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Salute

Pantelleria, campagna vaccinale contro Papilloma Virus

Redazione

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La Direzione generale dell’Asp Trapani, in occasione della campagna internazionale di sensibilizzazione sul Papilloma Virus, indice gli “#HPV Days 2025”, quattro giornate dedicate alla vaccinazione contro l’infezione da papilloma virus dal 4 al 7 marzo, cui seguirà l’8 marzo una giornata di sensibilizzazione sul tema.
Le attività sono a cura del Dipartimento di Prevenzione, diretto da Francesco Di Gregorio, in sinergia con il responsabile dell’UOC Sanità pubblica ed Epidemiologia, Gaspare Canzoneri.
La vaccinazione verrà offerta in maniera gratuita e senza prescrizione medica (ciclo completo). Potranno recarsi nei centri vaccinali tutte le donne dagli 11 anni compiuti fino ai 45 anni, gli uomini dagli 11 anni compiuti ai 26 anni e i partner di donne positive al papilloma virus, presentando appositiva certificazione di positività.
L’infezione da Papillomavirus Umano (HPV) è l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa in entrambi i sessi, responsabile di diverse patologie, tra cui il carcinoma della cervice uterina nelle donne e altri tumori anogenitali e orofaringei in entrambi i sessi.
L’Azienda effettua anche gli screening gratuiti, attraverso i Consultori familiari, per la diagnosi precoce del tumore della cervice uterina tramite l’HPV test per le donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni, da ripetersi ogni 5 anni, mentre per le donne tra i 25 e i 29 anni è previsto il PAP – test ogni 3 anni.
“In queste giornate abbiamo voluto estendere la vaccinazione gratuita – dice il direttore generale Ferdinando Croce – anche a quella fascia di popolazione che solitamente, per età, non rientra nei target previsti dal calendario regionale, ma che è comunque a rischio. La prevenzione rappresenta sempre lo strumento di tutela della salute pubblica più importante che abbiamo per contrastare l’infezione da papilloma virus e ridurre l’incidenza delle neoplasie”.
L’utenza potrà recarsi dal 4 al 7 marzo, senza prenotazione, nei seguenti centri vaccinali distrettuali:
Trapani-Erice: Cittadella della Salute-Palazzo Giglio
Marsala: piazza Marconi n. 1
Mazara del Vallo: via Furia Tranquillina n. 1
Castelvetrano: piazza Martiri d’Ungheria n. 1
Campobello di Mazara: piazza Nino Buffa n.1
Alcamo: viale Europa n.60
Pantelleria: piazza Almanza
I centri vaccinali saranno aperti dalle 08.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00. In occasione degli HPV Days sarà possibile effettuare contemporaneamente altri vaccini, sia pediatrici che generici.

Cronaca

ASP Trapani – Esami istologici in ritardo, donna di Mazara denuncia: da tumore a metastasi

Redazione

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Nell’oncologia il tempo è vitale

Si torna a parlare della gravità dei ritardi per i risultati di esami istologici, eseguiti presso le strutture sanitarie dipendenti dall’ASP di Trapani. Molto si è dibattuto anche a Pantelleria e su Pantelleria.

Se ne parla nuovamente e a seguito della triste realtà che ha investito una donna di Mazara del vallo, che, per il ritardo nell’avere esiti clinici, il tumore è degenerato metastasi.
Da qui la sua azione giudiziaria, con una denuncia presso la Procura della repubblica di Marsala.

«Facendo seguito alle notizie pervenute a questo ministero – dice la nota – riguardanti i lunghi tempi d’attesa per la refertazione di esami istologici risalenti ai mesi di maggio, giugno e luglio 2024 e con specifico riferimento all’annunciato impegno da parte dell’Asp di Trapani a refertare tutti i campioni istologici provenienti dai presidi ospedalieri del territorio di pertinenza entro il mese di gennaio 2025, si chiede a codesta amministrazione di verificare quanti esami istologici siano stati evasi ad oggi e quanti ancora ne restano da esaminare e di far pervenire alla scrivente Direzione generale una dettagliata relazione al riguardo entro e non oltre il 19 febbraio al fine delle valutazioni di competenza».
 

La risposta dell’ASP di Trapani conferma l’impegno a chiudere entro il 31 marzo 2025 tutti i referti istologici relativi del 2024 e refertare tutti i campioni istologici pervenuti dai presidi ospedalieri del territorio di pertinenza entro il mese di gennaio 2025.

Carenza di specialisti Anatomia Patologica

Inoltre, il direttore Ferdinando Croce così spiega
“L’ottimizzazione della gestione dei processi di refertazione è un punto prioritario della programmazione aziendale . Dal momento in cui sono emerse le criticità legate ai tempi di attesa relativi ai referti, ho immediatamente attivato una serie di convenzioni con Asp Catania, Azienda Ospedaliera Garibaldi di Catania e Policlinico di Palermo, al fine di esaurire nel più breve tempo possibile tutto l’arretrato. Inoltre – ha aggiunto –  allo scopo di accelerare la refertazione dei campioni istologici, con particolare riferimento alle biopsie osteo-midollari, è stato avviato con un’azienda privata un apposito servizio di processazione e refertazione dei campioni, e ad oggi ammontano complessivamente a 2058 i casi istologici evasi, mentre ne restano ancora da esaminare 244.
Alla base del problema –
ha aggiunto Croce – è la grave carenza di medici specialisti in Anatomia patologica che ha comportato macro criticità nella possibilità di rispettare la tempistica, considerata la presenza in azienda di tre dirigenti medici fino a dicembre 2024, a fronte di una dotazione organica che prevede nove unità. Per questo, è stato emanato un concorso pubblico per la copertura di 4 posti di dirigente medico di Anatomia patologica. Queste iniziative sono indicate dettagliatamente in una relazione già inviata al direttore generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute”.

