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Cultura

Information Technology: nasce a Palermo la prima DevOps Academy. La Sicilia protagonista nella formazione delle professioni del futuro 

Matteo Ferrandes

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Edgemony e ConTe.it Assicurazioni mettono a disposizione 20 borse di studio per la formazione di talenti locali e nazionali

 

La Sicilia ancora protagonista nella formazione delle nuove figure professionali tecnologiche: nasce a Palermo la prima DevOps Academy d’Italia grazie alla partnership tra Edgemony, società specializzata nella formazione tech con sedi a Palermo, New York e San Francisco e ConTe.it Assicurazioni, brand di punta del gruppo Admiral. Sono 20 le borse di studio disponibili dal valore di 3000 euro ciascuna, a copertura totale dei costi, dedicate ai migliori talenti locali e nazionali.

 

«I DevOps Cloud Engineer sono gli architetti che progettano e implementano gli ambienti digitali nei quali prendono vita tutte le applicazioni e i software che utilizziamo ogni giorno. È una professione che richiede competenze di pianificazione e attenzione ai dettagli ma anche grandi capacità di mediazione e relazione interpersonale che abbiamo visto trovano grande riscontro tra i talenti siciliani – spiegano dicono Daniele Rotolo e Marco Imperato, co-founder di Edgemony -. Per questo motivo, insieme al nostro partner ConTe.it Assicurazioni, abbiamo deciso di rendere disponibili venti borse di studio per consentire l’accesso all’Academy».

 

I numeri del settore ICT in Italia e in Sicilia

 

Per stare al passo con le esigenze del mercato europeo, l’Italia avrà bisogno di 2,1 milioni di lavoratori dotati di competenze digitali entro il 2026. Ad oggi siamo tra gli ultimi in UE per numero di iscritti a corsi di laurea in materia di Information e comunication technologies (ICT). Questo comporta che nel giro di due anni le aziende italiane rischiano di non avere le risorse necessarie per restare competitive sui mercati internazionali. La Sicilia, in questo scenario, gioca un ruolo fondamentale: fornendo la metà del personale qualificato ICT italiano, e superando persino il nord Italia.

 

Come partecipare alla selezione per le borse di studio per DevOps Cloud Engineer

 

Per accedere alle borse di studio della DevOps Academy di Edgemony, finanziate da Conte.it Assicurazioni, non è necessario essere ingegneri e non occorre uno specifico titolo accademico. Gioca a favore del candidato una buona conoscenza dell’ambito dei cloud, server, della rete, delle infrastrutture web e uno spiccato talento per la tecnologia in generale. Le candidature per sostenere i test d’accesso possono essere inviate compilando il form presente sul sito edgemony.com/devops-academy.

 

In cosa consiste il corso per DevOps Cloud Engineer

 

Il corso di formazione per DevOps Cloud Engineer, che partirà a fine aprile, si svolgerà da remoto e comporta un impegno full time della durata di tre mesi. Alla fine del corso, è prevista la definizione del portfolio e del curriculum del candidato e l’aiuto per la strutturazione di colloqui di lavoro, nonché un placement finale con aziende partner. Le esperienze dei bootcamp, corsi intensivi, realizzati da Edgemony, registrano un 90% di assunzioni post formazione. Ad oggi, Edgemony ha già formato risorse professionali per alcune delle maggiori aziende Tech in Sicilia e in Italia come Giglio.com, Docebo, IM*MEDIA, Facile.it e Treatwell.

 

L’investimento di ConTe.it Assicurazioni sui DevOps Cloud Engineer

 

«ConTe.it Assicurazioni, brand assicurativo del Gruppo Admiral specializzato in assicurazioni auto e moto, deve il suo successo – ha dichiarato Antonio Bagetta, CEO di ConTe.it – ad un contesto tecnologico molto avanzato, all’interno del quale operano le professionalità più ricercate dell’IT. In questa direzione si inserisce il progetto dell’Academy, che nasce da fondi che la capogruppo Admiral ha deciso di dedicare allo sviluppo di giovani talenti con un occhio di riguardo ai temi di employability e diversity. Abbiamo scelto Edgemony per l’affinità con i nostri valori aziendali e la nostra propensione all’eccellenza, già testata con l’iniziativa Coding Women Sicily per la digitalizzazione dei processi di lavoro» ha concluso Bagetta.

