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Cronaca

Favignana – Insulti omofobi in Consiglio C., LiberEgadi “solidarietà per gli offesi, ma verità innanzitutto”

Redazione

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LiberEgadi: solidarietà alle parti offese ma verità innanzitutto

Il gruppo LiberEgadi, prendendo le distanze da qualsiasi atto scomposto e da qualsiasi offesa verbale pronunciata durante il Consiglio comunale di ieri, comprese le offese di Sindaco e Assessori verso la cittadinanza o verso i consiglieri comunali, vuole esprimere massima solidarietà alle persone offese, il consigliere e concittadino Pietro Giangrasso e il giornalista Maurizio Macaluso, qualora effettivamente la parola pronunciata da un cittadino presente in aula fosse riconducibile a un insulto omofobo.

Purtroppo la parola utilizzata, che non abbiamo sentito chiaramente, vista la confusione dell’aula e che oggi ci viene resa nota attraverso i Social, la dice lunga sulla provenienza stessa del termine che non è di matrice locale e che forse è stato confuso con un’altra parola, “pupo” dicono… volendo dire che uno dei consiglieri che sostengono il sindaco è un burattino. Nell’uno o nell’altro caso, le offese verso chiunque sono da condannare e infatti la Presidente ha prontamente allontanato dall’aula il soggetto che ha proferito l’insulto.

Un anziano ultraottantenne favignanese, figlio del suo tempo e della sua cultura, che ha sbagliato e che è stato immediatamente allontanato. Da qui a dire che in Consiglio comunale c’è omofobia o che si sia tollerato un insulto omofobo c’è del marcio e del falso. Né una parola pronunciata da un singolo, che ne deve rispondere personalmente, può essere estesa a pensiero collettivo o associata in alcun modo al comportamento dei consiglieri.

La comunità egadina è accogliente e aperta da sempre, lo dimostrano non solo i Pride organizzati negli ultimi anni, svoltisi con serenità, allegria e partecipazione, ma anche l’assenza nel territorio episodi di violenza verbale o attacchi per l’orientamento sessuale. Il consigliere Pietro Giangrasso vive nelle Egadi e può confermarlo.

Ci dispiace che ancora una volta Francesco Forgione e l’assessore Monica Modica cerchino di distogliere l’attenzione dal loro fallimento politico, non accettando il dibattito svoltosi in Consiglio, argomentato con l’elenco delle tante promesse disattese, strumentalizzando una parola, che forse non era nemmeno quella, detta da un anziano, noto a tutti, dal temperamento particolare. E ci dispiace ancora di più che la signora Modica abbia influenzato giornalisti e politici regionali, come la sua amica Cristina Ciminnisi, donna intelligente e stimatissima, a proprio favore, facendo uscire comunicati stampa del tutto errati.

È all’onorevole Ciminnisi che ci rivolgiamo, invitandola ufficiosamente e se necessario anche ufficialmente, a incontrare il nostro gruppo, che include le due maggiori cariche istituzionali del Comune: Presidente e Vicepresidente del Consiglio, per ascoltare la voce di chi ha fatto eleggere questo Sindaco e ha sempre avuto a fondamento del proprio credo politico, la libertà di pensiero, l’inclusione sociale, il ripudio di ogni forma di discriminazione. Si sta cercando di far passare il messaggio che vi sia una “guerra tra fazioni politiche” arrivata a tal punto da far tollerare insulti omofobi in Consiglio Comunale. Siamo alla frutta e ci vergogniamo ancora una volta per questa amministrazione. Le parole pesano e sono macigni di cui ciascuno deve portare il peso per sempre.

La guerra di cui si parla è solo opposizione politica, le fazioni non ci sono, perché il sindaco è stato sfiduciato in questi 4 anni dai suoi stessi sostenitori, dai consiglieri della sua maggioranza e dai fiduciari da lui stesso scelti. La verità è che il cortocircuito ormai grottesco che si è innescato è fra due gruppi: Forgione da un lato e i 7/12 del Consiglio comunale, ovvero i 7/12 della popolazione dall’altro.

L’unica sconfitta visibile è quella della democrazia. A Marsala lunedì si discuterà la sfiducia del sindaco Grillo, ogni giorno decine di sfiducie si discutono in tutta Italia, ma per fortuna, non tutti hanno la tracotanza di Forgione. Per dirla fino in fondo Forgione e la sua Giunta hanno offeso e continuano a offendere in questi anni cittadini, consiglieri, assessori e impiegati comunali.

Noi rinneghiamo qualsiasi forma di discriminazione, di insulto, di violenza, compresa quella inaccettabile e pericolosissima della negazione della democrazia, di cui il Consiglio comunale è espressione. A Pietro e a Maurizio, la nostra solidarietà massima e incondizionata.

