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Cronaca

L’ARMA DEI CARABINIERI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Matteo Ferrandes

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In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza
contro le donne, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di sensibilizzazione (in
allegato) articolata su tante iniziative diverse, che hanno tutte un solo filo conduttore: dire
“No!” e “Mettere un punto” a qualsiasi forma di comportamento violento – sia fisico che
psicologico – contro le donne. Le tante iniziative – che hanno coinvolto i media tradizionali, il
web e i social – hanno anche un altro obiettivo fondamentale: quello di convincere tutte le
donne che subiscono maltrattamenti o vessazioni di qualsiasi tipo a denunciare con fiducia ai
Carabinieri. Non è giusto subire violenze o privazioni della propria dignità neanche
all’interno delle mura domestiche, quando l’autore è una persona cara. È per questo che
l’Arma punta a far diminuire il numero dei cosiddetti “reati sommersi”, spronando le vittime
a muovere il primo passo verso la libertà: sporgere denuncia.
Anche quest’anno tante caserme si illuminano di arancione, in adesione alla campagna
internazionale “Orange the World” come segnale tangibile dell’assoluta attenzione e
priorità dell’Arma a invogliare le donne vittime di violenze a denunciare. Nonostante la crisi
energetica, l’Arma non ha voluto rinunciare a questo forte segnale simbolico e lo ha fatto –
questo è bene sottolinearlo – senza aumentare i consumi energetici con nuove illuminazioni,
ma semplicemente usando quelle già attive.
Le stazioni ferroviarie, luogo simbolo di partenze e magari anche di “ripartenze” dopo brutte
esperienze, sono state scelte quest’anno come spazi per dare visibilità a questi progetti.
Viaggiatori, pendolari, giovani coppie di innamorati e studenti avranno modo di soffermarsi
qualche istante sulle tante iniziative per questo 25 novembre.
È questa l’occasione giusta anche per ricordare che questo triste fenomeno si combatte
anzitutto formando uomini e donne rispettosi della legalità. Questa sfida comincia da lontano,
tra i banchi di scuola, quando si forma la cultura ma soprattutto la coscienza dei cittadini del
futuro. In tale ottica, i Carabinieri hanno deciso di puntare sulla creatività proprio degli
studenti, coinvolgendoli in un progetto a livello nazionale.
In particolare, i ragazzi di un Istituto superiore (Ist. Tecn. Sup. G. B. Vaccarini di Catania)
hanno realizzato per l’Arma un breve video contro la violenza di genere, che verrà
trasmesso sui social istituzionali e – gratuitamente – su 1200 schermi presenti in 125
stazioni ferroviarie, nonché sul pannello multimediale posto sull’apice della Stazione

