Comunicati stampa
Pantelleria, iniziata la discerbatura delle strade. Il Sindaco Campo risponde alle critiche
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo
In occasione dell’inizio dei lavori di discerbatura delle strade dell’isola, il Sindaco Vincenzo Campo ha inteso spiegare, ancora una volta, il costo e l’onere di tali servizi per le casse comunali e rispondere a quanti continuano a muovere critiche sull’espletamento del servizio.
“I lavori di discerbatura sono iniziati a giugno, come già anticipato più volte, perché abbiamo voluto aspettare poco prima dell’arrivo dei turisti, per far sì che l’isola possa essere rappresentata nel miglior modo possibile.
Questo non significa avere poco rispetto per i panteschi, ma cercare di operare la discerbatura in un periodo che consenta di mantenere le strade accettabili per più tempo, grazie anche alle temperature e la scarsità di acqua che consente alle erbacce di crescere meno. La presenza del turista è una coincidenza, ma cogliamo l’occasione di presentarci meglio quando ci vengono a trovare nuovi ospiti.
Ricordo a tutti l’enorme onere che questo servizio comporta per le casse comunali, soprattutto lo ricordo a quelli che criticano, in particolare a quei signori che sono stati in passato amministratori e che dovrebbero conoscere la situazione, ma che fanno finta di non conoscerla.
Da un esame dei km discerbati e dei costi sostenuti, questa amministrazione annovera risultati senza dubbio invidiabili rispetto al passato.
Basti ricordare che siamo andati a discerbare zone, per esempio l’anno scorso, dove non si puliva da anni (vedasi zona Gibbiuna per esempio).
Ho letto richieste di discerbatura per ben 400 km di strade comunali che poi, dovendo pulire entrambi i lati, diventerebbero 800 km.
Bene, facciamo due conti, così che i panteschi capiscano di cosa stiamo parlando.
La discerbatura ci costa circa 0,50 centesimi a metro lineare. Moltiplicati per gli 800 km, significherebbe 400 mila euro solo per pulire le strade. Una cifra enorme per un solo passaggio, figuriamoci per chi la pretende già da aprile/maggio.
Iniziare in quei mesi comporterebbe almeno una seconda discerbatura perché, provato dal sottoscritto che ha tagliato l’erba nel tratto di strada confinante con la proprietà della mia famiglia, dopo 20 giorni si era punto e a capo.
Ogni pantesco sa che in aprile e maggio, con le piogge e temperature miti, le erbacce crescono a vista d’occhio.
Nonostante ciò, noi anche quest’anno, e i documenti lo dimostrano, saremo tra i Comuni che spendono di più in discerbatura e puliranno più chilometri.
Quindi abbiamo deciso di farla adesso, a ridosso dell’arrivo dei turisti, perché se dessimo retta ai leoni da tastiera che dicono di farla almeno due volte in estate, ciò significherebbe il raddoppio dei costi, insostenibili per noi.
L’alternativa sarebbe, in questo difficile periodo, tagliare servizi essenziali e/o fermare la sistemazione delle strade sterrate, che stiamo svolgendo in economia, e/o non aiutare le attività ed i nostri concittadini in difficoltà, come abbiamo promesso.
Abbiamo risorse scarse, eppure cerchiamo di portare a termine il nostro impegno.
Ricordo a tutti che Pantelleria è la più grande delle isole siciliane e faccio sempre un confronto con la sorella Lampedusa, dove sono stato anche recentemente.
Lampedusa ha forse un quarto delle strade che abbiamo noi e hanno comunque problemi, nonostante abbiano proporzionalmente più entrate di noi da dedicare alle varie esigenze.
La discerbatura sarà fatta nei luoghi più trafficati, cercheremo di coprire più territorio possibile e ricordo che oltre a quella indicata nell’appalto, c’è anche la discerbatura delle discese a mare, fatta con un altro bando.
Cercheremo di presentare l’isola nel migliore dei modi e visto che non siamo una banca, ma un Comune, dobbiamo far fronte alle risorse scarse di un momento che è di crisi non solo per i nostri concittadini e per le partite IVA, ma anche per gli Enti locali.
I Comuni vivono con le entrate locali dei propri contribuenti e sentire da ex amministratori pretendere agevolazioni fiscali (che, comunque, facciamo e faremo) e la totale o quasi discerbatura del territorio dimostra due cose: la loro completa incapacità amministrativa oppure una strumentalizzazione politica del più basso livello.
