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Cultura

Pantelleria Doc, tutti gli interventi all’assemblea dei Viddrani

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Il 28 giugno 2019, nei locali della Mediateca Comunale, si è svolta la riunione con le istituzioni, le aziende ed associazioni Pantesche, per trattare l’annoso tema della questione Vini Doc Pantelleria.

Alla riunione erano presenti il sindaco Vincenzo Campo, il vice sindaco Caldo Maurizio, il Comitato dei “VIDDRANI”, i Presidenti dei Circoli, delle Associazioni e le Aziende Vinicole ed Agricole Locali.

L’ordine del giorno era la discussione della scelta presa dal “Consorzio di Tutela vini Doc Pantelleria” di aggiungere la denominazione “Sicilia” ai prodotti Doc Pantelleria.

Di seguito, un sunto delle riflessioni e dei pareri dei partecipanti alla seguente riunione.

Apre la seduta, Rosanna Gabriele, presidente del comitato I VIDDRANI, che esplica le gravi conseguenze che ricadranno sull’economia dei piccoli agricoltori panteschi, ma anche sulle aziende produttrici di vini e passito, causate dalla decisione assunta dal Consorzio di Tutela, invitando gli stessi partecipanti alla riflessione e al dialogo sulla tematica.

Prende la parola il sindaco, Vincenzo Campo, riferendo che l’iniziativa proposta dal Consorzio di Tutela, e votata dall’Assemblea, dispone che nelle etichette dei vini e dei passiti panteschi venga aggiunta la parola “SICILIA” alla dicitura “doc Pantelleria”. Ma tutto ciò deve essere ancora recepito dal Ministero dell’Agricoltura.

Lo stesso, evidenzia come il Consorzio sia arrivato con arroganza e tempestività a questa decisione, convocando l’Assemblea per il 15 Giugno, avversando così, le proposte di dialogo e di confronto fatte dal Consiglio Comunale e dalla Regione ed ancor di più, ignorando il voto contrario, espresso dai contadini “Eroici” proprietari e titolari delle piccole e numerose Cantine presenti nell’Isola, in totale 28, di cui 14 imbottigliatori e 14 produttori.

In merito alla dichiarazione dell’onorevole Gallinella membro della Commissione Agricoltura in Parlamento, che si era dichiarato favorevole alla scelta di aggiungere la denominazione “Sicilia”, il sindaco Campo tiene a riferire di aver chiarito con il medesimo, spiegando i motivi della sua posizione assunta per salvaguardare i diritti degli agricoltori Panteschi.

Inoltre, rivolgendosi ai presenti, il Sindaco ribadisce l’opportunità di organizzare varie iniziative per richiamare l’attenzione e tenere alta la tensione, in quanto si deve cercare di bloccare l’ingresso della dicitura “doc – Sicilia”, che sicuramente ha altri obiettivi rispetto a quelli dichiarati, e non è altro che la continuazione di un percorso che ha già danneggiato l’Isola, come l’introduzione del Passito Liquoroso e, senza nessuna opposizione, nel 2015, aver fatto inserire nelle uve della doc Sicilia lo Zibibbo prodotto in Sicilia.

Continuando, fa una considerazione sul fatto che in Sicilia, la produzione dell’uva ha costi nettamente inferiori rispetto a quelli sostenuti a Pantelleria, asserendo quindi che, gli unici ad ottenere un vantaggio competitivo sarebbero i vini doc – Sicilia, che, come un diamante, attrarrebbero molto di più venendo accostati al doc-Pantelleria. A conferma di questa tesi, ricorda che alcuni vini commercializzati dalle grosse Cantine riportano riferimenti importanti e incontrovertibili all’Isola, per poi vedere che il luogo di produzione delle uve è Mazzara del Vallo o Petrosino.

Un chiaro segno che dimostra che Pantelleria è da sola un vantaggio competitivo senza bisogno di nessuna aggiunta.

Inoltre, sempre il sindaco Campo, fa notare che Cantine Pellegrino ha chiuso il 2018 con un +18% di fatturato, e Donna Fugata ancora di più… eppure non si è intravista nessuna ricaduta positiva sul nostro territorio, anzi si tende a minimizzare l’Isola per poi dire che Pantelleria non vende.

Un Consorzio doc immobile o quasi in questi decenni è la causa di un’eventuale difficoltà probabilmente anche voluta, altrimenti non si comprende l’immobilismo. Non è certamente il Pantelleria doc Festival dello scorso anno (I Edizione), anzi ci chiediamo dove erano negli anni precedenti. Il Sindaco dichiara che davanti a una situazione così grave e negativa per l’Isola, farà tutto quello che è nelle sue possibilità, compreso la richiesta motivata di un intervento forte del Ministero dell’Agricoltura, ed esorta tutti alla partecipazione.

