Cultura
L’affondamento della Vega nelle acque di Pantelleria / 1
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A 6 miglia per 160° da Punta Sciaccazza, quindi in vista di Pantelleria, giace negli abissi marini il
relitto della torpediniera italiana Vega con il suo equipaggio quasi al completo, un totale di 132
uomini tra ufficiali, sottufficiali e marinai. Quegli uomini sono tutti morti intrepidamente in
ossequio ai dettami della propria patria, l’Italia.
La sera del 9 gennaio 1941 la torpediniere Vega, al comando del capitano di fregata Giuseppe
Fontana, e la gemella Circa, al comando del capitano di corvetta Tommaso Ferreri Caputi, lasciano
il porto di Trapani per una crociera di guerra nelle acque di Pantelleria.
L’ordine ricevuto è
attaccare eventuali forze navali nemiche incontrate.
Alle ore 07:12 del mattino del 10 gennaio le due torpediniere italiane si trovano a circa 7 miglia a
sud-est di Punta Ferreri, sulla costa sudoccidentale di Pantelleria che si intravede all’orizzonte,
quando avvistano in lontananza un’imponente formazione navale inglese. Si tratta di uno dei
convogli dell’Operazione Excess, organizzati dai britannici per il periodico vitale rifornimento
all’assediata isola di Malta.
Il convoglio consta di quattro mercantili, protetti da una poderosa scorta, gli incrociatori
Bonaventure, Gloucester e Southampton e ben cinque cacciatorpediniere, Jaguar, Hero, Hasty,
Hereward ed Ilex.
È al comando del convoglio il capitano H. J. Egerton, imbarcato sul Bonaventure.
Lo scontro diretto di torpediniere contro incrociatori e caccia è impensabile, roba da suicidi, peraltro
a sfavore degli italiani gioca anche il rapporto di forze, uno contro quattro.
Quindi gli italiani, una volta lanciato l’allarme, farebbero bene a virare e a dirigersi a tutta forza alla
vicina Pantelleria e mettersi sotto la protezione delle batterie navali dell’isola. Ma il comandante
italiano della squadriglia torpediniere è il capitano Giuseppe Fontana, un uomo che sembra
riecheggiare il mondo degli eroi omerici e quindi ordina di serrare sotto e attaccare, sebbene in
evidente stato d’inferiorità per potenza di fuoco e per numero.
Alle ore 07:30 circa, giunte alla distanza di 3.600 metri, la Circe lancia tre siluri contro le navi del
convoglio, mentre la Vega due siluri direttamente contro l’incrociatore Bonaventure. Ma per la
malasorte degli italiani (si è stimata sui 20 nodi, anziché i 16 effettivi, la velocità delle navi inglesi)
tutti i siluri mancano il bersaglio. Dopo di che le unità italiane accostano subito in fuori e operano
per lo sganciamento, aprendo nel frattempo il fuoco con tutti i cannoni di bordo, anche perché
adesso sono i britannici a serrare sotto e attaccare.
Così s’intraprende una lotta impari e senza quartiere tra i cannoni da 100 mm della Vega e quelli da 133 mm del Bonaventura. La prima a colpire è la nave italiana, ma il suo proiettile da 100 provoca ben pochi danni alla corazzatura dell’incrociatore britannico, che peraltro nell’occasione deve contare 2 morti e 2 feriti. Successivamente una salva del Bonaventure colpisce in pieno la Vega, mettendole fuori uso eliche e timoni e il cannone da 100 mm. La torpediniere Vega, nell’impossibilità di governare, è ormai immobilizzata e quindi alla mercè degli inglesi, eppure con il pezzo di prua, l’unico ancora funzionante, il sottotenente di vascello Giorgio Scalia continua a sparare contro il nemico. Comandante ed equipaggio hanno deciso di vendere cara la pelle.
Il caccia Jaguar si avvicina ad appena 270 metri dalla Vega e apre il fuoco con tutti i suoi cannoni,
spazzandola con i suoi tiri da prua a poppa. La nave italiana è ormai tutta un unico relitto
fiammeggiante. Il Jaguar è poi costretto a ritirarsi per evitare i colpi in arrivo della Circe, però in
fase di allontanamento.
Sopraggiungono infine l’incrociatore Bonaventure e il caccia Hereward, che sparano su quel relitto
immobile, dal quale un cannone si ostina, tra fiamme e fumo, ancora a rispondere al fuoco.È
l’Hereward, con un suo siluro, a mettere la parola fine a quella testarda resistenza della nave
italiana.