Annuncio anche che, se non alla fine di questa settimana, all’inizio della prossima, arriveranno gli operai della Provincia, o meglio del Libero Consorzio, che puliranno le strade provinciali come la Perimetrale, cercando di fare il massimo con il tempo a disposizione.
Mi ripeto per chi non lo sapesse, ma quando ci siamo insediati al Comune, le strade provinciali non venivano pulite da anni a causa di rapporti inesistenti o quasi tra Comune e Libero Consorzio, che invece noi abbiamo subito instaurato.
Il risultato è evidente nel ritorno degli operai provinciali nel settembre del 2018, luglio 2019 ed ancora luglio 2020, nonché la stipula di un accordo di collaborazione che tenderà a porre fine alle innumerevoli criticità delle proprietà provinciali (risposta a chi dice che siamo isolati e non ci sentono perché alziamo i toni).
Non servono grandi proclami in periodi normali, figuriamoci in periodi delicati come questo.
È facile sparare cifre seduti davanti ad una tastiera da casa.
Il nostro compito è fare il possibile con quello che abbiamo con responsabilità ed è quello che stiamo facendo.”
Il Sindaco
Vincenzo Campo
Comunicati stampa
Le Soste di Ulisse cambia nome con La Sicilia di Ulisse: cultura, turismo, enogastronomia al centro del progetto
Questa operazione di renaming non è solo una questione di branding, ma rappresenta un impegno profondo verso il patrimonio siciliano e la volontà di mettere in risalto ciò che rende l’isola unica nel suo genere
La Sicilia è un’isola ricca di storia, cultura e tradizioni, un luogo che ha affascinato viaggiatori e letterati nel corso dei secoli. Oggi, un’importante iniziativa mira a celebrare e promuovere ulteriormente questa meravigliosa terra: Le Soste di Ulisse ha cambiato il proprio nome in La Sicilia di Ulisse.
Questa operazione di renaming non è solo una questione di branding, ma rappresenta un impegno profondo verso il patrimonio siciliano e la volontà di mettere in risalto ciò che rende l’isola unica nel suo genere. Il profondo legame con la Sicilia, terra di ospitalità, sapori e aromi eccellenti si deve comprendere sin dal nome: ecco perché Le Soste di Ulisse ha avviato un’importante operazione di renaming, diventando La Sicilia di Ulisse. La volontà è quella di rafforzare ulteriormente l’appartenenza a questa terra con il suo ricco patrimonio storico, culturale e gastronomico, celebrando al contempo la narrazione epica legata al viaggio dell’eroe omerico.
“Siamo fieri di presentare il nostro nuovo nome, La Sicilia di Ulisse, che riflette la volontà di mettere al centro il territorio siciliano e le sue eccellenze” – spiega il Presidente Tony Lo Coco – “È fondamentale per noi associati fare squadra, unendo le forze delle realtà locali per offrire ai viaggiatori un’esperienza unica, autentica e radicata nelle tradizioni della nostra isola. Con il nuovo direttivo, che ho l’onore di guidare, ci stiamo impegnando per sviluppare progetti di rilievo nazionale e internazionale con l’obiettivo di dare nuovo slancio all’Associazione”.
Riunendo oltre cinquanta tra i migliori ristoranti, cantine e strutture ricettive della Sicilia, l’Associazione ha contribuito negli anni a valorizzare il patrimonio culturale e culinario della regione. Con il nuovo nome – La Sicilia di Ulisse – si vuole ora sottolineare l’identità di questa realtà legata al territorio e il ruolo di collettore di eccellenze che permette ai visitatori di vivere l’isola attraverso sapori, tradizioni e storie millenarie. Il richiamo a Ulisse non è casuale: rappresenta l’idea di un viaggio epico e ricco di scoperte, che si svolge in un territorio pieno di tesori nascosti. Nell’Odissea si narra che, dopo molte peripezie, Ulisse raggiunse la Sicilia, una terra fertile, ricca di prodotti tipici e tradizioni che ancora oggi affascinano chi la visita. L’Associazione invita i viaggiatori a vivere l’isola proprio come moderni Ulisse, scoprendone le meraviglie e lasciandosi incantare dai suoi segreti.
