Cultura
Palermo Comic Convention: 48 mila volte grazie! Conclusa l’ottava edizione
Ancora una volta, Palermo Comic Convention si dimostra capace di trasformare per quattro giorni i Cantieri Culturali alla Zisa in un vero parco giochi pieno di colori, fumetti, attività per famiglie ma non solo. Un successo che si dimostra anche con i numeri: sono 48.000 le presenze di questa ottava edizione.
«Siamo estremamente contenti del risultato raggiunto – afferma Alessio Riolo, direttore generale Palermo Comic Convention – . È stata una edizione faticosa ma che ci ha regalato ancora una volta tanti sorrisi, tante emozioni e tantissimi partecipanti. Chiudiamo questa ottava edizione con 48.000 presenze, ormai siamo una vera realtà nella città di Palermo, un punto di riferimento per appassionati, famiglie e curiosi. Ringraziamo le istituzioni per averci messo nelle condizioni di poter svolgere al meglio il nostro lavoro e ringraziamo soprattutto i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo che si sono confermati ancora una volta un valore aggiunto per la nostra manifestazione, il luogo ideale per poter accogliere decine di migliaia di famiglie per poter trascorrere una giornata all’insegna della cultura e dell’intrattenimento. Ci rivediamo l’anno prossimo: torneremo a settembre 2024. È ancora presto per le nuove date ma seguiteci sui nostri social dove presto le annunceremo».
Venerdì bagno di folla per Giorgio Vanni, il re delle sigle tv degli anni 2000. Sabato e domenica il festival ha intensificato i suoi appuntamenti, con una particolare attenzione al mondo del cinema con la presenza di Sylvester McCoy e Stanislav Janevski.
«Doctor Who, la più longeva nella storia della televisione, è stata una vera rivoluzione – dichiara l’attore Sylvester McCoy -. Nel 1963, quando è stata lanciata, il primo ministro inglese dell’epoca avviò una campagna educativa per coinvolgere i giovani interessati alla scienza. Inizialmente, doveva durare solo sei settimane, ma ora è arrivata a 60 anni. Ha avuto un impatto notevole anche dal punto di vista educativo, e ha continuato a ispirare generazioni». Sylvester McCoy ha anche interpretato lo stregone Radagast nella trilogia cinematografica de Lo Hobbit, ispirata all’opera omonima scritta da Tolkien. «Un’esperienza fantastica. Avevo fatto un provino per il ruolo di Bilbo Baggins nella trilogia originale ma Peter Jackson scelse Ian Holm. Nonostante ciò, rimase impressionato e mi chiamò per interpretare Radagast, che nei libri aveva una parte piuttosto limitata. Mi spiegò che nei film avrebbe avuto una parte più estesa di quanto non fosse descritto nei libri; quindi, ho riletto l’intera saga di Tolkien. È stata una grande emozione». In quasi 60 anni di carriera un unico rimpianto: «Non essere riuscito ad interpretare il ruolo de Il Gobbo di Notre Dame: anche se è il protagonista, ha poche battute ed è un ruolo da caratterista. Tuttavia, ora ritengo di essere troppo anziano per interpretarlo».
Tantissime le attività: la zona riservata ai videogiochi è stata presa d’assalto con tantissime persone che hanno vissuto momenti di puro divertimento partecipando ai tornei all’intenro della eSport Arena. Dall’area medievale con mercato dei crociati, al torneo de “Gli Arcieri Del Re”, al Larp con la scherma storica ma non solo: parkour, escape room, area softair e nerf, ma anche il mondo di Harry Potter con lo smistamento delle case, le lezione di pozioni, il Quidditch e la sfida contro i temibile mangiamorte. E, infine, diventare un vero Jedi o affidarsi al “lato oscuro” provando dei veri combattimenti con le spade laser del mondo di Star Wars. Particolare attenzione anche all’Area Game con più di 40 tavoli da gioco per GDR, giochi da tavolo e giochi di carte (Yu-gi-oh!, One piece e tante altre). Tra i premi per questi tornei anche una Playstation5.
E, ovviamente, non è mancato un momento ludico che ha unito le associazioni di figuranti del mondo di Harry Potter con Stanislav Janevski.