Il Sindaco conclude, spronando tutti a fare conoscere maggiormente i prodotti Panteschi, collaborando per la promozione ed uscendo allo scoperto, sollecitando la sensibilità di tutti i Panteschi, coinvolgendoli il più possibile, anche con una manifestazione che venga dal basso.

Interviene il Presidente dei “I VIDDRANI”, che sottolinea l’importanza di difendere il prodotto pantesco nella sua specifica originalità e nella limitata quantità, configurabile quindi, come “Prodotto di Nicchia”, che per i costi di produzione, non può essere commercializzato a prezzi concorrenziali come per i prodotti del doc-Sicilia.

Prende la parola Maddalena Giovanni, titolare di azienda Agricola, che consiglia di sensibilizzare ancora di più gli scettici facendo precedere la manifestazione da una raccolta di firme. Di seguito interviene il sig. Gabriele Antonio, titolare di Cantina, il quale dice di puntare maggiormente sulla raccolta firme rispetto alla manifestazione e che ritiene indispensabile far conoscere le Cantine tramite pubblicità mirate, sopratutto negli aeroporti, abbinandola ai ristoratori che usano prodotti locali.

Denny Almanza, apicoltore e titolare di Azienda Agricola, ribadisce che l’obiettivo primario è riunire tutte le Cantine e tutti gli Agricoltori. Chiude Ketty D’Ancona, titolare di Cantina, asserendo che tutte le piccole Cantine Pantesche saranno d’accordo ad associarsi tra loro.

Nato a Pantelleria, classe ’93, fin da giovane appassionato del mondo Tech, vive gli anni delle superiori nel Bolognese, studiando “Arredamento e design”, successivamente si specializza nel settore del Web Marketing. Unisce il lavoro da freelancer con la passione per i viaggi, sviluppa strategie complete per la crescita online delle aziende, dalla prima bozza al prodotto finale, portandole nelle prime posizioni su Google e sui social, ma mettendo sempre in primo piano l’utente. Con l’obiettivo di crescere e migliorarsi costantemente e alla continua ricerca di sfide sempre più complesse, sceglie di collaborare con Il Giornale Di Pantelleria rivoluzionando il progetto e ottenendo continue soddisfazioni per i risultati aggiunti.

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1 Commento

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    Dino Solari

    19:45 - Luglio 3, 2019 at 19:45

    Ero contrario alla denominazione di “passito liquososo” che di fatto permette a certi produttori di “contrabbandare” per passito DOC di Pantelleria un vino che non rispecchia le qualita del passito pantesco. Adesso propongono di aggiungere “Sicilia” al DOC.
    Io vivo al nord e vi assicuro che certe porcherie sono negli scaffali dei supermercati danneggiando il buon nome del passito di Pantelleria.
    Cosa posso fare? Suggerisco un marchio DOC passito di Pantelleria, moscato di Pantelleria, fatto con uva zibibbo secondo il disciplinare e la tradizione pantesca.
    Evitare di “gonfiare” il prezzo, ma mantenere il giusto prezzo
    Pubblicizzarlo in tutte le forme (tv, giornali, eventi eno-gastronomici)
    Sono convinto che il mercato apprezzera’

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Cultura

Pantelleria – Mensa scolastica, al via affidamento servizio di refezione

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Il Comune di Pantelleria, per mezzo di avviso pubblico, avvia il procedimento di acquisizione e selezione delle candidature finalizzate all’individuazione degli operatori per l’affidamento del servizio di mensa scolastica per gli alunni della Sezione della Scuola dell’Infanzia e della classe prima della Scuola Primaria dell’Istituto Omnicomprensivo di Pantelleria,  per l’anno scolastico 2024/2025.

Il documento integrale

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Cultura

Trapani, celebrazioni della Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri, dell’83° della Battaglia di Culqualber e della Giornata dell’Orfano

Redazione

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TRAPANI. CELEBRAZIONI DELLA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL’ARMA DEI CARABINIERI, DEL 83° ANNIVERSARIO DELLA “BATTAGLIA DI CULQUALBER” E

DELLA “GIORNATA DELL’ORFANO”

Si è appena conclusa, presso la Basilica Maria Santissima Annunziata “Madonna di Trapani”, la Santa Messa in onore della Virgo Fidelis, celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Alla messa, celebrata dal Vescovo di Trapani, S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, hanno partecipato il Vicario del Prefetto di Trapani, Dott.ssa Laura Pergolizzi, il Questore di Trapani, Dott. Giuseppe Felice Peritore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Mauro Carrozzo, il sindaco di Trapani, altre autorità Civili e Militari, i vertici delle Forze di Polizia e Vigili del Fuoco oltre ai parenti dei caduti e delle vittime del dovere La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei Secoli Fedele”.
L’8 Dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l’istanza dell’Ordinario Militare d’Italia, S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la celebrazione liturgica il 21 Novembre, in concomitanza della presentazione di Maria vergine al Tempio. La celebrazione di questa giornata è concomitante con la ricorrenza della Battaglia di Culqualber e la giornata dell’orfano.

