Trasporti
Pantelleria – Aeroporti minori, Safina (PD) “garantire più collegamenti e costi più bassi per cittadini e turisti”

Aeroporti e sviluppo, Safina (PD): “Prima l’hub della Sicilia occidentale, poi la privatizzazione”
Trapani, 27 marzo 2025 – “Accolgo con favore la decisione del Governo regionale di sostenere l’abolizione della tassa comunale sui biglietti aerei per gli scali di Trapani Birgi, Comiso, Lampedusa e Pantelleria. È una proposta che avevo presentato settimane fa in Commissione Quarta e se oggi si è compreso il valore di questa misura, ne sono lieto: l’obiettivo è garantire più collegamenti e costi più bassi per cittadini e turisti, favorendo lo sviluppo economico della nostra regione”.
Lo dichiara il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina, che aggiunge: “Se vogliamo davvero rilanciare il sistema aeroportuale siciliano, dobbiamo però avere una strategia chiara. Prima di discutere di privatizzazioni, come nel caso di Palermo, sarebbe fondamentale costruire un vero hub per la Sicilia occidentale, valorizzando il ruolo di Trapani Birgi. L’economia e la mobilità dei nostri territori ne trarrebbero un enorme beneficio. Mi chiedo perché il presidente Schifani parli spesso degli aeroporti di cui la Regione non detiene alcuna quota, mentre su Trapani – dove invece è socio – ci sia un silenzio inspiegabile. Non possiamo permetterci di perdere questa opportunità”.
“Serve una visione d’insieme che guardi al futuro del trasporto aereo in Sicilia e che metta al centro le esigenze dei cittadini e delle imprese. Continuerò a lavorare affinché il rilancio degli aeroporti minori e la creazione di un hub per la Sicilia occidentale siano una priorità nell’agenda del Governo regionale”, conclude Safina.
Trasporti
Leali per Pantelleria: ancora un aumento sulle tratte navali. Depositata interrogazione

Si chiede quali iniziative ha posto in essere o intenderà seguire questa amministrazione per scongiurare un ulteriore spesa per i nostri concittadini
Un ulteriore aumento ai danni dell’economia isolana e delle famiglie pantesche. È quanto denunciato dal gruppo consiliare Leali per Pantelleria a seguito del comunicato della Caronte&Tourist, Società di navigazione siciliana (Sns), che gestisce il servizio marittimo grazie a una concessione statale valida fino al 2028.
“Assistiamo ad un ennesimo aumento, questa volta del 10%, sulle tratte navali. La situazione ormai è insostenibile nel silenzio più totale delle istituzioni”. È quanto dichiarato dal gruppo consiliare Leali per Pantelleria. “I trasporti da e per le isole – continua il gruppo consiliare d’opposizione- sono essenziali per una comunità Isolana e lo sono ancora di più per un’isola come Pantelleria che dista maggiormente dalla terraferma rispetto alle altre isole”.
Ieri il gruppo consiliare Leali per Pantelleria ha depositato un’interrogazione rivolta al sindaco D’Ancona.
Ecco il testo:
Apprendiamo dalla stampa:
Dal 1° aprile 2025 i collegamenti marittimi verso le isole minori della Sicilia saranno più cari. Le compagnie Caronte & Tourist Isole Minori e Liberty Lines, che gestiscono i collegamenti in convenzione con lo Stato, applicheranno un incremento del 10% sulle attuali tariffe.
Si chiede quali iniziative ha posto in essere o intenderà seguire questa amministrazione per scongiurare un ulteriore spesa per i nostri concittadini visti già gli aumenti registrati nel corso dell’ultimo anno.
Leali per Pantelleria
Angelo Casano
Angela Siragusa
Mariangela Silvia
Giovanni Valenza
Trasporti
Viaggiare in traghetto: i diritti del passeggero secondo Confoconsumatori

In un articolo di Confconsumatori, si evincono i diritti e le azioni che si possono intraprendere in caso di problematicità con il viaggio in traghetto.
