Cultura
Palermo, “Memorie, storie e usanze di una Sicilia che non c’è più.” Il libro di Basile presentato a Palazzo dei Normanni
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“Memorie, storie e usanze di una Sicilia che non c’è più.” Il libro di Basile presentato a Palazzo dei Normanni. Caronia “Grazie per impegno appassionato per la cultura siciliana.”
Si è tenuta ieri pomeriggio, nella prestigiosa Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, la presentazione del nuovo libro di Gaetano Basile “Memorie, storie e usanze di una Sicilia che non c’è più”, edito da Kalòs. L’evento, organizzato dalla Commissione Biblioteca dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha visto una nutrita partecipazione di pubblico che ha seguito con interesse il dialogo tra l’autore e il giornalista Lino Buscemi.
Nel corso dell’incontro, è stato conferito all’autore un riconoscimento speciale “per il suo straordinario contributo alla divulgazione della cultura siciliana.”
Il volume raccoglie preziose testimonianze di tradizioni, usanze e vicende che hanno caratterizzato la storia dell’isola, narrate con la sapiente penna di Basile che, attraverso una prosa coinvolgente, accompagna il lettore in un viaggio nel tempo, dalle “terre perse” della sua infanzia fino ai giorni nostri.
“Gaetano Basile rappresenta un autentico tesoro per la nostra cultura”, ha dichiarato la Presidente della Commissione Marianna Caronia. “La sua instancabile e appassionata azione di promotore e divulgatore della cultura siciliana si distingue per la capacità di rendere accessibile a tutti il nostro patrimonio storico e culturale, con un linguaggio chiaro ma mai banale, sempre attento alla storia e alle storie, alle innumerevoli sfumature della nostra cultura e della storia siciliana. Il suo impegno pluridecennale merita il nostro più sincero ringraziamento.”
Gaetano Basile, giornalista, scrittore e autore televisivo palermitano, è stato premiato nel 2011 come “Miglior divulgatore culturale della gastronomia italiana” dall’Associazione della Stampa Estera in Italia. La sua vasta produzione letteraria comprende numerose opere dedicate alla Sicilia, alla sua storia, alle sue tradizioni e alla sua rinomata cultura gastronomica.
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Spettacolo
Sanremo 2025, tutto pronto per il Festival: musica, emozioni e spettacolo al Teatro Ariston
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Oggi, 11 febbraio 2025, prenderà il via la 75ª edizione del Festival di Sanremo, in programma fino al 15 febbraio presso il Teatro Ariston. Dopo cinque anni sotto la direzione di Amadeus, la conduzione e la direzione artistica tornano nelle mani di Carlo Conti, già al timone dell’evento dal 2015 al 2017. Il Festival di Sanremo 2025 segna la 75ª edizione della storica kermesse musicale italiana e si terrà dall’11 al 15 febbraio al Teatro Ariston.
La competizione vedrà 29 artisti in gara, ciascuno con un brano inedito, e sarà arricchita dalla presenza di numerosi ospiti e co-conduttori e co-conduttrici, tra cui Antonella Clerici, Gerry Scotti, Bianca Balti, Mahmood e Miriam Leone, per citarne solo alcuni. L’edizione 2025 del Festival di Sanremo si preannuncia ricca di novità e sorprese che renderanno l’evento ancora più emozionante. Quest’anno, infatti, il ritorno di Carlo Conti alla conduzione porta con sé una nuova energia, mescolando tradizione e innovazione. Una delle principali novità di quest’anno riguarda il ritorno delle Nuove Proposte, che vedranno quattro giovani artisti sfidarsi in una gara separata per aggiudicarsi il titolo.
Inoltre, il numero complessivo degli artisti in gara è stato stabilito a 29, dopo il ritiro di Emis Killa. Un’altra importante novità riguarda la serata delle cover, che quest’anno non influirà sulla classifica finale del Festival, ma sarà una competizione a parte. Per la serata finale, i voti delle giurie non partiranno da zero, ma verranno sommati ai punteggi ottenuti nelle serate precedenti, fatta eccezione per i voti della serata delle cover. A che ora finiranno le serate di Sanremo 2025? Se lo chiedono già in tanti, visto che ogni anno lo show canoro del teatro Ariston va avanti fino a notte inoltrata. Anche Fabio Fazio a Che Tempo che Fa ha ironizzato sulla lunghezza delle serate del festival e lo ha fatto proprio davanti al conduttore Carlo Conti che ha rassicurato tutti. «Hai 29 cantanti, perché grazie a dio uno si è ritirato. 29 canzoni ho dato 5:30 a canzone fanno 153 minuti, poi ipotizziamo 60 minuti di pubblicità, qualcosa al conduttore. Vogliamo dare un 30 minuti ai co- conduttori? Poi possibili sfori, a me vengono fuori 4 ore e 46, che poi è come una puntata di questa…», ha osservato Fabio Fazio.
