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Cultura

Modica, bagno di folla alla presentazione di “Granita e baguette – Una notte d’amore a Parigi al sapore di Sicilia” ultima fatica di Catena Fiorello

Barbara Conti

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Catena Fiorello torna a Modica per presentare la sua ultima opera letteraria 

Ieri pomeriggio, 16 giugno, Catena Fiorello la scrittrice e conduttrice siciliana era a Modica, la città del Barocco e del cioccolato per presentare la sua ultima fatica letteraria: “Granita e Baguette – Una notte d’amore a Parigi al sapore di Sicilia”, uscita lo scorso 5 giugno.
Non è la prima volta che Catena presenta un suo libro a Modica ma è sempre un bagno di folla. Come lo è stato ieri, nel cuore del centro storico di Modica, a due passi da Palazzo San Domenico e dalla chiesa di Santa Maria di Santa Maria di Betlem.
Catena Fiorello, a Modica, una straordinaria accoglienza alla scrittrice siciliana 

Singolare è stata la scelta della location, voluta da Pier Ficili e della Mondadori Bookstore come luogo per il “firmacopie” del libro per la città di Modica: in una delle gelaterie (e ‘graniterie’) più note in tutta Italia. Presso il pluripremiato Caffè Adamo  a livello nazionale e internazionale, l’autrice catanese  ha incontrato i suoi lettori presentando  ‘Granita e Baguette’, l’ultimo capitolo (ma solo in ordine di tempo) de ‘Le Signore di Monte Pepe: Rosina, Sarina, Maria Nunziatina e Giuseppa.

La sua scrittura coinvolgente e le trame avvincenti hanno conquistato il cuore dei lettori in tutto il mondo.
Prova ne è stata ieri il pubblico presente in un caldo pomeriggio estivo domenicale a Modica 

Con la sua vasta esperienza e autorità nel campo della narrativa, Fiorello ha dimostrato di essere una delle migliori autrici contemporanee. I libri di Catena Fiorello affrontano temi profondi ed emozionanti, a volte trattati anche con leggerezza, toccando svariati generi letterari come il romanzo storico, il giallo e l’avventura.

Le sue opere si distinguono per la precisione nella caratterizzazione dei personaggi, (vedi Ciatuzzu e la storia dei Minatori) i dettagli accurati e la capacità di trasportare i lettori in mondi fantastici o in eventi storici cruciali.
Chiunque abbia letto anche un libro di Catena Fiorello può confermare la sua maestria nella creazione di storie coinvolgenti che restano impresse nella mente del lettore per molto tempo dove molti di loro si rispecchiano. Catena Fiorello è una scrittrice di grande talento e autrice di numerosi libri di successo, nonostante abbia pubblicato il suo primo libro all’età di 40 anni.

“Avrei voluto farlo prima ma non mi sentivo all’altezza”. Ha dichiarato Catena Fiorello di recente in una intervista, al Corriere della Sera.

Ieri pomeriggio con la sua verve, amabilità, la simpatia e la sua voglia di condividere con i lettori ciò che scrive, che sono proprie della scrittrice siciliana, Catena Fiorello ha trasformato un semplice “firmacopie” di “Granita e Baguette” in un vera e propria festa durata quasi quattro ore.

Non si è risparmiata in chiacchiere, e racconti. Ha ascoltato le storie di vita vissuta dei suoi lettori presenti, provenienti da varie parti d’Italia, complici le vacanze estive, dispensando sorrisi e posando per le immancabili foto di rito con tutti quelli che erano lì ad attenderla, fin dal primo pomeriggio. I lettori non sono stati accolti in libreria come solitamente accade ma nella nuova saletta dello storico Caffè Adamo, dove Antonello che ha iniziato a fare il gelato a 17 anni, ha servito ai presenti una buonissima coppetta di granita al gusto di passion fruit e panna.

Il cibo come l’amore sono due degli elementi fondamentali nelle opere di Catena, ancora una volta la scrittrice Siciliana, nativa torna a parlare di cibo e lo fa per raccontare una storia d’amore e di scelte.  
Già nel 2013 pubblica “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, un libro sulla vita familiare dell’autrice in cui spiccano le ricette di cucina povera siciliana, della madre Rosaria Galeano, inserite per descrivere, anche attraverso l’arte culinaria, l’ambiente della sua casa.

Ma già dal suo primo libro “il regno degli arancini”, l’autrice non ci fa mancare i colori, i sapori della bella Sicilia, la solidarietà tra donne e i viaggi tra le sue prelibatezze culinarie.
Cinque donne e un arancino (2020), ispirato alla rinomata rosticceria che si trova a Gallo d’oro, è rimasto per settimane in testa alle classifiche. Poi è stata la volta “I cannoli di Marites” (2022), il secondo volume della serie “Le signore di Monte Pepe”.
Catena descrive attraverso questi romanzi anche uno spaccato della Sicilia che non è solo, mare spiagge e cieli azzurri ma ci racconta anche della Sicilia Montara. La descrizione dei luoghi è così vivida che sembra quasi di essere lì in persona.

