Lavoro
Gemellaggio Pantelleria Aprilia. Impegno pubblico di Campo e Principi è soddisfazione per Marina Cozzo
E’ dal 2013 che perseguo personalmente questo mio progetto, protocollato tre volte e presentato a vari assessorati di Aprilia, ma niente.
Cambiata la giunta isolana e creato Il Giornale di Pantelleria, il sindaco Vincenzo Campo ha letto qualche mio scritto a riguardo e mi ha chiesto spiegazioni.
Di poi, era fine ottobre 2018, il vicesindaco di Aprilia Lanfranco Principi mi ha telefonato dicendomi: “Sai, la comunità pantesca ha sempre avuto un ruolo importante anche da un punto di vista economico, nel territorio apriliano. Ho ventilato l’idea di un gemellaggio in giunta comunale che coralmente mi ha risposto: parlane con Marina Cozzo, perché sono anni che tenta l’impresa.”
Domenica scorsa, in occasione dello spettacolo di Gianni Bernardo “Bernasciò” ho pubblicamente telefonato al primo cittadino pantesco e, con destrezza, ho coinvolto il vicesindaco affinché si confrontassero in quello che secondo me è un dovere: il gemellaggio tra l’isola e la città!
Gemellaggio Pantelleria Aprilia
Il perché di questa mia idea lo spiego in questo testo da leggere fino alla fine:
I panteschi nella storia di Aprilia
Pantelleria, alias Cossira, l’isola accarezzata dai venti, l’isola baciata dal sole africano e bagnata dal mare blu cobalto, l’isola del buon gusto dei capperi e del passito, l’isola di agricoltori sagaci ed intraprendenti, ancor prima che di pescatori di viola, pizzerrè e munaceddre .
La posizione geografica è singolare: tanto vicina alle coste siciliane, quanto più lo è a quelle tunisine e definita “vedetta del Mediterraneo”.
Così i panteschi, dovendosi difendere e proteggere da continue invasioni arabe (vedi il pirata Solimano nel 1500 – “mamma li turchi”) spagnole, normanne, francesi, curarono poco la pesca, se non per mero diletto, dovendosi rifugiare nell’entro terra e costruendo abitazioni in pietra lavica, i cosiddetti “dammusi”, che diventarono tutt’uno con il paesaggio, dando luogo ad un suggestivo spettacolo di colore nero lucente, accompagnato da una alberatura di un verde tipico esclusivo del posto. E di pietra erano, anche, le “recinzioni” degli appezzamenti terrieri per riparare le colture dell’isola.
L’isola, per le suddette caratteristiche, venne definita la Perla Nera del Mediterraneo che, tra le sue aguzze rocce di ossidiana custodisce gelosamente piccoli terrazzamenti prevalentemente dedicati a vigneto, e affiancati da “giardini” sempre di pietra nera come la notte e che avvolgono amorevolmente un singolo agrume: “ù jardinu pantiscu”.
Nel contadino pantesco c’è intelligenza, ma anche molta dedizione: produrre nelle riarse “garche” isolane gioielli come le arance vaniglia o l’uva zibibbo, non è cosa per tutti. Lì, le colture si alimentano esclusivamente di sole, sostanze minerali-vulcaniche ma soprattutto di tanto amore, abnegazione e talento di questo popolo, nato per fare bene, per trasformare le terre in giardini fioriti di quel verde acceso dei vigneti, che esprimono, al contempo, augurio e speranza di vita.
Come succede a tutti gli isolani, l’aumento della popolazione che non trova più sufficientemente possibilità di sostentamento, li costringe ad emigrare per tentare nuove avventure e nuovi successi di impegno e di lavoro, dirigendosi, dapprima verso la vicina Tunisia e Libia e poi, dopo la seconda guerra mondiale, approdare in Sicilia, ma soprattutto nel Lazio.
Vale la pena ricordare con orgoglio che tutti i nostri giovani studenti dell’epoca erano trilingue: pantesco, italiano, francese.
E così agli albori della città di Aprilia, approdarono, uno alla volta, su richiamo del compare o del cugino, uomini intraprendenti e determinati che decisero di portare la loro arte in una zona dedita prevalentemente alla pastorizia.