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Cultura

La caponata dei marinai dei velieri / 2. A Pantelleria negli anni ’60

Orazio Ferrara

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La preparazione della caponata marinara era semplicissima e veloce. Prima si bagnavano le gallette o ‘u viscottu nell’acqua di mare fino a renderle appena appena morbide, facendo quindi attenzione a non inzupparle completamente per non creare così una pappa inservibile all’uso. Questo dell’uso dell’acqua di mare è intuibile. Si risparmiava così sull’acqua potabile di bordo, sempre preziosa e sempre scarsa. E anche sul sale. Inutile sottolineare che a quel tempo il mare, particolarmente al largo, era pulitissimo. Inoltre le gallette assorbivano, oltre il sale, altri preziosi elementi dall’acqua marina. Chi non conosce le qualità terapeutiche di un piccolo sorso di acqua di mare (ma dove trovarne oggi di pulita)? Sorso che ha un leggero effetto lassativo e regola a perfezione l’intestino.

Chi scrive, lo praticava ragazzo, nelle nuotate all’alba nel mare di Pantelleria degli inizi degli anni Sessanta. Dopo di che si passava alla seconda fase, aggiungendo alle gallette, leggermente bagnate ripetiamo, grosse fette di cipolle, abbondante aglio e olive in salamoia. Apriamo una piccola parentesi: l’aglio e la cipolla erano il “carburante” quotidiano del legionario romano, che seppe conquistare prima e civilizzare poi un impero che non ha eguali nella storia. Continuiamo. Si aggiungevano poi filetti (o intero se piccolo) di pesce essiccato (per i siciliani, ‘u pisci sciutto).

Quest’ultimo variava secondo la latitudine e le costumanze locali. Nel Mediterraneo uno dei più utilizzati, anche per l’essere assai saporito e più facilmente pescabile, era la “minnola” ovvero menola o mennola (nome scientifico Spicara maena). Altri utilizzavano invece il pesce lampuga o corifena, popolarmente detto “pesce capone”, da cui qualcuno, erroneamente, ha fatto poi derivare il nome di “caponata”. Altri ancora aggiungevano acciughe sotto sale. I marinai siciliani, non i panteschi che mettevano generalmente le “minnole” quali pisci sciutti, usavano largamente mettere il cosiddetto mosciamme, che consisteva in filetto essiccato di delfino, cosa che francamente ci fa rabbrividire, essendo il delfino caro da sempre al cuore di chi scrive queste note.

D’altronde non a caso presso gli antichi il delfino era considerato sacro e spesso deificato e quindi sventura certa coglieva chi ne uccideva uno. Fortunatamente nel tardo Ottocento venne sostituito con il tonno sott’olio. La parola mosciamme si fa derivare dall’arabo mosammed, che indica un alimento duro e secco. Veniva esportato in Sicilia da commercianti nord-africani dalla vicina Barberia. La “conciatura” finale della caponata consisteva nell’aggiungere abbondante aceto e dell’olio d’oliva, a volte, non sempre, vi si cospargevano sopra dell’origano e dei capperi.

Questo “rancio” semplice e dagli ingredienti umili, eppure gustoso e sostanzioso ad un tempo, è stato, ripetiamo, il carburante di generazioni di uomini che sono andati per mare per commerciare, ma anche per scoprire qualcosa di nuovo e meraviglioso sempre al di là della linea dell’orizzonte marino.

Orizzonte che era frontiera mobile e sempre cangiante della loro vita avventurosa sul mare. Infine quello stesso rancio rappresentava un momento importante nella vita di bordo, momento di forte convivialità e socializzazione, cui non poche volte seguivano, con il beneplacito del comandante, musiche, canti e balli. Cosa che cementava gli uomini dell’equipaggio in un tutt’uno, pronti così a far fronte al meglio alle quotidiane insidie del mare. Annotiamo che in qualche arcaica ricetta di caponata abbiamo riscontrato che a volte veniva spruzzato anche del succo di limone.

