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Cultura

Palermo – Aperitivo con l’artista, la personale di Giorgio Prati al Centro d’arte Raffaello

Marilu Giacalone

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Al “Centro d’arte Raffaello” di Palermo la personale di Giorgio Prati nell’ambito della rassegna “Aperitivo con l’artista”. Opere in mostra dall’11 al 29 novembre nella sede di via Emanuele Notarbartolo 9/E
 

 

Prosegue con successo, a Palermo, la rassegna “Aperitivo con l’artista” a cura del “Centro d’arte Raffaello”.

La fortunata iniziativa, ideata e promossa dal direttore artistico della galleria Sabrina Di Gesaro, giunge al sesto appuntamento con il palermitano Giorgio Prati.

Un grande talento contemporaneo che, dopo una carriera costellata da relazioni internazionali e successi in tutto il mondo, ha organizzato diverse mostre negli spazi del “Centro d’arte Raffaello” all’insegna di una collaborazione divenuta ormai esclusiva.
Un artista, dunque, che rientra nel novero dei nomi appartenenti alla “scuderia” della galleria, riflessivo e molto esigente con se stesso.

Sabato 11 novembre incontrerà il pubblico alle 18:00 proponendo una nuova serie di opere a smalto, diciannove in tutto, che rappresentano una novità rinnovando la collezione già disponibile.

L’appuntamento si terrà nella sede di via Emanuele Notarbartolo 9/E che, proprio nelle scorse settimane, ha raggiunto il significativo traguardo del quinto anno di attività.
A cura di Antonino Prestigiacomo, la mostra rappresenta un’interessante occasione per conoscere o approfondire il linguaggio espressivo di Giorgio Prati.
La sua arte non conosce confini, arriva nelle case del pubblico e degli estimatori di tutto il mondo che ne apprezzano l’estrema abilità nella rappresentazione di vedute urbane e paesaggistiche.

Una capacità che si esprime compiutamente senza il ricorso alla raffigurazione fedele.

Le opere di Giorgio Prati appaiono come pensieri dipinti, svuotati di figure umane: i quadri rivelano il punto di vista dell’artista che combacia, talvolta, con quello dell’osservatore.
Accade anche che gli occhi non bastino a decifrarne l’arte e allora occorre lasciarsi guidare dalle emozioni che investono chi è fermo ad ammirare.

“Se le suggestioni fossero luoghi – commenta il curatore Antonino Prestigiacomo – sarebbero quelli dipinti da Giorgio Prati”.

“Nelle sue opere – sottolinea – non vi è nulla di definito, tutto è da completare e spetta all’osservatore inabissarsi nell’oceano di sensazioni contrastanti dove nulla, o quasi, si riconosce”.

Atmosfere tortuose e graffianti, nature, città e paesaggi astratti o appena accennati rimandano ad ambienti apparentemente già visti o ricordati, vaghi come nei sogni, lontani nel tempo.  

“Eppure – prosegue Antonino Prestigiacomo –sono luoghi che non esistono se non nella mente dell’artista: più che di luoghi, in realtà, si tratta di non luoghi e spazi da definire, sfumati, macchiati e incisi”.

“Questa mostra – afferma Sabrina Di Gesaro  –  raccoglie la produzione recente di Giorgio Prati e rappresenta l’esito più attuale della sua ricerca, il cui rimando al reale risente di un’evidente astrazione che vira verso un’essenzialità stilistica matura”.

“Giorgio Prati – spiega – è uno degli artisti contemporanei che si caratterizzano maggiormente per l’uso dei colori a olio con sfumature e toni delicati: la peculiarità che lo identifica è la gestualità scattante per via dell’utilizzo degli smalti”.
“Giorgio Prati – aggiunge la dottoressa Sabrina Di Gesaro – è sicuramente noto e apprezzato per la sua maestria nella tecnica dello sfumato e per la capacità di applicare sottili transizioni tonali tra i colori per creare effetti morbidi”.