Cadorna a Milano nell’omonima piazza. Gli studenti di un'altra scuola (Ist. Tec. Sup. C.
Musatti di Dolo – VE), invece, hanno realizzato una fotografia (diffusa via social) e un logo
pubblicitario che è diventato parte integrante di una video motion (videografica) – che verrà
diffusa sui canali social dell’Arma – nella quale un “avatar Carabiniere donna” mette in
guardia sui comportamenti che costituiscono forme di violenza e che spesso si ha la tendenza
a sottovalutare.
Per l’occasione un’ altra immagine evocativa è stata realizzata “in house” dall’Arma e verrà
visualizzata – gratuitamente – nelle grandi Stazioni Ferroviarie e a bordo delle carrozze dei
treni Freccia di Trenitalia S.p.a, sugli schermi infomoving degli autogrill e dei centri servizi
della rete Autostrade per l’Italia S.p.a. e Brescia-Padova, negli aeroporti di Roma (Fiumicino
e Ciampino), Milano (Malpensa e Linate) nonché Venezia, Treviso, Verona e su alcuni
cartelloni pubblicitari e maxischermi led ubicati nelle location più prestigiose di Roma e
Milano nonché sullo spazio espositivo presente sulla facciata della caserma Acqua, sede del
Cdo Legione “Lazio” in Piazza del Popolo a Roma.
Quest’anno, in collaborazione con Radio Rai, è stato realizzato un podcast che sarà messo in
onda proprio il 25 novembre su Rai play sound e sul sito www.carabinieri.it , con rilanci sui
social istituzionali. Il Podcast conterrà un estratto di un intervento del Comandante Generale
Gen. C.A. Teo Luzi e del Presidente del “1522” Elisa Ercoli, Help line per la violenza e lo
stalking.
Per far fronte a questa dolorosa piaga sociale, queste iniziative sono preziose ma da sole non
bastano. Per questo la Benemerita si è dotata di tanti strumenti, il primo dei quali è la Sezione
Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche. Questa
Sezione svolge attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui “fattori di
rischio” in favore dei reparti operanti, e programmi di formazione del personale. Tra i
progetti più importanti troviamo il “prontuario operativo”, un documento riepilogativo delle
migliori pratiche adottate nella gestione dei casi. Fondamentali sono i corsi basici e
specialistici sul tema dello stalking, a favore di Ufficiali dell’Arma in servizio presso i reparti
investigativi, nonché di tutti i Comandanti di Compagnia, Tenenza e Stazione.
A questo si aggiunge, sin dal 2014, la “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della
violenza di genere”, strutturata su ufficiali di polizia giudiziaria – Marescialli e Brigadieri –
inseriti nell’ambito delle articolazioni investigative territoriali e formati presso l’Istituto
Superiore di Tecniche Investigative, con specifici corsi. Ad oggi ne sono stati svolti
complessivamente 27, che hanno consentito di formare oltre 550 unità, operanti sul territorio
nazionale.
In questo delicato ambito, è importante ricordare anche l’Accordo tra i Ministri della Difesa
e per le Pari Opportunità, cui è seguito il rinnovo della collaborazione tra il D.P.O. e
l’Arma, tutt’ora vigente. Questi accordi hanno consentito alla Sezione Atti Persecutori di
occuparsi dello sviluppo di attività di ricerca e analisi, nonché della formazione del personale
della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli operatori del numero di pubblica utilità
“1522”, Help line per la violenza e lo stalking. Non meno importante è l’impegno che è

scaturito dall’accordo di sensibilizzazione in favore delle scuole, alle quali è stato dedicato un
ciclo di formazione di 40 giornate. Su richiesta del D.P.O., inoltre, è stata effettuata la
mappatura dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, al fine di verificare
l’effettiva esistenza ed operatività delle strutture attive nell’ambito dell’assistenza alle
vittime.
L’Arma ha anche collaborato, quale rappresentante del Ministero della Difesa:
– al Tavolo Interministeriale, istituito nel 2013, per l’elaborazione del “Piano d’azione
straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato nel luglio 2015 dalla
P.C.M.;
– all’Osservatorio Nazionale sulla violenza, i cui lavori hanno portato alla redazione del
“Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2017-2020)”,
approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23 novembre 2017, e delle “Linee
guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza
socio – sanitaria” alle donne vittime di violenza, adottate con D.P.C.M. del 24 novembre
2017.
Sul piano delle collaborazioni interistituzionali, sul territorio nazionale sono state siglate
numerose intese tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Ospedali e Centri
antiviolenza, che vedono tutte la partecipazione dell’Arma.
Si sottolinea inoltre il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato
“Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma,
di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza. Un progetto che ha
consentito di allestire ad oggi 155 stanze su tutto il territorio nazionale che permettono ogni
giorno di accogliere in un ambiente confortevole e meno “istituzionale” le vittime di abusi.
Inoltre, Soroptimist ha fornito 37 kit per la videoregistrazione ad altrettanti Comandi
dell’Arma, da utilizzare nelle fasi di ricezione delle querele o nelle attività di escussione.
Nell’ambito delle iniziative di questo 25 novembre, l’Arma dei Carabinieri insieme a
Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International d’Italia annunceranno l’avvio di
Mobile Angel, un progetto pilota che prevede – a Torino, Milano e Napoli – la consegna di un
device a 45 donne, vittime di maltrattamenti. Il dispositivo con un sistema di allarme
permetterà di attivare le Centrali Operative dell’Arma, permettendo così di intervenire
tempestivamente.
Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione del sistema “Scudo”,
una banca dati dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi, un
quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti.
L’impegno quotidiano degli uomini e le donne dell’Arma è innanzitutto finalizzato ad evitare
che si verifichino ulteriori “femminicidi”, ma ci sono altri reati apparentemente meno gravi
che insidiano quotidianamente le donne. Un esempio è il fenomeno comunemente
denominato “stalking”, che è ricondotto ai reati di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.),
nonché i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.), con vittima
donna.

