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Personaggi

Fiato sospeso per le condizioni di salute di Papa Francesco

Redazione

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Il mondo e in particolare i fedeli della Chiesa cattolica guardano con apprensione alle condizioni di salute di Papa Francesco. Come sta Papa Francesco oggi 19 febbraio 2025: le condizioni di salute e il bollettino Vaticano, polmonite bilaterale e cambio terapia. “Notte tranquilla”.

Non sono ore semplici per Papa Francesco e per la Chiesa intera, con le condizioni di salute che non migliorano e anzi ogni giorno aggiungono preoccupazione ad un quadro clinico considerato sempre “complesso” e non di breve guarigione. Come sta Papa Francesco dopo l’iniziale bronchite, tramutata poi in un’infezione polimicrobica e, infine ieri, in polmonite bilaterale (ricordiamo che il Santo Padre vive con un solo polmone funzionante dopo una grave infezione polmonare presa da giovanissimo)?

Il bollettino medico che sarà diffuso in giornata dal Vaticano è stato come sempre anticipato dall’aggiornamento quotidiano del direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni: una notte tranquilla con Papa Francesco che si è alzato dal letto dell’ospedale Gemelli di Roma, dove si trova ricoverato dallo scorso venerdì. Dimissioni Papa Francesco, lettera firmata nel 2013: cosa prevede/ Rumors dagli Usa: “potrei non farcela…” Le consuete attività mattutine – colazione, lettura dei giornali e preghiere – vengono considerate comunque affrontate in condizioni buone, con la seduta in poltrona e, soprattutto, un’ottima risposta dal punto di vista cardiaco: «A quanto si apprende, il cuore regge bene», spiega il Vaticano dopo che diversi rumors si erano diffusi circa le difficoltà potenziali in corso per Papa Francesco dopo l’insorgere della polmonite bilaterale molto seria.

Il cambio ulteriore di terapia (ora cortisonica e antibiotica), la tac toracica e l’ulteriore allungamento della degenza, non stanno portando conseguenze peggiori per il Pontefice a cui comunque viene ribadito l’assoluto riposo da mantenere senza udienze né visite. Da Roma alle più lontane Diocesi si estende l’abbraccio a Papa Francesco in questo delicato e particolare momento. Roma, la Diocesi del Papa, invita alla preghiera. L

e parole del Cardinale Vicario Baldassare Reina, esprimono tutta la vicinanza a Papa Francesco: “Seguiamo con attenzione e fiducia le condizioni di salute del nostro Vescovo, Papa Francesco. Consapevoli di quanto sia preziosa la preghiera comunitaria chiediamo a tutte le comunità parrocchiali e di vita religiosa di vivere un’ora di adorazione silenziosa prima della Messa vespertina di oggi. C

ome una grande famiglia chiediamo che il Signore doni al nostro Vescovo la forza necessaria per affrontare questo momento delicato”.

L’accademia delle Prefi esprime apprensione per la salute del Santo Padre augurandogli una veloce guarigione.

Salvatore Battaglia

Presidente Accademia Delle Prefi

Personaggi

TRAPANI: IL MAGGIORE VITO CITO LASCIA IL SERVIZIO ATTIVO NELL’ARMA DEI CARABINIERI

Redazione

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Arruolatosi nell’Arma nel 1984 quale Carabiniere Ausiliario, presta servizio alla Stazione
Carabinieri di Roma – Gianicolense e, dopo la frequenza del corso sottufficiali, nel 1987 viene
destinato alla Stazione Carabinieri di Trapani.

L’allora Maresciallo Cito si fa subito notare per lo spirito di servizio e le sue capacità investigative.
Dal 1989 al 1994 presta servizio presso il R.O.S. di Palermo e, successivamente, presso la
Sezione Di P.G. della Procura della Repubblica di Trapani. Nel 2001 il Mar. Cito veniva trasferito al
Reparto Operativo di Trapani dove prosegue ininterrottamente la sua carriera anche quale
Ufficiale, con un ruolo di primissimo piano nelle più importanti indagini contro la criminalità
organizzata nella Provincia di Trapani, tra le quali spiccano l’operazione Campus Belli del 2011
contro la famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, l’operazione Scrigno del 2019, contro le
famiglie mafiose di Paceco, Trapani e Marsala e l’operazione Cutrara del 2020, contro la famiglia
mafiosa di Castellamare del Golfo.