Lo scontro è durato meno di un’ora, ma è stato di un’intensità inaudita, basti pensare che
l’incrociatore Bonaventure ha sparato contro le torpediniere italiane, principalmente contro la Vega,
ben 600 proiettili da 133 mm degli 800 in dotazione, mentre il cacciatorpediniere Jaguar 88
proiettili perforanti da 120 mm e sei proiettili esplosivi da 100 mm.
Sono le ore 08:20 del 10 gennaio 1941 quando, a 6 miglia per 160° da Punta Sciaccazza, Pantelleria
è ormai in vista, la regia torpediniere Vega s’inabissa, con il tricolore al vento, nei gorghi del mare,
trascinando con sé la quasi totalità del suo equipaggio.
Tutti eroi.
Il più eroe è però il capitano di fregata Giuseppe Fontana, che dà il suo giubbotto salvagente al
direttore di macchina, il capitano del Genio Navale Luigi De Luca che non sa nuotare. Fontana ha
preso l’eroica decisione d’inabissarsi con la sua nave in adempimento di un’antica e gloriosa
tradizione marinaresca.
Chapeau!
(1 – continua)
Orazio Ferrara
Cultura
Trapani, Corso di laurea in Scienze Ostetriche dal prossimo anno accademico del polo universitario cittadino
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Valorizzare il ruolo dell’ostetrico. È la mission dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani che punta sul corso di laurea in Scienze Ostetriche, al via dal prossimo anno accademico, al Polo Territoriale di Trapani dell’#unipa.
L’Asp di Trapani ha subito sposato questa iniziativa e la sua adesione è fondamentale per l’istituzione del corso di laurea. L’Azienda, infatti, non soltanto ha accolto la richiesta dell’Università di Palermo per far svolgere i tirocini agli studenti nei presidi e nelle strutture sanitarie provinciali, ma metterà a disposizione degli stessi studenti anche le aule per la didattica, confermando il suo ruolo essenziale per il ritorno del corso di laurea in #Ostetricia al Polo Territoriale di Trapani a distanza di oltre un decennio.
“Non è un caso che si sia iniziato da qui – ha spiegato il Direttore generale Ferdinando Croce alla presentazione del corso di laurea -. Il nostro lavoro punta a specializzare le unità operative dell’area materno-infantile attraverso l’inserimento e la valorizzazione del profilo di ostetrico. Le unità operative devono essere popolate soprattutto dal modello professionale dell’ostetrico rispetto a quello generalista dell’infermiere il quale, a sua volta, sta acquisendo delle caratteristiche di specializzazione ulteriori che lo porteranno a occupare altre aree di attività dell’azienda sanitaria”.
Per il Direttore generale “la filiera Ateneo-Azienda sanitaria è vincolata da un binomio indissolubile nel quale dobbiamo farci carico di predisporre e immaginare, con gli altri Enti interessati, un percorso nel quale il giovane studente inizi il ciclo universitario a Trapani e poi, attraverso l’accesso alle carriere e le selezioni dei concorsi, prosegua la sua attività lavorativa nelle istituzioni e nelle amministrazioni. Dobbiamo sforzarci di assecondare le loro aspirazioni. Fare in modo che i giovani sviluppino i loro talenti nel nostro territorio o, nel caso in cui si allontanino, dobbiamo creare le condizioni per farli rientrare. Devono lavorare e portare le loro intelligenze in questo territorio per evitare che si verifichino fenomeni passati che hanno portato a spopolamento e depotenziamento.
L’azienda deve sforzarsi di realizzare, attorno al singolo avviso di selezione, anche una serie di caratteristiche di benessere organizzativo che passano dalla logistica, a partire dall’aeroporto, per agevolare il percorso lavorativo di quei professionisti che vogliono venire a lavorare in questo territorio”.
Cultura
Giornata internazionale della lingua madre: l’Auclis diffonde 10 regole chiave del siciliano scritto
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Oggi si celebra la Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita nel 1999 dall’Unesco per promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo, che ha avuto la sua prima edizione nell’anno 2000. La data che si scelse è significativa perché proprio un 21 febbraio, quello del 1952, alcuni studenti furono uccisi dalla polizia a Dacca, la capitale dell’attuale Bangladesh, mentre manifestavano per il riconoscimento della loro lingua materna, il bengalese, come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan.
La Giornata sarà celebrata anche quest’anno con numerosi eventi in tutto il mondo. Anche in Sicilia avranno luogo iniziative e momenti celebrativi, alcuni dei quali riguardanti la lingua siciliana.