LA BATTAGLIA DI CULQUALBER

Il 21 Novembre 1941, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culquaber. Alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta nell’occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

GIORNATA DELL’ORFANO

Istituita nel 1996, rappresenta per i Carabinieri e per l’ ONAOMAC un sentito momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi. L’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), Ente morale fondato il 15 maggio 1948, si propone di assistere gli orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri di qualsiasi grado. Oggi l’ O.N.A.O.M.A.C. assiste circa 1000 orfani, a ciascuno dei quali eroga un sostegno semestrale, distinto per fasce d’età, sino al compimento degli studi.

L’assistenza agli orfani disabili è a vita.

Per eventuali donazioni in favore degli orfani: C/C bancario n. 121 B.N.L. IBAN IT77Z0100503344000000000121

C/C postale n. 288019 IBAN IT35Z0760103200000000288019

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Cultura

Palermo, Ti l’Eggo: mostra ed estemporanea di Salvo Nero da Artètika. Quando il narcisismo diventa arte

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Durante la mostra l’artista realizzerà un’opera dedicata al fil rouge che unisce chi si ama
Perfetto ma non troppo, perché ogni dettaglio fuori posto fa la differenza, rendendo d’impatto un’opera dal tratto rotondo. È la caratteristica principale dello stile del pittore, fumettista, grafico e writer Salvo Nero, diviso tra il narcisismo del proprio ego e il romanticismo del legame invisibile e indissolubile che unisce due innamorati. Da venerdì 22 novembre a sabato 7 dicembre, sarà in mostra con Ti l’Eggo da Artètika, spazio espositivo per l’anima, in via Giorgio Castriota, 15 a Palermo. Il vernissage avverrà venerdì 22, alle ore 18,30, alla presenza dell’artista, delle galleriste Gigliola Beniamino e Esmeralda Magistrelli, del curatore, l’architetto Giorgio Lo Stimolo e del critico Massimiliano Reggiani. La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,30. Ingresso libero. Sponsor d’arte Birra Forst e Tenute Cinquanta.

Le opere in mostra per Ti l’Eggo di Salvo Nero da Artètika

Saranno trenta le opere di Salvo Nero, in mostra da Artètika per Ti l’Eggo, di varie misure, su tela, su carta e una piccola scultura. La trentunesima opera sarà realizzata in estemporanea, a partire da una tela bianca, dal giorno del vernissage a quello della chiusura dell’esposizione e sarà ispirata al fil rouge, invisibile agli occhi, che unisce chi si ama. Ci sono ritratti che emergono da fogli protocollo, tutti scarabocchiati con tanto di lista della spesa, pennelli sporchi di colore, blatte che camminano sopra lettere d’amore amare. Opere bruciate, strappate o fintamente bruciate, strappate, sporcate e stropicciate. Uova al tegamino, lampadine e mandarini, pacchi di posta, oggetti quotidiani che diventano arte. Divertente, ammiccante, riflessiva.

“Poliedrico, un po’ grafico, un po’ pubblicitario, molto artista. Salvo Nero comunica i suoi stati d’animo con una enorme facilità nel farsi capire da tutti. Dal dolore di un cuore spezzato al riguardo per l’ambiente con i racconti degli incendi” commenta la gallerista Gigliola Beniamino Magistrelli. “Oltre alla maestria del disegno – aggiunge il curatore Giorgio Lo Stimolo -, c’è molto di più, una mano, la scioltezza di chi l’arte del tratto la possiede. Un incontestabile virtuosismo, un accenno un po’ beffardo che dice guardami lo so fare, è nella mia natura. Provocatorio e talentuoso”.

Chi è Salvo Nero

Salvo Nero, pittore autodidatta palermitano classe 1984 è stato stimolato inizialmente dai cartoni animati e dai pittori della sua città natale. La sua fibra creativa si sveglia molto presto attraverso il disegno che non lascerà mai più. Si orienta verso studi di grafica pubblicitaria e si cimenta sui muri della sua città, trovando nel writing un modo d’espressione libero. Attraverso i fumetti e la scoperta dello statunitense Geof Darrow, s’innamora del dettaglio, che diviene una caratteristica essenziale della sua opera. In seguito, lascia il limite delle vignette per donarsi all’acquarello, olio e, infine, l’acrilico, che diviene il suo mezzo principale. Attraverso i disegni della pittrice inglese Jenny Saville s’innamora dell’artista conterraneo Lucian Freud. S’interessa alla pittura del reale e si dedica al grande formato, una formula che gli assicura riconoscimento e diverse mostre monografiche. Si divide tra Palermo e Cardiff, due città in cui vive e lavora attualmente.

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