Segui i nostri social

Cultura

I cognomi dell’isola di Pantelleria

Orazio Ferrara

Pubblicato

-

 

 

AGHILON Di origine spagnola sefardita (Aragona), in Messina si italianizzò in Aquilone, mentre in Pantelleria restò quello originario di Aghilon. Arma per gli Aquilone di Messina: Di rosso, all’aquila spiegata e coronata di nero, tenente negli artigli un serpente di argento. Un Giacobo Aghilon, nato a Pantelleria intorno al 1575, sposa intorno al 1600 una certa Leonarda, da cui ha Giovanni che martedì 4 gennaio 1639 sposa Leonarda Martinez de Cordoba. Nel 1862 un Vincenzo Aghilon è segretario al tempo del sindacato di Luigi Maccotta.

ALMANZA (anche Almansa, d’Almansa) Di origine spagnola (Castiglia). Stemma della Casata spagnola: Partido: primero, mantelado primero y segundo, en gules, un castillo de oro, y el mantel, de plata, con un león de púrpura, y segundo, en plata, nueve armiños de sable. Bordura de gules, con ocho aspas de oro. Un Matteo d’Almanza, nato a Pantelleria intorno al 1560, sposa verso il 1585 Leonarda, da cui ha Giovanni, il quale lunedì 3 ottobre 1622 sposa Vita Salsedo. Giovanni e Vita hanno Lorenzo Almanza, il quale la domenica del 4 agosto 1641 sposa Antonia Bonomo. Un Vincenzo Almanza fu sindaco di Pantelleria nell’immediato dopoguerra, a lui sono stati intitolati un piazzale in pieno centro cittadino e un Istituto Scolastico Omnicomprensivo. Caterina Almanza è autrice del libro “La bambina con le ali”, pubblicato nel 2009 per L'Autore Libri di Firenze. Il libro, autobiografico, ci racconta di una Pantelleria dell’immediato dopoguerra.

BELVISI Cognome originario Bellvis. Di origine spagnola, da Valencia. Un Francesco de Bellvis, falconiere del re nonché proprietario di una galea da corsa, venne nominato feudatario dell’isola in data 20 novembre 1421. Stemma: Campo d’oro con tre fasce di rosso. Corona di barone. Un Antonio Belvisi di Andrea ed Elisabetta, nato a Pantelleria giovedì 13 giugno 1585, sposa mercoledì 18 gennaio 1606 Catarina Maccotta.

BERNARDO (altre versioni de Bernardo, di Bernardo) Di origine spagnola (Catalogna).

Arma della Casata spagnola: En plata, un castillo, de gules, destruido (D’argento, un castello, di rosso, distrutto). Un Antonio Bernardo, nato a Pantelleria intorno all’anno 1575, sposa verso il 1600 tale Antonia. Dai due nasce Salvatore Bernardo che sposa Brigida Garsia la domenica del 9 luglio 1628. Salvatore e Brigida hanno un figlio, Giuseppe, che domenica 24 agosto 1664 si unisce in matrimonio con Giovanna Martinez de Cordua.

BILLARDELLO (anche Vilardello, Belardello, Berardello) Cognome originario della Sicilia Occidentale, con maggiore diffusione a Mazara del Vallo e Pantelleria. Un Vincenzo Billardello, nato a Pantelleria intorno al 1570, sposa nel 1595 certa Giovanna. Dal matrimonio nasce Bartolomeo Billardello che la domenica del 25 maggio 1625 sposa Leonarda Verbano. Il marinaio Felice Billardello, nato a Pantelleria il 9 dicembre 1896, viene dichiarato disperso in mare l’8 novembre 1918 a causa dell’affondamento, per urto contro una mina, della Regia Torpediniera “36 P.N.”, su cui era imbarcato.

CANDULLO I Candullo arrivano in Pantelleria nei primi decenni dell’Ottocento. Un Rosario Candullo viene battezzato il 2 marzo 1821. Genitori: Antonino Cardullo e Rosaria Greco. Rosario contrae matrimonio il 14 maggio 1851 (mercoledì) con Anna Siragusa, figlia di Giovanni e Antonia Ana Josepa Gutterez. Rosario Candullo muore il 17 settembre 1873. CANNARELLA (anche Cannarelli) Cognome originario della Sicilia Orientale. Compare in Pantelleria negli atti anagrafici del gennaio 1649.

