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Cultura

Pantelleria, al via III concorso poetico “Memorial Lillo di Bonsulton” 2025

Direttore

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Scadenza per inviare gli elaborati 10 luglio 2025. Ecco le modalità di partecipazione

Un nuovo appuntamento con la poesia, indetto dal Centro Gaimporcare, in onore del poeta pantesco Lillo di Bnsulton.
Le precedenti edizioni sono state molto partecipate e motivo di soddisfazione per gli organizzatori.
E allora che aspettiamo? Armiamoci di carta, penna, calamaio e di emozioni verso Pantelleria e omaggiamola di un pensiero, magari in vernacolo pantesco.

3° CONCORSO POETICO “Memorial LILLO di Bonsulton” – anno 2025.
Anna Rita Gabriele, Presidente del CCVG-ETS di Pantelleria (Centro Culturale Vito Giamporcaro
– Ente Terzo Settore) di via Manzoni n.72, Pantelleria centro,
informa

che il C.D. (Consiglio Direttivo) del CCVG ha confermato anche per il corrente 2025 la delibera
che aveva istituito il “Concorso poetico” in Memoria dell’indimenticato Socio Poeta-Artigiano,
Lillo di Bonsulton, collega e componente del C.D. e figura di spicco nel panorama intellettuale
isolano e della Terra ferma, visti i premi e riconoscimenti che gli sono stati attribuiti da
manifestazioni letterarie e poetiche da Enti e Associazioni Culturali operanti anche fuori Isola.

BANDO

del Concorso “Memorial LILLO di Bonsulton”

1- Il Concorso è aperto a tutti coloro che si dilettano di “Poesia”.
2- Categorie di partecipanti ammessi al Concorso:
CATEGORIA STUDENTI Scuola Primaria. (Scuola Elementare)
Scuola Secondaria di 1° grado (Scuola Media)
Scuola Secondaria di 2° grado (Istituto Superiore)

CATEGORIA ADULTI Amanti della Poesia.
CATEGORIA ADULTI Poeti noti e affermati.
3- Si può partecipare al “Concorso” inviando una propria lirica inedita ad una o entrambe delle
seguenti due “Sezioni a Tema libero”:

Sez. “A” – Poesia in lingua Italiana.
Sez. “B” – Poesia in lingua dialettale Siciliana.

Quota di partecipazione 

4- La quota di partecipazione è stabilita in euro 10,00 (dieci) e deve essere versata sul c/c bancario
del CCVG-ETS (Centro Culturale Vito Giamporcaro – Ente Terzo Settore) con sede in via
Manzoni, 72 – 91017, Pantelleria (TP), Iban: IT39N0200881900000300220207 – Causale:
“Iscrizione al 3° Concorso Poetico “Memorial Lillo di Bonsulton” – Pantelleria luglio 2025.
5- Occorre inoltre indicare:
– la volontà di partecipare al Concorso,
– le proprie generalità (nome, cognome, indirizzo, mail e telefono)
– il titolo della Poesia
– la tipologia della Sezione “A” o “B” per la quale si intende concorrere.
6- Gli elaborati dattiloscritti ( scritte preferibilmente con carattere Time New Roman, in corsivo
12) e con indicazione dei dati personali e numeri telefonici, dovranno essere inviati entro il
10/07/2025 per e-mail alla PEC: CentroCulturalevgiamporcaro@pecimprese.it o alle mail:
gabrieleannarita@gmail.com oppure minolisergio@gmail.com (rispettivamente Presidente e
Segretario del CCVG-ETS di Pantelleria.
7- Il Concorso Poetico è aperto anche alle Studentesse e agli Studenti che studiano fuori dall’Isola.
8- La partecipazione della sezione giovanile, fino a 18 anni con autorizzazione sottoscritta da un
Genitore o da un Insegnante, è gratuita.
9- Le graduatorie delle Studentesse e degli Studenti saranno suddivise in 3 settori corrispondenti ai
tre gradi di istruzione scolastica: primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado.
10- Si declina ogni responsabilità per eventuali disguidi telematici.
11- La “Giuria” sarà formata da Esperti e Docenti il cui giudizio è da considerare insindacabile e
inappellabile.
12- I candidati premiati saranno avvisati tempestivamente, tramite e-mail e/o telefono.
13- E’ gradita la presenza di tutti i partecipanti, durante la cerimonia di premiazione; i premi devono
essere ritirati personalmente il giorno stesso della premiazione; sono ammesse deleghe per casi
eccezionali.