L’AUCLIS, l’associazione che riunisce le associazioni che si occupano di lingua e cultura siciliana, in questa occasione rende pubblico un elenco di regole ortografiche utili per scrivere in lingua siciliana.
«Le seguenti dieci regole sono estrapolate dal siciliano letterario; per farlo, abbiamo considerato e analizzato – fa sapere l’AUCLIS nella sua nota – alcuni tra i più importanti autori di opere in prosa e poesia, di dizionari e di grammatiche di lingua siciliana. In particolare, per i dizionari Siciliano-Italiano e Italiano-Siciliano: Pasqualino-Rocca, Vincenzo Mortillaro, Salvatore Camilleri; per le grammatiche della lingua siciliana: Innocenzo Fulci, Giuseppe Pitrè, Salvatore Camilleri, Vito Lumia, Gaetano Cipolla, Salvatore Russo; per i testi di prosa e di poesie, i seguenti autori della letteratura in lingua siciliana: Giovanni Meli, Domenico Tempio, Giuseppe Fedele Vitale, Giuseppe Pitrè, Antonio Palomes, Nino Martoglio, e i contemporanei (scelti numerosi, a dimostrazione della vitalità della koinè letteraria) di ogni parte di Sicilia: Nino Barone, Giovanna Cassarà, Giuseppina Cassarà, Alberto Criscenti, Rita Elia, Francesco Ferrante, Giuseppe Gerbino, Lina La Mattina, Euranio La Spisa, Antonino Magrì, Alessio Patti, Alfio Patti, Nino Pedone, Arcangela Rizzo. Tutti questi autori e opere (e moltissimi altri che non abbiamo analizzato) concordano nelle dieci regole individuate, che vengono anche insegnate dal prof. Alfonso Campisi all’Università ‘La Manouba’ di Tunisi nelle lezioni accademiche del corso di Lingua e Cultura Siciliana».
Queste le regole diramate dall’AUCLIS:
1. L’alfabeto della lingua siciliana è composto dalle seguenti 22 lettere: A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V, Z. A queste 22 lettere va aggiunto il digramma DD quando esprime la occlusiva retroflessa sonora, esito del nesso etimologico -LL- (come in cuteddu); in questo caso va considerato come unica ‘lettera’ quando si effettua la divisione della parola in sillabe: cu-te-ddu. Le lettere K, X e Y sono state usate nell’alfabeto siciliano alcuni secoli addietro e, più recentemente, anche la Ç. La conoscenza di questo loro uso può essere utile nella lettura di testi in siciliano antico o di alcuni rari attuali toponimi e cognomi siciliani.
2. Il rotacismo, cioè la trasformazione del suono della D – intervocalica o a inizio di parola – in R, fenomeno che avviene nel parlato in molte parti di Sicilia (ma non dovunque), non si evidenzia nello scritto dove rimane la D etimologica. Esempi: diri e non riri; dumani e non rumani; càdiri e non càriri.
3. In siciliano la B e la G (e, in alcune zone anche la R e la D) in inizio di parola si pronunciano sempre doppie ma nella scrittura tale fenomeno della lingua parlata non si evidenzia; per cui si scrive bonu (e nonbbonu), gebbia (e non ggebbia), rota (e non rrota), dui (e non ddui).
4. Ogni qualvolta la parte iniziale di una parola, venendo a contatto nel parlato con la parte finale di quella che la precede, cambia di suono, tale cambiamento non viene evidenziato nella scrittura; pertanto, scriveremo tri cani (e non tri ccani), tri jorna (e non tri gghiorna), un jornu (e non un gnornu).
5. Nel siciliano scritto di registro alto è preferibile usare sempre le forme intere. Per esempio, è preferibile usare come articoli determinativi lu, la, li, anziché le forme abbreviate ‘u, ‘a, ‘i.
6. Quando si volesse scrivere un termine nella sua forma abbreviata (ove esistesse), si deve mettere l’apostrofo ad indicare la caduta di parte del termine intero: su’ = sunnu; ‘ccattari = accattari. Se la forma intera non è più usata da nessuna parte, allora non c’è bisogno di mettere l’apostrofo: gnuranti (anziché ‘gnuranti).
7. In alcune zone e in alcuni casi la R che precede un’altra consonante viene pronunciata I (‘vocalizzazione’), in altre zone scompare e, in entrambi i casi, la consonante che segue viene pronunciata doppia; questi fenomeni del parlato non saranno considerati nella scrittura, dove rispetteremo l’etimologia, per cui scriveremo, ad esempio, portu e non pottu o puoittu.
