Cultura
L’affondamento della Vega nelle acque di Pantelleria / 2
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L’ammirevole gesto del comandante Fontana, di condividere fino all’ultimo la sorte della sua nave, gli fa meritare l’assegnazione della medaglia d’oro al valor militare, alla memoria.
Sentiamo la bella motivazione: “Comandante di squadriglia torpediniere, in numerose e delicate missioni di guerra dette sempre prova di perizia e di sereno ardimento. Nel corso di una ricerca notturna, conseguito il contatto con soverchianti forze navali avversarie, portò con abile e pronta manovra la sua torpediniera all’attacco, riuscendo ad infliggere al nemico sicure perdite con il lancio ravvicinato dei siluri.
Durante la fase di disimpegno, dopo che la sua unità fu colpita dalla violenta reazione del fuoco avversario ed apparve impossibile il tentativo di salvarla, deciso a far pagare al nemico il più duramente possibile la perdita della torpediniera, si riportò contro la formazione avversaria e, con l’intenso tiro delle sue artiglierie protratte fino all’estremo limite, ripetutamente colpì le navi che ne facevano parte. Quando l’affondamento della sua unità risultò imminente, dispose il salvataggio dei superstiti, ad uno dei quali diede anche il proprio salvagente, rincuorandoli fino all’ultimo dal suo posto di comando con parole di fede.
Nell’adempimento delle proprie mansioni divideva con la sua nave l’estrema sorte gloriosa. Canale di Sicilia, 10 gennaio 1941”.
Medaglia d’oro alla memoria anche all’intrepido ed eroico sottotenente di vascello Giorgio Scalia di
anni 24, che si è ostinato a sparare col pezzo di poppa sino al momento dell’affondamento e che ha
offerto, anch’egli, il suo giubbotto salvagente ad un marinaio che ne è sprovvisto e che non sa
nuotare.
Motivazione:
“Direttore del tiro di torpediniera, impegnata in audacissimo attacco contro soverchianti forze
navali avversarie, dirigeva con magnifico ardimento e perizia il tiro delle artiglierie e, sfidando
l’intensa azione di fuoco del nemico, che concentrava tutti i suoi calibri sull’unità, riusciva a colpire
ed infliggere sicure perdite alle navi nemiche. Colpita gravemente la sua unità, si portava presso il
pezzo prodiero, l’unico rimasto efficiente, e con esso proseguiva con superbo slancio il tiro,
fermamente deciso, nell’impossibilità di salvare la nave, a vendicarne la perdita, arrecando
all’avversario i danni maggiori. Sopraffatto dalla schiacciante superiorità dei mezzi nemici, che
smantellavano anche l’ultimo baluardo della resistenza, preferiva, ligio alle più belle tradizioni
marinare, condividere la sorte della nave, da lui difesa fino al limite di ogni possibilità umana.
Donato con generoso impulso il suo salvagente a persona dell’equipaggio, che ne era priva, rimaneva con eroica determinazione al posto di combattimento e immolava la sua giovinezza sull’unità, che gloriosamente si inabissava, consegnando ai fasti della Patria l’epica gesta. Mar Mediterraneo, 10 gennaio 1941”.
Intanto la torpediniere Circe è riuscita a sganciarsi dal nemico e alle ore 08:45 raggiunge il porto di Pantelleria, segnalando al semaforo la richiesta d’inviare a bordo un ufficiale medico. Imbarcato quest’ultimo, la Circe naviga quindi alla volta della zona in cui la Vega è affondata allo scopo di recuperare eventuali naufraghi. Alle ore 10:00 circa viene scorta una scialuppa capovolta con una trentina di persone aggrappate ad essa.
Il comandante Ferrero Caputi della Circe dà quindi l’ordine di calare un’imbarcazione, sotto il comando di un guardiamarina, e procedere al recupero dei superstiti. L’operazione di salvataggio è appena in corso, quando sopraggiunge un aereo britannico Swordfish che attacca, con il lancio di quattro bombe, la Circe. Quest’ultima, che ha preso a bordo per il momento un solo naufrago, è costretta ad allontanarsi rapidamente, anche perché sembra abbia ricevuto un messaggio aereo che informa che le navi inglesi sono ancora in zona. Viene lasciata sul posto la sola imbarcazione di salvataggio, con dei marinai e il guardiamarina, per cercare di recuperare i rimanenti naufraghi.
Intanto la Circe rientra a Pantelleria alle 11.30,
accusando peraltro un’avaria al timone. Successivamente l’imbarcazione del guardiamarina attracca
a Punta Tracino alle ore 13:00. Purtroppo i naufraghi salvati da essa sono stati soltanto cinque.
Sono poi inviati, sempre da Pantelleria, un dragamine e tre MAS alla ricerca di altri sopravvissuti,
ma l’esito è negativo, ad eccezione del recupero del corpo del capitano De Luca, cui Fontana aveva
dato il suo giubbotto salvagente.
Dunque l’equipaggio della Vega ha seguito le sorti della nave e del suo comandante nella sua quasi
interezza. Sono infatti scomparsi negli abissi 6 ufficiali, 13 sottufficiali e 103 tra sottocapi e
marinai.
Onori a questi uomini che hanno scritto, col proprio sangue, una splendida e intrepida pagina di
storia della nostra Regia Marina italiana.