14- Premi:
– Sezione Giovanile: 1°- 2° classificato per i tre gradi di Scuola di cui sopra.
– Sezione Adulti 1°- 2° classificato sia per la Sezione “A” che la Sezione “B”.
15- I concorrenti si assumono la piena responsabilità dell’autenticità e del contenuto delle loro
opere, accettano le norme del presente regolamento e acconsentono che i propri dati personali
(D.Lgs 196/03) vengano utilizzati ai soli fini dello svolgimento del Concorso.
16- Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti; gli organizzatori si riservano il diritto di
pubblicarli.
La premiazione, alla presenza di Autorità dell’Isola, avrà luogo nei locali della sede del CCVG
(Centro Culturale Vito Gamporcaro) di via Manzoni n.72, a Pantelleria centro o se sarà concesso il
patrocinio del Comune presso il Castello in data che verrà comunicata in seguito.

Info e contatti:

Per informazioni contattare 338 479 2842 (Presidente Anna Rita Gabriele) oppure 340 473 5104
(Segretario Sergio Minoli) in orario ufficio, escluso sabato e domenica.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Pantelleria, il Centro Giamporcaro organizza corso micologico 2025

Direttore

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A Pantelleria si va a caccia di funghi con il Centro Giamporcaro

Dal 25 al 29 marzo 2025, il Centro Culturale Vito Giamporcaro, con sede in Via A. Manzoni 72, in Pantelleria, organizza un nuovo corso micologico, per la conoscenza dei funghi.

La formazione vedrà la partecipazione di un esperto micologico, Antonio Mannina, e si articolerà con due obiettivi:

  1. 15 ore corso base per ottenere l’attestato che permette di richiedere il tesserino di raccolta funghi epigei;
  2. 5 ore per il corso di aggiornamento per il rinnovo quinquennale.

Pantelleria è nota per la ricerca dei funghi, sempre presenti e di diverse specie.
Acquisire conoscenza e, quindi, essere dotati di tesserino ad hoc, fa scoprire una diversa attrazione dell’isola e attitudine di curiosi e studiosi amatoriali, che potranno, arricchire le proprie capacità gastronomiche di ingredienti diversi.

Per informazioni e iscrizioni, contattare:

Giovanni Bonomo 3496634786
Sergio Minoli 3404735104
Anna Rita Gabriele 3393426406

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Cultura

Donne, Vino e Innovazione: a Catania il convegno delle Donne del vino Sicilia

Redazione

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Appuntamento Sabato 1 Marzo alle 10:30 presso lo spazio Isola del capoluogo etneo

Catania, 22 Febbraio 2025 – Con il convegno Donne, Vino e Innovazione, l‘Associazione Donne del vino Sicilia riunirà esperti, ricercatori e professionisti del settore per discutere del ruolo delle donne nel mondo del  vino che oggi si confronta con la tecnologia. La conferenza stampa di presentazione si è tenuta a Catania presso Inside wine bar.

Il convegno di Catania, in anteprima nazionale, declinerà il tema annuale dell’Associazione Nazionale Donne del Vino – quest’anno dedicato a Donne e Innovazione – e approfondirà il contributo delle donne, le strategie e le soluzioni per governare le sfide attuali del mondo del vino che derivano dall’innovazione e dalla tecnologia. Un’occasione per un confronto e dibattito che mette al centro le professionalità delle donne e la loro competenza, con l’obiettivo di evidenziare la spinta innovativa del mondo femminile.