L’Arma dei Carabinieri anche nel corso del 2021 e nei primi dieci mesi del corrente anno ha
continuato a focalizzare il proprio impegno per poter contrastare tali crimini.
Nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti
persecutori sono 16.549 e con riguardo ai primi dieci mesi del 2022, i Reparti Carabinieri
hanno perseguito 13.744 atti persecutori.
Per quanto attiene ai maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti
perseguiti sono 20.637. Con riferimento al periodo gennaio – ottobre dell’anno in corso, i
Reparti Arma hanno perseguito 18.833 maltrattamenti in famiglia.
Infatti, lo scorso anno, da gennaio a ottobre, sono state tratte in arresto 1.393 persone per reati
connessi con gli atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti
sono stati 1452.
Analogamente, per i maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, sono stati
arrestati 2662 soggetti. Nel periodo gennaio – ottobre del 2022 le persone tratte in arresto per
maltrattamenti in famiglia sono state 2852.
Nel 2021, da gennaio a ottobre, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta
ha consentito di trarre in arresto 876 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2022, gli arresti
sono stati 909.

News

Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza

Redazione

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Sanità, il siciliano Pietro Abbandoni alla guida del Coordinamento Nazionale dell’emergenza-urgenza. “Valorizzare ruolo operatori e garantire loro sicurezza”

 
 
 
Pietro Abbandoni, autista soccorritore di Palermo, è il nuovo Coordinatore Nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute. “Sono onorato di assumere questo incarico che affronterò con senso di responsabilità e determinazione” dice Abbandoni.  “Il mio impegno sarà principalmente rivolto a temi cruciali per il futuro del nostro sistema di emergenza. Tra questi, il riconoscimento della figura professionale di autista soccorritore a livello nazionale rappresenta una priorità irrinunciabile. Si tratta – prosegue il nuovo coordinatore nazionale dell’emergenza-urgenza della UGL Salute –  di un ruolo essenziale per la sicurezza e l’efficienza del servizio, che deve finalmente ottenere un inquadramento uniforme e adeguato al valore, alla sicurezza e all’aiuto che porta ogni giorno alla collettività. Sarà un percorso da condividere con tutti i coordinatori regionali. Ritengo altrettanto importante uniformare l’intero servizio di emergenza 118 sotto una gestione unica attraverso le varie ASP di riferimento. Solo attraverso una visione coordinata e unitaria potremo garantire a tutti i cittadini italiani la stessa qualità e tempestività nelle risposte alle emergenze. Lavoreremo con spirito di collaborazione e apertura nei confronti delle istituzioni, ma su questi temi il nostro posizionamento sarà fermo e determinato. Crediamo che un cambiamento strutturale sia necessario, e ci impegneremo affinché sia realizzato nel miglior interesse dei lavoratori e del sistema sanitario nazionale”. Ad Abbandoni arriva il saluto e l’incoraggiamento della segreteria nazionale. “L’esperienza maturata lavorando da molto tempo nell’emergenza-urgenza e quella legata alla sua esperienza in ambito politico nelle amministrazioni locali dice Gianluca Giuliano –  sarà un’arma in più per dare forza alle nostre battaglie per dare dignità e qualificare gli operatori dell’emergenza urgenza. Non possono più esistere figure ibride e per questo riteniamo non sia più rimandabile la valorizzazione della figura dell’autista soccorritore a livello nazionale rilanciando l’idea di uniformare l’emergenza urgenza in tutta Italia attraverso la creazione di una cabina di regia centrale” conclude il segretario nazionale della UGL Salute.