Favignana, 1 giugno 2024
Gruppo LiberEgadi

Antonella Armetta, Emanuela Serra, Giuseppe Nicolò Bannino

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Ambiente

Isola delle Femmine, mega festa nella Riserva Lipu. Al via denunce

Direttore

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Isola delle Femmine in mezzo alla notizia per party/video-clip

 In poche ore è impazzata la notizia di una mega festa all’Isola delle Femmine, demonizzata dai più, essendo quello territorio sotto vincolo di riserva naturale. 

 Dalle prime notizie, sembrerebbe che la mega festa sia stata organizzata da due giovani palermitani, in maniera del tutto abusiva e che ha portato molta immondizia su un territorio reso praticamente sacro dal 1996.

Dopo le denunce e l’arrivo delle autorità giudiziarie, sono arrivate notizie che mitigano in qualche misura la portata e che parlerebbero di autorizzazioni e che si è trattato di una simulazione per un video-clip, per valorizzare le bellezze dell’Isola delle Femmine. 
Questa è la spiegazione che avrebbe dato il dj della chiassosa festa

Come riporta ANSA SICILIA 
    “Non sono l’organizzatore dell’evento sull’isolotto. Ho solo accettato di fare da dj per il video clip. Ho letto l’autorizzazione da parte della proprietaria e mi è stato garantito che erano stati avvertiti sia la Capitaneria di Porto che l’ente gestore per la realizzazione del videoclip – aggiunge Maurizio Giglio – Come è finita si sa. Ma ribadisco che non c’era alcuna volontà di danneggiare l’isola ma realizzare un video sui quattro elementi fondamentali della natura per i filosofi greci, acqua, aria, terra e fuoco”.
    © Copyright ANSA

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Economia

Estate nera per i trasporti aerei: 15 milioni di risarcimento a giugno

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Quindici milioni di euro. A tanto ammonta la somma richiedibile da parte dei viaggiatori alle compagnie aeree, per il solo mese di giugno, per via dei pesanti disservizi aerei, che, entro agosto possono raggiungere anche i 60 milioni di euro. Questa è la stima, raccolta dal dipartimento ricerca e sviluppo della claim company, ItaliaRimborso, che, giornalmente, riceve reclami da parte di passeggeri, spesso lasciati da soli in aeroporto per via di un volo cancellato o di un volo in ritardo.

Un trend certamente in crescita nell’ultimo periodo e destinato ad aumentare nel corso dell’estate, a partire da questo weekend, il secondo proprio della stagione estiva. Basti pensare che, nel mese di giugno, i disagi aerei sono quasi raddoppiati rispetto al mese di maggio, con la prevalenza dei disservizi aerei provocati dalle compagnie aeree low cost, anche per il maggiore numero di voli operati rispetto ad altre compagnie. I disagi aerei, infatti, aumentano al costante aumento dei voli operati da parte delle compagnie aeree, che, nelle ultime settimane, ed in particolare negli ultimi dieci giorni si ritrovano a dover provocare dei disagi aerei, nei più dei casi per guasti sul piano tecnico. In altre situazioni, invece, gli aeroporti non sono pronti a ricevere il numero cospicuo di passeggeri che stanno volando nei cieli italiani.

Ecco quindi che i disservizi aerei possono essere dietro l’angolo, considerando che luglio e agosto sono i mesi preferiti dagli italiani per partire. Il più dei casi, infatti, la responsabilità ricade proprio sulle compagnie aeree ed i passeggeri si possono rifare sul Regolamento Europeo 261/2004, ottenendo una compensazione pecuniaria che va da 250 a 600 euro. Una sorta di risarcimento richiedibile se il volo in ritardo supera le tre ore, o, se il volo viene cancellato con un preavviso inferiore a 14 giorni.

«Giornalmente – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – veniamo costantemente contattati dai passeggeri che ricevono un disservizio aereo per richiedere la nostra assistenza. Ciò che stiamo analizzando in queste settimane è qualcosa che va fuori dal normale, tanto da dover incrementare il personale in azienda, garantendo una copertura anche nei fine settimana, spesso scelti dai viaggiatori per spostarsi in aereo. Le compagnie, infatti, spesso, lasciano il viaggiatore solamente con una mail ed il passeggero, così, non si trova preparato, non conoscendo i propri diritti. I 15 milioni di euro richiedibili di risarcimento per i viaggiatori, per il solo mese di giugno, sono la testimonianza dei pesanti disservizi aerei di questi giorni».

È bene precisare che, in situazioni di sciopero, come quello del prossimo venerdì 5 luglio, il passeggero non può richiedere la compensazione pecuniaria, ma, può ottenere il rimborso delle spese sostenute per giungere a destinazione. Tra queste rientrano quelle per il trasporto, le eventuali notti in hotel e pasti.

«Nei casi di scioperi – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi alla compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso, rivolgendosi direttamente al vettore aereo, ad un claim company o ad un proprio legale di fiducia».

Se da un lato la normativa europea garantisce i diritti ai viaggiatori, dall’altro, la realtà dei fatti è spesso complicata. Ad oltre un anno dell’entrata in vigore della riforma Cartabia, che doveva snellire la burocrazia giudiziaria, si registra un maggior danno ai passeggeri ed un beneficio per le compagnie aeree, con in prima fila le lowcost straniere.

La riforma Cartabia, infatti, ha modificato il processo civile anche davanti al giudice di pace, introducendo l’obbligatorietà della conciliazione. L’auspicio del ex Ministro Marta Cartabia circa lo snellimento del carico giudiziario davanti ai giudici di pace, ad oltre un anno dell’entrata in vigore, è infatti smentito dai fatti, a danno dei passeggeri aerei costretti ad attendere tre anni per ottenere un indennizzo che, nella maggior parte dei casi, è di 250 euro. Il tutto a beneficio dei vettori, con le società lowcost più note in prima fila. Infatti, sono proprio le lowcost che detengono il primato del traffico aereo e, per l’effetto, il primato dei disservizi, non presentandosi però alle conciliazioni, rinviando quindi il problema al giudice di pace competente.

L’Ordine degli Avvocati di Milano, congiuntamente a quello di Roma e di Napoli hanno già scritto al ministro Nordio una nota ove evidenziano la necessità di ritornare allo strumento di citazione quale atto introduttivo del giudizio. A questi si aggiunge il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trapani, presieduto dall’avvocato Salvatore Longo, che, con propria delibera, sottolinea la progressiva riduzione del numero dei giudici e la carenza del personale amministrativo.

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Cronaca

Levanzo, soccorso turista ferito a Cala Fredda

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MARE SICURO, INTERVENTI E CONTROLLI SENZA SOSTA PER LA GUARDIA

COSTIERA Soccorso un turista infortunato a Cala fredda sull’isola di Levanzo ed uno stabilimento balneare chiuso per mancanza del servizio di Assistenza ai Bagnanti a Castellammare del Golfo. Terzo fine settimana ancora movimentato per i militari della Guardia Costiera di Trapani e degli Uffici marittimi dipendenti di Favignana e Castellammare del Golfo.

Nel corso della settimana personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Castellammare del Golfo accertava l’assenza del servizio di salvataggio presso una struttura balneare sottoposta al controllo, pertanto al titolare concessionario veniva comminata una sanzione di €.1.032,00 per violazione dell’Ordinanza di sicurezza balneare e contestualmente, in ottemperanza a formale diffida, la struttura chiudeva al pubblico fino al ripristino del servizio. Invece, alle ore 20:00 di domenica perveniva alla Sala operativa della Capitaneria di Porto di Trapani la richiesta d’intervento da parte del personale sanitario del Servizio di emergenza 118 presente sull’isola di Levanzo, per l’urgente trasferimento di un turista che, caduto sugli scogli antistanti la località di Cala fredda, era immobilizzato ed impossibilitato a deambulare, necessitando un trasporto immediato a Trapani per le cure del caso.

Immediatamente, veniva allertato ed inviato sul posto il gommone pneumatico di base a Favignana G.C. B167, insieme all’idroambulanza in servizio sull’isola, anche se quest’ultima, a causa dei bassi fondali non riusciva ad avvicinarsi alla costa per prelevare l’infortunato. Pertanto, l’equipaggio dell’unità militare, con a bordo anche il Titolare dell’Ufficio Locale Marittimo di Favignana, riusciva invece ad approdare tra i fitti scogli e gli angusti tratti di mare per avvicinarsi il più possibile alla costa, prelevando il malcapitato e trasbordandolo sull’idroambulanza, che poi lo trasferiva verso il porto di Trapani.

Presidi ausiliari per la sicurezza in mare

Ancora una volta, viste le tipologie e caratteristiche delle attività di soccorso e salvaguardia della vita umana in mare nonché i controlli e la vigilanza effettuati sul litorale, preme sottolineare e sensibilizzare tutti i concessionari di stabilimenti balneari a voler attenzionare, con particolare cura, l’organizzazione obbligatoria del servizio di Assistenza ai bagnanti e tutti i presidi ausiliari collegati, quali: boe rosse di delimitazione della fascia di mare riservata alla balneazione e quelle bianche di segnalazione delle acque sicure per i nuotatori meno esperti mentre a tutti i turisti, bagnanti ed utenti della spiaggia si raccomanda massima cautela e prudenza per l’ingresso ed il transito su coste rocciose, scoscese ed impervie, controllando prima di accedervi se vi sono divieti o interdizioni da rispettare e prestando massima attenzione a porzioni di terreno bagnate, scivolose od eccessivamente ripide e difficili da percorrere.

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