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Sociale

Palermo, Cracolici a 42esima marcia antimafia: “La mafia non è un fenomeno del passato, dobbiamo ricostruire anticorpi società civile” 

caterina murana

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Palermo, 26 febbraio – “Dobbiamo rilanciare l’impegno contro la mafia, oggi come 42 anni fa, quando questo territorio era il triangolo della morte e si registrava una violenza inusitata che spaventava tantissima gente, con la consapevolezza, però, che la mafia non è un fenomeno del passato, ma va contrastata”. 

Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia all’Ars, intervenendo alla 42esima marcia Antimafia Bagheria – Casteldaccia promossa dal centro studi Pio La Torre.

“Dobbiamo ricostruire gli anticorpi della società civile – ha aggiunto Cracolici – cosa nostra oggi ha una presenza consolidata nei nostri territori con un consenso sociale crescente e una bassa percezione della sua pericolosità che invece rischia di favorire l’offensiva mafiosa. Dobbiamo creare le condizioni per suscitare la reazione dell’opinione pubblica, per questo è importante essere alla marcia oggi”.

Salute

Assessore Tremarco (LEGA): “Nato a Pantelleria”. La politica che ascolta il territorio e agisce con responsabilità

Redazione

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Una proposta di legge a firma della Lega del 2023 parla dei bambini non nati sull’isola

Vi sono momenti nella vita pubblica in cui le istanze del territorio si intrecciano con il dovere della politica di comprenderle, anticiparle e tradurle in strumenti concreti.
La questione dell’identità anagrafica nei comuni sprovvisti di punti nascita si pone come una riflessione necessaria sulla relazione tra comunità e appartenenza. Vi è, infatti, un sentimento diffuso, che non può essere trascurato, secondo cui il luogo in cui un individuo viene registrato alla nascita non è una mera formalità burocratica, bensì una radice culturale che lo lega profondamente alla propria terra.

La proposta di legge

In questi giorni, si è tornati a parlare della necessità di tutelare l’identità anagrafica e culturale di comunità prive di punti nascita, con particolare attenzione alle realtà insulari. Si tratta di un tema importante, che merita di essere affrontato con serietà e con la consapevolezza del percorso legislativo già avviato. Infatti, il Parlamento ha già visto la presentazione di una proposta di legge che risponde a questa esigenza: il testo n. 1628, a firma di deputati della Lega, è stato presentato il 22 dicembre 2023 con l’obiettivo di consentire ai figli di genitori residenti in comuni senza punti nascita di essere registrati anagraficamente nel comune di residenza dei genitori stessi, a patto che sia all’interno della stessa regione.

Questa proposta nasce dall’ascolto del territorio, dalla volontà di dare risposte concrete alle esigenze delle comunità che vedono nel legame con la propria terra non solo un riferimento sentimentale, ma un diritto che merita di essere riconosciuto dallo Stato. In questo senso, la politica non deve mai essere slegata dalla realtà, né tantomeno avulsa da ciò che si muove nelle istituzioni. La capacità di coniugare sensibilità locale e visione nazionale è ciò che distingue l’azione politica efficace dalla sterile enunciazione di princìpi astratti.

È quindi fondamentale che chi ha responsabilità pubbliche mantenga costantemente un rapporto di sintonia con il proprio territorio, ma al contempo sia attento a quanto avviene nei luoghi in cui le decisioni si formano. Essere vicini alla propria gente significa anche conoscere e supportare gli strumenti già esistenti che rispondono alle loro necessità. Perché la politica è, prima di tutto, conoscenza e responsabilità.

Oggi più che mai, è necessario ribadire che il compito di chi amministra e rappresenta non è solo quello di sollevare problemi, ma di accompagnarne la soluzione, con pragmatismo e con la capacità di guardare oltre l’orizzonte immediato. È su questa strada che si misura la qualità della politica e la serietà dell’impegno istituzionale.

G. Federico Tremarco

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Sociale

Reddito di povertà, Schifani: «Boom di richieste, pensiamo di finanziare 10 mila famiglie»

Marilu Giacalone

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Presidenza della Regione
In appena sei ore sono già oltre 1.500 le richieste presentate all’Irfis per ottenere il contributo di solidarietà, la cui piattaforma è stata avviata oggi alle 12. Al momento le istanze pervenute ammontano a circa 4,5 milioni di euro, con una media di circa 3 mila euro a famiglia. Altre 5 mila sono, invece, le domande “in bozza”, in attesa di essere inviate. Non si tratta di un click day, ma verrà stilata un’apposita graduatoria: c’è tempo fino al 15 aprile.

