri a Mazara del Vallo per l’assemblea diocesana convocata dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. Quella di Mazara del Vallo è stata una dei primi incontri territoriali diocesani per il cardinale Arcivescovo di Bologna dopo l’assemblea sul Sinodo che si è svolta a Roma lo scorso week-end. Il cardinale Zuppi è intervenuto in Cattedrale parlando ai fedeli: «Cosa vuole dire essere cristiani? Mettersi la medaglia? Essere cristiani significa essere una comunità battesimale, nessuno è spettatore, nessuno è estraneo. Siamo uguali? No, ma dobbiamo costruire tutti insieme la comunità». Poi ha parlato della bellezza della prossimità: «La conseguenza è che trovo il mio prossimo – ha detto – abbiamo tutto reso dovere senza spiegare l’amore. Se vedo qualcuno che ha bisogno l’aiuto e la chiave è la compassione». Poi un passaggio del cardinale sulle relazioni: «Sono aumentate moltissimo le malattie delle relazioni che sono nel profondo – ha detto – ossia ci sono tante persone, compresi i giovani, che stanno chiusi a casa e che noi dovremmo guarda con l’amore. Abbiamo tante sofferenze, tante stranezze, tante tristezze ma è anche tanto frutto delle difficoltà delle relazioni. Ho paura che un eccesso di medicalizzazione senza la prossimità non aiuta. Io posso mandare tutti gli esperti, ma se sono solo rimango tale». Il Sinodo, ha spiegato il cardinale Zuppi, «è un’opportunità meravigliosa di decidere le cose insieme, capirle. Prendiamola sul serio, partecipiamo ma dobbiamo sentirla con l’amore e così aiutare questo corpo umano che è la Chiesa nella sua bellezza, in una generazione che ne è lontana e che tante volte cerca delle risposte ma non le trova».

VESCOVO: «FACCIAMOCI TRAVOLGERE DAL FERVORE» – «Il fervore è il sale della testimonianza cristiana, è il lievito della sua perenne vivacità. A tutti chiedo uno slancio per superare scoraggiamento e pessimismo, dobbiamo intraprendere nuove vie dell’entusiasmo spirituale». Lo ha detto a conclusione dell’incontro in Cattedrale il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. E il Vescovo ha aggiunto: «Girando le comunità parrocchiali vedo germogli nuovi – ha detto – grazie alla Consulta giovanile che ci sta mettendo in dialogo, adulti e giovani».

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Pantelleria, associazioni insieme con l’amministrazione per eventi stagione 2025. L’invito a partecipare

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Il Comune di Pantelleria, in vista del sopraggiungere della stagione prossima, invita le associazioni del Terzo Settore, allo scopo di pianificare e lavorare in sinergia in eventi e progetti.

Ecco cosa recita l’invito

Gentili rappresentanti delle Associazioni del Terzo Settore,

con grande piacere vi invitiamo a partecipare all’incontro organizzato dall’Amministrazione Comunale che si terrà mercoledì 20 novembre 2024 alle ore 12:30 presso la sala consiliare del municipio.

L’incontro ha l’obiettivo di pianificare e coordinare insieme le iniziative e gli eventi sociali per la stagione 2025.
Sarà un’importante occasione di confronto e collaborazione per valorizzare il nostro territorio e rispondere in maniera concreta alle esigenze della nostra comunità.

Vi invitiamo a portare proposte, idee e suggerimenti per arricchire la programmazione e creare sinergie tra le diverse realtà associative presenti.

Confidiamo nella vostra partecipazione attiva e vi ringraziamo anticipatamente per il contributo che saprete offrire.

Cordiali saluti,
L’Assessore alle Politiche Sociali
L’Assessore all’ associazionismo e volontariato

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