Economia
Insediamento Giovani Agricoltori, c’è tempo fino al 31 gennaio 2025 per le domande per contributi
Intervento SRE01 Insediamento Giovani Agricoltori – Bando modificato ed integrato
Con DDG 2768 del 16/05/2024 è stato approvato il bando modificato ed integrato relativo all’Intervento SRE01 “Insediamento Giovani Agricoltori” del Complemento per lo sviluppo rurale della Regione Siciliana al Piano Strategico PAC 2023 2027 insieme a tutti i documenti allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del provvedimento.
Beneficiari : Giovane agricoltore che si insedia per la prima volta in qualità di capo d’azienda agricola (non sono ammessi insediamenti multipli).
Tipo di pagamento: Sovvenzione in conto capitale – Somme forfettarie
Aliquota di contribuzione: Premio: euro 50.000
Termini presentazione domanda : dal 21 maggio 2024 al 31 gennaio 2025 (Termine prorogato con avviso prot. 167658 del 18-09-2024)
Per la documentazione necessaria e modalità di presentazione domanda di partecipazione: Insediamento Giovani Agricoltori – Bando
Economia
Aumento accise 2025: stangata da 245,6 milioni all’anno
Nel 2025, il governo italiano prevede un allineamento delle accise su benzina e diesel per rispettare gli impegni europei. L’aumento graduale di un centesimo all’anno sulle accise del diesel e la riduzione della stessa misura sulla benzina comporteranno cambiamenti nel panorama fiscale, con possibili impatti sui consumatori.
Di quanto aumenteranno le accise sul gasolio nel 2025?
Le accise sul gasolio sono attualmente fissate a 0,617 euro al litro, mentre quelle sulla benzina ammontano a 0,728 euro al litro. Il piano del governo, in linea con le direttive europee del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), prevede un aumento di un centesimo per litro ogni anno fino al 2030. Questo incrementerà progressivamente le accise sul diesel, portandole in prossimità di quelle della benzina, che subiranno una riduzione della stessa misura. La rimodulazione delle aliquote mira a bilanciare il carico fiscale tra i due carburanti senza incrementare drasticamente il costo complessivo per i consumatori nel breve termine. Inoltre, non verranno applicate ulteriori accise sulle bollette della luce e sulle bollette del gas.
Perché il governo ha deciso di adottare questa politica fiscale?
La decisione di intervenire sulle accise risponde a una duplice esigenza: migliorare l’efficienza del sistema fiscale e sostenere la transizione ecologica, riducendo i sussidi ambientali dannosi (SAD). La Commissione europea ha infatti raccomandato all’Italia di equiparare le accise sui carburanti per garantire una tassazione più equa e incentivare l’uso di veicoli meno inquinanti. Attualmente, l’Italia applica una tassazione inferiore sul diesel rispetto alla benzina, una situazione non giustificata sotto il profilo ambientale.
Quali saranno le conseguenze per i consumatori?
L’aumento delle accise sul diesel potrebbe avere diverse conseguenze per gli automobilisti e le imprese. Secondo Assoutenti, un incremento di un centesimo annuo comporterebbe un aumento di circa 0,61 euro per un pieno da 50 litri, considerando anche l’IVA. Su base annua, il costo totale per i proprietari di veicoli diesel potrebbe arrivare a 245,6 milioni di euro, aumentando a 1,23 miliardi di euro se l’incremento dovesse essere applicato per cinque anni consecutivi.
Inoltre, il rialzo dei costi del carburante potrebbe riflettersi sui prezzi delle merci, data la forte dipendenza del settore logistico dal diesel. Tuttavia, le agevolazioni per gli autotrasportatori potrebbero mitigare l’impatto su questa categoria specifica, limitando l’aumento dei costi di trasporto.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/aumento-accise-2025
Cultura
Internazionalizzazione, al via a novembre percorso formativo per le aziende siciliane. Ecco come iscriversi
Iscrizioni entro il 6 novembre
Un percorso formativo destinato alle imprese delle Isole, con l’obiettivo di supportarle nell’espansione sui mercati internazionali attraverso l’uso di strumenti innovativi. Si chiama “Innovazione per Esportare” l’iniziativa avviata da Sprint Sicilia, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione del sistema delle imprese, in collaborazione con l’Ice, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che finanzia il programma. Sono previsti quattro moduli principali che si svolgeranno il prossimo mese di novembre, in presenza e online.