L’articolo di Confconsumatori fa subito riferimento al codice della navigazione, che così spiega:
Rispetto al Codice della navigazione, hanno applicazione prioritaria le condizioni di trasporto previste nel regolamento dalla compagnia di navigazione e che disciplinano le modalità del viaggio. È opportuno quindi prenderne preventiva visione e conoscerle prima di partire.
Cancellazione della partenza
Se il traghetto o la nave non possono partire per cause non imputabili alla compagnia di navigazione (es. mare mosso), il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto.
Nel caso di cause imputabili al vettore, il passeggero può chiedere, oltre al rimborso del biglietto non utilizzato, anche il risarcimento dei danni subiti.
La richiesta di risarcimento e di rimborso va presentata con raccomandata a.r. entro 10 giorni dalla data di rientro effettivo o presunto.
Ritardo della partenzaSe la partenza del traghetto e’ ritardata, il passeggero ha diritto al vitto e alloggio quando ciò sia compreso nel prezzo del viaggio. Se si tratta di viaggi di durata inferiore alle 24 ore, dopo 12 ore di ritardo il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto.
Se il viaggio invece dura più di 24 ore, il passeggero può chiedere il rimborso solo dopo 24 ore di ritardo per i viaggi tra porti del Mediterraneo e dopo 48 ore per i viaggi che abbiano inizio o fine fuori Europa o dai Paesi del Mediterraneo.
Nei casi in cui il ritardo sia dovuto ad una causa imputabile alla compagnia di navigazione, il passeggero ha anche diritto al rimborso dei danni.
La richiesta di risarcimento e di rimborso va presentata con raccomandata a.r. entro 10 giorni dalla data di rientro.
Interruzione del viaggio della nave
Se il viaggio è interrotto per cause di forza maggiore (mare mosso, etc.), il prezzo è dovuto in proporzione al tratto percorso.
Se la compagnia di navigazione però garantisce al passeggero, in un lasso tempo ragionevole e a proprie spese, di proseguire il viaggio su navi con analoghe caratteristiche, fornendo nell’attesa vitto e alloggio (se compresi nel biglietto pagato), il prezzo è dovuto per intero.
Impossibilità del passeggeroSe il passeggero non può partire a causa di un impedimento sopravvenuto ed indipendente dalla sua volontà (es. morte, infortunio, malattia, etc.) il contratto si risolve ed e’ dovuto solo il 25% (1/4) del prezzo del viaggio. E’ comunque necessario comunicare l’impossibilita’ di viaggiare tempestivamente , prima della partenza, e fornire tutta la documentazione probatoria. In mancanza e non presentandosi a bordo all’orario stabilito e’ dovuto il 100% del prezzo, a meno che il biglietto non sia stato ceduto su domanda del passeggero e previa accettazione della compagnia di navigazione, salve eventuali penali previste dalla compagnia nelle condizioni di trasporto.
Se l’annullamento del viaggio, invece, è dovuto a ripensamento volontario e NON ad un impedimento sopravvenuto, vi sono delle penali che possono essere diverse da compagnia a compagnia, perché decise autonomamente e previste dal regolamento delle condizioni di trasporto. Esse possono variare in relazione al momento in cui viene fatto l’ annullamento rispetto alla data di partenza (in caso di annullamento il giorno prima o della partenza stessa la penale può anche essere del 100%).
Prosegue l’articolo di Confocommercio
Interruzione del viaggio del passeggero
Se il passeggero non può concludere il viaggio per ragioni a lui non imputabili, il prezzo è dovuto in proporzione al tratto percorso. Negli altri casi (ripensamento volontario), è dovuto il prezzo intero.
Trasporto del bagaglio
La compagnia di navigazione è responsabile della perdita o danneggiamento del bagaglio registrato, se non prova che la causa dell’evento è a lui non imputabile.
I bagagli registrati che sono stati smarriti o danneggiati sono risarcibili fino a un massimo per legge di 6 euro per kg (se non assicurati).
La perdita o il danneggiamento devono essere segnalati subito al momento della riconsegna dei bagagli e comunque non oltre il terzo giorno dal rientro.
