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Cultura

I cognomi dell’isola di Pantelleria / III parte: da Autero a Bonomo

Orazio Ferrara

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AUTERO Cognome originario del Sud d’Italia, poi diffuso in Sicilia nella forma Auteri. Un Fortunato Autero si ritrova in un battesimo del 31 luglio 1856. BASILE I Basile di Pantelleria provengono dall’isola di Ustica. Arma: Campo d'argento con tre strisce azzurre. Nicolò Antonio Basile, vivente nei primi decenni del 1700, sposa Francesca Busetta, dai due nasce Mara Basile, che il 24 giugno 1737 sposa Pietro Ferreri. BASTONE (famiglia estinta) Originaria del Sud d’Italia. Arma: Campo rosso con un braccio armato d'argento che impugna un bastone d' oro. Verso la fine del 1500 vivono in Pantelleria Salvatore Bastone con la moglie Ursula. Il figlio Giovanni Bastone si sposa il 24 luglio 1617 (lunedì) con Pasquala De Rodo, da quest’ultimi nascono Salvatore, Silvesta, Pietro, Sebastiano e Antonella. Pietro Bastone sposa il 18 novembre 1640 (domenica) Magdalena Pavia. BELLOMO Famiglia originaria della Sicilia. Arma: campo azzurro con quattro branche di leoni d'oro, situate 2 e 2. Antonio Bellomo compare in un battesimo del 5 febbraio 1834. BENIGIAIMO (famiglia estinta) Anche Benajam. E’ un vecchio cognome di Pantelleria di origini arabe. Petrus Benajam è testimone, unitamente a Nicolaus de Bonhom e Philippus Quatrona, nel matrimonio in data 25 settembre 1606 di Augustinus di Valentia, figlio di Jacobi e Damiana de Valentia, con Narduzza, figlia del Magnifico e illustre Francisci Garcia, capitano “dicta insula”, e di sua moglie Lucia. Parroco: don Jacobo Soler. Il mese precedente era stato capitano e giurato dell’isola il Magnifico Salvator Stuppa. BLANDINO Cognome di origini siciliane, proveniente dal Ragusano o dal Siracusano. Nella metà dell’Ottocento troviamo in Pantelleria la coppia Andrea Blandino e Maria Belfiore, che battezzano la figlia Angela il 7 gennaio 1842. BOCCANERA (estinta) Nei registri di Pantelleria si trova anche Boccanegra, Bocca Negra. E’ cognome specifico del territorio genovese. Arma: Decussato d’argento e di rosso; al capo d’argento alla croce di rosso.

Variante: D’azzurro, alla colomba sorante, con un ramoscello d’olivo del becco, al naturale, sormontata da una stella di sei raggi, il tutto d'argento. Pietro Boccanera e la moglie Barbara, con il figlio Rocco, vivono nell’isola sul finire del ‘500, inizi ‘600. Rocco Boccanera il 6 luglio 1619 sposa Giovanna d’Ajetti. BONETTO Originaria del Nord d’Italia. La ritroviamo nell’isola nel 1600, Leonardo Bonetto e sua moglie Francesca hanno un figlio di nome Matteo, che il 2 maggio 1637 sposa Leonarda De Rodo.Da quest’ultimi nasce Antonia Bonetto, andata in sposa a Giuseppe Rizzo l’8 febbraio 1665. BONOMO E’ tra i cognomi più antichi dell’isola, nei registri anche de Bonhom, Bonhomo. Arma: Di rosso con una scala d'argento a cinque scalini posta in palo. Intorno all’anno 1425 Tommaso de Bonohomine è il procuratore dei coniugi Isolda e Parisio di Pantelleria. Parisio ha un fratello Guglielmo della Turri, sempre di Pantelleria, che è padrone, unitamente a Francesco Guasto, di una galeotta corsara di 15 banchi. Giuseppe Bonomo sposa nella metà del 1500 tale Leonarda, da cui nascono Nicolò e Francesca. Nicolò Bonomo sposa il 4 novembre 1616 (venerdì) Vita Farina, mentre Francesca Bonomo era andata in sposa il 10 agosto 1615 (lunedì) a Bartolomeo Brignone. Nella seconda metà dell’Ottocento Giovanni Battista Bonomo (Jean-Baptiste Bonhomme), nato a Pantelleria nell’anno 1814, facoltoso armatore, è residente ad Algeri quale étranger européen. Il fante Alfonso Bonomo di Alessio, classe 1895, della 20a Batteria Bombardieri muore nel 1916 sul Carso a seguito ferite riportate in combattimento. Il caporale Bonomo Giuseppe di Giambattista, nato a Pantelleria il 26 gennaio 1920, faceva parte del 79° Reggimento di fanteria "Roma" (motto: "Non fortuna sed virtute"), incorporato nella Divisione Pasubio. Il Reggimento venne impiegato sul fronte russo dal luglio 1941 al gennaio 1943. Probabilmente ferito e quindi catturato in una delle tante battaglie per sfuggire alla sacca, fu trasportato nel terribile ospedale da campo russo n° 1691 di Volsk, nella regione di Saratov lungo il corso medio-inferiore del Volga, ospedale che in quel periodo vide la morte di oltre 1.200 prigionieri di guerra italiani. Tra quest’ultimi Giuseppe Bonomo da Pantelleria, in data 9 febbraio 1943.