«Il nostro impegno – dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – insieme al responsabile dello Sprint Sicilia, Tommaso Di Matteo, è volto a fornire alle aziende siciliane gli strumenti necessari per affrontare le sfide dell’internazionalizzazione. Questo percorso formativo, strutturato in moduli sia in presenza sia online, rappresenta un’opportunità unica per acquisire competenze avanzate nell’innovazione, nella gestione della supply chain e nella valorizzazione della proprietà intellettuale, aspetti fondamentali per competere efficacemente a livello globale».
Questo il calendario degli eventi formativi
• MODULO I – Martedì 19 novembre (h. 9:30-16:30 con pausa pranzo): incontro in presenza nella sala Bonsignore dell’assessorato delle Attività produttive, a Palermo, con focus sull’innovazione per l’esportazione.
• MODULO II – Giovedì 21 novembre (h. 9:30-13:30): webinar sulle formule distributive innovative.
• MODULO III – Martedì 26 novembre (h. 9:30-13:30): webinar sulla valorizzazione della proprietà intellettuale.
• MODULO IV – Giovedì 28 novembre (h. 9:30-13:30): webinar sulla gestione innovativa della supply chain.
A conclusione delle sessioni formative sarà inoltre offerto un servizio di coaching individuale per un numero selezionato di imprese che potranno beneficiare di un affiancamento personalizzato con esperti del settore per sviluppare strategie di internazionalizzazione su misura. Le iscrizioni al corso sono aperte fino al 6 novembre e possono essere effettuate tramite il modulo online disponibile al seguente link.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare gli uffici di Sprint Sicilia all’indirizzo email sprint@regione.sicilia.it
Economia
Agricoltura, presentati 2 emendamenti per crisi olio d’oliva a firma di On. Giambona (PD)
Mario Giambona (Pd) – Agricoltura – “PER CRISI OLIO DI OLIVA PRESENTATI DUE EMENDAMENTI A SOSTEGNO DEL COMPARTO”
PALERMO – “La siccità produce enormi danni al comparto agricolo in Sicilia e anche la filiera olivicola-olearia soffre i danni legati allo stress termico, alla desertificazione e alla carenza idrica. Si stima che in alcune zone della Sicilia la produzione potrebbe calare ben oltre l’80%, un colpo durissimo per i circa 600 frantoi del nostro territorio. Per fronteggiare questa emergenza ho presentato in commissione attività produttive due distinti emendamenti. Il primo per dare sostegno al settore dei frantoi siciliani che prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro per coprire le perdite dovute al calo di fatturato e ai costi fissi degli impianti. Il secondo prevede anch’esso aiuti per 5 milioni di euro per tutto il comparto della produzione di olive e di olio in Sicilia”. Lo ha detto il vice-presidente del gruppo parlamentare siciliano PD, Mario Giambona, a proposito degli emendamenti presentati per far fronte alla crisi che in Sicilia sta colpendo il settore olivicolo-oleario. Giambona poi continua la sua analisi esprimendo preoccupazione per “una situazione che pone un allarme nei confronti delle tante aziende agricole che rischiano di non avere alcun ritorno economico dalla loro attività e che inevitabilmente si ripercuoterebbe sull’occupazione di settore”. Il deputato del PD conclude il suo intervento augurandosi che “nelle prossime settimane in commissione bilancio ci sia convergenza da parte dei gruppi politici per sostenere la mia proposta e dare sostegno a questo importante settore produttivo siciliano che ha urgente bisogno di aiuti”.
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