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Ambiente

Pantelleria, disinfestazione della Casa Comunale e di tutto il territorio

Redazione

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Domani, mercoledì 27 novembre, verrà eseguita la disinfestazione degli uffici della Casa Comunale e di tutto il territorio di Pantelleria.

Ecco l’avviso pubblico

Ambiente

Operazione Calipso: sequestrati 960 kg di prodotti ittici. Nel mirino dei controlli anche a Pantelleria, Marsala, San Vito, Favignana

Redazione

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TITOLO: CONCLUSA L’OPERAZIONE COMPLESSA DENOMINATA “CALYPSO”. SEQUESTRATI 960 KG DI PRODOTTI ITTICI IRREGOLARI NEL COMPARTIMENTO MARITTIMO DI TRAPANI

Anche nell’ambito del Compartimento Marittimo di Trapani inclusi gli uffici marittimi di Marsala, Pantelleria, Castellamare del Golfo, Favignana, Marettimo e San Vito Lo Capo si è conclusa da pochi giorni la fase finale dell’operazione complessa denominata “Calypso”, sotto il coordinamento del 12° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo.

Le donne e gli uomini della Guardia Costiera di Trapani e degli Uffici marittimi dipendenti sono stati impegnati nei controlli sulla intera filiera della pesca, allo scopo di verificare il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino, con particolare riferimento alla prevenzione e repressione degli illeciti connessi all’impiego di attrezzi da pesca non conformi e alla tutela delle specie oggetto del “fermo biologico” nonché garantire la tutela del consumatore dalle frodi alimentari ed assicurare la qualità e la tracciabilità del prodotto ittico che trova posto sulle tavole dei ristoranti e delle famiglie. In particolare, diverse operazioni si sono svolte a Trapani presso pescherie, ristoranti e ambulanti. Sono stati sottoposti a sequestro per mancanza di etichettatura e tracciabilità circa 50 kg di prodotti ittici. Sono stati inoltre sottoposti a controllo alcuni automezzi che trasportavano pesce congelato; all’interno di uno di questi sono stati rinvenuti circa 100 kg non tracciabili, pertanto sequestrati a seguito di verbalizzazione.

Presso il porto di Trapani è stata accertata la presenza di un deposito dove c’erano circa 20 kg di prodotto non tracciabile, anch’esso sottoposto a sequestro. Tuttavia, avendo contestualmente accertato presunte irregolarità di altro genere, a pochi giorni di distanza è stata effettuata, congiuntamente al personale dell’ASP di Trapani, un’attività più approfondita grazie alla quale è stato accertato che 110 kg di prodotto ittico veniva trasformato, stoccato e congelato in locale non idoneo perché privo di autorizzazione sanitaria, 25 kg di prodotto ittico non era tracciato (per assenza di documento di trasporto e fatturazione). Il responsabile dell’attività è stato pertanto segnalato alle autorità competenti e diffidato alla prosecuzione delle attività.

Gli è stata inoltre inflitta una sanzione amministrativa per violazione del regolamento dell’Autorità di Sistema Portuale concernente la conduzione e gestione delle concessioni demaniali marittime portuali dei porti della Sicilia occidentale. Molte importanti attività di controllo sono state svolte anche dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala: • presso un centro di distribuzione sono stati sequestrati circa 220 kg di tonno rosso non tracciato; • presso un ristorante etnico, oltre al sequestro di 14 kg di prodotto ittico non tracciato, a causa delle gravi condizioni igienico sanitarie è stato richiesto l’intervento della locale A.S.P. con cui si è proceduto a contestare l’assenza delle previste autorizzazioni sanitarie e a sequestrare ulteriori prodotti alimentari privi di tracciabilità.

Per quanto descritto e per l’ulteriore mancato rispetto delle procedure di autocontrollo previste dal manuale, veniva disposta la sospensione immediata dell’esercizio fino al ripristino delle condizioni minime igieniche per esercitare l’attività;  Commissariato di Marsala e del Nucleo Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri, al sequestro di oltre 400 kg di esemplari della specie Holothuroidea, comunemente nota come Oloturia, specie protetta e molto ricercata dal mercato asiatico, il cui prelievo causa il deturpamento dei fondali delle nostre coste e un grave pregiudizio all’ecosistema marino. I tre soggetti responsabili dei reati di pesca illegale, detenzione e trasporto di tali esemplari, nonché disastro ambientale, sono stati identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria.

