Cultura
Palermo – Giornata della donna, con Francesca C., da Artètika, la pop art si fa femmina
Con Francesca C., da Artètika, la pop art si fa femmina
In mostra venti tele della giovane artista siciliana che esprime se stessa, la propria fragilità, forza, coraggio e riscatto
Le giovani donne alla conquista, non solo del podio di Sanremo ma della scena artistica dove la parità sembra più vicina rispetto ad altri settori sociali ed economici. Francesca C. è un giovane talento siciliano che dipinge la consapevolezza ed il rispetto per se stessa in quanto donna.
Da sabato 9 marzo, alle 18,00 sarà in mostra con “Francesca è” da Artètika Spazio espositivo per l’anima in via Giorgio Castriota, 15 a Palermo. L’esposizione, curata dalla gallerista Esmeralda Magistrelli, in collaborazione con AGS_studio, sarà presentata dal professore e architetto Gianfranco Badami. Visitabile fino al 21 marzo dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 dal lunedì al sabato. Ingresso libero. Info: 333/5747244.
Le opere in mostra e il commento di Gianfranco Badami
“Francesca è” è la terza mostra di Francesca C. con la galleria Artètika, la prima nella nuova sede di piazza Croci. I suoi dipinti sono spesso lo specchio della sua vita ed il riflesso di tutto ciò che le accade. Sono l’espressione delle sue emozioni talvolta controverse, ma sempre sfacciatamente chiare. Nei lavori che saranno esposti, 20 dipinti su tela, l’artista mostra di essere fedele a se stessa e al contempo più matura. “Le sue opere si riconoscono al primo sguardo – commenta l’esperto d’arte Gianfranco Badami -. Nelle sue tele ritroviamo una serie di donne simili, tutte Francesca. Le basta dipingersi per affermarsi, per affermare il rispetto assoluto per se stessa! Per dire: Io sono qui, ci sono, io sono!”.
Il segno grafico dell’artista, dal carattere contemporaneo, rimanda alla pop art. Lo spiega Gianfranco Badami che aggiunge: “L’arte di Francesca C. rappresenta una realtà vista al femminile, un insieme di fragilità, forza, coraggio e riscatto. La sua pittura, per certi versi definibile come intimista, vede la figura femminile assorta e a volte sognante, posta all’interno di forme chiuse ed avvolgenti che rimandano inevitabilmente alla voglia di dare e/o ricevere protezione. L’uso del colore evoca le variazioni dello stato d’animo che passa dalla condizione di quiete e pace rappresentata dai colori freddi a quella passionale dei colori caldi”.
Chi è Francesca C.
Nasce a Palermo nel 1986. Frequenta il liceo artistico Eustachio Catalano di Palermo dove la sua passione per l’arte va oltre il disegno e si espande verso la scultura, la pittura, la decorazione, la fotografia e altre discipline. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo, nel corso degli anni partecipa a diversi concorsi, mostre collettive e personali, in musei, spazi espositivi, gallerie e locali della sua città di origine oltre che alla Sala Michelangelo di Roma e alla galleria White Space Chelsea di NewYork. Ha partecipato al Premio Internazionale d’Arte Dante Alighieri di Firenze e al 4 Bienal de arte Barcelona. Grazie alla collaborazione con la rivista ArtNow ed Effetto Arte, vanta la pubblicazione nell’Annuario Mondadori 2021 e 2022 recensita da Angelo Crespi, attuale direttore della Pinacoteca di Brera.
FRANCESCA è
Dipinti di Francesca C.
Inaugurazione sabato 9 marzo, ore 18.00
Presenta prof. arch. Gianfranco Badami
Galleria Artètika – Spazio espositivo per l’anima
via Giorgio Castriota, 15 Palermo
Dall’ 11 al 21 marzo 2024
orario 10.00 -13.00 e 17.00 -20.00
dal lunedì al sabato
Cultura
Pantelleria – Mensa scolastica, al via affidamento servizio di refezione
Il Comune di Pantelleria, per mezzo di avviso pubblico, avvia il procedimento di acquisizione e selezione delle candidature finalizzate all’individuazione degli operatori per l’affidamento del servizio di mensa scolastica per gli alunni della Sezione della Scuola dell’Infanzia e della classe prima della Scuola Primaria dell’Istituto Omnicomprensivo di Pantelleria, per l’anno scolastico 2024/2025.
Il documento integrale
Cultura
Trapani, celebrazioni della Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri, dell’83° della Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano
TRAPANI. CELEBRAZIONI DELLA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL’ARMA DEI CARABINIERI, DEL 83° ANNIVERSARIO DELLA “BATTAGLIA DI CULQUALBER” E
DELLA “GIORNATA DELL’ORFANO”
Si è appena conclusa, presso la Basilica Maria Santissima Annunziata “Madonna di Trapani”, la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
Alla messa, celebrata dal Vescovo di Trapani, S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, hanno partecipato
il Vicario del Prefetto di Trapani, Dott.ssa Laura Pergolizzi, il Questore di Trapani, Dott. Giuseppe
Felice Peritore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Mauro Carrozzo, il sindaco
di Trapani, altre autorità Civili e Militari, i vertici delle Forze di Polizia e Vigili del Fuoco oltre ai
parenti dei caduti e delle vittime del dovere
La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata
alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri
che ha per motto: “Nei Secoli Fedele”.
