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Salute

Palermo, Primo trapianto “heart in box”, Schifani: «Ismett fiore all’occhiello della sanità»

Marilu Giacalone

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Presidenza della Regione
«Desidero esprimere le mie più sentite congratulazioni all’Ismett di Palermo per aver eseguito nel Mezzogiorno il primo trapianto con la tecnologia “Heart in the box”. Uno straordinario traguardo che testimonia l’eccellenza e l’innovazione della sanità in Sicilia, ponendo la nostra regione all’avanguardia in campo medico. La tecnologia, sviluppata negli Stati Uniti e adottata dai migliori centri trapianti di Europa e Nord America, apre nuove prospettive per i pazienti in attesa di trapianto di cuore, migliorando significativamente le loro possibilità di vita».

Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’intervento eseguito dal team dell’Ismett di Palermo. 

«Il successo di questo intervento – prosegue il governatore – è anche il frutto di un rapporto di collaborazione costante e proficuo tra la Regione Siciliana e l’Ismett. Una sinergia che ha permesso in questi anni di sviluppare competenze avanzate e di introdurre tecnologie innovative nel nostro sistema sanitario, rendendo possibile il raggiungimento di risultati straordinari come questo. La Sicilia dimostra ancora una volta di essere un polo di eccellenza e innovazione nel campo della sanità, grazie all’impegno congiunto delle istituzioni pubbliche e dei professionisti del settore».

Cronaca

ZIngaro, brutta frattura per turista piemontese. L’intervento del Soccorso Alpino

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ZIngaro, brutta frattura per turista piemontese. L’intervento del Soccorso Alpino

Zingaro, intervento con l’elicottero per recuperare un’escursionista ferita Nuovo intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Centro SAR (Search & Rescue) dell’Aeronautica Militare, questa volta nella Riserva Naturale Orientata dello Zingaro (Trapani), per recuperare un’escursionista rimasta ferita.

Solo ieri pomeriggio era stata portata a termine una missione per soccorrere un sessantenne casertano vittima di un incidente molto simile nell’isola di Marettimo. La donna, una cinquantenne piemontese residente a Santhia (Vercelli), era in escursione col marito ed un gruppo di amici.

Entrati da San Vito Lo Capo, stavano percorrendo il sentiero costiero quando, nei pressi di Cala Berretta, la donna è scivolata cadendo rovinosamente e procurandosi la sospetta frattura di tibia e perone.
I compagni hanno chiamato il Numero Unico di Emergenza 112. La centrale del 118, trattandosi di un intervento sanitario in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino che per ridurre al minimo i rischi di una complessa operazione via terra, stante la distanza da entrambi gli ingressi della riserva, ha allertato l’Aeronautica Militare. Dall’aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH-139B dell’82° centro Csar del 15° Stormo di stanza a Trapani che ha imbarcato due tecnici del SASS per trasportarli sul luogo dell’incidente. Arrivati sulla verticale della ferita, gli specialisti del Soccorso Alpino e un aerosoccorritore dell’Aeronautica si sono calati col verricello, le hanno immobilizzato la gamba e l’hanno issata a bordo per sbarcarla dopo pochi minuti al campo di calcio di Castellammare del Golfo dove ad attenderla c’era un’ambulanza del 118 che l’ha portata all’ospedale di Alcamo. In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti montani, ambienti innevati, scogliere, in grotte e gole fluviali o in caso di persone disperse in ambiente montano, impervio e ostile, per allertare il Soccorso Alpino è necessario chiamare il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, specificando che si richiede un intervento di soccorso sanitario in ambiente montano o impervio. L’operatore del #NUE112, applicando la specifica “Procedura operativa ambienti montani ed impervi”, trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa del 118, la quale provvederà ad allertare il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).

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Salute

Medicina e tecnologia: ora radioterapia e risonanza magnetica nei pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili

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Medicina e tecnologia: possibili, ora, radioterapia e risonanza magnetica nei pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili

L’appello di Aiac, associazione italiana di aritmologia e cardiostimolazione e Anmco, associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri alla Regione e alla politica
L’ansia legata ai pazienti portatori di pacemaker è un fatto diffuso tra i medici e rischia di penalizzare il loro regolare percorso terapeutico. Un incontro intitolato “Caro collega, ho un problema! Il paziente ha un dispositivo cardiaco impiantabile” che si è svolto al Macc, Marina Convention Center del Molo Trapezoidale di Palermo, è stato organizzato per diffondere la conoscenza delle nuove possibilità fornite dalla tecnologia di aggiornare i dispositivi attraverso la riprogrammazione, consentendo persino di sottoporre così i pazienti a radioterapia e risonanza magnetica. Segreteria organizzativa e provider dell’incontro a cura di Biba Group.

Fino a dieci anni fa, secondo quanto è emerso dal convegno promosso da Giuseppe Sgarito, presidente di Aiac Sicilia, associazione italiana di aritmologia e cardiostimolazione e da Giuseppina Maura Francese, presidente di Anmco Sicilia, associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, i portatori di dispositivi cardiaci avevano una controindicazione assoluta a fare esami di risonanza e di radioterapia. La tecnologia è andata avanti e adesso ci sono dispositivi che sono compatibili con questi esami ma la legge non è stata modificata e anche i pazienti con dispositivi aggiornati rischiano di essere respinti dal radiologo. L’appello dei medici di Aiac e Anmco è verso la Regione Siciliana per creare un tavolo tecnico che coinvolga i cardiologi e verso la politica per sensibilizzare il legislatore ad aggiornare la norma.