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Salute

Assessore Tremarco (LEGA): “Nato a Pantelleria”. La politica che ascolta il territorio e agisce con responsabilità

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Una proposta di legge a firma della Lega del 2023 parla dei bambini non nati sull’isola

Vi sono momenti nella vita pubblica in cui le istanze del territorio si intrecciano con il dovere della politica di comprenderle, anticiparle e tradurle in strumenti concreti.
La questione dell’identità anagrafica nei comuni sprovvisti di punti nascita si pone come una riflessione necessaria sulla relazione tra comunità e appartenenza. Vi è, infatti, un sentimento diffuso, che non può essere trascurato, secondo cui il luogo in cui un individuo viene registrato alla nascita non è una mera formalità burocratica, bensì una radice culturale che lo lega profondamente alla propria terra.

La proposta di legge

In questi giorni, si è tornati a parlare della necessità di tutelare l’identità anagrafica e culturale di comunità prive di punti nascita, con particolare attenzione alle realtà insulari. Si tratta di un tema importante, che merita di essere affrontato con serietà e con la consapevolezza del percorso legislativo già avviato. Infatti, il Parlamento ha già visto la presentazione di una proposta di legge che risponde a questa esigenza: il testo n. 1628, a firma di deputati della Lega, è stato presentato il 22 dicembre 2023 con l’obiettivo di consentire ai figli di genitori residenti in comuni senza punti nascita di essere registrati anagraficamente nel comune di residenza dei genitori stessi, a patto che sia all’interno della stessa regione.

Questa proposta nasce dall’ascolto del territorio, dalla volontà di dare risposte concrete alle esigenze delle comunità che vedono nel legame con la propria terra non solo un riferimento sentimentale, ma un diritto che merita di essere riconosciuto dallo Stato. In questo senso, la politica non deve mai essere slegata dalla realtà, né tantomeno avulsa da ciò che si muove nelle istituzioni. La capacità di coniugare sensibilità locale e visione nazionale è ciò che distingue l’azione politica efficace dalla sterile enunciazione di princìpi astratti.

È quindi fondamentale che chi ha responsabilità pubbliche mantenga costantemente un rapporto di sintonia con il proprio territorio, ma al contempo sia attento a quanto avviene nei luoghi in cui le decisioni si formano. Essere vicini alla propria gente significa anche conoscere e supportare gli strumenti già esistenti che rispondono alle loro necessità. Perché la politica è, prima di tutto, conoscenza e responsabilità.

Oggi più che mai, è necessario ribadire che il compito di chi amministra e rappresenta non è solo quello di sollevare problemi, ma di accompagnarne la soluzione, con pragmatismo e con la capacità di guardare oltre l’orizzonte immediato. È su questa strada che si misura la qualità della politica e la serietà dell’impegno istituzionale.

G. Federico Tremarco

leg.19.pdl.camera.1628.19PDL0069980

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Cultura

Trapani, Corso di laurea in Scienze Ostetriche dal prossimo anno accademico del polo universitario cittadino

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Valorizzare il ruolo dell’ostetrico. È la mission dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani che punta sul corso di laurea in Scienze Ostetriche, al via dal prossimo anno accademico, al Polo Territoriale di Trapani dell’#unipa.
L’Asp di Trapani ha subito sposato questa iniziativa e la sua adesione è fondamentale per l’istituzione del corso di laurea. L’Azienda, infatti, non soltanto ha accolto la richiesta dell’Università di Palermo per far svolgere i tirocini agli studenti nei presidi e nelle strutture sanitarie provinciali, ma metterà a disposizione degli stessi studenti anche le aule per la didattica, confermando il suo ruolo essenziale per il ritorno del corso di laurea in #Ostetricia al Polo Territoriale di Trapani a distanza di oltre un decennio.

“Non è un caso che si sia iniziato da qui – ha spiegato il Direttore generale Ferdinando Croce alla presentazione del corso di laurea -. Il nostro lavoro punta a specializzare le unità operative dell’area materno-infantile attraverso l’inserimento e la valorizzazione del profilo di ostetrico. Le unità operative devono essere popolate soprattutto dal modello professionale dell’ostetrico rispetto a quello generalista dell’infermiere il quale, a sua volta, sta acquisendo delle caratteristiche di specializzazione ulteriori che lo porteranno a occupare altre aree di attività dell’azienda sanitaria”.

Per il Direttore generale “la filiera Ateneo-Azienda sanitaria è vincolata da un binomio indissolubile nel quale dobbiamo farci carico di predisporre e immaginare, con gli altri Enti interessati, un percorso nel quale il giovane studente inizi il ciclo universitario a Trapani e poi, attraverso l’accesso alle carriere e le selezioni dei concorsi, prosegua la sua attività lavorativa nelle istituzioni e nelle amministrazioni. Dobbiamo sforzarci di assecondare le loro aspirazioni. Fare in modo che i giovani sviluppino i loro talenti nel nostro territorio o, nel caso in cui si allontanino, dobbiamo creare le condizioni per farli rientrare. Devono lavorare e portare le loro intelligenze in questo territorio per evitare che si verifichino fenomeni passati che hanno portato a spopolamento e depotenziamento.

L’azienda deve sforzarsi di realizzare, attorno al singolo avviso di selezione, anche una serie di caratteristiche di benessere organizzativo che passano dalla logistica, a partire dall’aeroporto, per agevolare il percorso lavorativo di quei professionisti che vogliono venire a lavorare in questo territorio”.

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