“Innovazione per le Donne del Vino significa supportare la ricerca, investire per sviluppare nuove tecnologie per arginare uno dei beni più preziosi: l’acqua, tutelare i territori e le comunità, dare opportunità ai giovani mediante il loro coinvolgimento in progetti di ricerca e sviluppo enologico, anche grazie alla collaborazione con università ed enti di ricerca, educare la società civile al rispetto dell’ambiente, trovare dei nuovi linguaggi di comunicazione che avvicinino i giovani al vino e al bere consapevole”- commenta Roberta Urso, presidente regionale Donne del Vino Sicilia.

Il talk dell’1 Marzo si aprirà con il contributo di Agata Matarazzo, docente del Dipartimento Economia e Impresa UniCT, che parlerà di “La tecnologia blockchain come strumento di tutela delle eccellenze nel settore enologico”. Seguirà l’intervento della professoressa Elisabetta Nicolosi (Docente Dipartimento Agricoltura, Alimentazione, Ambiente UniCT) su “Ricerca e formazione”.

Di cambiamenti nella comunicazione del vino e del ruolo dell’intelligenza artificiale, “Comunicare il vino: intelligenza umana e artificiale”, ne discuterà Valeria Lopis, donna del vino e giornalista. Aurora Ursino, presidente dell’Ordine Agronomi e Forestali Catania approfondirà il tema “Innovazione in agricoltura e possibili strumenti per incentivare l’innovazione tecnologica”.
In chiusura, l’intervento di Francesco Reda, responsabile robotics Strano S.P.A su “La robotica e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale negli strumenti a supporto dell’agricoltura”.

Dopo il convegno, “Le donne del vino” incontreranno ospiti e partecipanti in un brindisi conviviale presso l’Atelier- Museo di Marella Ferrera dove sarà possibile visitare la mostra guidata “A tavola con i Florio” e degustare i vini “innovativi” delle associate produttrici.

“Sara certamente una giornata intensa e ricca di nuovi spunti di riflessione e condivisione, certamente stimolate dai luoghi che ci ospiteranno, fucine di idee ed innovazione, quali lo spazio di co-working Isola e l’atelier Museo di Mariella Ferrera, che ringrazio per la disponibilità”- conclude Roberta Urso.

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Cultura

L’affondamento della Vega nelle acque di Pantelleria / 1

Orazio Ferrara

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A 6 miglia per 160° da Punta Sciaccazza, quindi in vista di Pantelleria, giace negli abissi marini il relitto della torpediniera italiana Vega con il suo equipaggio quasi al completo, un totale di 132 uomini tra ufficiali, sottufficiali e marinai. Quegli uomini sono tutti morti intrepidamente in ossequio ai dettami della propria patria, l’Italia.
La sera del 9 gennaio 1941 la torpediniere Vega, al comando del capitano di fregata Giuseppe Fontana, e la gemella Circa, al comando del capitano di corvetta Tommaso Ferreri Caputi, lasciano il porto di Trapani per una crociera di guerra nelle acque di Pantelleria.
L’ordine ricevuto è attaccare eventuali forze navali nemiche incontrate. Alle ore 07:12 del mattino del 10 gennaio le due torpediniere italiane si trovano a circa 7 miglia a sud-est di Punta Ferreri, sulla costa sudoccidentale di Pantelleria che si intravede all’orizzonte, quando avvistano in lontananza un’imponente formazione navale inglese. Si tratta di uno dei convogli dell’Operazione Excess, organizzati dai britannici per il periodico vitale rifornimento all’assediata isola di Malta. Il convoglio consta di quattro mercantili, protetti da una poderosa scorta, gli incrociatori Bonaventure, Gloucester e Southampton e ben cinque cacciatorpediniere, Jaguar, Hero, Hasty, Hereward ed Ilex.
È al comando del convoglio il capitano H. J. Egerton, imbarcato sul Bonaventure. Lo scontro diretto di torpediniere contro incrociatori e caccia è impensabile, roba da suicidi, peraltro a sfavore degli italiani gioca anche il rapporto di forze, uno contro quattro.
Quindi gli italiani, una volta lanciato l’allarme, farebbero bene a virare e a dirigersi a tutta forza alla vicina Pantelleria e mettersi sotto la protezione delle batterie navali dell’isola. Ma il comandante italiano della squadriglia torpediniere è il capitano Giuseppe Fontana, un uomo che sembra riecheggiare il mondo degli eroi omerici e quindi ordina di serrare sotto e attaccare, sebbene in evidente stato d’inferiorità per potenza di fuoco e per numero.
Alle ore 07:30 circa, giunte alla distanza di 3.600 metri, la Circe lancia tre siluri contro le navi del convoglio, mentre la Vega due siluri direttamente contro l’incrociatore Bonaventure. Ma per la malasorte degli italiani (si è stimata sui 20 nodi, anziché i 16 effettivi, la velocità delle navi inglesi) tutti i siluri mancano il bersaglio. Dopo di che le unità italiane accostano subito in fuori e operano per lo sganciamento, aprendo nel frattempo il fuoco con tutti i cannoni di bordo, anche perché adesso sono i britannici a serrare sotto e attaccare.

