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Cultura

Mazara del Vallo, 3 aprile la XVII edizione del Premio Internazionale “PESCHERECCIO D’ORO 2025”

Redazione

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Fervono i preparativi per la XVII edizione del Premio Nazionale e Internazionale “PESCHERECCIO D’ORO 2025”. La produzione dei fratelli Natale e Piero Campisi è al lavoro per la definizione del cast dei premiati di alto profilo artistico-culturale, giornalistico e che comprendono il vasto panorama del mondo della letteratura, televisione, sport, moda, spettacolo, imprenditoria, food.

Tra i momenti di rilievo, la consegna del premio antimafia alla Memoria di cui quest’anno sarà Testimonial l’associazione “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” che consegnerà l’importante riconoscimento a chi sarà insignito.

mahara hotel
L’evento si svolgerà il 3 aprile a Mazara del Vallo, presso il Mahara Hotel in due sessioni: alle ore 9.00 delegazioni delle scuole superiori incontreranno i premiati attraverso un dibattito. Alle ore 20.30 il Galà delle premiazioni. Anche quest’anno l’opera artistica che rappresenta l’effige del premio è realizzata dal Liceo Artistico Don Gaspare Morello di Mazara del Vallo. L’organizzazione “Gruppo Campisi” nei prossimi giorni comunicherà l’elenco dei nominativi insigniti del premio.

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Cultura

Esplorando la gastronomia locale di Pantelleria

Redazione

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La gastronomia di Pantelleria offre un’esperienza che unisce tradizione e gusto in un mix irresistibile. Conoscere la gastronomia locale non significa solo assaporare piatti deliziosi, ma anche entrare in contatto con la storia e la cultura dell’isola. La cucina pantesca, grazie alle sue radici tramandate di generazione in generazione, è un viaggio sensoriale che coinvolge gusto, vista e olfatto, grazie agli ingredienti tipici e ai metodi di preparazione tradizionali. Questo articolo sarà utile a chi desidera approfondire la conoscenza dei piatti tipici dell’isola o a chi è in cerca di ispirazione per ricreare, nella propria cucina, l’autentico sapore del Mediterraneo. Le specialità che rendono Pantelleria un luogo unico per gli amanti della buona cucina saranno esplorate, con un focus su ciò che li rende speciali e su come prepararli.

Da un articolo di  Top Catering Roma

La cucina tipica di Pantelleria: un’introduzione

La cucina di Pantelleria è un insieme di sapori e tradizioni che rispecchiano la storia e le influenze culturali di quest’isola affascinante. Grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo, Pantelleria ha assorbito le influenze delle varie popolazioni che vi sono passate, dall’antica civiltà fenicia ai Romani, fino agli Arabi. Questa sovrapposizione di culture ha contribuito a creare una cucina unica nel suo genere, caratterizzata dall’uso sapiente delle erbe aromatiche locali, dei capperi – uno dei prodotti più pregiati dell’isola – e dell’immancabile olio d’oliva.

La varietà dei piatti è sorprendente: dalle tradizionali insalate dai sapori marinari, ai dolci tipici che concludono i pasti con un tocco avvolgente di dolcezza. Immergersi nella cucina di Pantelleria significa intraprendere un viaggio culinario sorprendente, capace di raccontare una storia antica e ricca di sapori autentici.

Peculiarità della cucina pantesca

La cucina di Pantelleria si distingue per la qualità esclusiva degli ingredienti e i metodi tradizionali di preparazione.
Una caratteristica fondamentale è l’uso dei capperi, che trovano il loro habitat ideale nel clima caldo e nel terreno vulcanico dell’isola. I capperi di Pantelleria godono del marchio IGP e sono utilizzati in una vasta gamma di piatti, dal semplice insaporimento alle preparazioni più complesse. Il couscous pantesco, ad esempio, rappresenta una fusione perfetta tra influenze arabe e siciliane: diverso dal cugino nordafricano, è un piatto a base di semola accompagnato da un brodo di pesce che esalta i profumi del mare.
Un’altra specialità è il passito, un vino dolce ottenuto da uve zibibbo essiccate al sole, simbolo indiscusso della tradizione vinicola isolana. Ogni piatto pantesco racconta una storia di resistenza e creatività, in un viaggio alla scoperta dei tesori che l’isola ha da offrire.

Preparare i piatti tipici di Pantelleria

Preparare i piatti tipici di Pantelleria richiede attenzione ai dettagli e una selezione accurata degli ingredienti per garantire autenticità. In ambito gastronomico, l’attenzione alla qualità e alla cura della presentazione sono fondamentali, come dimostra Top Catering Roma, che offre soluzioni su misura per eventi dove la tradizione culinaria gioca un ruolo centrale.

  •  Selezionare ingredienti freschi e di qualità, preferibilmente locali.
  • Acquistare capperi di Pantelleria IGP per un gusto autentico.
  • Seguire le ricette tradizionali, rispettando i tempi di cottura e le combinazioni di sapori.

Approfondiremo ora alcuni dei piatti più rappresentativi della cucina pantesca, fornendo consigli dettagliati per la loro preparazione.