Acquistarono distese immense, in quello che era il territorio apriliano dell’epoca, per allestire vigneti di Merlot, Trebbiano, uva Italia e Sangiovese e lanciando in quel paesino di pochi abitanti ed un unico centro (P.zza Roma) una nuova tendenza economica.
Ebbero, se così si può dire, occhio clinico, anche questa volta, poiché capirono che la zona pontina era perfetta per l’agricoltura: la terra ricca, il clima, le distese pianeggianti.
Questa impresa fu la loro fortuna, ma anche quella della città, che ha ricevuto il benefico effetto della presenza pantesca: Il Conte Pandolfo (la cui tenuta era nella zona di Via Gramsci); Francesco Valenza, con grandi proprietà (nei pressi di Via Mascagni) e a Campoverde; Peppe Giglio, che si collocò a Campo di Carne; Pietro Belvisi, in quella che era chiamata Via Rosatelli, Giovanni Errera; Peppe Maccotta, Giacomo Bonomo.
Questi i pionieri panteschi, che, unitisi in consorzio, fondarono la prima cantina sociale di Aprilia, l’Enotria, alla cui presidenza nominarono l’Avv. Valenza (naturalmente pantesco!) e successivamente quella Colli del Cavaliere, cantine che hanno costituito, per un lungo periodo di tempo, il fiore all’occhiello del successo apriliano a livello nazionale.
In Aprilia non arrivarono soltanto agricoltori e vinicoltori ma anche insegnanti, commercianti e professionisti a dimostrazione di una varietà espressiva di questo popolo ingegnoso, tra cui, consentite di citare (non escludo la debolezza) l’Avv. Giovanni Battista Cozzo. Pertanto se Aprilia è potuta trasformarsi da borgo rurale di poche migliaia di abitanti in una città vera e propria di oltre 70.000 abitanti, è perché le sue basi (ù ppidementu) furono realizzate anche e sopratutto con l’intelletto e la cultura della comunità pantesca, che nel ventennio 1960-1980 diventò la più potente e imponente del città pontina.
Insomma, il cuore di Pantelleria pulsa tra le mura di questa fortunata località laziale, integrandosi, nel modo migliore con tutto il resto della collettività (all’epoca eterogenea per origini e cultura) e contribuendo sostanzialmente e nobilmente a generare una popolazione solida, costruttiva e molto legata al territorio ereditato.
A cura di Marina Cozzo
Lavoro
Pantelleria – Assunzioni per asili e scuole infanzia: ecco chi ha passato il colloquio
SELEZIONE DI N. 2 UNITÀ CON CUI STIPULARE UN CONTRATTO A TEMPO PIENO E DETERMINATO (DICIOTTO MESI) PER L’ASSUNZIONE A VALERE SU FONDI DEL (PNRR) M2, C 1, I3.1 – PROGRAMMA “ISOLE VERDI” E M4 C 1 I 1.1: PIANO PER ASILI NIDO E SCUOLE DELLINFANZIA E SERVIZI DI EDUCAZIONE E CURA PER LA PRIMA INFANZIA – AREA DEI FUNZIONARI E DELL ELEVATA QUALIFICAZIONE – PROFILO DI ISTRUTTORE DIRETTIVO TECNICO (EX CAT. D) – ESITO COLLOQUIO.
Così titola la pubblicazione circa l’assunzione di due persone da impiegarsi in asili nido e scuole dell’infanzia, con fondi da PNRR.
Lavoro
SIAP CATANIA: “SOLO 20 CENTESIMI DI AUMENTO CONTRATTUALE – ASSEMBLEA GENERALE E POSSIBILE MOBILITAZIONE LOCALE”
Catania, 5 novembre 2024- La Segreteria Provinciale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia SIAP Catania ha convocato per questa mattina un’Assemblea generale provinciale presso la Questura di Catania. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per informare tutte le colleghe e i colleghi sugli sviluppi del recente incontro tecnico, tenutosi a Roma il 23 ottobre scorso tra la parte pubblica e i sindacati di Polizia, nell’ambito delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto sicurezza per il triennio 2022-2024.
