Sociale
Pantelleria, 15mila euro spesi in 3 anni per Fondo Solidarietà Sociale

FONDO SOLIDARIETA’ SOCIALE A PANTELLERIA: IN 3 ANNI SPESI 15.000 EURO
In 3 anni, dal 2021 al 2023, tramite il Fondo di solidarietà sociale a Pantelleria sono stati spesi 15.193,30 euro.
È questo il dato che emerge dall’analisi degli ultimi 3 anni d’attività del fondo nato da un protocollo d’intesa tra Comune dell’Isola, Caritas parrocchiale di Pantelleria e Fondazione San Vito Onlus per far fronte alle esigenze sociali degli indigenti e le famiglie in difficoltà che vivono sull’isola.
Il fondo si forma grazie alle donazioni del 5×1000 dei contribuenti che indicano sulla dichiarazione dei redditi il codice fiscale del Comune di Pantelleria. Da agosto a dicembre 2021, per far fronte alle richieste degli assistiti, sono stati spesi 605,11 euro per spese farmaceutiche, energia elettrica, acquisto bombole del gas e biglietti di viaggio per spese mediche specialistiche. Nel 2022 sono stati spesi 7.794,83 euro, mentre nel 2023 la spesa annuale per le esigenze di soggetti bisognosi è stata di 6.793,36 euro.
«In alcuni casi la Fondazione e Caritas diocesana sono intervenuti con somme extra fondo per aiutare nuclei familiari che avevano bisogno di aiuto per beni di prima necessità – spiega il presidente della Fondazione Vito Puccio – ma tutti gli interventi rappresentano un aiuto concreto e tangibile che derivano dalla scelta volontaria dei contribuenti di destinare il 5×1000 nella loro dichiarazione dei redditi». «Basta un piccolo gesto per aiutare tante persone che sull’isola hanno bisogno – spiega il sindaco di Pantelleria Fabrizio D’Ancona – ognuno di noi può fare di più facendo passaparola con amici, spiegando cosa è il fondo di solidarietà e la finalità benefica che si prefigge».
Per donare il 5×1000 è necessario indicare in dichiarazione dei redditi il codice fiscale del Comune di Pantelleria: 00247990815.
Cronaca
SBARCATE IN SALVO NELLA NOTTE A LAMPEDUSA LE 28 PERSONE SOCCORSE DALLA BARCA “SAFIRA” DI MEDITERRANEA

LA MISSIONE CONTINUA
Lampedusa, 7 aprile 2025 – Sono tutte sbarcate questa notte all’ 1.15 nel
porto di Lampedusa e stanno bene le 28 persone soccorse ieri
pomeriggio dalla barca a vela SAFIRA di MEDITERRANEA Saving Humans.
Il soccorso è avvenuto intorno alle ore 16 di domenica 6 aprile in acque
internazionali, zona SAR di competenza maltese e tunisina, 35 miglia a
sud-ovest dell’isola pelagica.
Alle 15.30 l’equipaggio di SAFIRA aveva infatti individuato l’imbarcazione
in pericolo, non segnalata in precedenza, grazie all’osservazione dal ponte
con i binocoli, mentre era impegnato dall’alba nel monitoraggio dell’area.
Il Rescue Team di MEDITERRANEA procedeva ad assistere le persone a
bordo dell’imbarcazione sovraffollata fornendo a tutte giubbotti di
salvataggio, e contattava le autorità maltesi chiedendo un intervento di
recupero. Queste, come spesso accade, prima non rispondevano alle
chiamate e poi si rifiutavano di intervenire.
A questo punto il nostro Rescue Team, dopo che il motore
dell’imbarcazione, già in avaria, aveva preso fuoco, procedeva ad evacuare
le persone mettendole tutte in salvo a bordo di SAFIRA. Qui i due medici
del Team Sanitario prestavano loro le prime cure, considerando che i
naufraghi erano partiti 52 ore prima dalla costa libica di Sabratha ed
erano completamente stremati, con gravi problemi di disidratazione, per
il lungo tempo trascorso in mare.
Si tratta di 28 persone di diverse nazionalità – Sudan, Egitto, Marocco e
Bangladesh – tra cui ben 12 minori non accompagnati, tutti in fuga dalla
Libia. Le Autorità italiane ci assegnavano il porto di Lampedusa come
luogo sicuro per lo sbarco, che SAFIRA ha raggiunto nella notte prima che
una nuova perturbazione investisse da oggi il Mediterraneo centrale.
L’intervento di soccorso si è reso necessario a conclusione di una giornata
particolarmente pesante in mare: l’ondata di violenze contro le persone
migranti, in Libia come in Tunisia, ha provocato, non appena le condizioni
metereologiche lo hanno minimamente consentito, numerose partenze
dalle coste nordafricane. Si sono così registrati, a partire dalla notte tra
venerdì 5 e sabato 6 aprile, una trentina di sbarchi a Lampedusa con
l’arrivo di oltre 600 persone nella giornata di sabato e 830 domenica fino
alla mezzanotte.
Purtroppo, tra le imbarcazioni di fortuna partite da Libia e Tunisia,
qualcuno potrebbe non avercela fatta: alle 8.50 di domenica infatti
SAFIRA notava prima diverse tavole di legno di colore giallo galleggiare
come se fossero i resti di un naufragio e qualche minuto dopo il nostro
equipaggio scorgeva tra le onde un corpo senza vita, quello di un
ragazzo nero della presumibile età compresa tra i 15 e i 25 anni, che
indossava un giubbino di colore beige. Invertita la rotta per procedere al
recupero del corpo, per potergli dare identità e dignitosa sepoltura,
quando però il nostro Team si avvicinava il corpo veniva inghiottito dai
flutti scomparendo in mare. Tre ore di successiva ricerca in zona non
davano alcun esito. Anche in questo caso sono state subito allertate le
Autorità competenti.
La Missione 21 di MEDITERRANEA Saving Humans era salpata nel tardo
pomeriggio di sabato 6 aprile dal porto di Lampedusa. A bordo di
SAFIRA, barca a vela di 18 metri attrezzata con tutti i dispositivi di soccorso
e messa a disposizione dall’Associazione che ne è proprietaria, un
equipaggio di nove persone: due Skipper e Co-skipper, un Capo Missione,
il Rescue Team e quello Sanitario. La Missione ripartirà nei prossimi giorni
per continuare a monitorare le acque a sud di Lampedusa.
Sociale
A Pantelleria in Marcia Blu per l’Autismo