CANUDO Sembrerebbe di origine spagnola, ma in contrasto con questa tesi vi è che in Pantelleria lo ritroviamo in epoca ormai tarda, in un battesimo del 13 settembre 1828. Se il cognome originario era Canuto, allora la derivazione è del centro-nord dell’Italia.

CASANO Cognome specifico della Sicilia Occidentale, in particolare del Trapanese. Non è da escludere una primigenia origine ligure. Antonio Casano, nato in Pantelleria verso l’anno 1565, contrae matrimonio intorno al 1590 con tale Giacoma. Da questa unione nasce poi Giovanni, il quale il 13 aprile 1625 (domenica) sposa Lucia Belvisi di Antonio e Catarina Maccotta.

Il marinaio Francesco Casano, nato a Pantelleria il 31 maggio 1894, muore il 27 novembre 1915, nell’affondamento della corazzata “Benedetto Brin”, saltata in aria nel porto di Brindisi a seguito dell'esplosione della Santabarbara (deposito delle munizioni). Il marinaio Diego Casano, nato a Pantelleria il 17 febbraio 1896, perde la vita nell’affondamento della Regia Nave “Sterope”, silurata il 7 aprile 1918, al largo delle Azzorre, dal sommergibile tedesco U-155 del comandante Erich Eckelmann. Giovanni Casano nel 1925 è patruni del veliero “Salvatore C.” (ex Angela Madre) di 43,48 tonnellate di stazza lorda. Nel 1941 la Società Fratelli Casano è armatrice dei velieri “Unione” e “Cicciariello”. (1 – continua)

di Orazio Ferrara

FOTO: Arma della Casata spagnola Almanza

Pubblicità
Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura

Pantelleria – Mensa scolastica, al via affidamento servizio di refezione

Direttore

Pubblicato

il

Il Comune di Pantelleria, per mezzo di avviso pubblico, avvia il procedimento di acquisizione e selezione delle candidature finalizzate all’individuazione degli operatori per l’affidamento del servizio di mensa scolastica per gli alunni della Sezione della Scuola dell’Infanzia e della classe prima della Scuola Primaria dell’Istituto Omnicomprensivo di Pantelleria,  per l’anno scolastico 2024/2025.

Il documento integrale

determina_n_1196

Leggi la notizia

Cultura

Trapani, celebrazioni della Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri, dell’83° della Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano

Redazione

Pubblicato

il

TRAPANI. CELEBRAZIONI DELLA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL’ARMA DEI CARABINIERI, DEL 83° ANNIVERSARIO DELLA “BATTAGLIA DI CULQUALBER” E

DELLA “GIORNATA DELL’ORFANO”

Si è appena conclusa, presso la Basilica Maria Santissima Annunziata “Madonna di Trapani”, la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Alla messa, celebrata dal Vescovo di Trapani, S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, hanno partecipato il Vicario del Prefetto di Trapani, Dott.ssa Laura Pergolizzi, il Questore di Trapani, Dott. Giuseppe Felice Peritore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Mauro Carrozzo, il sindaco di Trapani, altre autorità Civili e Militari, i vertici delle Forze di Polizia e Vigili del Fuoco oltre ai parenti dei caduti e delle vittime del dovere La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei Secoli Fedele”.
L’8 Dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l’istanza dell’Ordinario Militare d’Italia, S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la celebrazione liturgica il 21 Novembre, in concomitanza della presentazione di Maria vergine al Tempio. La celebrazione di questa giornata è concomitante con la ricorrenza della Battaglia di Culqualber e la giornata dell’orfano.

LA BATTAGLIA DI CULQUALBER

Il 21 Novembre 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culquaber. Alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta nell’occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

GIORNATA DELL’ORFANO

Istituita nel 1996, rappresenta per i Carabinieri e per l’ ONAOMAC un sentito momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi. L’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), Ente morale fondato il 15 maggio 1948, si propone di assistere gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri di qualsiasi grado. Oggi l’ O.N.A.O.M.A.C. assiste circa 1000 orfani, a ciascuno dei quali eroga un sostegno semestrale, distinto per fasce d’età, sino al compimento degli studi.