Il suo prezioso apporto è stato fondamentale anche nella risoluzione di omicidi, di mafia e di
criminalità comune, perpetrati nella provincia di Trapani fra gli anni ’80 e 2000; nelle attività
investigative che poi hanno portato alla cattura dell’ex latitante Matteo Messina Denaro, nonché
nelle indagini patrimoniali finalizzate al sequestro e alla confisca dei beni.
Al Maggiore Cito sono stati attribuiti numerosi encomi per la meritoria attività di servizio svolta, è
stato insignito anche della medaglia di merito lungo comando, della croce d’oro per l’anzianità di
servizio nell’Arma dei Carabinieri e della Medaglia Mauriziana.

L’ufficiale si è distinto anche in una missione di pace in Kosovo (per la quale è stato insignito di
croce commemorativa) e in Francia presso la Scuola della Gendarmeria Francese (ricevendo la
medaglia di bronzo rilasciata dal Ministero della Difesa francese). È stato inoltre insignito
dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.

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Cultura

Filippo Panseca, “Ritratto Invisibile” di un artista e uomo iconico nel docufilm di Aurelio Mustacciuoli e Laura Buggero

Direttore

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“Ritratto invisibile” interpretato Cristina Barbagallo, il 23 aprile ore 21 al Cineteatro di Scauri

Presso il CineTeatro San Gaetano di Scauri, in Pantelleria, verrà proiettato “Ritratto invisibile” il docufilm dedicato a Filippo Panseca.
Da una idea di Aurelio Mustacciuoli e Laura Buggero, il 23 aprile, dalle ore 21.00, assisteremo ad una sofistica e originale ricostruzione della vita dell’istrionico artista palermitano, naturalizzato pantesco.

Abbiamo contattato lo sceneggiatore Mustacciuoli, per approfondire il lavoro compiuto in onore di una persona molto stimata nella nostra isola.

Ingegnere, come nasce l’idea del corto e che tipo di legame aveva con il M° Panseca? “ Non ho parole ad effetto, però indubbiamente ero molto legato a Filippo. Quando mi sono  trasferito a Pantelleria l’ho conosciuto. Siamo venuti a vivere sull’isola più o meno nello stesso periodo, soprattutto per il Covid, ricordo. E’ stata una conoscenza che è andata al di là anche dell’amicizia: con Filippo poteva essere mio padre, ma anche un mio fratello maggiore.
“Poi è nata una frequentazione giornaliera, facendo tutte le mattine colazioni con lui.
“Parlavamo di tanti progetti e facevamo tante cose insieme, per esempio la proposta per Pantelleria Capitale della Cultura, oppure il disegno di legge per i panteschi in maniera tale che potessero ottenere la cittadinanza, pantesca anche se non nascono a Pantelleria.
Ma anche volevamo fare la Green Tech Academy presso la caserma delle arti.”

Ci descriva Panseca.Era una persona gradevolissima, simpaticissima, curiosae  con tanta voglia di fare, una persona veramente speciale. Io sono libertario, quindi conoscendo i suoi trascorsi con il Partito Socialista, all’inizio rimanevo un pò distante, ma poi ho voluto saltare le informazioni legate alla sua storia e in qualche modo era legata alla politica e conoscendolo devo dire che è stata veramente una persona eccezionale, quindi quando lui è venuto a mancare, e in maniera molto improvvisa è stato bruttissimo.
“Ci eravamo sentiti  la sera prima, io la mattina dovevo fare colazione con lui, dovevo parlare con Renato che era con lui e noi stavamo facendo il film.
“La sua morte  è stata una cosa che mi ha proprio spezzato il cuore. Poi si immagini che è una settimana prima è stato mio testimone di nozze. Filippo conosceva benissimo Laura e Laura  adorava Filippo.

Dunque il film è un omaggio dettato dal cuore?Assolutamente. All’inizio anche per rispetto ai figli che erano sopraffatti dal dolore, sono rimasto in silenzio. Ma poi l’idea del film mi sembrava una cosa carina, c’erano dei filmati girati da Renato, avevamo del materiale fatto insieme a Passeca,   interviste, per l’affresco I Negativi,  insomma c’era una serie di progetti per i quali avevamo un po’ di materiale.
“Tuttavia, si trattava di un materiale molto grezzo, fatto col telefonino per fare i post su Facebook, non di qualità cinematografica. Però ci sembrava una cosa carina e con mia moglie che è molto brava  nei montaggi dei video, lo fa per la sua attività di presenza social, abbiamo cercato di costruire una sorta di piccola storia che raccontasse a chi non conosceva Filippo, chi era Filippo.