Così s’intraprende una lotta impari e senza quartiere tra i cannoni da 100 mm della Vega e quelli da 133 mm del Bonaventura. La prima a colpire è la nave italiana, ma il suo proiettile da 100 provoca ben pochi danni alla corazzatura dell’incrociatore britannico, che peraltro nell’occasione deve contare 2 morti e 2 feriti. Successivamente una salva del Bonaventure colpisce in pieno la Vega, mettendole fuori uso eliche e timoni e il cannone da 100 mm. La torpediniere Vega, nell’impossibilità di governare, è ormai immobilizzata e quindi alla mercè degli inglesi, eppure con il pezzo di prua, l’unico ancora funzionante, il sottotenente di vascello Giorgio Scalia continua a sparare contro il nemico. Comandante ed equipaggio hanno deciso di vendere cara la pelle.

Il caccia Jaguar si avvicina ad appena 270 metri dalla Vega e apre il fuoco con tutti i suoi cannoni, spazzandola con i suoi tiri da prua a poppa. La nave italiana è ormai tutta un unico relitto fiammeggiante. Il Jaguar è poi costretto a ritirarsi per evitare i colpi in arrivo della Circe, però in fase di allontanamento.
Sopraggiungono infine l’incrociatore Bonaventure e il caccia Hereward, che sparano su quel relitto immobile, dal quale un cannone si ostina, tra fiamme e fumo, ancora a rispondere al fuoco.È l’Hereward, con un suo siluro, a mettere la parola fine a quella testarda resistenza della nave italiana. Lo scontro è durato meno di un’ora, ma è stato di un’intensità inaudita, basti pensare che l’incrociatore Bonaventure ha sparato contro le torpediniere italiane, principalmente contro la Vega, ben 600 proiettili da 133 mm degli 800 in dotazione, mentre il cacciatorpediniere Jaguar 88 proiettili perforanti da 120 mm e sei proiettili esplosivi da 100 mm.

Sono le ore 08:20 del 10 gennaio 1941 quando, a 6 miglia per 160° da Punta Sciaccazza, Pantelleria è ormai in vista, la regia torpediniere Vega s’inabissa, con il tricolore al vento, nei gorghi del mare, trascinando con sé la quasi totalità del suo equipaggio.
Tutti eroi.
Il più eroe è però il capitano di fregata Giuseppe Fontana, che dà il suo giubbotto salvagente al direttore di macchina, il capitano del Genio Navale Luigi De Luca che non sa nuotare. Fontana ha preso l’eroica decisione d’inabissarsi con la sua nave in adempimento di un’antica e gloriosa tradizione marinaresca.
Chapeau!

(1 – continua)

Orazio Ferrara

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