A Pantelleria gli uomini della Guardia Costiera hanno effettuato numerosi controlli, sia in mare sia nelle località interne, senza riscontrare irregolarità. Gli uffici marittimi dipendenti di Castellamare del Golfo, Favignana, Marettimo e San Vito Lo Capo sono stati ugualmente impegnati nelle attività di controllo, sia in mare che nei luoghi sensibili a terra.

Tuttavia, a causa dell’ormai scarso flusso turistico e della conseguente chiusura per riposo fisiologico delle attività commerciali, non sono state riscontrate particolari problematiche. Solo una pescheria di Castellammare del Golfo è stata sanzionata per aver detenuto circa 20 kg di crostacei e merluzzi tutti non tracciabili.

La Capitaneria di Porto ricorda che l’attività di vigilanza e di controllo continuerà in tutta la giurisdizione di competenza con la finalità di verificare il rispetto della normativa dell’intera filiera ittica, nella suprema ottica di tutelare il consumatore finale.

In linea con le direttive operative della Direzione Marittima di Palermo, nell’approssimarsi delle festività natalizie ci sarà un maggior impegno della Guardia Costiera per garantire che il consumo di prodotti ittici avvenga nella maniera più sicura possibile.

Trapani, 24 Novembre 2024.

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Musumeci: “approvato disegno legge per la valorizzazione del mare”

Direttore

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Il provvedimento prevede la semplificazione delle procedure e la riforma del Codice della navigazione che ha compiuto 80 annidi Beatrice Raso da Meteoweb.eu
25 Nov 2024 | 19:57
 

Immagine a scopo illustrativo realizzata con l’Intelligenza Artificiale © MeteoWeb

“Abbiamo approvato un disegno di legge per valorizzare la risorsa mare, non solo come risorsa economica. Ha voluto ascoltare 281 protagonisti del mare ricevendo 188 contributi. Si tratta di un passo avanti dell’individuazione di alcune criticità che ora trovano la loro soluzione. È il primo strumento dio coordinamento di cui si è dotato questo paese sulle politiche del mare”. Lo afferma il Ministro per le Politiche del mare, Nello Musumeci, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm.
 
 
Il disegno di legge, inoltre, “autorizza l’istituzione della zona contigua, qui entra in gioco il Ministero degli Esteri laddove permangono della conflittualità con i Paesi stranieri. Particolare importanza conferisce questo provvedimento al turismo subacqueo. Sulla nautica da diporto, gli operatori chiedono la semplificazione burocratica, con la possibilità di utilizzare le unità da diporto a noleggio anche per altri usi commerciali e la possibilità di utilizzare la patente nautica conferita in altri Paesi anche in Italia, senza dover sostenere un nuovo esame“, ha aggiunto Musumeci.

“Da 2 anni, insistiamo sul tema mare, inteso non solo come risorsa economica di straordinaria importanza – parliamo di circa 250mila imprese con un milione di addetti e 65 miliardi di euro di valore che fa crescere sensibilmente soprattutto le regioni del Sud. Il Comitato interministeriale per il mare – ha detto ancora Musumeci – ha il compito di fissare alcuni temi attuali e trovare norme di equilibrio tra 11 dicasteri“.

Cosa prevede il disegno legge sul mare
Lo schema di disegno di legge sulla valorizzazione della risorsa mare è articolato in sei capi e composto da 32 articoli. Nell’ambito dell’attività di coordinamento degli indirizzi strategici delle politiche del mare, viene introdotto un “ampliamento delle competenze del Comitato interministeriale per le politiche del Mare (Cipom)“, prevedendone il rafforzamento del ruolo “nel promuovere il raggiungimento del concerto dei Ministri in relazione ad atti amministrativi di attuazione del Piano del Mare” e “nell’esprimere pareri non vincolanti sui regolamenti ministeriali rilevanti sempre ai fini dell’attuazione del Piano del Mare”. Inoltre, viene prevista “l’estensione del Cipom con la partecipazione del Ministro dell’Università e della ricerca”.