Preparazione del couscous pantesco

Il couscous pantesco è un piatto fondamentale della cucina isolana, profondamente radicato nella tradizione mediterranea. Sebbene la sua preparazione possa sembrare complessa, seguendo alcuni passaggi fondamentali è possibile ricrearlo con successo. Occorre procurarsi semola di grano duro e preparare un brodo di pesce fresco. La semola viene lavorata con acqua per ottenere una miscela morbida che, una volta cotta al vapore, sarà condita con il brodo di pesce aromatizzato con capperi, pomodori e spezie locali. È importante lasciare insaporire il couscous per qualche ora prima di servire, affinché i sapori si amalgamino perfettamente.

Il segreto del passito di Pantelleria

Il passito di Pantelleria è un vino dolce che accompagna i dessert con la sua straordinaria armonia di aromi fruttati e floreali. La sua produzione richiede una meticolosa selezione delle uve zibibbo, seguita da un processo di essiccazione al sole che concentra zuccheri e sapori. Le uve vengono quindi vinificate e lasciate fermentare fino a raggiungere la giusta dolcezza e complessità aromatica. Assaporare il passito di Pantelleria non significa solo gustare un vino, ma partecipare ad un’antica tradizione vinicola che l’isola ha saputo preservare e valorizzare.

Ulteriori chiarimenti sulla cucina di Pantelleria

La cucina di Pantelleria è una celebrazione di sapori semplici e genuini. Un aspetto importante è il rispetto per gli ingredienti di qualità, che non devono essere alterati ma semplicemente esaltati. Un errore comune è voler complicare le ricette con ingredienti non tradizionali che rischiano di coprire i sapori caratteristici dei piatti. Inoltre, la stagionalità degli ingredienti è fondamentale: molti piatti panteschi si basano su ingredienti stagionali che garantiscono freschezza e sapore. Ad esempio, la caponata, un’altra delizia locale, varia leggermente nella sua composizione in base ai prodotti disponibili durante l’anno. Rispettare queste semplici regole assicura un’autentica esperienza culinaria che rispetta le tradizioni isolane.

Conclusione

Esplorare la gastronomia di Pantelleria va oltre il semplice piacere del gusto, coinvolgendo la cultura e la storia di un’isola intrisa di tradizione. Comprendere e apprezzare la cucina pantesca significa anche proteggere e tramandare antiche tradizioni capaci di resistere agli effetti del tempo. Speriamo che queste informazioni abbiano offerto un utile punto di partenza per chi desidera scoprire l’affascinante mondo culinario di Pantelleria, attraverso un viaggio reale sull’isola o preparando i suoi piatti iconici a casa.

Buon appetito!

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Cultura

Carnevale indimenticabile a Pantelleria, all’insegna del divertimento, dell’allegria e del piacere di stare insieme

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Tante foto tutte di Clara Garsia

Tutti tutti quanti protagonisti di questa fantastica carnevalata pantesca, sia gli organizzatori, sia i partecipanti ma anche il pubblico, che si è ritrovato avviluppato nel divertimento puro e semplice, che scaturisce spontaneo nel solo ritrovarsi insieme.

Ieri, infatti, la nostra isola è stata invasa da colori, musica e tanto divertimento! La sfilata di Carnevale è stata seguita da una festa con giochi, balli e allegria!
Un grande grazie agli organizzatori che hanno reso tutto questo possibile: Vespa Club, P.G.S. Madonna della Pace Circolo Trieste Stella, Circolo Vittorio Veneto, Club Kohoutek, Italia Redenta, Dplanet di Dora Pia Brignone e La Mulattiera Aps!

Le associazioni hanno saputo con grazia e intelligenza mantenere la tradizione isolane, che fonda le sue origini nei circoli isolani, in tempi antichi della cultura pantesca. Anziani, giovani, bambini tutti insieme appassionatamente al ritmo sfrenato del carnevale pantesco

Tutte le immagini sono opera di Clara Garsia

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Cultura

In libreria, torna Orazio Ferrara con “All’inferno o alla gloria. L’eroismo degli alpini…”

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Torna a pubblicare il nostro straordinario Orazio Ferrara, con una narrazione sugli alpini della Tridentina, in Russia.
Per rimanere coinvolti e travolti in un tuffo nella storia di alto pregio, non si può perdere la lettura di questa nuova opera scandita anche da numerose immagini significative.

Per i tipi IBN Editore di Roma, nella collana “Pagine Militari” n° 73, è stato pubblicato il libro di Orazio Ferrara “All’inferno o alla gloria / L’eroismo degli alpini della Tridentina sulla strada per Nicolajewka” (pagg. 206, con numerose foto in b/n).

Il libro è disponibile presso l’Editore IBN, via dei Marsi 57 Roma (tel. 06 4469828, email info@ibneditore.it) e nelle principali librerie, comprese quelle on line, tra cui Amazon.

Dalla 4a di copertina:

… e dove è che va il reggimento?

all’inferno … o alla gloria dipende dai punti di vista … però la gloria, quando viene l’ora, te la porti dietro

All’inferno o alla gloria. Per un soldato dipende sempre dai punti di vista e dalla scelta individuale. E, in quei tragici giorni del gennaio 1943 in terra di Russia, gli alpini della Tridentina giurarono di andare all’inferno piuttosto che arrendersi ai russi…

E andarono alla gloria, tutti, i caduti e i sopravvissuti.
Essi scrissero, per la Storia, una rara pagina di valore militare nella battaglia di Nicolajewka e negli undici sanguinosi combattimenti che la precedettero. Ancora oggi questa pagina celebra una limpida vittoria delle armi italiane, anche se conseguita nel corso di un’apocalittica e tragica ritirata.

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