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Politica

LeAli per Pantelleria: attendiamo risposte dall’amministrazione su come intende impegnare oltre 3 milioni di euro

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Giorno 25 novembre importante consiglio comunale con punto all’ordine del giorno : approvazione assestamento bilancio 24-26

Stamani si sono tenuti i lavori di commissione propedeutici per la trattazione del punto in consiglio. Si apprende che su un avanzo di amministrazione di circa 3 milioni e 600 mila euro, l’amministrazione comunale intende impegnare tali somme in svariati progetti, investimenti e servizi, per esempio: 385 mila euro per promozione turistica, 350 mila per il sevizio idrico.

“Poco o nulla ci è stato riferito nello specifico- dichiara il gruppo consiliare Leali per Pantelleria. Ci aspettiamo che in sede di consiglio venga a relazionare in aula la giunta, sindaco o assessori, per dirci cosa intendono fare nello specifico con oltre 3 milioni di euro. Quale strategia si intenda adottare per il rilancio dell’economia dell’isola. Quale misure per garantire un aiuto alle fasce più deboli, quali misure per garantire il welfare sociale. Nessuna delle voci di impegno di risorse economiche per esempio riguarda l’asilo nido. Su questo ci saremmo aspettati maggiore determinazione da parte dell’amministrazione – spiegano dal gruppo LeAli per Pantelleria.

Dal canto nostro, in attesa di conoscere le specifiche da parte dell’amministrazione comunale, abbiamo presentato ben 5 emendamenti: per la mensa scolastica, per borse di studio per gli studenti universitari, un incentivo allo sport, andando incontro alle giovani generazioni e alle famiglie, per la messa in sicurezza e acquisto di nuove attrezzature per i parchi giochi, per la scuola di Scauri.

Ci attendiamo- conclude la nota del movimento consiliare Leali per Pantelleria- risposte e una strategia complessiva, non semplici interventi spot, che rischiano in assenza di visione, di vanificare anche le risorse a disposizione. Stiamo a vedere”

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Economia

Sicilia, blackout e maltempo: la soluzione sono le smart grid

Redazione

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Le smart grid, o reti elettriche intelligenti, rappresentano una trasformazione profonda delle reti elettriche tradizionali

Pochi giorni fa, una violenta ondata di maltempo ha travolto la Sicilia, portando con sé alluvioni, venti fortissimi e gravi disagi. Migliaia di famiglie sono rimaste senza corrente, mentre infrastrutture chiave hanno subito danni significativi. Questo non è un caso isolato: eventi climatici estremi come questi stanno diventando sempre più frequenti e intensi, aggravati dal cambiamento climatico.

Di fronte a queste sfide, la domanda è urgente: come possiamo rendere il nostro sistema energetico più sicuro e resiliente? Una risposta innovativa arriva dalle smart grid, reti intelligenti capaci di monitorare, gestire e adattarsi rapidamente alle condizioni critiche, garantendo maggiore efficienza e continuità del servizio.

Cosa sono le smart grid e perché sono importanti?
Le smart grid, o reti elettriche intelligenti, rappresentano una trasformazione profonda delle reti elettriche tradizionali, nate per rispondere alle esigenze di un mondo in rapida evoluzione. 

A differenza delle reti convenzionali, progettate per distribuire energia in una direzione (dalle centrali agli utenti finali), le smart grid operano come sistemi bidirezionali. Questo significa che non solo distribuiscono energia, ma sono anche in grado di riceverla, ad esempio da fonti rinnovabili installate dai consumatori stessi, come i pannelli solari domestici.