L’assistenza agli orfani disabili è a vita.

Per eventuali donazioni in favore degli orfani: C/C bancario n. 121 B.N.L. IBAN IT77Z0100503344000000000121

C/C postale n. 288019 IBAN IT35Z0760103200000000288019

Leggi la notizia

Cultura

Palermo, Ti l’Eggo: mostra ed estemporanea di Salvo Nero da Artètika. Quando il narcisismo diventa arte

Redazione

Pubblicato

il

Durante la mostra l’artista realizzerà un’opera dedicata al fil rouge che unisce chi si ama
Perfetto ma non troppo, perché ogni dettaglio fuori posto fa la differenza, rendendo d’impatto un’opera dal tratto rotondo. È la caratteristica principale dello stile del pittore, fumettista, grafico e writer Salvo Nero, diviso tra il narcisismo del proprio ego e il romanticismo del legame invisibile e indissolubile che unisce due innamorati. Da venerdì 22 novembre a sabato 7 dicembre, sarà in mostra con Ti l’Eggo da Artètika, spazio espositivo per l’anima, in via Giorgio Castriota, 15 a Palermo. Il vernissage avverrà venerdì 22, alle ore 18,30, alla presenza dell’artista, delle galleriste Gigliola Beniamino e Esmeralda Magistrelli, del curatore, l’architetto Giorgio Lo Stimolo e del critico Massimiliano Reggiani. La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,30. Ingresso libero. Sponsor d’arte Birra Forst e Tenute Cinquanta.

Le opere in mostra per Ti l’Eggo di Salvo Nero da Artètika

Saranno trenta le opere di Salvo Nero, in mostra da Artètika per Ti l’Eggo, di varie misure, su tela, su carta e una piccola scultura. La trentunesima opera sarà realizzata in estemporanea, a partire da una tela bianca, dal giorno del vernissage a quello della chiusura dell’esposizione e sarà ispirata al fil rouge, invisibile agli occhi, che unisce chi si ama. Ci sono ritratti che emergono da fogli protocollo, tutti scarabocchiati con tanto di lista della spesa, pennelli sporchi di colore, blatte che camminano sopra lettere d’amore amare. Opere bruciate, strappate o fintamente bruciate, strappate, sporcate e stropicciate. Uova al tegamino, lampadine e mandarini, pacchi di posta, oggetti quotidiani che diventano arte. Divertente, ammiccante, riflessiva.

“Poliedrico, un po’ grafico, un po’ pubblicitario, molto artista. Salvo Nero comunica i suoi stati d’animo con una enorme facilità nel farsi capire da tutti. Dal dolore di un cuore spezzato al riguardo per l’ambiente con i racconti degli incendi” commenta la gallerista Gigliola Beniamino Magistrelli. “Oltre alla maestria del disegno – aggiunge il curatore Giorgio Lo Stimolo -, c’è molto di più, una mano, la scioltezza di chi l’arte del tratto la possiede. Un incontestabile virtuosismo, un accenno un po’ beffardo che dice guardami lo so fare, è nella mia natura. Provocatorio e talentuoso”.

Chi è Salvo Nero

Salvo Nero, pittore autodidatta palermitano classe 1984 è stato stimolato inizialmente dai cartoni animati e dai pittori della sua città natale. La sua fibra creativa si sveglia molto presto attraverso il disegno che non lascerà mai più. Si orienta verso studi di grafica pubblicitaria e si cimenta sui muri della sua città, trovando nel writing un modo d’espressione libero. Attraverso i fumetti e la scoperta dello statunitense Geof Darrow, s’innamora del dettaglio, che diviene una caratteristica essenziale della sua opera. In seguito, lascia il limite delle vignette per donarsi all’acquarello, olio e, infine, l’acrilico, che diviene il suo mezzo principale. Attraverso i disegni della pittrice inglese Jenny Saville s’innamora dell’artista conterraneo Lucian Freud. S’interessa alla pittura del reale e si dedica al grande formato, una formula che gli assicura riconoscimento e diverse mostre monografiche. Si divide tra Palermo e Cardiff, due città in cui vive e lavora attualmente.

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza