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In Sicilia una delle nevicate più abbondanti degli ultimi decenni

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In Sicilia una delle nevicate più abbondanti degli ultimi decenni. E i catastrofisti del cambiamento climatico sono spariti
Le grandi nevicate dei giorni scorsi in Sicilia e la latitanza dei catastrofisti del cambiamento climatico: che fine hanno fatto i tragediatori del clima?
di Peppe Caridi da Meteoweb.eu
 

Immagine a scopo illustrativo realizzata con l’Intelligenza Artificiale © MeteoWeb
La Sicilia ha vissuto nei giorni scorsi una delle nevicate più importanti degli ultimi decenni, non tanto per l’abbondanza della neve in una singola località, quanto per l’estensione delle nevicate che hanno interessato in modo molto significativo un po’ tutta l’isola, per giunta in un periodo insolito, nei giorni immediatamente precedenti al Natale e cioè ancora a dicembre, in un’area climatica come quella siciliana in cui la neve cade copiosamente a gennaio, febbraio e marzo, e soltanto più raramente in modo così precoce.

Gli accumuli nevosi sono stati abbondanti ovunque: i dati ufficiali riportano soltanto quelli noti nella stazioni nivometriche della protezione civile, che purtroppo sono pochissime. Quelle regolarmente funzionanti sono soltanto cinque, ma già emblematiche:

71cm ai 1.737 metri del Rifugio Citelli (Etna)
63cm ai 1.486 metri della Grotta Intraleo (Etna)
56cm ai 1.313 metri di Mandria del Conte (Madonie)
47cm ai 1.128 metri di Santa Domenica Vittoria (Nebrodi)
28cm ai 1.031 metri dell’eliporto della Forestale di San Fratello (Nebrodi)
Ha nevicato in modo ancor più abbondante tra Madonie e Nebrodi, ma anche sui Peloritani. La mappa con gli accumuli pluviometrici del peggioramento di Natale evidenzia in modo più chiaro le aree interessate dalle precipitazioni, che oltre i 500–600 metri di altitudine si sono rivelate nevose ovunque:

Come abbiamo già evidenziato negli ultimi giorni, la pioggia e la neve ha ulteriormente contribuito ad archiviare l’episodio di siccità dello scorso anno. Tra l’autunno piovosissimo e adesso quest’inizio d’inverno così eccezionalmente nevoso, Madre Natura ha smentito in un solo colpo tutti gli allarmismi e i catastrofismi dei soliti noti urlatori di tragedie. Coloro, cioè, che raccontavano qualche mese di ciclica siccità come l’inizio della desertificazione; e che avevano frainteso l’anomalia di una stagione mite e secca come quella dello scorso inverno, con la fine perenne degli inverni siciliani. Dicevano che freddo, neve e piogge non sarebbero tornati mai più e invece la scienza chiariva il contrario.

Su MeteoWeb, infatti, in tempi non sospetti, già lo scorso 8 luglio, in piena estate, evidenziavamo quando, come e perchè la siccità sarebbe finita, seguendo semplicemente l’abc della meteorologia e della climatologia.

Adesso se ne rendono conto tutti, finalmente, e i  catastrofisti del cambiamento climatico sono spariti. Vivaddio!

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Meteo

Sicilia divisa in due: piogge record sulla fascia etnea, ma l’interno resta in crisi

Redazione

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Da un lato, si sono registrati eventi di pioggia eccezionali, come quello del 13 novembre nella fascia costiera etnea, dall’altro, il deficit pluviometrico nelle aree interne ha continuato ad aggravarsi

di Angelo Ruggieri da Meteoweb.eu
11 Dic 2024 | 10:02
 
Il mese di novembre 2024 ha mostrato in Sicilia un quadro meteorologico estremamente variabile, con situazioni climatiche opposte che si sono verificate a pochi chilometri di distanza. Da un lato, si sono registrati eventi di pioggia eccezionali, come quello del 13 novembre nella fascia costiera etnea, che ha rappresentato uno degli episodi più estremi degli ultimi anni in Italia per intensità e quantità di precipitazioni. Dall’altro, il deficit pluviometrico nelle aree interne ha continuato ad aggravarsi, con gravi ripercussioni sulle attività agricole e zootecniche.

Nonostante una generale instabilità atmosferica, in particolare durante la seconda decade del mese, le precipitazioni hanno spesso avuto un impatto limitato a zone circoscritte, con una netta predominanza sulle aree costiere rispetto alle regioni interne. Questo scenario ha contribuito a mantenere elevato il divario tra i territori. In alcune aree interne, come testimonia la stazione SIAS di Paternò, i valori di precipitazione negli ultimi 12 mesi sono rimasti al di sotto dei 300 mm, con soli 236 mm registrati dal 1° dicembre 2023.

