Il tenente di Vascello Donato Sirignano lascia il comando della Capitaneria di Porto di Pantelleria.

Dopo due anni, il trentasettenne comandante compie a termine il suo mandato sulla nostra isola, iniziato nel maggio 2018.

Venerdì 19 giugno alle ore 11,00, in forma privata come vogliono le restrizioni da emergenza Covid-19, vi sarà il cambio di comando con il Tenente di Vascello Antonio Terrone

Comandante cosa si aspettava venendo a Pantelleria? “E’ stata una esperienza, quella a Pantelleria, molto intensa e vissuta a 360° gradi: dal sociale, al mare per quelle che sono le nostre competenze, al rapporto con i cittadini, con le istituzioni locali.”

Sono tutti ligi i marinai e i pescatori? “Qui i pescatori e i marinai sono particolari, perchè sono di un’isola. La cosa che secondo me loro necessita è l’ascolto. Noi come capitaneria ci siamo posti anche a supporto e collaborazione nelle attività marinare e non solo come autorità che vigila e sanzione.”

Comandante, a proposito della gente del posto, abbiamo notato che con la sua presenza sull’isola si è percepito forte un cambiamento di approccio. Ci vuole spiegare cosa è successo? “E’ stato un mio volere. Mi sono posto come obbiettivo proprio di portare la Guardia Costiera come supporto, come dicevo. Questo cambiamento è stato capito e riconosciuto non solo dai cittadini ma anche dal mio equipaggio che si è allineato. Penso che in questi due anni sia andata davvero bene. I miei 41 uomini hanno accompagnato ampiamente le mie visioni.”

Quale è stato l’evento più coinvolgente positivamente che ha vissuto a Pantelleria? “Senza dubbio l’arrivo della Nave Palinuro, lo scorso anno a cui associo il porto, che è stato rifatto ex novo anche grazie a questo evento. La Palinuro ha coinvolto l’intera cittadinanza dai più giovani agli anziani. Una parte di marineria che non si dimenticherà più. Si tratta di un evento unico per l’isola e noi siamo stati in prima linea: in porto, in mare avevamo mille incombenze da svolgere e tenere sotto controllo. Ma questo è stato possibile collaborando insieme con il Comune, che vedeva come assessore Claudia della Gatta che saluto con riconoscenza.

“Ma anche il lavoro svolto a Gadir è stato molto importante e a cui vorrei dare accento. Lì liberando la vasca dello scalo due mesi all’anno abbiamo permesso alle persone di godere di quella zona. Anziani, disabili, bambini. Vedere il 15 agosto dello scorso anno la vasca piena di bambini è stata una delle mie gioie più grandi su Pantelleria.

“Anche qui vi è stato l’intervento di tutte le forze istituzionali dell’isola, a partire da noi che abbiamo avuto l’idea, al Sindaco Vincenzo Campo che l’ha appoggiata, all’assessore Della Gatta che era entusiasta, alla Croce Rossa.”

Invece, l’evento negativo? “La ricerca di Federico Merlo che ci ha visti impegnati per 15 giorni consecutivi dall’alba alla notte, noi insieme a tutte le forze dell’ordine che sono state impiegate in un evento di ricerca di quel tenore. E’ stato un momento che ha segnato sicuramente anche me e il mio cammino. Quell’esperienza ha contribuito alla mia stessa personale esperienza qui a Pantelleria. In qualche modo ho conosciuto il ragazzo tramite i suoi famigliari e quindi mi sento legato a lui. “

Ora dove sarà la sua destinazione? “Sarò, a Roma,  al ministero. Pantelleria ha inciso a guadagnarmi questo posto che mi vedrà di un grado superiore come capitano di corvetta.”

Comandante desidera salutare o ringraziare qualcuno, adesso? “Io desidero salutare i miei 41 ragazzi, oltre i cittadini del porto che quotidianamente ancora oggi incontro. I ragazzi dell’equipaggio li sento miei e a loro rivolgo un ringraziamento sincero per quello che hanno fatto: mi hanno preso in spalla e mi hanno lanciato in alto dove sto arrivando. Lascio al mio successore, il futuro comandante Antonio Terrone un’ottima squadra! 

Pantelleria la lascio con rammarico, con il magone. Mi ci sono legato tantissimo, facendomi assorbire dall’isola. Questa isola è dura come la sua roccia e accogliente come il suo mare e le sue persone

Marina Cozzo

Seguirà intervista al futuro comandante Antonio Terrone