Cultura
La Natività di Custonaci: quest’anno in scena nel Parco archeologico di Segesta
L’Assessore Amata: «Vogliamo che torni nella grotta Mangiapane»
Il Parco archeologico di Segesta, quest’anno, ospiterà per cinque sere la Natività del presepe vivente di Custonaci.
Nei giorni di sabato 17, domenica 18 dicembre, lunedì 26 dicembre, 5 e 6 gennaio sarà possibile entrare nel Parco alla luce delle lanterne, raggiungere il tempio e assistere alla rappresentazione della Natività.
Ad accogliere i visitatori, i personaggi del presepe vivente di Custonaci che si svolge ogni anno all’interno della grotta Mangiapane, nella fenditura calcarea di Scurati, dove il piccolo borgo ottocentesco si trasforma in museo etnografico en plein air riproponendo la Natività all’interno di una ricostruzione con la rappresentazione di scene della vita contadina del passato.
Nato dalla collaborazione tra l’Associazione Museo vivente di Custonaci e il Parco archeologico di Segesta, con il supporto logistico e organizzativo di CoopCulture, l’evento all’interno dell’area archeologica di Segesta è stato immaginato per dare continuità al presepe vivente che non può svolgersi nel sito tradizionale a causa di problemi strutturali che hanno reso la grotta insicura. Nell’idea del direttore del Parco, Luigi Biondo, lo scenario riproposto dal tempio sullo sfondo richiamerà l’iconografia classica della natività che, nel presepe della tradizione partenopea, rappresenta il tempio con le colonne spezzate, simbolo del rito pagano spezzato dal Cristianesimo.
«Il presepe vivente di Custonaci – dice l’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Elvira Amata – è un valore ormai consolidato che appartiene a tutti noi e che deve continuare a restare vivo come testimonianza di storia, di fede e di etnoantropologia. La soluzione di portare il presepe all’interno del Parco, nata dal buon senso e dalla collaborazione con il territorio, ci offre la possibilità di ovviare a un inconveniente tecnico che avrebbe compromesso la sicurezza dei visitatori e dei figuranti. Ho dato disposizioni – sottolinea l’assessore Amata – di avviare tempestivamente le procedure per effettuare gli interventi necessari a mettere in sicurezza la grotta nel più breve tempo possibile. Vogliamo che quello di quest’anno sia davvero un evento eccezionale e che dal prossimo anno il presepe torni a vivere all’interno della grotta».
Grazie alla collaborazione con il Comune di Calatafimi, una cartolina distribuita durante le iniziative natalizie organizzate dall’amministrazione del centro del Trapanese, permetterà di usufruire di una tariffa scontata per la visita guidata al Parco archeologico di Segesta.
PARCO ARCHEOLOGICO DI SEGESTA E PRESEPE VIVENTE
Apertura straordinaria:
17/18 e 26 dicembre; 5/6 gennaio
Orari: dalle 17,30 alle 22
Biglietto: 3 euro
Visite guidate CoopCulture: ticket 7 euro
17/18 e 26 dicembre; 5/6 gennaio
due turni alle 18 e alle 19.
Tariffa scontata per chi arriva con la cartolina di Calatafimi Segesta
CALATAFIMI SEGESTA
Centro storico, sacrario di Pianto Romano, il mulino dell’Arciprete,
Castello Eufemio, parco Peppino Impastato
17, 18, 23 e 26 dicembre e 6 gennaio
Villaggi di Natale, concerti, proiezioni, caccia al tesoro, giochi di società
Cronaca
Pantelleria – Filippo Panseca, il cordoglio del Sindaco
Il Comune di Pantelleria piange la scomparsa di Filippo Panseca, artista visionario e cittadino amato
Con grande tristezza, l’Amministrazione Comunale di Pantelleria si unisce al dolore per la scomparsa di Filippo Panseca, uno degli artisti più innovativi e significativi del panorama culturale internazionale.
Filippo è deceduto nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2024, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità pantesca, che lo ha sempre accolto con affetto e stima.
Filippo Panseca ha scelto Pantelleria come sua casa, un luogo dove ha voluto invecchiare e dove ha continuato a realizzare opere che univano arte, tecnologia e riflessione sociale.
La sua visione artistica e il suo impegno culturale hanno segnato una generazione e hanno trasformato l’isola in un luogo di ispirazione per molti artisti e visitatori provenienti da tutto il mondo.
La sua arte, capace di fondere l’innovazione tecnologica con la tradizione, ha portato Pantelleria a essere conosciuta anche per il suo contributo alla cultura contemporanea.