Per i bagagli non registrati non è previsto nessun rimborso, a meno che il passeggero non dimostri la responsabilità della compagnia di navigazione.
Si ricorda inoltre che la compagnia di navigazione ha diritto di pegno sul bagaglio nei casi di ritardato pagamento del prezzo del trasporto da parte del passeggero.
Auto imbarcata a seguitoIl trasporto del veicolo è regolato dalle norme sul “trasporto di cose”.
In caso di perdita, di danneggiamento e di ritardo nella riconsegna, la compagnia di navigazione è responsabile, salvo cause non imputabili e non determinate da sua responsabilità o dei propri dipendenti.
Se il danno è prodotto da un vizio occulto o comunque è legato ad un evento particolare (pericoli in mare, incendio non da colpa della compagnia, pirateria, guerre, sommosse, provvedimenti dell’autorità, scioperi, etc.), e’ il danneggiato che deve provare che la causa del danno e la responsabilità del vettore.
Il risarcimento massimo per veicolo, previsto dalla legge, è di 103,3 euro oppure la maggior cifra corrispondente al valore dichiarato prima dell’imbarco , salvo prova contraria. In caso di dolo o colpa grave dei suoi dipendenti, la compagnia dovrà invece un rimborso proporzionato al valore della vettura.
Responsabilità del vettore
In generale, la compagnia di navigazione e’ sempre responsabile dei danni al passeggero per sinistri verificatisi durante il viaggio, cioè dal momento dell’imbarco sino allo sbarco , salvo provi che siano derivati da cause a lei non imputabili.
Sono fatte salve eventuali assicurazioni sottoscritte al momento dell’acquisto del biglietto di viaggio.
Prescrizione dei diritti
Tutti i diritti derivanti dal contratto di trasporto delle persone e del bagaglio non registrato si prescrivono in sei mesi dall’arrivo a destinazione o, in mancanza, dal giorno in cui il passeggero sarebbe dovuto arrivare.
Quelli derivanti dal contratto di trasporto dei bagagli registrati si prescrivono in un anno dalla riconsegna degli stessi, o, in caso di perdita, dal giorno in cui questi avrebbero dovuto essere riconsegnati.
Nei trasporti che hanno inizio o termine fuori dall’ Europa o dai Paesi compresi nel Mediterraneo , la prescrizione dei diritti indicati sopra si compie decorso un anno .
In particolare, si applica la disciplina degli articoli 418 e 438 del Codice della navigazione.
Ecco il link dell’articolo di Confcommercio: Viaggiare in traghetto: i diritti del passeggero
Trasporti
Federalberghi Isole Minori Sicilia: “Aumento insostenibile dei biglietti delle navi, serve intervento urgente”

Apprendiamo con sconcerto dalle recenti notizie di stampa – dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia – dell’ipotesi di un ulteriore aumento delle tariffe dei traghetti Caronte & Tourist, che collegano le isole minori della Sicilia con la terraferma, a partire dal 1° aprile. Questo rincaro, l’ennesimo, sarebbe insostenibile per le comunità locali e per l’industria del turismo, proprio nel momento in cui ci prepariamo all’avvio della stagione 2025.
Rivolgiamo un appello urgente al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e all’Assessore Alessandro Aricò affinché intervengano con tempestività, mettendo in campo tutte le azioni necessarie per scongiurare un aumento che andrebbe a gravare ulteriormente sul costo della vita nelle isole e a compromettere la competitività dell’offerta turistica. In una fase così delicata, è essenziale che le istituzioni garantiscano tariffe eque e servizi adeguati per le isole, che già affrontano notevoli svantaggi logistici rispetto alla terraferma.
Le sovvenzioni pubbliche per i collegamenti marittimi dovrebbero servire proprio a compensare tali svantaggi, ma purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a un continuo incremento dei costi e alla riduzione dei servizi. Questo trend sta andando nella direzione opposta rispetto ad obiettivi sanciti anche in Costituzione, penalizzando ulteriormente le nostre isole e i residenti, nonché l’economia turistica che rappresenta una risorsa fondamentale per questi territori.
In copertina immagine da Linkedin
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