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Comunità

Pantelleria – Agricoltura, il sindaco Campo chiede la declaratoria per avversità atmosferiche

Redazione

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Ieri con una nota ufficiale il Sindaco di Pantelleria ha richiesto al Governo Regionale di predisporre il necessario per la dichiarazione di stato di emergenza per avversità atmosferiche.

Le alte temperature comportano seri danni alle produzioni agricole dell’Isola e la stagione della vendemmia è appena iniziata. La produzione olivicola a forte rischio poiché le piante sono in evidente stress idrico.

Non si ha ancora la piena percezione di quali saranno i quantitativi di questa annata che da settimane vede la colonnina di mercurio con temperature elevatissime, mancanza di piogge e, al momento, nessun buon proposito per il futuro.

Anche Confagricoltura Sicilia lancia l’allarme per l’attuale vendemmia, mentre Coldiretti Sicilia guarda ai pomodori e per Assovini Sicilia si prevede una grande annata. Nulla di nuovo dal fronte industriali del vino che certamente non hanno a cuore le condizioni dei tanti piccoli produttori che invece devono fare i conti con un prezzo delle uve sempre meno redditizio al quale si aggiunge un’annata difficile a causa della siccità.

In ragione di ciò si chiede al Governo Regionale di valutare e predisporre quanto è necessario per la richiesta di declaratoria per avversità atmosferiche al fine di essere già pronti per fronteggiare l’ennesima crisi agricola che a Pantelleria colpisce indistintamente tutte le colture arrecando danni alle stesse piante oltre che al relativo prodotto.

Cronaca

​​SBARCATE IN SALVO NELLA NOTTE A LAMPEDUSA LE 28 PERSONE SOCCORSE DALLA BARCA “SAFIRA” DI MEDITERRANEA

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LA MISSIONE CONTINUA

Lampedusa, 7 aprile 2025 – Sono tutte sbarcate questa notte all’ 1.15 nel
porto di Lampedusa e stanno bene le 28 persone soccorse ieri
pomeriggio dalla barca a vela SAFIRA di MEDITERRANEA Saving Humans.

Il soccorso è avvenuto intorno alle ore 16 di domenica 6 aprile in acque
internazionali, zona SAR di competenza maltese e tunisina, 35 miglia a
sud-ovest dell’isola pelagica.

Alle 15.30 l’equipaggio di SAFIRA aveva infatti individuato l’imbarcazione
in pericolo, non segnalata in precedenza, grazie all’osservazione dal ponte
con i binocoli, mentre era impegnato dall’alba nel monitoraggio dell’area.

Il Rescue Team di MEDITERRANEA procedeva ad assistere le persone a
bordo dell’imbarcazione sovraffollata fornendo a tutte giubbotti di
salvataggio, e contattava le autorità maltesi chiedendo un intervento di
recupero. Queste, come spesso accade, prima non rispondevano alle
chiamate e poi si rifiutavano di intervenire.

A questo punto il nostro Rescue Team, dopo che il motore
dell’imbarcazione, già in avaria, aveva preso fuoco, procedeva ad evacuare
le persone mettendole tutte in salvo a bordo di SAFIRA. Qui i due medici
del Team Sanitario prestavano loro le prime cure, considerando che i
naufraghi erano partiti 52 ore prima dalla costa libica di Sabratha ed

erano completamente stremati, con gravi problemi di disidratazione, per
il lungo tempo trascorso in mare.

Si tratta di 28 persone di diverse nazionalità – Sudan, Egitto, Marocco e
Bangladesh – tra cui ben 12 minori non accompagnati, tutti in fuga dalla
Libia. Le Autorità italiane ci assegnavano il porto di Lampedusa come
luogo sicuro per lo sbarco, che SAFIRA ha raggiunto nella notte prima che
una nuova perturbazione investisse da oggi il Mediterraneo centrale.