(3 – continua)

Orazio Ferrara

 

Foto: Arma dei Bonomo

Cultura

Pantelleria al Vinitaly 2025 con i suoi passiti e gli agricoltori eroici. Fabio Capello testimonial d’eccezione per raccontare l’isola

Redazione

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Pantelleria torna a Verona dal6 al 9 aprile con otto cantine

Pantelleria torna a Verona in occasione della 57° edizione del Vinitaly grazie all’ attività congiunta del Parco Nazionale, del Consorzio dei Vini Doc Pantelleria e dell’amministrazione comunale. Quest’anno si valorizzeranno i simboli dell’isola: vini e passiti di Pantelleria e i valorosi agricoltori eroici, che continuano a distinguersi per la tenacia, la devozione e la resilienza. 

Benedetto Renda del Consorzio Vini Doc dell’Isola di Pantelleria

“La partecipazione al Vinitaly rappresenta un’occasione unica per raccontare al mondo l’identità di Pantelleria attraverso i suoi vini e il lavoro instancabile dei nostri viticoltori” – dichiara Benedetto Renda, Presidente del Consorzio dei Vini Doc dell’isola di Pantelleria – “Come Consorzio dei Vini Doc Pantelleria, siamo fortemente impegnati nella valorizzazione delle eccellenze enologiche dell’isola, preservando e promuovendo una viticoltura eroica che è patrimonio di cultura e tradizione. In sinergia con il Parco Nazionale e il Comune di Pantelleria, continuiamo a investire nella tutela del nostro territorio e nella promozione di un modello agricolo sostenibile, affinché il vino di Pantelleria possa essere sempre più ambasciatore di una terra unica e straordinaria”.

 Nel padiglione 2 della Sicilia, posizionati nello stand A1, si troveranno le straordinarie produzioni enologiche di Pantelleria a marchio Doc, che saranno presentate ai visitatori da alcuni produttori presenti per far degustare e raccontare Pantelleria. Qui sarà possibile trovare le etichette di Agricola Ferreri Caterina Angela, Bonomo Emanuela, Pellegrino, Cantina Basile, Donnafugata, Salvatore Murana vini, Vinisola, Cantina Giuseppe Maddalena, Prosit.

Italo Cucci del Parco Nazionale Isola di Pantelleria

Il Commissario Straordinario del Parco, Italo Cucci, sarà presente con il suo staff per sostenere l’attività di promozione congiunta ma anche per portare solidarietà al mondo vinicolo al vaglio del nuovo peso dai dazi statunitensi. “La qualità del vino italiano è altissima ed è sicura garanzia di inalterato successo fra gli americani – afferma Cucci – Il Parco brinderà al vino campione con un altrettanto grande campione, Fabio Capello fedele cittadino di Pantelleria che sarà amichevolmente presente nello stand di Pantelleria nella giornata di lunedì come testimonial speciale”.

Gli appuntamenti

Gli appuntamenti cominceranno domenica 6 aprile, con il tradizionale incontro fra i due patrimoni Unesco, le colline della Valdobbiadene e la pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria. Alle ore 16 presso il pad. 8 del Veneto, nello stand del Consorzio Valdobbiadene, si terrà la masterclass “Dal profumo floreale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco all’intensità dei sentori nei Bianchi di Pantelleria: due gioielli italiani dalle terre eroiche più emblematiche” che sarà guidata da Cristian Maitan, miglior sommelier AIS d’Italia 2023.

La seconda iniziativa si terrà lunedì 7 aprile alle ore 15.15 nella meeting hall della regione siciliana nel pad. 2 Sicilia con la degustazione “Vini senza tempo: i passiti storici di Pantelleria” in abbinamento alcune tipicità pantesche per contribuire a celebrare la Sicilia proclamata Regione della gastronomia 2025.