L’8 Dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l’istanza dell’Ordinario Militare
d’Italia, S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis
Patrona dei Carabinieri”, fissandone la celebrazione liturgica il 21 Novembre, in concomitanza
della presentazione di Maria vergine al Tempio.
La celebrazione di questa giornata è concomitante con la ricorrenza della Battaglia di Culqualber e
la giornata dell’orfano.
LA BATTAGLIA DI CULQUALBER
Il 21 Novembre 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culquaber. Alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta nell’occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
GIORNATA DELL’ORFANO
Istituita nel 1996, rappresenta per i Carabinieri e per l’ ONAOMAC un sentito momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi. L’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), Ente morale fondato il 15 maggio 1948, si propone di assistere gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri di qualsiasi grado. Oggi l’ O.N.A.O.M.A.C. assiste circa 1000 orfani, a ciascuno dei quali eroga un sostegno semestrale, distinto per fasce d’età, sino al compimento degli studi.
L’assistenza agli orfani disabili è a vita.
Per eventuali donazioni in favore degli orfani: C/C bancario n. 121 B.N.L. IBAN IT77Z0100503344000000000121
C/C postale n. 288019
IBAN IT35Z0760103200000000288019
Cultura
Palermo, Ti l’Eggo: mostra ed estemporanea di Salvo Nero da Artètika. Quando il narcisismo diventa arte
Durante la mostra l’artista realizzerà un’opera dedicata al fil rouge che unisce chi si ama
Perfetto ma non troppo, perché ogni dettaglio fuori posto fa la differenza, rendendo d’impatto un’opera dal tratto rotondo. È la caratteristica principale dello stile del pittore, fumettista, grafico e writer Salvo Nero, diviso tra il narcisismo del proprio ego e il romanticismo del legame invisibile e indissolubile che unisce due innamorati. Da venerdì 22 novembre a sabato 7 dicembre, sarà in mostra con Ti l’Eggo da Artètika, spazio espositivo per l’anima, in via Giorgio Castriota, 15 a Palermo. Il vernissage avverrà venerdì 22, alle ore 18,30, alla presenza dell’artista, delle galleriste Gigliola Beniamino e Esmeralda Magistrelli, del curatore, l’architetto Giorgio Lo Stimolo e del critico Massimiliano Reggiani. La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,30. Ingresso libero. Sponsor d’arte Birra Forst e Tenute Cinquanta.
Le opere in mostra per Ti l’Eggo di Salvo Nero da Artètika
Saranno trenta le opere di Salvo Nero, in mostra da Artètika per Ti l’Eggo, di varie misure, su tela, su carta e una piccola scultura. La trentunesima opera sarà realizzata in estemporanea, a partire da una tela bianca, dal giorno del vernissage a quello della chiusura dell’esposizione e sarà ispirata al fil rouge, invisibile agli occhi, che unisce chi si ama. Ci sono ritratti che emergono da fogli protocollo, tutti scarabocchiati con tanto di lista della spesa, pennelli sporchi di colore, blatte che camminano sopra lettere d’amore amare. Opere bruciate, strappate o fintamente bruciate, strappate, sporcate e stropicciate. Uova al tegamino, lampadine e mandarini, pacchi di posta, oggetti quotidiani che diventano arte. Divertente, ammiccante, riflessiva.
“Poliedrico, un po’ grafico, un po’ pubblicitario, molto artista. Salvo Nero comunica i suoi stati d’animo con una enorme facilità nel farsi capire da tutti. Dal dolore di un cuore spezzato al riguardo per l’ambiente con i racconti degli incendi” commenta la gallerista Gigliola Beniamino Magistrelli. “Oltre alla maestria del disegno – aggiunge il curatore Giorgio Lo Stimolo -, c’è molto di più, una mano, la scioltezza di chi l’arte del tratto la possiede. Un incontestabile virtuosismo, un accenno un po’ beffardo che dice guardami lo so fare, è nella mia natura. Provocatorio e talentuoso”.
Chi è Salvo Nero
Salvo Nero, pittore autodidatta palermitano classe 1984 è stato stimolato inizialmente dai cartoni animati e dai pittori della sua città natale. La sua fibra creativa si sveglia molto presto attraverso il disegno che non lascerà mai più. Si orienta verso studi di grafica pubblicitaria e si cimenta sui muri della sua città, trovando nel writing un modo d’espressione libero. Attraverso i fumetti e la scoperta dello statunitense Geof Darrow, s’innamora del dettaglio, che diviene una caratteristica essenziale della sua opera. In seguito, lascia il limite delle vignette per donarsi all’acquarello, olio e, infine, l’acrilico, che diviene il suo mezzo principale. Attraverso i disegni della pittrice inglese Jenny Saville s’innamora dell’artista conterraneo Lucian Freud. S’interessa alla pittura del reale e si dedica al grande formato, una formula che gli assicura riconoscimento e diverse mostre monografiche. Si divide tra Palermo e Cardiff, due città in cui vive e lavora attualmente.
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