8. In alcune zone della Sicilia esiste nel parlato la dittongazione metafonetica o quella incondizionata; nessuna di esse trova riscontro nella scrittura per cui si scrive fora e non fuora, bonu e non buonu, buanu o buenu.
9. Tranne i monosillabi, nessuna parola in siciliano termina per O o E, a meno che non siano accentate.
10. Si scrive sempre una sola Z – tranne in pochissime eccezioni – quando ad essa seguano due vocali come in tutte le parole terminanti in -zioni o in -zia e -ziu (azioni, predicazioni, binidizioni etc.; dilizia, pasturizia, rigulizia etc.; cardinaliziu, fattiziu etc.).
Personaggi
Claudio Baglioni in “Piano di volo solo tris”: 3 tappe in Sicilia
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CLAUDIO BAGLIONI
PIANO DI VOLO
SOLOtris
DICEMBRE 2025:
10 NUOVI RECITAL VOCE E ALTRI STRUMENTI IN 6 TEATRI DEL SUD ITALIA
COMPLETANO L’ULTIMO GIRO NEI GRANDI TEATRI LIRICI DEL BELPAESE
DECOLLATO IL 15 GENNAIO DAL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
SALERNO, SAN SEVERO, TARANTO, ISERNIA, SULMONA E BARI
PORTANO A 120 I “CONCERTI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO” IN 48 CITTÀ
CHE RIPERCORRONO ATTRAVERSO REALTÀ E IMMAGINAZIONE
LE COMPOSIZIONI PIÙ PREZIOSE DEL REPERTORIO DI BAGLIONI
10 nuovi recital solistici in 6 teatri del Sud Italia completano a dicembre “PIANO DI VOLO SOLOtris”, l’ultimo tour nei grandi teatri lirici italiani di CLAUDIO BAGLIONI, che dal suo decollo – il 15 gennaio dal Teatro dell’Opera di Roma – sta ottenendo un clamoroso successo.
Dopo “SOLO” e “SOLObis”, “PIANO DI VOLO SOLOtris” rappresenta il gran finale del percorso concertistico assolo con il terzo, nuovo e perfezionato capitolo dell’esperienza musicale dal vivo nei teatri classici.
Le nuove mete del PIANO DI VOLO sono il Teatro Verdi di Salerno l’11 e il 12 dicembre, il Teatro Verdi di San Severo il 15 e il 16 dicembre, il Teatro Orfeo di Taranto il 18 e il 19 dicembre, l’Auditorium 10 Settembre 1943 di Isernia il 22 dicembre, il Teatro Maria Caniglia di Sulmona il 23 dicembre e, infine, il Teatro Petruzzelli di Bari il 28 e il 29 dicembre.
I biglietti per i nuovi concerti di “PIANO DI VOLO SOLOtris” saranno disponibili da domani, giovedì 20 febbraio, alle ore 10.00 su TicketOne.it e nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info www.friendsandpartners.it).
“SOLOtris”, con 120 concerti che attraversano dal Nord al Sud il Belpaese fino alla fine dell’anno, toccando gli scenari più prestigiosi e suggestivi di 48 città italiane, chiude la trilogia di SOLO. Con un totale di 300 esibizioni, il progetto live diventerà la tournée più lunga della carriera di Claudio Baglioni, completando i precedenti e storici giri di recital solisti: Assolo (1986), Incanto (2001), Diecidita (2011-2012-2013).
Dopo il debutto del tour al Teatro dell’Opera del 15 gennaio Il recital atterrerà in altri due momenti cruciali del tour al Teatro dell’Opera: il 12 maggio 2025, quando sarà completata la mappa del Nord e Centro Italia – prima parte di PIANO DI VOLO – e il 27 ottobre 2025, quando chiuderà, con un passaggio di testimone, questa staffetta ideale, facendo decollare l’ultima fase del sorvolo che porterà Claudio Baglioni sui palchi dei teatri lirici del Sud Italia, fino all’atterraggio definitivo al Teatro Petruzzelli di Bari il 29 dicembre.
PIANO DI VOLO è un concerto-racconto del cantautore, unico protagonista sulla scena. Un’impresa innovativa e sempre in rinnovamento, una trasvolata solitaria in cui l’interprete, il compositore, il musicista e l’intrattenitore s’incontrano tra musica e invenzione, parola e narrazione, storia e sperimentazione, rigore e improvvisazione.