Il disegno di legge, poi, prevede l’autorizzazione della Zona contigua, cui si provvederà con un apposito decreto del Presidente della Repubblica. La misura individua i diritti esercitabili nello spazio marittimo, con particolare riferimento alle materie dell’immigrazione, doganale, fiscale, sanitaria e culturale. In più, viene messa a punto la disciplina per la ridefinizione delle linee di base, rilevanti per la perimetrazione degli spazi marittimi, in primis del Mare territoriale, tenendo conto della mutata morfologia costiera e dell’apposito sistema tecnico di riferimento (ETRS89).

Vengono poi stabiliti i requisiti e i princìpi fondamentali in materia di turismo subacqueo, perché a fronte di un quadro normativo frammentario, non oggetto di una disciplina uniforme sul territorio nazionale, il provvedimento detta le regole di base per l’esercizio dell’attività di immersione subacquea, di istruttore subacqueo, di guida subacquea nonché dei centri di immersione e di addestramento subacqueo, che forniscono servizi connessi all’attività subacquea a scopo ricreativo. In questo scenario vengono istituite le zone di interesse turistico subacqueo, oggetto di speciale attenzione ai fini della valorizzazione turistica.

Tra le altre novità ci sono le modifiche ad alcune disposizioni del Codice della nautica da diporto, per sviluppare la cantieristica, implementare i processi di digitalizzazione, semplificare le procedure amministrative, garantire la sicurezza e tutelare la concorrenza nel settore del diporto. La misura prevede, tra l’altro, la semplificazione dei rapporti amministrativi mediante la valorizzazione dell’istituto della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà; la possibilità di utilizzare le unità da diporto oggetto di locazione o noleggio anche per altri usi commerciali (insegnamento professionale, assistenza o traino); la semplificazione della procedura di rinnovo della licenza di navigazione con una riduzione dei relativi termini temporali; la conversione delle patenti nautiche estere, per permettere ai cittadini italiani residenti all’estero, una volta ritrasferita la residenza in Italia, di ottenere il corrispondente titolo italiano senza dover sottoporsi ad un nuovo esame per la patente nautica (previa verifica di appositi requisiti di idoneità); la semplificazione della disciplina sui certificati medici da ottenere per gli istruttori pratici, consentendone il rilascio anche ai medici di medicina generale; un intervento sui centri di istruzione nautica, per evitare lo svolgimento di attività abusive con scopo di lucro; la semplificazione delle procedure di passaggio di proprietà dei beni mobili registrati; l’estensione della disciplina derogatoria sulle manifestazioni sportive anche all’attività formativa e addestrativa.

Numerose anche le modifiche al Codice della navigazione, al regolamento per l’esecuzione del codice della navigazione marittima e a leggi di settore in materia di navigazione marittima e cantieristica, al fine di restituire competitività al settore.

Il disegno di legge introduce misure in materia scolastica, sanitaria, culturale, di ricerca e di pesca. In particolare misure in favore del personale scolastico e sanitario che presta servizio nelle isole minori; si tratta, da un lato, di misure di incentivazione (punteggi aggiuntivi) per i docenti; dall’altro, della possibilità di definire criteri valutativi che le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono utilizzare, nell’ambito di bandi e avvisi per il reclutamento, per valorizzare l’attività prestata dagli esercenti le professioni sanitarie e dagli operatori sociosanitari presso strutture sanitarie e sociosanitarie, pubbliche o private accreditate, ubicate nei Comuni delle isole minori.

Ancora, viene consentita l’esternalizzazione del servizio di rifornimento idrico delle isole minori della Regione Siciliana, mediante affidamento ad operatori economici con fondi del bilancio del Ministero della Difesa. Vengono, poi, valorizzate le esigenze della ricerca in ambito marittimo, anche mediante la promozione di accordi con istituti di ricerca operanti in materia.