Le smart grid si basano su un’integrazione avanzata di tecnologie digitali e strumenti innovativi che consentono di:

Monitorare in tempo reale la domanda e l’offerta di energia: grazie a sensori e dispositivi connessi, queste reti rilevano immediatamente variazioni nei consumi, adattando l’erogazione dell’energia per soddisfare le esigenze specifiche di ogni area. Questo permette di ridurre sprechi e sovraccarichi;
Integrare fonti rinnovabili come il solare e l’eolico: le smart grid sono progettate per gestire la natura intermittente delle fonti rinnovabili, come il sole o il vento, bilanciando la loro produzione con le necessità di consumo. Questo favorisce una transizione energetica più sostenibile;
Ripristinare rapidamente l’alimentazione in caso di guasti: in caso di blackout o danni causati da eventi climatici estremi, i sistemi intelligenti individuano in pochi istanti la causa del problema e possono reindirizzare il flusso di energia per garantire continuità.
Come le smart grid affrontano il maltempo
Blackout prolungati causati da linee elettriche danneggiate;
Sovraccarichi di rete dovuti a improvvisi picchi di domanda;
Interruzioni nella distribuzione in aree isolate o difficili da raggiungere.
Le smart grid offrono soluzioni innovative per mitigare questi rischi:

Rilevamento automatico dei guasti: i sensori identificano immediatamente le interruzioni, riducendo i tempi di risposta;
Distribuzione dell’energia decentralizzata: grazie a fonti rinnovabili locali, le comunità possono continuare ad avere accesso all’energia anche durante guasti estesi;
Resilienza integrata: sistemi come batterie e microgrid assicurano che l’elettricità sia disponibile nei momenti critici.
Le smart grid, quindi, non sono solo un’innovazione tecnologica, ma una necessità per creare un sistema energetico che sia al tempo stesso efficiente, sostenibile e pronto a resistere alle sfide del futuro.

Esempio pratico: il caso della Sicilia
Come accennato, pochi giorni fa, una serie di alluvioni ha lasciato senza energia migliaia di abitazioni siciliane. Se fosse stata presente una smart grid, i danni sarebbero stati gestiti in modo molto più efficace. 

Ecco una tabella che confronta le principali differenze tra una rete elettrica tradizionale e una smart grid, evidenziando come quest’ultima potrebbe garantire maggiore sicurezza, rapidità d’intervento e resilienza durante eventi climatici estremi:

Il futuro delle smart grid in Italia
Per rendere le smart grid una realtà diffusa, è necessario investire in tecnologie avanzate e infrastrutture. Il Governo italiano, con il supporto del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ha già stanziato fondi per modernizzare la rete elettrica e aumentare l’integrazione delle rinnovabili: sono stati stanziati circa 3,6 miliardi di euro per progetti legati alla transizione energetica, molti dei quali riguardano la realizzazione e il potenziamento delle smart grid.

Vantaggi per la Sicilia
Le smart grid potrebbero trasformare la gestione dell’energia nella regione, offrendo:

Riduzione dei blackout: meno interruzioni durante il maltempo;
Maggiore sostenibilità: uso più efficiente delle fonti rinnovabili locali: infatti, una maggiore integrazione delle rinnovabili riduce la dipendenza dai combustibili fossili e abbassa le emissioni di CO2;
Risparmi economici: meno danni alle infrastrutture e costi di riparazione ridotti, grazie a una gestione più efficiente della rete e all’ottimizzazione dei consumi.
In questo grafico abbiamo riassunto l’impatto delle smart grid sulla durata dei blackout annuali. I dati simulati mostrano come una rete tradizionale possa essere soggetta a lunghe interruzioni durante eventi climatici estremi, mentre l’adozione di una smart grid riduce significativamente il tempo di inattività, migliorando la resilienza energetica e garantendo un servizio più affidabile per i cittadini.

Conclusione

Il maltempo in Sicilia rappresenta una sfida significativa, ma le smart grid offrono un’opportunità unica per migliorare la resilienza energetica e garantire una fornitura affidabile anche in condizioni estreme. Investire in queste tecnologie non è solo una necessità per affrontare i cambiamenti climatici, ma anche un passo fondamentale per costruire un futuro più sostenibile ed efficiente per l’intera isola.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/sicilia-maltempo-smart-grid/

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