«Un grande successo – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha fortemente voluto l’inserimento della misura nella Legge di stabilità, con una stanziamento di 30 milioni di euro – visto che in poche ore sono stati oltre 10 mila gli accessi alla piattaforma digitale gestita dalla nostra finanziaria, senza nessun problema. Dai primi dati, pensiamo di potere andare incontro alle richieste di 10 mila famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo loro un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Vogliamo fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato».

Procede a gonfie vele, a pochi giorni dalla chiusura, anche l’altra misura gestita dall’Irfis sull’abbattimento degli interessi sui mutui per le medie e piccole imprese siciliane per la quale il governo regionale ha stanziato 45 milioni di euro. Hanno già presentato richiesta 5.700 aziende per un ammontare di 46,5 milioni di euro. C’è tempo fino al 4 marzo. Nei successivi 30 giorni avverrà l’istruttoria e in altri 30 l’erogazione delle risorse.

 

«Anche in questo caso – aggiunge Schifani – l’iniziativa messa in campo dal mio governo ha avuto un ottimo successo. Per fare crescere il Pil stiamo sostenendo gli investimenti e i consumi. In meno di un anno, tra contributo di solidarietà, mutui alle famiglie e alle imprese e credito al consumo faremo un’iniezione di liquidità di circa 140 milioni di euro».

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Cronaca

Lombardo, SIAP Sicilia “Fermare escalation di aggressioni ai poliziotti nelle nostre città”

Redazione

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Palermo, 25 febbraio 2025 – “Non possiamo più tollerare le continue e inaccettabili aggressioni ai danni dei poliziotti nelle nostre città,” dichiara Luigi Lombardo, Segretario Generale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP) Sicilia. “Il gravissimo episodio avvenuto domenica scorsa al mercato di Ballarò a Palermo, con strascichi protrattisi fin sotto gli uffici di Polizia, rappresenta una chiara minaccia all’Istituzione che rappresentiamo.”

Tutto è iniziato quando uno scooter non si è fermato all’alt della Polizia. L’inseguimento si è concluso all’interno del noto mercato di Ballarò, dove gli agenti sono stati accerchiati e aggrediti da diversi individui. Successivamente, gli agenti sono riusciti a divincolarsi dall’aggressione e a portare i due soggetti in una caserma della Polizia ubicata nei pressi, sotto la quale si è radunata una folla minacciosa, rendendo necessario l’intervento del Reparto Mobile per ristabilire l’ordine.

“Questo episodio non è un caso isolato, ma riflette una realtà diffusa in molte province siciliane,” continua Lombardo. “Si tratta di un’emergenza culturale e sociale alla quale lo Stato deve rispondere con determinazione e risolutezza. Non possiamo permettere che passi il messaggio che con la violenza si possa ottenere impunità.”

Il SIAP esprime la massima solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti, che, con grande professionalità, sono riusciti a fermare i responsabili senza compromettere la propria incolumità e quella dei due soggetti. Considerando le elevate velocità che inevitabilmente un inseguimento comporta, come dimostra il recente e tragico ‘caso Ramy’, questo risultato non è affatto scontato. Un ringraziamento particolare va anche alla Segreteria Provinciale SIAP Palermo, che ha immediatamente lanciato l’allarme, e ai colleghi del Reparto Mobile, che, nonostante le continue critiche mediatiche e politiche, rappresentano – fortunatamente – l’ultimo baluardo a difesa dello stato di diritto.

“La nostra comunità sta attraversando una crisi profonda,” aggiunge Lombardo. “Non può essere solo la Polizia di Stato a farsi carico di queste criticità. Servono risposte urgenti e concrete, sia a livello dipartimentale, con il rafforzamento delle Questure e dei Reparti siciliani che, più di altre regioni, soffrono la carenza di organico, sia a livello normativo, con misure specifiche e rafforzate per contrastare il malcostume criminale delle folle tumultuose che tentano sistematicamente di sottrarre i criminali alla giustizia.” conclude il Segretario Lombardo.

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