L’amministrazione comunale di Pantelleria, che da tempo porta avanti un’importante rete di relazioni per la promozione agroalimentare locale, presenzierà con una delegazione, per dare seguito alle azioni di supporto al settore agricolo, programmate con importanti progetti già presentati a Bruxelles,

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Cultura

Pantelleria, moltissima partecipazione all’apertura del Santuario della Margana

Redazione

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IL SANTUARIO DELLA MARGANA DI PANTELLERIA TRA I SETTE LUOGHI GIUBILARI

Il Santuario della Madonna della Margana di Pantelleria è tra i sette luoghi diocesani giubilari. Sull’isola, con una celebrazione presieduta dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella, è stata aperta la porta santa e dato avvio all’anno giubilare.

«Pantelleria è una scuola di mitezza evangelica che aiuta a rimotivarsi continuamente, a non perdere la speranza, a lottare e preparare per te poi possibili imprevisti. Mitezza e capacità di previsione che aiuta ad accogliere provvisorietà e imprevisto come una sorte di esperienze del limite», ha detto il Vescovo, facendo riferimento al senso di «rassegnazione mite e abitudine» col quale i panteschi hanno accolto il rinvio della cerimonia per il maltempo.

«L’Anno santo “Pellegrini di speranza”, mette in campo la grazia (il vitello grasso), superando la giustizia (il capretto), e guarendo l’istinto (i porci) – ha detto il Vescovo nell’Omelia – non possiamo pensare che la misericordia di Dio si faccia spaventare dalla nostra miseria. Il peccato allontana noi dal padre, ma no Lui da noi. Il vitello grasso è per il figlio minore che “era morto ed è tornato in vita” ma alla festa è tornata l’intera famiglia, compreso il figlio maggiore».

La Margana è la protettrice dei campi, in un’isola in cui l’agricoltura è eroica, così come gli agricoltori: «perché danno alla terra il proprio chinarsi perché possa portare frutto, possa dare vita. È un rivolgersi verso il basso della terra fin dove sorge la vita come nutrimento. L’abitudine virtuosa e umile alla terra. La virtù più bella per uomini e donne circondati dal mare, i cui volti sono scavati dal sale e dal mare e nei cui solchi abita il vento», è un altro passaggio dell’Omelia del Vescovo. Alla cerimonia hanno preso parte autorità civili e militari, sei presbiteri, il diacono permanente sull’isola, le suore, le corali delle tre parrocchie, gli scouts con i capi, i ragazzi della catechesi e tantissimi fedeli.

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Spettacolo

Tg2 DOSSIER, Domenica 6 aprile 2025 “TUTTI ALL’OPERA” di Daniela Bisogni

Direttore

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Tg2 DOSSIER Domenica 6 aprile 2025 Ore 18.00 su Rai 2 “TUTTI ALL’OPERA”

Due appassionati di Pantelleria coinvolti nel servizio di Daniela Bisogni, appunto, con la partecipazione del M° Riccardo Muti
La giornalista RAI, talento nei reportage,  ha reso a Pantelleria un grande servigio di esposizione sui canali nazionali, studiando e offrendo l’isola in ogni suo aspetto: da quello antropologico, a quello naturalistico.
Domenica con “Tutti all’Opera” ora ci porterà nei principali teatri italiani e nel mondo della lirica, in un servizio per Rai2.

Tutti all’Opera

Il Tg2 Dossier “Tutti all’Opera” realizzato da Daniela Bisogni nel programma a cura
di Francesco Vitale, andrà in onda domenica 6 aprile su Rai Due alle 18. Un viaggio
dentro l’opera per scoprire quante storie ci siano, quanto lavoro, soprattutto dietro le
quinte e quanta arte e talento e non solo nel canto. Patrimonio dell’umanità, l’opera
lirica italiana – negli ultimi anni – ha ampliato il suo pubblico arrivando anche ai più
giovani, ad esempio con le rappresentazioni all’aperto alle Terme di Caracalla che
Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, ha
ulteriormente valorizzato.

Con il reportage dell’inviata Daniela Bisogni porteremo i telespettatori alla scoperta
di molti bellissimi teatri lirici Italia per godere della magia di spettacoli meravigliosi
e ipnotici, anche grazie alla musica di opere senza tempo.
Nel Dossier anche un intervento del maestro Riccardo Muti e dei più famosi interpreti
della lirica mondiale.

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