Delle 5 signore di Montepepe in particolare è Rosa la Capitana di tutti, ha ricordato ieri Catena, ai lettori presenti al “firmacopie”. Tutto nasce grazie a Rosa che da Milano rimasta vedova del suo Pippo, ritorna a Montepepe e convince le sue 4 amiche d’infanzia a far rinascere questo borgo siciliano che si trova in mezzo alle montagne siciliane, aprendo una rosticceria, “Il Regno degli arancini”, questa la grande sfida di Rosa. Si aggrega dapprima Cettina e poi arriva Marites e da qui le varie pubblicazioni si susseguono.
I personaggi sono ben sviluppati e ricchi di sfumature, ognuno con la propria storia e personalità unica. È impossibile non affezionarsi a Rosa e seguirla nel suo percorso di crescita.

“Granita e Baguette” – Una notte d’amore a Parigi al sapore di Sicilia è solo il terzo capitolo. La scrittrice siciliana ha già annunciato che sta preparando il quarto capitolo che avrà come titolo un altro piatto celebre della Cucina Siciliana, la Caponata.

Nei suoi libri, Catena ha deciso ad un certo punto di cominciare a firmarsi “Galeano Fiorello” per omaggiare anche la madre che è un faro nella sua vita. Rosaria che spesso la accompagna durante i suoi tour, ha da poco compiuto 88 anni.

– Mia madre, ha sempre cucinato in maniera sana, mi confessa Catena. A casa mia non si sono mai mangiati piatti pesanti della Cucina Siciliana!

Catena cucina bene, ama cucinare di tutto, non ha un piatto preferito anche se ammette:  non ama cucinare i dolci

In attesa della sua prossima fatica, prima di lasciarci Catena ci annuncia che “Ciatuzzu” sta per ricevere un importante premio.

Barbara Conti

Mi chiamo Barbara e sono Siciliana. Vivo a Scicli, un delizioso comune del Val di Noto e amo mangiare bene. Ho iniziato a cucinare all’età di undici anni… “Agente Immobiliare di professione, in cucina per passione, Food blogger per vocazione”. Anzi ormai Food blogger, food writer e fotographer di professione… Ho scoperto, negli anni che grazie al mio lavoro di Agente Immobiliare, i migliori affari si fanno passando dalla “tavola”. Nella mia vita ho molti interessi: l’arte, la fotografia, il teatro, i viaggi e il cibo. Da buona Siciliana sono anche una “buona forchetta”. Mi piace mangiare bene e sono a sempre a caccia di nuove ricette da scoprire e sperimentare. Il mio scopo è quello di preservare le tradizioni della mia Terra, la Sicilia e trascrivere le ricette, quelle più antiche e orali che dalle nonne sono passate ai nostri genitori solo assistendo alle preparazioni fino ad arrivare ai nostri giorni. Ma mi piace anche scoprire antiche tradizioni e ricette dei piccoli comuni e delle singole famiglie legate alle feste religiose in Sicilia

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Cultura

Pantelleria – Mensa scolastica, al via affidamento servizio di refezione

Direttore

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Il Comune di Pantelleria, per mezzo di avviso pubblico, avvia il procedimento di acquisizione e selezione delle candidature finalizzate all’individuazione degli operatori per l’affidamento del servizio di mensa scolastica per gli alunni della Sezione della Scuola dell’Infanzia e della classe prima della Scuola Primaria dell’Istituto Omnicomprensivo di Pantelleria,  per l’anno scolastico 2024/2025.

Il documento integrale

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Cultura

Trapani, celebrazioni della Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri, dell’83° della Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano

Redazione

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TRAPANI. CELEBRAZIONI DELLA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL’ARMA DEI CARABINIERI, DEL 83° ANNIVERSARIO DELLA “BATTAGLIA DI CULQUALBER” E

DELLA “GIORNATA DELL’ORFANO”

Si è appena conclusa, presso la Basilica Maria Santissima Annunziata “Madonna di Trapani”, la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Alla messa, celebrata dal Vescovo di Trapani, S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, hanno partecipato il Vicario del Prefetto di Trapani, Dott.ssa Laura Pergolizzi, il Questore di Trapani, Dott. Giuseppe Felice Peritore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Mauro Carrozzo, il sindaco di Trapani, altre autorità Civili e Militari, i vertici delle Forze di Polizia e Vigili del Fuoco oltre ai parenti dei caduti e delle vittime del dovere La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei Secoli Fedele”.
L’8 Dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l’istanza dell’Ordinario Militare d’Italia, S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la celebrazione liturgica il 21 Novembre, in concomitanza della presentazione di Maria vergine al Tempio. La celebrazione di questa giornata è concomitante con la ricorrenza della Battaglia di Culqualber e la giornata dell’orfano.