Le canzoni, nelle versioni solistiche, ritornano nella dimensione essenziale e nuda nella quale sono state create e costruite dall’autore – quando erano ancora soltanto “sue” – e, subito dopo, cercano atmosfere inedite, itinerari sconosciuti e luoghi stupefacenti verso cui andare. Ogni brano è un tragitto, una rotta tracciata, un’andatura sorprendente.
Claudio Baglioni è il pilota che annuncia e dirama il suo piano di volo, scelto, di volta in volta, per viaggiare nel tempo e nello spazio, nello stesso momento, reali e fantastici di un palco teatrale, insieme ai passeggeri spettatori. Il piano, declinato in tre modalità – un pianoforte classico gran coda, un pianoforte elettrico e un pianoforte avveniristico – è il mezzo e lo strumento di volo e di suono. Il piano tridimensionale dell’emozione, dell’irrealtà, dell’immaginazione. La performance di PIANO DI VOLO è un’evoluzione speciale, dinamica, una traiettoria artistica sbalorditiva, “singolare”. Un esempio singolo. Come un numero uno. Come l’artista sul palcoscenico. Come in un sorvolo isolato e insolito, ma non da solo. Dentro gli occhi di tanti altri. Con i sogni fatti da tanti altri.
In questo “concerto ravvicinato del terzo tipo”, classico e futuribile, nel medesimo istante, Claudio Baglioni condivide, a strettissimo contatto, con gli spettatori, le opere e le composizioni più preziose del suo repertorio e le vicende della sua vita artistica e personale, come a trovarsi e giocare in un popolato cortile a cielo coperto, nell’ineguagliabile scenario, segreto e magnificente, dei grandi, prestigiosi e bellissimi teatri italiani di tradizione.
Il tour è prodotto e organizzato da Friends & Partners e Come s.r.l.
Queste le date di “PIANO DI VOLO SOLOtris”:
ROMA – TEATRO DELL’OPERA – 15 gennaio 2025
ROMA – TEATRO DELL’OPERA – 12 maggio 2025
ROMA – TEATRO DELL’OPERA – 27 ottobre 2025
BERGAMO – TEATRO DONIZETTI – 17 gennaio 2025
BERGAMO – TEATRO DONIZETTI – 19 febbraio 2025
BERGAMO – TEATRO DONIZETTI – 14 aprile 2025
LIVORNO – TEATRO GOLDONI – 20 gennaio 2025
LIVORNO – TEATRO GOLDONI – 21 gennaio 2025
MONTECATINI – TEATRO VERDI – 24 gennaio 2025
MONTECATINI – TEATRO VERDI – 25 gennaio 2025
MODENA – TEATRO STORCHI – 28 gennaio 2025
MODENA – TEATRO STORCHI – 28 marzo 2025
RAVENNA – TEATRO ALIGHIERI – 29 gennaio 2025
RAVENNA – TEATRO ALIGHIERI – 30 gennaio 2025
ANCONA – TEATRO DELLE MUSE – 02 febbraio 2025
ANCONA – TEATRO DELLE MUSE – 03 febbraio 2025
ANCONA – TEATRO DELLE MUSE – 04 febbraio 2025
MANTOVA – TEATRO SOCIALE – 07 febbraio 2025
MANTOVA – TEATRO SOCIALE – 08 febbraio 2025
GENOVA – TEATRO CARLO FELICE – 10 febbraio 2025
GENOVA – TEATRO CARLO FELICE – 11 febbraio 2025
GENOVA – TEATRO CARLO FELICE – 08 aprile 2025
PARMA – TEATRO REGIO – 12 febbraio 2025
PARMA – TEATRO REGIO – 13 febbraio 2025
PARMA – TEATRO REGIO – 14 febbraio 2025
TORINO – AUDITORIUM DEL LINGOTTO – 16 febbraio 2025
TORINO – AUDITORIUM DEL LINGOTTO – 17 febbraio 2025
TORINO – AUDITORIUM DEL LINGOTTO – 18 febbraio 2025