Vengono anche dettate specifiche disposizioni sulla pesca: si prevede un regime previdenziale agevolato alle imprese per favorire il reimbarco dei lavoratori marittimi del settore, in caso di arresto definitivo dell’imbarcazione mediante demolizione (con uno sgravio contributivo pari al 50% degli oneri previdenziali ed assistenziali dovuti per i primi ventiquattro mesi in virtù del pertinente regime assicurativo); misure attuative della disciplina sugli ammortizzatori sociali per il settore della pesca, permettendo di risolvere alcune criticità poste dalla legge di bilancio 2022 – di fatto mai attuata sul punto – che ha previsto l’applicazione della Cassa Integrazione Speciale Operai Agricoli (CISOA) anche al settore della pesca. La disposizione, tuttavia, è ancora al vaglio del Ministero del lavoro e del MEF per i possibili effetti finanziari. Lo scopo è soltanto quello di attuare un istituto (CISOA per la pesca) già previsto dalla legge di bilancio per il 2022, senza determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Si auspica che il MEF possa assentire la disposizione, eventualmente anche mediante una riformulazione che escluda l’insorgenza di nuovi oneri.

Infine, si rivede la disciplina sui limiti di abilitazione del personale imbarcato, per permettere una navigazione anche oltre i limiti attuali in ragione delle nuove tecnologie disponibili sulle imbarcazioni da pesca, consentendo al marinaio autorizzato alla pesca di assumere il comando di imbarcazioni di stazza lorda non superiore alle 200 tonnellate (GT) non solo nel Mediterraneo, ma anche oltre gli Stretti (Mar Nero, Mare d’Azov, Mar Rosso e fino a Mumbai; e lungo le coste africane, comprese le isole, a non più di trecento miglia dalla costa). E si integra la rappresentanza statale nelle Commissioni di riserva per le Aree marine protette con componenti del Masaf e del Mur.

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Stromboli, alluvioni e incendi: riunione sullo “stato di salute” dell’isola

Redazione

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La riunione è servita per un primo approfondimento sullo stato delle conoscenze relativamente allo stato dei versanti
di Beatrice Raso da Meteoweb.eu

Si è tenuta una riunione tecnica di coordinamento, in videoconferenza, tra Protezione Civile nazionale e regionale, Comune di Lipari, Enti regionali competenti sul territorio, scienziati, esperti e vulcanologi per valutare, tutti insieme, la condizione dell’isola di Stromboli dopo gli ultimi eventi meteorologici. Un confronto importante, soprattutto dal punto di vista scientifico, per analizzare i dati in possesso e pianificare, nell’immediato, analisi determinanti sulle variazioni strutturali e morfologiche dell’isola e del suo vulcano.
 
 
L’analisi del dissesto idrogeologico di Stromboli, come hanno evidenziato tutti gli interventi tecnici e scientifici, richiede una valutazione complessa che riguarda non solo gli eventi metereologici, ma anche l’attività del suo vulcano. I suoi detriti, infatti, dai depositi dei materiali vulcanici, vengono portati a valle, dopo ogni pioggia. In questo quadro, già di per sé complesso e oggetto di analisi e studio da parte della comunità scientifica da decenni, negli ultimi anni si sono aggiunti due incendi (nel 2019 per effetto di una esplosione piroclastica e nel 2022 durante le riprese di una nota fiction televisiva), e numerosi eventi vulcanici straordinari che, negli ultimi 5 anni, hanno aumentato di molto la quantità di materiale eruttivo depositato a monte.

La riunione è servita per un primo approfondimento sullo stato delle conoscenze relativamente allo stato dei versanti che saranno soggetti, a brevissimo, a nuovi studi ed ispezioni.

“Servono strategie ad hoc”
Nel suo intervento, Nicola Casagli, professore di geologia applicata dell’Università di Firenze, Presidente del Centro di competenze dedicato ai servizi di Protezione Civile, che da 30 anni svolge attività di supporto alla Protezione Civile nella gestione di tutte le calamità, ha evidenziato che “per Stromboli vanno pensate strategie ad hoc, perché è un vulcano attivo che produce materiale detritico continuamente e che bisogna trovare il modo di immobilizzare. Proprio per questo, le strategie impiegate a Ischia e Giampilieri qui non sono sufficienti, e vanno adattate a una condizione che ha un grado di complessità maggiore”.

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