Il nome segna anche l’inizio di un nuovo capitolo per l’Associazione, con il nuovo direttivo insediatosi ad aprile 2024. Accanto al presidente Tony Lo Coco operano il vicepresidente Luciano Pennisi e i consiglieri Marco Baglieri, Accursio Craparo, Giovanni Guarneri, Giuseppe La Rosa, Carla Maugeri, Salvatore Campisi e Francesca Planeta. Ad affiancare il lavoro del nuovo direttivo ci sono Pino Cuttaia, in qualità di past president, e Nino Graziano, presidente onorario.
“La Sicilia di Ulisse” non vuole solo promuovere l’ospitalità e l’enogastronomia, ma si impegna a supportare l’intero sistema delle piccole realtà locali, valorizzando le eccellenze e incentivando un turismo sostenibile e di qualità.
www.lasiciliadiulisse.it
La Sicilia di Ulisse
Da oltre vent’anni l’Associazione si impegna a valorizzare le meraviglie della Sicilia, offrendo ai viaggiatori l’opportunità di vivere un’esperienza completa e autentica, fatta di sapori, paesaggi e prodotti che racchiudono l’anima mediterranea dell’isola. Fondata nel 2002 da un gruppo di chef visionari, l’Associazione riunisce le eccellenze siciliane nei settori dell’ospitalità, della gastronomia e della viticultura. Attraverso un portale e una APP, La Sicilia di Ulisse si presenta in modo chiaro e strutturato sul mercato, rendendo accessibile la sua offerta esclusiva. Oggi, l’Associazione conta 52 soci, di cui 36 tra ristoranti e pasticcerie storiche e 16 hotel di charme, oltre a 21 cantine partner per un numero complessivo di 1.400 addetti e un fatturato generato stimato di 140 milioni di euro. Da aprile 2024 il presidente dell’Associazione è Tony Lo Coco.
Comunicati stampa
Beer Fest, a Punta Secca (RG) dal 4 al 6 Agosto
Beer Fest, tre giorni per promuovere la birra artigianle nel borgo di Punta Secca, il borgo marinaro frazione di Santa Croce Camerina, reso celebre dalla fortuna Fiction de “Il Commissario Montalabano”.
Birra alla spina, street food e musica dal vivo, alla scoperta di uno dei borghi più affascinati della Sicilia Sud-Orientale
C’è grande fermento a Punta Secca, il borgo marinaro del Ragusano, per la prima edizione del Beer Fest:
l’atteso Festival che dal 4 al 6 agosto, mira a promuovere la birra artigianale nell’ambito del panorama
enogastronomico della Sicilia Sud-Orientale.
Il Beer Fest, promosso ed organizzato dall’associazione Glocal, con il contributo dell’associazione Sikelia e il
patrocinio del comune di Santa Croce Camerina è il primo festival della birra artigianale che vedrà Il borgo
marinaro impegnato per tre sere a promuovere la birra artigianale siciliana.
Al centro del Beer Fest c’è la celebrazione delle eccellenze brassicole artigianali dei 4 birrifici siciliani che parteciperanno al primo appuntamento del Beer Fest.
Sarnno 4 i birrifici presenti La protagonista assoluta sarà la birra artigianale proposta dai 4 birrifici presenti, provenienti da tutta la Sicilia, da Scicli, Vittoria, Niscemi e Palermo. Alla prima edizione del Beer Fest parteciperanno il birrificio Kuturi, il birrificio Pasì, il birrificio Terre A Sud Est ed infine dal birrificio, Birra del Genio.
Un viaggio sensoriale del gusto e dell’olfatto che inizia dalla birra artigianale di Scicli, il birrificio più a sud d’Italia e termina con la birra che arriva dal birrificio di Palermo
Per 3 giorni a Punta Secca la frazione balneare di Santa Croce Camerina, dal 4 al 6 agosto, a partire dalle 19.30 fino alla mezzanotte, la gente locale e i turisti avranno l’opportunità di conoscere e degustare le birre artigianali dei 4 birrifici. Birra artigianale siciliana, analcolica, light, normale, speciale, doppio malto, accompagnata da cibo e musica dal vivo. Ognuna delle birre proposte dai questi 4 birrifici, ha una storia unica da raccontare
Non ci sarà tuttavia solo la birra artigianale, ma anche lo street food in pizza Faro con un’area attrezzata per i bimbi in Piazza Concordia e tanta musica dal vivo in piazza Faro, per tre giorni che si preannunciano indimenticabili nello splendido borgo di Punta Secca Le tante varietà di birra artigianale, sono pronte a rinfrescare e a soddisfare i tanti estimatori e curiosi che parteciperanno all’atteso primo Festival della famosa bevanda al malto e luppolo.