CAGLIARI – TEATRO LIRICO – 23 febbraio 2025
CAGLIARI – TEATRO LIRICO – 24 febbraio 2025
CAGLIARI – TEATRO LIRICO – 25 febbraio 2025
SASSARI – TEATRO COMUNALE – 27 febbraio 2025
SASSARI – TEATRO COMUNALE – 28 febbraio 2025
SASSARI – TEATRO COMUNALE – 01 marzo 2025
SPOLETO – TEATRO NUOVO MENOTTI – 06 marzo 2025
SPOLETO – TEATRO NUOVO MENOTTI – 07 marzo 2025
SPOLETO – TEATRO NUOVO MENOTTI – 08 marzo 2025
ASCOLI PICENO – TEATRO VENTIDIO BASSO – 09 marzo 2025
ASCOLI PICENO – TEATRO VENTIDIO BASSO – 10 marzo 2025
PIACENZA – TEATRO MUNICIPALE – 13 marzo 2025
PIACENZA – TEATRO MUNICIPALE – 14 marzo 2025
MILANO – TEATRO ARCIMBOLDI – 15 marzo 2025
MILANO – TEATRO ARCIMBOLDI – 09 aprile 2025
MILANO – TEATRO ARCIMBOLDI – 10 aprile 2025
BOLOGNA – EUROPAUDITORIUM – 16 marzo 2025
BOLOGNA – EUROPAUDITORIUM – 17 marzo 2025
REGGIO EMILIA – TEATRO VALLI – 19 marzo 2025
REGGIO EMILIA – TEATRO VALLI – 04 aprile 2025
REGGIO EMILIA – TEATRO VALLI – 05 aprile 2025
LUGANO – TEATRO LAC – 20 marzo 2025
LUGANO – TEATRO LAC – 21 marzo 2025
LUGANO – TEATRO LAC – 22 marzo 2025
FIRENZE – TEATRO DELLA PERGOLA – 24 marzo 2025
FIRENZE – TEATRO DELLA PERGOLA – 19 aprile 2025
FIRENZE – TEATRO DELLA PERGOLA – 04 maggio 2025
PISA – TEATRO VERDI – 26 marzo 2025
PISA – TEATRO VERDI – 27 marzo 2025
NOVARA – TEATRO COCCIA – 01 aprile 2025
NOVARA – TEATRO COCCIA – 02 aprile 2025
BRESCIA – TEATRO GRANDE – 06 aprile 2025
BRESCIA – TEATRO GRANDE – 07 aprile 2025
VERCELLI – TEATRO CIVICO – 12 aprile 2025
VERCELLI – TEATRO CIVICO – 13 aprile 2025
PRATO – TEATRO POLITEAMA PRATESE – 17 aprile 2025
PRATO – TEATRO POLITEAMA PRATESE – 18 aprile 2025
VERONA – TEATRO FILARMONICO – 22 aprile 2025
VERONA – TEATRO FILARMONICO – 23 aprile 2025
VERONA – TEATRO FILARMONICO – 24 aprile 2025
COMO – TEATRO SOCIALE – 25 aprile 2025
COMO – TEATRO SOCIALE – 26 aprile 2025
COMO – TEATRO SOCIALE 27 aprile 2025
CESENA – TEATRO BONCI – 29 aprile 2025
CESENA – TEATRO BONCI – 30 aprile 2025
FORLÌ – TEATRO FABBRI – 02 maggio 2025
FORLÌ – TEATRO FABBRI – 03 maggio 2025
ASSISI – TEATRO LYRICK – 10 maggio 2025
ASSISI – TEATRO LYRICK – 11 maggio 2025
AGRIGENTO – TEATRO PIRANDELLO – 30 ottobre 2025
AGRIGENTO – TEATRO PIRANDELLO – 31 ottobre 2025
AGRIGENTO – TEATRO PIRANDELLO – 01 novembre 2025
PALERMO – TEATRO MASSIMO – 03 novembre 2025
PALERMO – TEATRO MASSIMO – 04 novembre 2025
PALERMO – TEATRO MASSIMO – 05 novembre 2025
MESSINA – TEATRO VITTORIO EMANUELE – 06 novembre 2025
MESSINA – TEATRO VITTORIO EMANUELE – 07 novembre 2025
MESSINA – TEATRO VITTORIO EMANUELE – 08 novembre 2025
NAPOLI – TEATRO SAN CARLO – 10 novembre 2025
NAPOLI – TEATRO SAN CARLO – 15 novembre 2025
NAPOLI – TEATRO SAN CARLO – 16 novembre 2025
AVELLINO – TEATRO CARLO GESUALDO – 11 novembre 2025
AVELLINO – TEATRO CARLO GESUALDO – 12 novembre 2025
AVELLINO – TEATRO CARLO GESUALDO – 14 novembre 2025
BRINDISI – TEATRO VERDI – 18 novembre 2025
BRINDISI – TEATRO VERDI – 19 novembre 2025
BRINDISI – TEATRO VERDI – 20 novembre 2025
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