Organizzazione dell’Associazione Agorà
Sabato 5 aprile si è svolta la Marcia Blu per l’Autismo, un momento importante di sensibilizzazione e comunità.
Il percorso è partito da Kazzen, ha attraversato la perimetrale, raggiunto il lungomare Borsellino e poi piazza Cavour, per concludersi con il rientro in struttura.
L’evento, organizzato da Agorà, ha visto la partecipazione di un buon numero di cittadini, uniti da un messaggio di inclusione e consapevolezza.
Presente anche l’assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili, Benedetta Culoma, che ha condiviso questo momento con entusiasmo e vicinanza.
Un grazie a tutti coloro che hanno camminato insieme a noi per accendere una luce blu sull’autismo.
Le immagini sono di Clara Garsia
Sociale
“Sulla stessa via”, i giovani in cammino verso il Giubileo

I giovani della Diocesi si ritroveranno insieme sabato 12 aprile (vigilia della Giornata nazionale dei giovani) al Seminario vescovile di Mazara del Vallo per l’iniziativa “Sulla stessa via”, promossa dal Servizio diocesano di Pastorale giovanile e dall’Ufficio diocesano per le migrazioni e la mobilità umana. Si tratta di una giornata di incontro e testimonianza verso il Giubileo 2025 e sarà un’opportunità per riflettere sul significato del pellegrinaggio come cammino interiore e occasione di incontro con l’altro. La giornata si aprirà con un intenso momento di preghiera guidato dal Vescovo e con la presenza del diacono Erasmo Barresi, prossimo all’ordinazione sacerdotale. Durante la giornata si potranno ascoltare storie di viaggio, di ricerca e di speranza, «esperienze che ci aiuteranno a comprendere che, al di là delle nostre differenze, siamo tutti pellegrini sulla stessa via, in cammino verso una meta comune», spiegano i due condirettori del Servizio, Samuele Arsena e Michele Colicchia. «Sarà anche il momento per prepararsi alle prossime tappe del pellegrinaggio a Roma, che vedrà molti giovani partire sia ad aprile che ad agosto per vivere un’esperienza unica di fede e comunione universale», aggiungono i due condirettori. La giornata prenderà avvio alle 9 con l’accoglienza e si concluderà nel pomeriggio, alle ore 16,30. Per partecipare compilare il form qui: https://forms.gle/K1mhecxQmPBf1S3E8, info: 3803847939, oppure 3206136420.
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