L’intervento di soccorso si è reso necessario a conclusione di una giornata
particolarmente pesante in mare: l’ondata di violenze contro le persone
migranti, in Libia come in Tunisia, ha provocato, non appena le condizioni
metereologiche lo hanno minimamente consentito, numerose partenze
dalle coste nordafricane. Si sono così registrati, a partire dalla notte tra
venerdì 5 e sabato 6 aprile, una trentina di sbarchi a Lampedusa con
l’arrivo di oltre 600 persone nella giornata di sabato e 830 domenica fino
alla mezzanotte.

Purtroppo, tra le imbarcazioni di fortuna partite da Libia e Tunisia,
qualcuno potrebbe non avercela fatta: alle 8.50 di domenica infatti
SAFIRA notava prima diverse tavole di legno di colore giallo galleggiare
come se fossero i resti di un naufragio e qualche minuto dopo il nostro
equipaggio scorgeva tra le onde un corpo senza vita, quello di un
ragazzo nero della presumibile età compresa tra i 15 e i 25 anni, che
indossava un giubbino di colore beige. Invertita la rotta per procedere al
recupero del corpo, per potergli dare identità e dignitosa sepoltura,
quando però il nostro Team si avvicinava il corpo veniva inghiottito dai
flutti scomparendo in mare. Tre ore di successiva ricerca in zona non

davano alcun esito. Anche in questo caso sono state subito allertate le
Autorità competenti.

La Missione 21 di MEDITERRANEA Saving Humans era salpata nel tardo
pomeriggio di sabato 6 aprile dal porto di Lampedusa. A bordo di
SAFIRA, barca a vela di 18 metri attrezzata con tutti i dispositivi di soccorso
e messa a disposizione dall’Associazione che ne è proprietaria, un
equipaggio di nove persone: due Skipper e Co-skipper, un Capo Missione,
il Rescue Team e quello Sanitario. La Missione ripartirà nei prossimi giorni
per continuare a monitorare le acque a sud di Lampedusa.

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Sociale

A Pantelleria in Marcia Blu per l’Autismo

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Organizzazione dell’Associazione Agorà

Sabato 5 aprile si è svolta la Marcia Blu per l’Autismo, un momento importante di sensibilizzazione e comunità.

Il percorso è partito da Kazzen, ha attraversato la perimetrale, raggiunto il lungomare Borsellino e poi piazza Cavour, per concludersi con il rientro in struttura.
L’evento, organizzato da Agorà, ha visto la partecipazione di un buon numero di cittadini, uniti da un messaggio di inclusione e consapevolezza.

Presente anche l’assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili, Benedetta Culoma, che ha condiviso questo momento con entusiasmo e vicinanza.
Un grazie a tutti coloro che hanno camminato insieme a noi per accendere una luce blu sull’autismo.

Le immagini sono di Clara Garsia

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Personaggi

Il Papa a sorpresa durante la messa a San Pietro: “Grazie di cuore”

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Il Pontefice ha partecipato a sorpresa alla messa per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità.

Papa Francesco ha ringraziato ancora una volta gli operatori sanitari per averlo aiutato durante il suo ricovero Arrivo a sorpresa per Papa Francesco domenica mattina in piazza San Pietro in Vaticano durante la speciale messa per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità. Si è trattato della sua prima apparizione pubblica dopo le dimissioni dal policlinico Agostino Gemelli due settimane fa, dove è stato ricoverato per 38 giorni a causa di una polmonite bilaterale.

Il Pontefice, seduto su una sedia a rotelle e con i naselli per la respirazione, ha alzato le mani per salutare la folla, che si è alzata in piedi e ha applaudito, mentre veniva portato davanti all’altare della piazza. “Buona domenica a tutti”, ha detto il Papa alla folla. “Grazie di cuore”. La voce del pontefice sembrava più forte di quando si era rivolto ai fedeli dal balconcino del Gemelli.

Salvatore Battaglia

Presidente Accademia delle Prefi

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