La cosa ci ha lasciati sulle prime alquanto perplesso, in quanto il succo di limone non lega affatto bene con tutto il resto, ma poi ragionando abbiamo capito del perché Era un rimedio empirico contro lo scorbuto, malattia, dovuta alla carenza di vitamina C, che per secoli ha falcidiato gli equipaggi delle navi in mare. L’80% dei marinai di Magellano perì a causa dello scorbuto. Soltanto verso la fine del ‘700 la marina da guerra britannica, all’epoca la prima al mondo, prescrisse, dopo innumerevoli sperimentazioni mediche, nella dieta quotidiana dei suoi marinai imbarcati del succo di limone (contenente vitamina C concentrata). Ed ora non ci resta che preparare la caponata dei marinai attenendoci scrupolosamente a quanto sopra descritto, logicamente l’acqua di mare va sostituita con acqua potabile con l’aggiunta di un pizzico di sale e,,, buon’appetito e…, visto che siamo in tema, aggiungiamo l’augurio di “buon vento e mare calmo”.

(2 – fine)

Orazio Ferrara

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Cultura

Pantelleria: “e se l’isola si perde nel tempo…”, proiezione di docfilm Nello La Marca

Redazione

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“e se l’isola si perde nel tempo…”, prima proiezione del documentario di Nello La Marca al Circolo Agricolo di Scauri il 31 luglio
 
 Il secondo appuntamento del programma PANTESCHITÁ ESTATE 2025 sarà dedicato alle tradizioni pantesche con un ritratto commovente ed emozionante dell’isola, girato 13 anni fa dal regista Nello La Marca.

Il documentario, dal titolo “E SE L’ISOLA SI PERDE NEL TEMPO…” è stato proiettato per la prima volta questo inverno in una sede Unipant gremita, che ha fatto sì che in molti abbiano dovuto rinunciare, perché la sala non poteva più contenere persone. Da qui la promessa, anche vista la richiesta dei Circoli a questo proposito, di riproporre la proiezione quest’estate.

Giovedì 31 luglio, alle ore 21.00 presso il Circolo Agricolo di Scauri, si terrà quindi la prima proiezione del documentario che ripercorre, attraverso le quattro stagioni dell’anno, le tradizioni, le abitudini, la vita quotidiana dell’isola che purtroppo oggi si sono perse in gran parte o si stanno perdendo. Sono anche tanti i volti e le testimonianze ritratti nel documentario di panteschi ormai scomparsi, cosa che commosse non poco il pubblico della proiezione invernale.

La seconda proiezione era prevista per l’11 agosto al Castello, ma a causa della concomitanza con la presentazione del nuovo film di Luca Zingaretti al Cineteatro San Gaetano, l’Unipant ha deciso di spostare la data a settembre, in accordo con l’Assessora Pineda. Non appena sarà fissata una nuova data ne daremo comunicazione, intanto però ricordiamo che il 5 settembre il documentario sarà proiettato al Circolo Trieste di Khamma.

L’ingresso è gratuito fino d esaurimento posti e i partecipanti potranno lasciare un’offerta libera per l’Unipant.

Pantelleria, 28 luglio 2025

Info: www.unipant.it

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Spettacolo

Pantelleria – Voci dal Mediterraneo, una terza serata da festival a festa travolgente: Piazza Cavour scatenata con Russel Russel

Direttore

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Stasera il vincitore: un solo nome porterà a casa il premio di Voci dal Mediterraneo

Si è tenuta ieri, 26 luglio 2025, la terza serata del Festival Voci dal Mediterraneo, che vedeva i concorrenti in gara per le cover.
I giovani talenti si sono cimentati, così, in brani noti e alcuni imponenti e l’hanno fatto con bravura, grandissima concentrazione e consapevolezza di affrontare forse la prova più difficile. Da Mia Martini a Sergio Endrigo, da Noemi ai Modà, per dirne alcuni, questi i nomi dei grandi della musica reinterpretati dai ragazzi in gara a Voci dal Mediterraneo e le performance erano caratterizzate da un grande rispetto per il brano e i big.