«Sono molto legato alla saga di Harry Potter avendo interpretato il personaggio di Victor Krum, ruolo che ho amato molto – afferma Stanislav Janevski – . È considerato il Cristiano Ronaldo del Quiddich e mi sono appassionato moltissimo nell’interpretarlo. Dal punto di vista caratteriale, però, siamo molto diversi. Io sono più estroverso rispetto al personaggio di Victor». Janevski, poi, non ha dubbi: se fosse stato uno studente di Hogwarts, sarebbe stato sicuramente un Serpeverde: «ho fatto il test due volte quindi possiamo dirlo ufficialmente. Probabilmente, io avrei scelto Grifondoro, ma sono sicuramente Serpeverde, e sono anche molto amico di Tom Felton, l’attore che ha interpretato Draco Malfoy. Saremmo stati un’ottima coppia di Serpeverde». Ma Stanislav Janevski non è solo Harry Potter: l’attore bulgaro ha partecipato anche ad un importante film horror come “Hostel: Part II”, scritto e diretto da Eli Roth. «Desideravo fare un film horror da molto tempo e sono stato fortunato ad essere notato dal regista dopo la mia partecipazione a Harry Potter – aggiunge – . È stata un’esperienza bellissima, un film in pieno stile Quentin Tarantino, un’esperienza super che ricordo con molto piacere. Abbiamo anche girato per due settimane in Islanda, quindi in un’atmosfera fantastica. Come attore, amo le sfide, e questo progetto è stata una bellissima sfida da intraprendere».
Tantissime persone hanno avuto modo di interagire con Yumiko Igarashi, la creatrice di Candy Candy e Georgie. Palermo Comic Convention tornerà a settembre 2024.
Cultura
Pantelleria – Mensa scolastica, al via affidamento servizio di refezione
Il Comune di Pantelleria, per mezzo di avviso pubblico, avvia il procedimento di acquisizione e selezione delle candidature finalizzate all’individuazione degli operatori per l’affidamento del servizio di mensa scolastica per gli alunni della Sezione della Scuola dell’Infanzia e della classe prima della Scuola Primaria dell’Istituto Omnicomprensivo di Pantelleria, per l’anno scolastico 2024/2025.
Il documento integrale
Cultura
Trapani, celebrazioni della Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri, dell’83° della Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano
TRAPANI. CELEBRAZIONI DELLA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL’ARMA DEI CARABINIERI, DEL 83° ANNIVERSARIO DELLA “BATTAGLIA DI CULQUALBER” E
DELLA “GIORNATA DELL’ORFANO”
Si è appena conclusa, presso la Basilica Maria Santissima Annunziata “Madonna di Trapani”, la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
Alla messa, celebrata dal Vescovo di Trapani, S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, hanno partecipato
il Vicario del Prefetto di Trapani, Dott.ssa Laura Pergolizzi, il Questore di Trapani, Dott. Giuseppe
Felice Peritore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Mauro Carrozzo, il sindaco
di Trapani, altre autorità Civili e Militari, i vertici delle Forze di Polizia e Vigili del Fuoco oltre ai
parenti dei caduti e delle vittime del dovere
La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata
alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri
che ha per motto: “Nei Secoli Fedele”.
L’8 Dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l’istanza dell’Ordinario Militare
d’Italia, S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis
Patrona dei Carabinieri”, fissandone la celebrazione liturgica il 21 Novembre, in concomitanza
della presentazione di Maria vergine al Tempio.
La celebrazione di questa giornata è concomitante con la ricorrenza della Battaglia di Culqualber e
la giornata dell’orfano.
LA BATTAGLIA DI CULQUALBER
Il 21 Novembre 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culquaber. Alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta nell’occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
GIORNATA DELL’ORFANO
Istituita nel 1996, rappresenta per i Carabinieri e per l’ ONAOMAC un sentito momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi. L’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), Ente morale fondato il 15 maggio 1948, si propone di assistere gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri di qualsiasi grado. Oggi l’ O.N.A.O.M.A.C. assiste circa 1000 orfani, a ciascuno dei quali eroga un sostegno semestrale, distinto per fasce d’età, sino al compimento degli studi.