Quando finiscono le serate di Sanremo 2025: la risposta di Carlo Conti Pronta la risposta di Carlo Conti che ha assicurato di non dilungare troppo la diretta e spiegato l’orario orientativo delle varie serate. «No, ma io non ce la faccio a fare troppo tardi, state tranquilli. Per questo ho messo anche il Dopo Festival», ha spiegato: «Le prime sere io penso di finire all’1:15 perché ho un obbligo pubblicitario all’1.05. La serata delle cover e la finale del sabato 1.30/1.40. Ma le altre sere spero di stare in tempi ragionevoli. Dunque, almeno nei programmi, la durata delle serate di Sanremo – da martedì a giovedì – andrà dalle 20.40 circa all’1.15, per la durata di circa quattro ore e mezzo. Nella serata del venerdì, con i 29 cantanti in gara che si esibiranno con gli ospiti nelle varie cover, e nella finale di sabato 15 febbraio con la proclamazione del vincitore, si potrà sforare di qualche minuto e concludere la diretta alle 1.30 circa prima di dare la linea al Dopo Festival condotto da Alessandro Cattelan».
Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi
Spettacolo
L’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima
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L’ultima classifica inerente a top film e serie TV più gettonate in Italia nell’ultima settimana: https://www.justwatch.com/it/streaming-charts
Film
Per i film, “Parthenope” fa il suo ingresso trionfale direttamente in vetta alla classifica. Il nuovo film di Paolo Sorrentino racconta la vita di Parthenope, una ragazza cresciuta a Napoli, seguendola dalla sua nascita nel 1950 fino ai giorni nostri. Con la sua poetica inconfondibile e uno sguardo profondo sull’esistenza, il regista napoletano dipinge un affresco intimo e universale sulla crescita, l’amore e il tempo che passa.
“The Order” entra in classifica al secondo posto con un thriller avvincente ispirato a eventi realmente accaduti. Jude Law interpreta Terry Husk, un agente veterano dell’FBI che scopre un complotto terroristico su scala nazionale per rovesciare il governo federale. Un film teso e ricco di suspense, che esplora i pericoli dell’estremismo con una narrazione mozzafiato e un’interpretazione intensa.
“Blink Twice” scende di una posizione, ma resta saldo sul terzo gradino del podio grazie alla sua trama ad alta tensione. Frida, una cameriera, viene sedotta dal miliardario Slater King e accetta il suo invito a una vacanza esclusiva sulla sua isola privata. Quello che inizia come un sogno si trasforma presto in un incubo, rivelando un pericoloso gioco di manipolazione e potere. Un thriller psicologico carico di colpi di scena, che tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultima scena.
Serie TV
Per le serie TV, al primo posto della classifica settimanale troviamo stabile “M – Il Figlio del secolo”, una miniserie tratta dal libro di Antonio Scurati che esplora l’ascesa al potere di Benito Mussolini interpretato da Luca Marinelli. Il racconto si concentra sugli eventi chiave tra il 1919, anno della fondazione dei Fasci italiani di combattimento, e il 1925, con il celebre discorso in Parlamento che segna simbolicamente l’inizio del ventennio fascista. Un’opera intensa che svela i retroscena di un periodo cruciale della storia italiana.
Sale di una posizione e si piazza al secondo posto “Scissione”: Mark guida un team di impiegati la cui memoria è stata chirurgicamente scissa per dividere i ricordi della vita lavorativa da quelli della vita privata. Quando un misterioso collega compare fuori dalla Lumon Corporation, inizia un viaggio alla scoperta della verità riguardo al loro lavoro.
Al terzo posto scende di un gradino “Paradise City”, un thriller ambientato in una lussuosa comunità abitata esclusivamente da ultra-milionari. Il loro stile di vita perfetto viene improvvisamente sconvolto quando un omicidio scuote le fondamenta del paradiso dorato. Tra segreti, intrighi e un’indagine che svela la fragilità di un mondo apparentemente intoccabile, la serie tiene incollati gli spettatori con un racconto avvincente e pieno di suspense.
A questa pagina è presente la tabella contenente la classifica completa aggiornata in tempo reale e riferita agli ultimi 7 giorni anche oltre la 10ma posizione.
Speriamo che la notizia possa essere interessante da condividere con i vostri lettori e resto a disposizione per eventuali domande sulla ricerca.