Di nuovo una serata di grande spettacolo, ieri, ma con la suspense delle prime votazioni, che hanno visto:

  • Premio Sala Stampa: Sanfi – cod 7 (Italia)
  • Premio della Critica: Mariateresa – cod 13 (Italia)
  • Premio miglior arrangiamento: Venere – cod, 11 (Italia)
  • Premio Eventi e Management Italia: Mauzz – cod 12 (Tunisia)
  • Premio Mediterranean Label: Claudia (Italia)
  • Premio Miglior Cover: Leo Rizzuto (Belgio)
  • Premio Presenza Scenica: Adamas – cod. 12 (Svizzera)
  • Premio Miglior Interpretazione: Nadeep – cod 8 (Spagna)
  • Premio Miglior Voce: Carola – cod 1 (Italia)

L’uscita sul palco per la consegna del premio ha suscitato attesa per i 18 cantanti, giovani ugole che si lanciano nel firmamento della musica con intonazioni possenti e acuti, ma che erano con un filo di voce al momento della premiazione. per la grande emozione e gratitudine.


Di poi tutti, nessuno escluso, hanno improvvisato un ballo sfrenato all’ingresso di un Russel Russel coinvolgente e straordinario. 
Lo showman americano, con un repertorio squisitamente anni 80 ha trascinato tutti in un turbine irresistibile inducendo giurie e pubblico a lasciare le sedie e scatenarsi nel ballo. Così da trasformare un festival in festa da discoteca, in piena Piazza Cavour.
Una serata inattesa, entusiamante, differente da quella precedente. Ogni appuntamento dal 24 luglio è stato pieno di energia e caratterizzato da qualcosa a sè.

Anche questa serata, che non ha mai perso di vista le prove canore, ha avuto una connotazione differente, piena di energia irresistibile emanata da due nomi di eccellenza quali Massimo Galfano e Nathaly Caldonazzo: due professionisti con caratteristiche differenti ma che hanno creato un connubio artistico solido, di spessore e valore. 
Sulla scorta dell’esperienza di questo festival a Pantelleria e della realtà che hanno osservato con attenzione, i due conduttori stanno progettando di realizzare una sorta di scuola dove si insegna non solo a cantare, ma anche la presenza sul palcoscenico, il look, il portamento, per dare l’opportunità alle giovani leve dello spettacolo di completare la propria formazione e acquisire quella marcia in più che fa la differenza.

Nel corso della mattinata di oggi è stata presentata, insieme al vicesindaco Adele Pineda e tutto lo staff, la scaletta di questa ultima serata di oggi, e i personaggi che saranno protagonisti. Tra le parentesi di intrattenimento la sfilata di moda di Nino Lettieri.

Voci dal Mediterraneo prosegue questa sera con l’ultimo appuntamento, dalle ore 21,00 con tante altre sorprese. Era previsto per stasera l’arrivo di Niko Cotugno ma per motivi di salute ha comunicato che non potrà partecipare alla manifestazione. A proposito, ieri sera è stata conferito un riconoscimento al compianto Toto Cotugno.

Di seguito riportiamo i gli artisti

) CAROLA CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 01

2) ADAMAS CHE RAPPRESENTERA’ LA SVIZZERA COD. 02

3) AGNESE CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 03

4) MARIANNA CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 04

5) ALINA CHE RAPPRESENETRA’ LA ROMANIA COD. 05

6) FLAVIO GENNARO CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD 06

7) PABLO CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 07

8) NADEEP CHE RAPPRESENTERA’ LA SPAGNA COD. 08

9) SANFI CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 09

10)    ROBERTO GIUCA CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 10

11)    VENERE CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 11

12)    MOUEZ CHE RAPPRESENTERA’ LA TUNISIA COD. 12

13)    MARIATERESA CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 13

14)    CLAUDIA CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 14

15)    LEO RIZZUTO CHE RAPPRESENTERA’ IL BELGIO COD. 15

16)    AURORA CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 16

17)    MARIA CAROLA CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 17

18)    GABRI CHE RAPPRESENTERA’ L’ITALIA COD. 18

19)    LIA MOS CHE RAPPRESENTERA’ LA POLNIA COD.19

Stasera si voterà per un solo artista e ci sarà un solo vincitore.

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