È proprio attraverso questa tecnica che l’artista riesce a dare vita a un’atmosfera misteriosa e sottile: gli scenari rappresentati sono sfocati e indistinti, avvolti da un alone di mistero.

I tratti, dai contorni vaghi, non conducono a un’identificazione univoca e ciò consente una proiezione dell’immaginario soggettivo in quei luoghi privi di identità.

“Giorgio Prati – conclude il direttore artistico– sembra accompagnarci per mano in una narrazione che si configura come un viaggio nella memoria, un cammino a ritroso o una proiezione in una dimensione onirica che affascina lo spettatore catturandolo sensorialmente”.

In occasione del vernissage, il “Centro d’arte Raffaello” intratterrà gli ospiti intervenuti con le note di Gerardo Vitale al sax accompagnato dal dj Tony Tonè.
Pubblicata sul catalogo Edity Edizioni, la mostra sarà disponibile anche nella piattaforma raffaellogalleria.com nella specifica sezione dedicata, dal titolo “Mostra in corso”.

L’esposizione nella sede di via Emanuele Notarbartolo 9/E sarà fruibile fino al 29 novembre prossimo, tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30.

La galleria è chiusa al pubblico la domenica, il lunedì mattina e nei giorni festivi.

L’ingresso è libero e gratuito.

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Cultura

Pantelleria – Mensa scolastica, al via affidamento servizio di refezione

Direttore

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Il Comune di Pantelleria, per mezzo di avviso pubblico, avvia il procedimento di acquisizione e selezione delle candidature finalizzate all’individuazione degli operatori per l’affidamento del servizio di mensa scolastica per gli alunni della Sezione della Scuola dell’Infanzia e della classe prima della Scuola Primaria dell’Istituto Omnicomprensivo di Pantelleria,  per l’anno scolastico 2024/2025.

Il documento integrale

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Cultura

Trapani, celebrazioni della Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri, dell’83° della Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano

Redazione

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TRAPANI. CELEBRAZIONI DELLA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL’ARMA DEI CARABINIERI, DEL 83° ANNIVERSARIO DELLA “BATTAGLIA DI CULQUALBER” E

DELLA “GIORNATA DELL’ORFANO”

Si è appena conclusa, presso la Basilica Maria Santissima Annunziata “Madonna di Trapani”, la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Alla messa, celebrata dal Vescovo di Trapani, S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, hanno partecipato il Vicario del Prefetto di Trapani, Dott.ssa Laura Pergolizzi, il Questore di Trapani, Dott. Giuseppe Felice Peritore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Mauro Carrozzo, il sindaco di Trapani, altre autorità Civili e Militari, i vertici delle Forze di Polizia e Vigili del Fuoco oltre ai parenti dei caduti e delle vittime del dovere La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei Secoli Fedele”.
L’8 Dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l’istanza dell’Ordinario Militare d’Italia, S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la celebrazione liturgica il 21 Novembre, in concomitanza della presentazione di Maria vergine al Tempio. La celebrazione di questa giornata è concomitante con la ricorrenza della Battaglia di Culqualber e la giornata dell’orfano.

LA BATTAGLIA DI CULQUALBER

Il 21 Novembre 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culquaber. Alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta nell’occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

GIORNATA DELL’ORFANO

Istituita nel 1996, rappresenta per i Carabinieri e per l’ ONAOMAC un sentito momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi. L’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), Ente morale fondato il 15 maggio 1948, si propone di assistere gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri di qualsiasi grado. Oggi l’ O.N.A.O.M.A.C. assiste circa 1000 orfani, a ciascuno dei quali eroga un sostegno semestrale, distinto per fasce d’età, sino al compimento degli studi.

L’assistenza agli orfani disabili è a vita.