LA BATTAGLIA DI CULQUALBER

Il 21 Novembre 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culquaber. Alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta nell’occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

GIORNATA DELL’ORFANO

Istituita nel 1996, rappresenta per i Carabinieri e per l’ ONAOMAC un sentito momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi. L’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), Ente morale fondato il 15 maggio 1948, si propone di assistere gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri di qualsiasi grado. Oggi l’ O.N.A.O.M.A.C. assiste circa 1000 orfani, a ciascuno dei quali eroga un sostegno semestrale, distinto per fasce d’età, sino al compimento degli studi.

L’assistenza agli orfani disabili è a vita.

Per eventuali donazioni in favore degli orfani: C/C bancario n. 121 B.N.L. IBAN IT77Z0100503344000000000121

C/C postale n. 288019 IBAN IT35Z0760103200000000288019

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Cultura

Palermo, Ti l’Eggo: mostra ed estemporanea di Salvo Nero da Artètika. Quando il narcisismo diventa arte

Redazione

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Durante la mostra l’artista realizzerà un’opera dedicata al fil rouge che unisce chi si ama
Perfetto ma non troppo, perché ogni dettaglio fuori posto fa la differenza, rendendo d’impatto un’opera dal tratto rotondo. È la caratteristica principale dello stile del pittore, fumettista, grafico e writer Salvo Nero, diviso tra il narcisismo del proprio ego e il romanticismo del legame invisibile e indissolubile che unisce due innamorati. Da venerdì 22 novembre a sabato 7 dicembre, sarà in mostra con Ti l’Eggo da Artètika, spazio espositivo per l’anima, in via Giorgio Castriota, 15 a Palermo. Il vernissage avverrà venerdì 22, alle ore 18,30, alla presenza dell’artista, delle galleriste Gigliola Beniamino e Esmeralda Magistrelli, del curatore, l’architetto Giorgio Lo Stimolo e del critico Massimiliano Reggiani. La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,30. Ingresso libero. Sponsor d’arte Birra Forst e Tenute Cinquanta.

Le opere in mostra per Ti l’Eggo di Salvo Nero da Artètika

Saranno trenta le opere di Salvo Nero, in mostra da Artètika per Ti l’Eggo, di varie misure, su tela, su carta e una piccola scultura. La trentunesima opera sarà realizzata in estemporanea, a partire da una tela bianca, dal giorno del vernissage a quello della chiusura dell’esposizione e sarà ispirata al fil rouge, invisibile agli occhi, che unisce chi si ama. Ci sono ritratti che emergono da fogli protocollo, tutti scarabocchiati con tanto di lista della spesa, pennelli sporchi di colore, blatte che camminano sopra lettere d’amore amare. Opere bruciate, strappate o fintamente bruciate, strappate, sporcate e stropicciate. Uova al tegamino, lampadine e mandarini, pacchi di posta, oggetti quotidiani che diventano arte. Divertente, ammiccante, riflessiva.

“Poliedrico, un po’ grafico, un po’ pubblicitario, molto artista. Salvo Nero comunica i suoi stati d’animo con una enorme facilità nel farsi capire da tutti. Dal dolore di un cuore spezzato al riguardo per l’ambiente con i racconti degli incendi” commenta la gallerista Gigliola Beniamino Magistrelli. “Oltre alla maestria del disegno – aggiunge il curatore Giorgio Lo Stimolo -, c’è molto di più, una mano, la scioltezza di chi l’arte del tratto la possiede. Un incontestabile virtuosismo, un accenno un po’ beffardo che dice guardami lo so fare, è nella mia natura. Provocatorio e talentuoso”.

Chi è Salvo Nero

Salvo Nero, pittore autodidatta palermitano classe 1984 è stato stimolato inizialmente dai cartoni animati e dai pittori della sua città natale. La sua fibra creativa si sveglia molto presto attraverso il disegno che non lascerà mai più. Si orienta verso studi di grafica pubblicitaria e si cimenta sui muri della sua città, trovando nel writing un modo d’espressione libero. Attraverso i fumetti e la scoperta dello statunitense Geof Darrow, s’innamora del dettaglio, che diviene una caratteristica essenziale della sua opera. In seguito, lascia il limite delle vignette per donarsi all’acquarello, olio e, infine, l’acrilico, che diviene il suo mezzo principale. Attraverso i disegni della pittrice inglese Jenny Saville s’innamora dell’artista conterraneo Lucian Freud. S’interessa alla pittura del reale e si dedica al grande formato, una formula che gli assicura riconoscimento e diverse mostre monografiche. Si divide tra Palermo e Cardiff, due città in cui vive e lavora attualmente.

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