Il cordoglio del Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona
Filippo Panseca non era solo un artista, ma un pantesco di adozione. La sua arte e il suo spirito indomito hanno arricchito il nostro territorio e ci hanno insegnato quanto sia importante il legame tra arte, natura e innovazione.
Filippo ha fatto di Pantelleria un punto di riferimento per la cultura, un angolo del mondo dove la bellezza non si fermava mai.
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, ma la sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere, che resteranno per sempre nella memoria collettiva di tutti noi.
A nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della comunità di Pantelleria, esprimiamo il nostro più sentito cordoglio e siamo vicini alla sua famiglia in questo momento di grande dolore.
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Pantelleria perde un artista, un amico e un conoscitore devoto e raffinato
E’ morto all’età di 84 anni, Filippo Panseca, l’istrionico artista palermitano, naturalizzato per tutta la sua carriera a Milano.
Tuttavia, aveva conosciuto Pantelleria, negli anni ’70, dove ha vissuto gli ultimi anni, fino alla fine, avvenuta questa notte.
Inutile l’intervento presso l’Ospedale Nagar: un infarto letale si è preso gioco di lui e l’ha strappato all’affetto dei suoi cari, i figli, la nipotina figlia di Giorgia, la moglie.
Era così legato alla nostra isola che non solo si è trasferito come molti fanno per ritrovare se stessi o vivere con una scadenza della vita diversa, ma anche per continuare a dare libero sfogo alla sua creatività, alla sua vena artistica.
Aveva creato un villaggetto, presso i sesi, e poi un museo, dove raccoglieva il suo sapere e la sua generosa vitalità.
Ci aveva colpito in molte occasioni, per la sua indole, ma sapere che era stato il creatore del garofano come simbolo del Partito Socialista di Bettino Craxi, oltre che della piramide multimediale per i comizi del premier, avevano dato spiegazioni a molte domande sull’essenza di Panseca, lo spessore dell’artista e l’animo di quell’uomo, dai capelli lunghi e i kaftani indossati con quello stile e quella amabilità che lo hanno reso da sempre unico.
Il cordoglio sui social si sta arricchendo di ora in ora, parlando della genialità e della simpatia, della preparazione e della capacità sociale di Filippo Panseca.
Tra tutti cogliamo quello di Bobo Craxi: “Filippo Panseca lascia un segno nell’arte contemporanea. il suo eclettismo ha saputo unire il gesto d’artista all’impegno civile.
Piango l’amico caro, il compagno, l’uomo che ha vissuto il suo tempo ed ha disegnato e immaginato l’Italia da Pantelleria a Milano, passando per Rimini e Palermo.”
Le condoglianze più sentite dalla nostra redazione, che negli anni si è arricchita di contenuti grazie al M° Filippo Panseca.
Cultura
Il Cous Cous Fest ad Algeri per la Settimana della cucina italiana nel mondo
Due chef di San Vito Lo Capo, in rappresentanza dell’Italia, vincono la gara di cous cous con il team locale
Il Cous Cous Fest è sbarcato ad Algeri per la nona edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo organizzata dall’Ice in collaborazione con l’Ambasciata italiana in Algeria e l’Istituto italiano di cultura di Algeri. Antonio Vultaggio e Calogero Bascio, chef di San Vito Lo Capo, sono i testimonial scelti per rappresentare l’Italia nell’ambito dell’iniziativa, un appuntamento annuale organizzato dal Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale con il supporto dell’Agenzia ICE per il commercio estero, volta a valorizzare la tradizione culinaria italiana nel mondo e le eccellenze del settore agroalimentare ed enogastronomico italiano, sostenendo le esportazioni del settore.
“Si tratta di un’importante occasione – ha detto il sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala – per fare conoscere la cultura, i sapori e la tradizione gastronomica siciliana che rendono San Vito Lo Capo e il Cous Cous Fest due eccellenze italiane e per celebrare le comuni radici mediterranee che legano l’Italia all’Algeria”.
La settimana si è aperta con una cena inaugurale, che si è svolta nella residenza dell’Ambasciatore italiano in Algeria, Alberto Cutillo. I due chef sanvitesi hanno partecipato anche ad una competizione di cous cous che ha messo a confronto la tradizione italiana con quella algerina, aggiudicandosi la vittoria sul team di chef locali. Diversi gli appuntamenti in programma che racconteranno, anche a tavola, il rapporto tra dieta mediterranea e cucina delle radici, creando un ponte tra culture diverse ma con tanti punti in comune.
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