Il commento del presidente di Aiac Sicilia, Giuseppe Sgarito

“Nelle ultime decadi l’impianto di questi dispositivi cardiaci è aumentato enormemente – ha sottolineato Giuseppe Sgarito, presidente di Aiac Sicilia, – perché le indicazioni si sono espanse dalle bradiaritmie alla prevenzione della morte improvvisa e alla cura dello scompenso cardiaco. È frequentissimo, quindi, per un medico imbattersi, nel proprio percorso professionale, in un paziente portatore di un dispositivo cardiaco che deve fare altri percorsi ospedalieri in altre discipline. “Caro collega” – prosegue – è un evento che sia Aiac che Anmco mettono in atto per la divulgazione scientifica nel territorio dei temi riguardanti l’artimologia e i pazienti portatori di pacemaker e defibrillatore che mettono in ansia i medici che non sono a contatto giornaliero con la gestione degli stessi e ricorrono alla consulenza dello specialista per districarsi tra i vari punti interrogativi che essi creano nella quotidianità”.

L’appello della presidente di Anmco Sicilia, Giuseppina Maura Francese

“I pazienti che devono essere sottoposti a risonanza magnetica e radioterapia – spiega Giuseppina Maura Francese, presidente di Anmco Sicilia -, purtroppo, come si è visto con l’ampia diffusione delle malattie neoplastiche, negli ultimi anni, sono stati penalizzati. Con l’evoluzione tecnologica, oggi, i dispositivi sono compatibili con una adeguata riprogrammazione, e chi li porta può essere sottoposto alle giuste terapie. Il tutto senza bisogno di un nuovo intervento. Anche gli specializzandi oggi possono imparare come va fatta la riprogrammazione. È opportuno sensibilizzare le strutture in modo da rendere facile a questi pazienti l’accesso alle cure. La Regione dovrebbe pensare ad un tavolo tecnico per creare un percorso integrativo per riunificare tutte le figure dell’ambito cardiologico sul territorio”.

In copertina Giuseppina Maura Francese, presidente di Anmco Sicilia e Giuseppe Sgarito, presidente di Aiac Sicilia
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Cronaca

Levanzo, soccorso turista ferito a Cala Fredda

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MARE SICURO, INTERVENTI E CONTROLLI SENZA SOSTA PER LA GUARDIA

COSTIERA Soccorso un turista infortunato a Cala fredda sull’isola di Levanzo ed uno stabilimento balneare chiuso per mancanza del servizio di Assistenza ai Bagnanti a Castellammare del Golfo. Terzo fine settimana ancora movimentato per i militari della Guardia Costiera di Trapani e degli Uffici marittimi dipendenti di Favignana e Castellammare del Golfo.

Nel corso della settimana personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Castellammare del Golfo accertava l’assenza del servizio di salvataggio presso una struttura balneare sottoposta al controllo, pertanto al titolare concessionario veniva comminata una sanzione di €.1.032,00 per violazione dell’Ordinanza di sicurezza balneare e contestualmente, in ottemperanza a formale diffida, la struttura chiudeva al pubblico fino al ripristino del servizio. Invece, alle ore 20:00 di domenica perveniva alla Sala operativa della Capitaneria di Porto di Trapani la richiesta d’intervento da parte del personale sanitario del Servizio di emergenza 118 presente sull’isola di Levanzo, per l’urgente trasferimento di un turista che, caduto sugli scogli antistanti la località di Cala fredda, era immobilizzato ed impossibilitato a deambulare, necessitando un trasporto immediato a Trapani per le cure del caso.

Immediatamente, veniva allertato ed inviato sul posto il gommone pneumatico di base a Favignana G.C. B167, insieme all’idroambulanza in servizio sull’isola, anche se quest’ultima, a causa dei bassi fondali non riusciva ad avvicinarsi alla costa per prelevare l’infortunato. Pertanto, l’equipaggio dell’unità militare, con a bordo anche il Titolare dell’Ufficio Locale Marittimo di Favignana, riusciva invece ad approdare tra i fitti scogli e gli angusti tratti di mare per avvicinarsi il più possibile alla costa, prelevando il malcapitato e trasbordandolo sull’idroambulanza, che poi lo trasferiva verso il porto di Trapani.

Presidi ausiliari per la sicurezza in mare

Ancora una volta, viste le tipologie e caratteristiche delle attività di soccorso e salvaguardia della vita umana in mare nonché i controlli e la vigilanza effettuati sul litorale, preme sottolineare e sensibilizzare tutti i concessionari di stabilimenti balneari a voler attenzionare, con particolare cura, l’organizzazione obbligatoria del servizio di Assistenza ai bagnanti e tutti i presidi ausiliari collegati, quali: boe rosse di delimitazione della fascia di mare riservata alla balneazione e quelle bianche di segnalazione delle acque sicure per i nuotatori meno esperti mentre a tutti i turisti, bagnanti ed utenti della spiaggia si raccomanda massima cautela e prudenza per l’ingresso ed il transito su coste rocciose, scoscese ed impervie, controllando prima di accedervi se vi sono divieti o interdizioni da rispettare e prestando massima attenzione a porzioni di terreno bagnate, scivolose od eccessivamente ripide e difficili da percorrere.

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