Materie prime pure, di alta qualità sono il cardine delle tante ricette delle birre alla spina presenti.
Musica e street Food alla Prima edizione del Beer Fest Ad allietare e divertire il pubblico durante le tre serate, dal 4 al 6 agosto a partire dalle ore 22:00, ogni sera si esibirà in Piazza Faro un gruppo diverso. Inizieranno domenica 4 agosto, i Farabutti Band – lunedì 5 agosto sarà la volta dei Queentessenza Experience Band – ed infine martedì 6 agosto, sarà il gruppo Radio Freccia- Ligabue Tribute Band – a chiudere la prima edizione del Beer Fest
Dal 4 al 6 agosto, a Punta Secca, a partire dalle 19.30 fino alle ore 24.00, sarà possibile immergersi nell’atmosfera della splendida località marittima per assaporare le birre artigianali e partecipare a tre concerti dal vivo per trascorrere tre serate magiche, dove luce, birra, buon cibo e musica si fondono per vivere un’atmosfera da sogno alla scoperta del meraviglioso mondo della birra artigianale e del borgo marinaro reso celebre dalla Fiction RAI de “ Il Commissario Montalbano “
Le birre siciliane dell’Estate sono pronte a placare il caldo e l’arsura di birra e di Festa, per tre serate coinvolgenti e indimenticabili sotto l’ombra del Faro di Punta Secca
Comunicati stampa
Ragusa, al via “Il Contadino al Castello” di Donnafugata: filiera corta e prodotti di qualità
Produttori e consorzio di tutela promuovono le bontà locali e il consumo consapevole grazie alla sottomisura 16.4 del Psr finanziato dal GAL Terra Barocca
Puntando sulla divulgazione e la maggiore conoscenza della filiera corta e dei suoi buonissimi prodotti, si è svolta ieri pomeriggio al parco del Castello di Donnafugata, il primo appuntamento del progetto “Il Contadino al Castello” promosso da un’ats formata da imprese agricole e consorzi di tutela (Cerasuolo di Vittoria Docg e Ragusano Dop).
Da un lato la promozione della filiera, dall’altro la valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali, incentivando il consumo consapevole e sostenibile dei prodotti del territorio, secondo gli obiettivi del progetto finanziato dal GAL Terra Barocca tramite la sottomisura 19.2/16.4 del PSR Sicilia 2014-2022, teso a creare una rete tra operatori del settore primario per valorizzare e promuovere la domanda e l’offerta di prodotti locali.
I produttori, veri protagonisti del progetto, hanno voluto porre in degustazione alcune delle eccellenze enogastronomiche iblee com il vino Cerasuolo di Vittoria DOCG, famoso per il suo colore rosso rubino e il bouquet di sapori che si richiamo ai frutti rossi e spezie, o ancora il formaggio Ragusano DOP che ha deliziato i presenti con il suo sapore deciso e aromatico, mentre l’olio extravergine di oliva Dop Monti Iblei, con le sue note fruttate, ha arricchito il buon pane realizzato con grani antichi come il “senatore Cappelli”.
Divulgazione e approfondimenti anche su mandorle, carrube e miele, tutte produzioni biologiche, così come su altri formaggi tradizionali di latte vaccina aromatizzati con capuliato e origano. Un momento di grande interesse è stato il talk di approfondimento che ha visto la partecipazione di Lina Lauria del consiglio nazionale di Slow Food Italia, di Vincenzo Maidani, presidente regionale di Slow Food Marche, e di Barbara Conti, nota food blogger di “Fantasia in Cucina” sulla piattaforma di Giallo Zafferano.
Durante il dibattito, dinanzi ad un pubblico fortemente interessato, sono stati discussi temi cruciali come la sostenibilità, l’importanza del consumo consapevole e le strategie per promuovere i prodotti della filiera corta.
L’evento ha visto una nutrita partecipazione di residenti e turisti, desiderosi di scoprire e degustare i prodotti tipici della zona. Il progetto “Il Contadino al Castello” continua con una serie di eventi programmati che si svolgeranno nelle prossime settimane, ciascuno con l’obiettivo di celebrare la ricca tradizione enogastronomica iblea. Per saperne di più è possibile seguire i canali social e il sito www.ilcontadinoalcastello.it
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