Con questo film vogliamo raccontare il M° Panseca fuori dagli imbellettamenti della carriera, della politica. Nella ultima fase di vita era totalmente se stesso; era  ritornato in un posto che amava, e viveva con semplicità, curando il giardino, faceva l’orto. Viveva alla caserma delle arti che è un bel posto, ma è un posto spartano, non è un posto lussuoso, ma l’aveva messo su proprio per l’amore che aveva per Pantelleria.

Mustacciuoli è un fiume in piena, con una voce tanto squillante tanto affettuosa.

Già il famoso Museo delle Arti di Panseca! Qui voleva fare un centro culturale, voleva fare come accennavo prima la Green Tech Academy, all’interno della caserma delle arti.
“C’è sia una parte museale, diciamo, da basso con le sue opere, ma c’è anche una parte per fare eventi, con le sede, poter proiettare, poter addirittura tenere delle lezioni a degli studenti.
“Stavamo cercando di creare una struttura che potesse anche fare videoconferenze, quindi fosse connessa. Avevamo una serie di progetti per  poter utilizzare quello spazio anche per la collettività, per i panteschi.
Nel docufilm  abbiamo cercato di ricostruire i vari aspetti di Filippo, che era una persona allegra, una persona solare, una persona piena di idee e colta.
Ha ebbe una grandissima fama negli anni Ottanta, quando era venerato da tutti, perché faceva i grandi congressi del Partito Socialista, poi il declino dello stesso partito e di Craxi,. Necessariamente, FIlippo subì un momento di oscuramento, ma questa la visse con serenità, tutto sommato, non abbattendosi o proclamandosi vittima. 

Quindi, ingegnere il suo intento era mettere insieme i frammenti della vita e della personalità del maestro? “Esattamente! Abbiamo però dato un aspetto narrativo, costruendo  una storia, quindi il ritratto  attraverso un filo conduttore,  che è quello di Renata, che è Cristina Barbagallo, che di fatto interpreta nel film il ruolo che stava facendo Renato, era il regista che era venuto a fare il film a Filippo. 

“Questo film l’abbiamo presentato a Bagheria adesso, dove il Comune ha realizzato un evento per la nascita, il 5 marzo di Filippo. C’erano tutte le personalità bagheresi, che hanno assistito alla proiezione del docufilm. Erano presenti anche i figli Giorgia e Massimiliano, cui è piaciuto molto.
“Così, abbiamo detto: facciamolo anche a Pantelleria!
” Ovviamente, come ti dicevo, non è un film di qualità cinematografica, sono spezzoni, frammenti, però che secondo me hanno qualcosa che merita.
“Poichè la pellicola è breve, circa 30 minuti,  io e Laura abbiamo scritto un monologo teatrale di 15 minuti, sempre che fa riferimento a “Ritratto Invisibile”, e che viene recitato prima del film da Cristina Barbagallo. Il monologo è una storia a sé, che però si ricollega, diciamo, al film.
Il lavoro grosso è stato fatto da mia moglie, che ha curato regia, montaggio, musiche.

 

Allora appuntamento al 22 aprile ore 21,00, presso il Cineteatro San Gaetano. Per i biglietti, rivolgersi a Giovanni Gatto, a Piazza Cavour.

Le immagini sono opera di Laura Buggero

Marina Cozzo

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Personaggi

Il Papa a sorpresa durante la messa a San Pietro: “Grazie di cuore”

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Il Pontefice ha partecipato a sorpresa alla messa per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità.

Papa Francesco ha ringraziato ancora una volta gli operatori sanitari per averlo aiutato durante il suo ricovero Arrivo a sorpresa per Papa Francesco domenica mattina in piazza San Pietro in Vaticano durante la speciale messa per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità. Si è trattato della sua prima apparizione pubblica dopo le dimissioni dal policlinico Agostino Gemelli due settimane fa, dove è stato ricoverato per 38 giorni a causa di una polmonite bilaterale.

Il Pontefice, seduto su una sedia a rotelle e con i naselli per la respirazione, ha alzato le mani per salutare la folla, che si è alzata in piedi e ha applaudito, mentre veniva portato davanti all’altare della piazza. “Buona domenica a tutti”, ha detto il Papa alla folla. “Grazie di cuore”. La voce del pontefice sembrava più forte di quando si era rivolto ai fedeli dal balconcino del Gemelli.

Salvatore Battaglia

Presidente Accademia delle Prefi

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