Per eventuali donazioni in favore degli orfani: C/C bancario n. 121 B.N.L. IBAN IT77Z0100503344000000000121

C/C postale n. 288019 IBAN IT35Z0760103200000000288019

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Cultura

Palermo, Ti l’Eggo: mostra ed estemporanea di Salvo Nero da Artètika. Quando il narcisismo diventa arte

Redazione

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Durante la mostra l’artista realizzerà un’opera dedicata al fil rouge che unisce chi si ama
Perfetto ma non troppo, perché ogni dettaglio fuori posto fa la differenza, rendendo d’impatto un’opera dal tratto rotondo. È la caratteristica principale dello stile del pittore, fumettista, grafico e writer Salvo Nero, diviso tra il narcisismo del proprio ego e il romanticismo del legame invisibile e indissolubile che unisce due innamorati. Da venerdì 22 novembre a sabato 7 dicembre, sarà in mostra con Ti l’Eggo da Artètika, spazio espositivo per l’anima, in via Giorgio Castriota, 15 a Palermo. Il vernissage avverrà venerdì 22, alle ore 18,30, alla presenza dell’artista, delle galleriste Gigliola Beniamino e Esmeralda Magistrelli, del curatore, l’architetto Giorgio Lo Stimolo e del critico Massimiliano Reggiani. La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,30. Ingresso libero. Sponsor d’arte Birra Forst e Tenute Cinquanta.

Le opere in mostra per Ti l’Eggo di Salvo Nero da Artètika

Saranno trenta le opere di Salvo Nero, in mostra da Artètika per Ti l’Eggo, di varie misure, su tela, su carta e una piccola scultura. La trentunesima opera sarà realizzata in estemporanea, a partire da una tela bianca, dal giorno del vernissage a quello della chiusura dell’esposizione e sarà ispirata al fil rouge, invisibile agli occhi, che unisce chi si ama. Ci sono ritratti che emergono da fogli protocollo, tutti scarabocchiati con tanto di lista della spesa, pennelli sporchi di colore, blatte che camminano sopra lettere d’amore amare. Opere bruciate, strappate o fintamente bruciate, strappate, sporcate e stropicciate. Uova al tegamino, lampadine e mandarini, pacchi di posta, oggetti quotidiani che diventano arte. Divertente, ammiccante, riflessiva.

“Poliedrico, un po’ grafico, un po’ pubblicitario, molto artista. Salvo Nero comunica i suoi stati d’animo con una enorme facilità nel farsi capire da tutti. Dal dolore di un cuore spezzato al riguardo per l’ambiente con i racconti degli incendi” commenta la gallerista Gigliola Beniamino Magistrelli. “Oltre alla maestria del disegno – aggiunge il curatore Giorgio Lo Stimolo -, c’è molto di più, una mano, la scioltezza di chi l’arte del tratto la possiede. Un incontestabile virtuosismo, un accenno un po’ beffardo che dice guardami lo so fare, è nella mia natura. Provocatorio e talentuoso”.

Chi è Salvo Nero

Salvo Nero, pittore autodidatta palermitano classe 1984 è stato stimolato inizialmente dai cartoni animati e dai pittori della sua città natale. La sua fibra creativa si sveglia molto presto attraverso il disegno che non lascerà mai più. Si orienta verso studi di grafica pubblicitaria e si cimenta sui muri della sua città, trovando nel writing un modo d’espressione libero. Attraverso i fumetti e la scoperta dello statunitense Geof Darrow, s’innamora del dettaglio, che diviene una caratteristica essenziale della sua opera. In seguito, lascia il limite delle vignette per donarsi all’acquarello, olio e, infine, l’acrilico, che diviene il suo mezzo principale. Attraverso i disegni della pittrice inglese Jenny Saville s’innamora dell’artista conterraneo Lucian Freud. S’interessa alla pittura del reale e si dedica al grande formato, una formula che gli assicura riconoscimento e diverse mostre monografiche. Si divide tra Palermo e Cardiff, due città in cui vive e lavora attualmente.

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