(2 -fine)
Cultura
Inizio ramadam, Vescovo Giurdanella “Sia tempo di benedizione e pace”
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INIZIO RAMADAN, VESCOVO: «SIA TEMPO DI BENEDIZIONE E DI PACE»
«Il Ramadan sia un tempo di benedizione, di pace, di concordia nelle vostre famiglie, per voi giovani migranti che siete accolti nelle case di accoglienza e per le comunità di diverse origini presenti nel nostro territorio». È l’augurio che il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ha rivolto nel Messaggio inviato ai fratelli e sorelle musulmane di Mazara del Vallo per l’inizio del Ramadan, che si apre oggi. «Noi persone di fede siamo chiamate tutte insieme a dare l’esempio e a trovare quei punti comuni capaci di unire il genere umano in un’unica famiglia perché si ristabiliscano vincoli forti di pace e cresca il desiderio di scambiarci quel bagaglio di valori, conoscenze e tradizioni di cui tutti siamo portatori, come ricchezza reciproca», ha scritto ancora monsignor Giurdanella. Poi il riferimento del Vescovo allo stesso tempo che cristiani e islamici vivono: «In nome di questa fratellanza – scrive il Vescovo – quest’anno siamo ancor più uniti perché islamici e cristiani cattolici condividiamo nel medesimo periodo il tempo più forte dedicato al digiuno, alla preghiera e alla carità che per voi si chiama Ramadan, mentre per noi si chiama Quaresima: due nomi diversi per indicare pratiche simili per purificarsi, seguire la via di Dio e aiutare chi è più in difficoltà. Indipendentemente dalla religione professata, avvicinarsi a Dio comporta sempre anche una disponibilità a farsi più prossimi nei confronti di chi è in condizioni di povertà»
Cultura
Pantelleria, grande sfilata a Khamma per Carnevale 2025
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Il Carnevale 2025 chiuderà in pompa magna tra le contrade di Khamma e Tracino, martedì grasso, 4 marzo 2025.
Musica, balli, giochi e tanto divertimento per una strepitosa festa in onore di una delle tradizioni più sentite a Pantelleria.
L’evento è sostenuto da molte organizzatori, segnale di una isola associativa coesa: Circolo Trieste Stella, Madonna della Pace, Circolo V. Veneto, Vespa Club D’Italia, DPalnet e Italia Redenta.
Realizzato con il patrocinio del Comune di Pantelleria, vede la partenza da Piazzetta Aloi Khamma – ore 14:00.
Da qui lo start della sfilata verso Tracino – ore 14:30, fino a Piazza Perugia.
Un pomeriggio di festa tra colori, allegria, tradizione e, soprattutto, condivisione.
Cultura
Lotta alla dispersione scolastica, la giunta stanzia 53 milioni. Saranno finanziati 209 progetti
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Presidenza della Regione
Nuovi fondi della Regione per migliorare la qualità dei locali delle scuole e combattere l’abbandono e l’insuccesso scolastico. Sono 209 i progetti presentati dagli enti locali e dalle istituzioni scolastiche e ritenuti ammissibili, destinati a potenziare azioni di contrasto alla dispersione, che saranno finanziati con 53 milioni di euro dalla Regione Siciliana. Lo ha stabilito il governo Schifani, che nella seduta di giunta di oggi, su proposta dell’assessore all’Istruzione Mimmo Turano, ha approvato l’incremento delle risorse di 23 milioni, a valere sul Pr Fesr 2021/2027, che si aggiungono ai 30 milioni già stanziati precedentemente.
«La battaglia quotidiana contro la dispersione scolastica – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – è sostenuta dalla buona volontà e dalla collaborazione tra le istituzioni. Il mio governo sta investendo cospicue risorse per potenziare le azioni di contrasto a un fenomeno ancora particolarmente grave in Sicilia e che costituisce uno dei freni per la crescita della nostra Isola. Migliorare le strutture scolastiche, avere ambienti idonei per svolgere attività sportive, aggregative, culturali e laboratoriali, significa offrire ai nostri bambini e ragazzi luoghi di formazione e di sana crescita personale e comunitaria. La Regione continuerà a fare la propria parte».
«L’avviso pubblico rivolto a Comuni, Liberi consorzi, Città metropolitane e istituzioni scolastiche – aggiunge l’assessore Turano – per realizzare interventi di adeguamento degli spazi comuni negli edifici per favorire l’aumento del tempo scuola e ridurre il fenomeno dell’abbandono, ha ricevuto un elevato numero di domande ammissibili per progetti meritevoli. Abbiamo voluto aumentare la dotazione finanziaria per rispondere in modo efficace alle esigenze territoriali, accogliere le proposte valide e dare continuità e forza all’azione di contrasto alla dispersione scolastica che perseguiamo con impegno ogni giorno».
L’avviso Pr Fesr Sicilia 2021/2027 Azione 4.2.1, pubblicato con il decreto dirigenziale n.109 del 30 aprile 2024, permetterà, quindi, di finanziare 209 interventi: 110 di tipologia A (Spazi esterni e sportivi), 17 di tipologia B (Auditorium); 52 di tipologia C (Biblioteche, spazi comuni, laboratori non di indirizzo), 10 di tipologia D (Laboratori di indirizzo), 20 di tipologia E (Mense)
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