Questa settimana, JustWatch ha deciso di mettere in evidenza la lista di tutti i film dell’universo di “Dune” e dove guardarli in streaming in Italia. “Dune: Parte 2”, il film di Denis Villeneuve tratto dalla celebre serie di fantascienza, occupa attualmente il nono posto nella nostra classifica settimanale dei film più popolari in Italia. È possibile consultare la lista completa di tutti i film dell’universo di Dune a questa pagina: https://www.justwatch.com/it/guida/ordine-film-dune-streaming
Cultura
Proverbi marinareschi a Pantelleria / 10 -“Mari focu e fimmini, Ddiu ni scanzi”
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Maistru ‘i sira, scirocco ‘a matina
Maestrale di sera, scirocco la mattina.
Altro proverbio marinaresco di stampo meteorologico,
maturato dall’esperienza di generazioni di marinai nel corso dei secoli nell’attenta osservazione e
interpretazione dei fenomeni atmosferici. Quando, generalmente d’inverno, di sera soffia forte il
vento di maestrale il mare volge rapidamente al peggio. Di solito, poi il mattino successivo, il vento
cambia direzione e si pone da scirocco, rinforzando così le onde e aumentando oltremodo il cattivo
tempo di mare.
Il temuto e aborrito Maestrale dei panteschi, vento che con i suoi marosi in passato si è mangiato
letteralmente pezzi di molo del vecchio porto dell’isola. Ma anche altrove questo vento non è amato
per niente, in alcune zone costiere del Napoletano per indicare il maestrale dicono semplicemente
“’A voce r’ ‘o ‘nfierno” (La voce dell’inferno). E non si sbagliano di certo.
Maistru e tramuntana nun dùranu na simana
Maestrale e tramontana non durano una settimana.
Questo è il proverbio della speranza, infatti il
maltempo in mare e, per traslazione, le tribolazioni nella vita di ognuno di noi non durano per
sempre, immancabilmente verrà anche il bel tempo. Certo, spesso, nella vita sembra che il
maltempo duri di gran lunga molto di più del bel tempo.
Mari biancu, sciroccu ‘ncampu
Mare bianco, scirocco in campo.
E’ citato anche da Padron 'Ntoni ne “I Malavoglia” di Verga.
Durante e verso la fine di una mareggiata, provocata per lo più da un vento caldo, si formano nelle
onde delle particelle gassose dovute all’aria incorporata, che poi tendono a risalire in superficie
come grosse bolle bianche che formano la cosiddetta schiuma di mare. Per i marinai il fenomeno è
dovuto al calore dello scirocco, il vento caldo per antonomasia.
Lo scirocco è un vento caldo spirante da sud-est, dal Sahara. Si fa derivare dalla parola araba
“sharqiyya”, che significa appunto “orientale”.
Questa schiuma di mare non è da confondere con quella dovuta alla fioritura di alghe marine o ad
una forma di inquinamento.
Mari focu e fimmini, Ddiu ni scanzi
Mare fuoco e femmine, Dio ce ne liberi.
Senza dubbio il detto risente della cultura prettamente
maschilista del tempo andato, ma oggi è citato generalmente in modo scherzoso, senza malevolenza
o cattiveria alcuna.
Qui mare sta per acqua che insieme col fuoco sono state sempre entità benigne e indispensabili per
la vita degli esseri umani, ma che a volte possono rappresentare, nel loro volto infero, un pericolo
mortale per l’uomo. Non a caso l’arcaica saggezza siciliana aveva coniato al riguardo altri proverbi,
quali “Acqua e focu nun ci pigghiari ‘mprisi” (Acqua e fuoco non li affrontare) e “Acqua e focu,
dacci locu!” (Acqua e fuoco dacci spazio ovvero lasciali sfogare).
Il perché poi sia stata aggiunta la donna (‘a fimmina) dai protervi maschilisti antichi è presto detto.
Sì, anche la donna, compagna di vita e generatrice della discendenza, è un’entità benigna e quindi
indispensabile per l’uomo, ma nel periodo medievale era convinzione che anch’essa avesse un lato
infero, diabolico da perseguire e reprimere.
Questa mentalità retriva e superstiziosa era infine incoraggiata e propiziata dalla bigotta Chiesa del
tempo, che riteneva la donna tout court sempre facile preda del maligno e se qualcuna di esse
cedeva a quest’ultimo, altra pena per la lasciva e diabolica peccatrice non poteva essere altro che il
fuoco purificatore e liberatorio (in questo caso visto nella sua entità benigna) del rogo.
10 – continua
Orazio Ferrara
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