Precipitazioni novembre 2024 in Sicilia – dati SIAS
L’evento del 13 novembre sull’area etnea orientale ha segnato record significativi. La stazione SIAS di Riposto ha registrato un totale giornaliero di 288,6 mm, il massimo accumulo in 24 ore dalla sua istituzione nel 2002. A livello mensile, Riposto ha raggiunto i 634 mm, mentre la vicina stazione DRPC di Giarre ha totalizzato un incredibile accumulo giornaliero di 518 mm e mensile di 1067 mm. Quest’ultimo dato è particolarmente impressionante, considerando che nel 2023, anno eccezionalmente asciutto, la stessa stazione aveva registrato solo 423 mm in tutto l’anno. La peculiarità di tali eventi risiede anche nell’intensità delle precipitazioni orarie, che sia a Riposto sia a Giarre ha superato i 110 mm/ora.

Nonostante queste piogge eccezionali, il bilancio pluviometrico regionale di novembre rimane al di sotto della norma. I dati SIAS indicano una media di 73 mm, 29 mm in meno rispetto alla media storica per il periodo 2003-2022. Le aree interne, in particolare, hanno registrato accumuli molto bassi, spesso inferiori a 50 mm, con punte minime di meno di 20 mm in alcune zone del Ragusano, pari a meno del 20% delle precipitazioni normali.

Il numero medio di giorni piovosi si è attestato a 7,8, inferiore alla norma di 9,4. Tuttavia, vi sono state significative differenze tra le stazioni: mentre Cesarò Monte Soro (ME) ha registrato 16 giorni di pioggia, Mazzarrone (CT) ne ha contati solo 3. Questo squilibrio evidenzia ulteriormente le profonde differenze pluviometriche tra le aree costiere e interne. Al termine del mese, la carenza di precipitazioni nelle zone interne ha acuito un deficit idrico già grave, mentre le aree costiere, pur beneficiando di piogge abbondanti, non riescono a compensare la mancanza di riserve idriche significative.

Con un accumulo medio regionale di circa 510 mm dall’inizio dell’anno, il 2024 si avvia a chiudersi come il terzo anno consecutivo con un pesante bilancio negativo per le precipitazioni, confermando una tendenza che mette a dura prova la resilienza del territorio e delle sue attività economiche.

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Meteo, torna il maltempo in Sicilia Occidentale. E’ allerta estesa da Est verso Ovest

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Notizie sul Meteo a Pantelleria - Il Giornale di Pantelleria

Dopo un periodo di tregua importante per la Sicilia Occidentale, torna il maltempo, con allerta meteo gialla prevista per la giornata di domani 3 dicembre 2024.

Le piogge che si erano concentrate da giorni nel versante orientale dell’isola, si sono espanse per raggiungere quello opposto, fino a Pantelleria.

Nel dettaglio bollettino della Protezione Civile – Dipartimento Regione Siciliana

RISCHIO IDRAULICO:
possibili criticità per fenomeni prevalentemente di tipo idraulico principalmente nell’ambito del reticolo idrografico naturale dei bacini maggiori (> 50 kmq) (alluvioni, esondazioni in aree di foce).

RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO:
possibili criticità di tipo geomorfologico (frane) e/o di tipo idraulico nei piccoli bacini (< 50 kmq) e nelle aree urbanizzate.

FORZANTE ROVESCI O TEMPORALI E CONDIZIONI METEOROLOGICHE AVVERSE
le criticità idrogeologiche e idrauliche possono risultare sensibilmente più gravose in caso di rovesci o temporali o di condizioni meteorologiche avverse la cui localizzazione geografica, distribuzione e intensità sono connotati da elevata incertezza previsionale

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Cronaca

Catania, continua il lavoro dei VF: oggi operative 145 unità nelle zone colpite da maltempo. Squadra anche da Trapani

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CATANIA, CONTINUA IL LAVORO DEI VIGILI DEL FUOCO: OGGI OPERATIVE 145 UNITÀ NELLE ZONE COLPITE DAL MALTEMPO.
INVIATA UNA SQUADRA ANCHE DA TRAPANI

Vigili del fuoco impegnati da ieri nel catanese per far fronte ai danni generati dalle forti piogge, anche con squadre in rinforzo giunte dai comandi di Palermo, Messina, Enna, Ragusa e Trapani.
Oggi nella provincia etnea sono al lavoro 145 unità del Corpo nazionale, la maggior parte di queste è in azione tra le zone di Giarre e Riposto, fortemente colpite dal maltempo, dove sono in corso opere di assistenza alla popolazione e prosciugamenti di garage e locali interrati.

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