Nonostante una moderata soddisfazione per gli aumenti salariali annunciati dal Governo, il SIAP ha manifestato il proprio disappunto riguardo agli scarsi investimenti sul territorio per migliorare le condizioni del personale e l’efficienza dei servizi di controllo. Tra le molte criticità, l’incremento di soli “20 centesimi” per l’indennità notturna ha indignato la delegazione sindacale, mentre rimangono irrisolte le problematiche relative al lavoro straordinario, che, oltre a essere il meno pagato di tutta la Pubblica Amministrazione, viene liquidato con un ritardo medio di due anni. Numerose rivendicazioni fondamentali per il funzionamento della Polizia sono rimaste sospese, specialmente quelle legate alla protezione degli agenti, sempre più spesso vittime di aggressioni verbali e fisiche durante lo svolgimento del servizio.
Durante l’Assemblea, è stato riprodotto un estratto audio del duro intervento del Segretario Generale del SIAP, Giuseppe Tiani, pronunciato alla riunione tecnica tra i sindacati di Polizia e la Funzione Pubblica. Questo intervento, particolarmente apprezzato dai poliziotti presenti, ha evidenziato la totale inadeguatezza delle tabelle sulla parte accessoria del contratto nazionale. Inoltre, il Segretario Tiani ha denunciato i passaggi critici della bozza contrattuale che potrebbero compromettere le prerogative dell’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza, in violazione della Legge n. 121 del 1981.
Per quanto concerne le ripercussioni locali, il Segretario Generale Provinciale del SIAP Catania, Tommaso Vendemmia, ha espresso grande preoccupazione per la tenuta dell’apparato di sicurezza e per le garanzie di tutela del personale, in particolare riguardo alla normativa sulla sicurezza dei lavoratori e sui luoghi di lavoro, ancora non applicata alla Polizia di Stato catanese. In una città di frontiera e a vocazione turistica come Catania, vittima di una gestione strutturale inefficiente, i Questori non hanno potuto disporre di strumenti adeguati, e la mancanza di risorse economiche e umane grava sempre più pesantemente sui rappresentanti della collettività, spesso indifferenti a questi temi. Le continue aggressioni minano gravemente la fiducia dei cittadini, ancora di più quando colpiscono le Forze dell’Ordine impegnate nelle loro attività quotidiane, rendendo ormai inaccettabili le condizioni di lavoro.
La Segreteria Provinciale SIAP di Catania annuncia una possibile mobilitazione locale per sensibilizzare l’opinione pubblica e denunciare la situazione critica che si sta delineando a Roma, una situazione che inevitabilmente influisce sulla qualità della sicurezza dei cittadini.
Segreteria Provinciale SIAP Catania
Lavoro
Pantelleria -Centri per l’impiego: aperto “Sportello Virtuale CCPPII”
Sportello Virtuale presso l’Ufficio URP del Comune di Pantelleria
L’Amministrazione Comunale è lieta di informare la cittadinanza dell’avvio del progetto “Sportello Virtuale CC.PP.II”, un innovativo servizio di prossimità volto a potenziare l’accesso ai servizi dei centri per l’impiego, rendendoli più vicini e facilmente fruibili dai residenti.
Da oggi grazie a questo nuovo servizio, ubicato presso l’ufficio URP al piano terra del palazzo municipale, i cittadini che hanno prenotato un appuntamento attraverso il portale dei servizi per il lavoro in sicilia (SILAV) potranno ricevere assistenza direttamente nel proprio Comune evitando spostamenti verso i centri per l’impiego di altri comuni, rendendo il percorso per l’accesso ai servizi più agevole e accessibile a tutti.
Lo sportello virtuale può essere utilizzato durante l’orario di apertura degli uffici comunali, ossia dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e il martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle ore 16:00 alle ore 18:00.
Per usufruire del servizio, è necessario prenotare l’appuntamento tramite il portale SILAV.
Il commento del Sindaco Fabrizio D’Ancona
A nome di tutta l’amministrazione, esprimo grande soddisfazione per l’attivazione dello sportello virtuale, un servizio che offre un significativo supporto ai cittadini, avvicinando loro le opportunità lavorative e i servizi correlati senza la necessità di lunghe trasferte. Questo progetto rappresenta un passo importante verso un’amministrazione più moderna e vicina alle esigenze delle persone.
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