L’assistenza agli orfani disabili è a vita.
Per eventuali donazioni in favore degli orfani: C/C bancario n. 121 B.N.L. IBAN IT77Z0100503344000000000121
C/C postale n. 288019
IBAN IT35Z0760103200000000288019
Cultura
Palermo, Ti l’Eggo: mostra ed estemporanea di Salvo Nero da Artètika. Quando il narcisismo diventa arte
Durante la mostra l’artista realizzerà un’opera dedicata al fil rouge che unisce chi si ama
Perfetto ma non troppo, perché ogni dettaglio fuori posto fa la differenza, rendendo d’impatto un’opera dal tratto rotondo. È la caratteristica principale dello stile del pittore, fumettista, grafico e writer Salvo Nero, diviso tra il narcisismo del proprio ego e il romanticismo del legame invisibile e indissolubile che unisce due innamorati. Da venerdì 22 novembre a sabato 7 dicembre, sarà in mostra con Ti l’Eggo da Artètika, spazio espositivo per l’anima, in via Giorgio Castriota, 15 a Palermo. Il vernissage avverrà venerdì 22, alle ore 18,30, alla presenza dell’artista, delle galleriste Gigliola Beniamino e Esmeralda Magistrelli, del curatore, l’architetto Giorgio Lo Stimolo e del critico Massimiliano Reggiani. La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,30. Ingresso libero. Sponsor d’arte Birra Forst e Tenute Cinquanta.
Le opere in mostra per Ti l’Eggo di Salvo Nero da Artètika
Saranno trenta le opere di Salvo Nero, in mostra da Artètika per Ti l’Eggo, di varie misure, su tela, su carta e una piccola scultura. La trentunesima opera sarà realizzata in estemporanea, a partire da una tela bianca, dal giorno del vernissage a quello della chiusura dell’esposizione e sarà ispirata al fil rouge, invisibile agli occhi, che unisce chi si ama. Ci sono ritratti che emergono da fogli protocollo, tutti scarabocchiati con tanto di lista della spesa, pennelli sporchi di colore, blatte che camminano sopra lettere d’amore amare. Opere bruciate, strappate o fintamente bruciate, strappate, sporcate e stropicciate. Uova al tegamino, lampadine e mandarini, pacchi di posta, oggetti quotidiani che diventano arte. Divertente, ammiccante, riflessiva.
“Poliedrico, un po’ grafico, un po’ pubblicitario, molto artista. Salvo Nero comunica i suoi stati d’animo con una enorme facilità nel farsi capire da tutti. Dal dolore di un cuore spezzato al riguardo per l’ambiente con i racconti degli incendi” commenta la gallerista Gigliola Beniamino Magistrelli. “Oltre alla maestria del disegno – aggiunge il curatore Giorgio Lo Stimolo -, c’è molto di più, una mano, la scioltezza di chi l’arte del tratto la possiede. Un incontestabile virtuosismo, un accenno un po’ beffardo che dice guardami lo so fare, è nella mia natura. Provocatorio e talentuoso”.
Chi è Salvo Nero
Salvo Nero, pittore autodidatta palermitano classe 1984 è stato stimolato inizialmente dai cartoni animati e dai pittori della sua città natale. La sua fibra creativa si sveglia molto presto attraverso il disegno che non lascerà mai più. Si orienta verso studi di grafica pubblicitaria e si cimenta sui muri della sua città, trovando nel writing un modo d’espressione libero. Attraverso i fumetti e la scoperta dello statunitense Geof Darrow, s’innamora del dettaglio, che diviene una caratteristica essenziale della sua opera. In seguito, lascia il limite delle vignette per donarsi all’acquarello, olio e, infine, l’acrilico, che diviene il suo mezzo principale. Attraverso i disegni della pittrice inglese Jenny Saville s’innamora dell’artista conterraneo Lucian Freud. S’interessa alla pittura del reale e si dedica al grande formato, una formula che gli assicura riconoscimento e diverse mostre monografiche. Si divide tra Palermo e Cardiff, due città in cui vive e lavora attualmente.
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